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Messaggi del 09/04/2016
Post n°2650 pubblicato il 09 Aprile 2016 da deosoe
San Giovanni Battista de La Salle
†Nome: San Giovanni Battista de La SalleTitolo: SacerdoteRicorrenza: 07 aprileProtettore di: educatori, insegnanti S. Giovanni Battista, primo di dieci fratelli, nacque a Reirns il 30 aprile del 1651 e secondo il bell'uso cristiano fu battezzato nello stesso giorno. Il padre, signor Luigi de la Salile, era consigliere del re. Giambattista non dimostrò nei primi anni nulla di straordinario : godeva dell'affettuosità della madre e cresceva nella bontà e nella pietà. Le sacre funzioni parlavano alla sua fantasia e gli suggerivano l'altarino in casa e l'imitazione infantile delle cerimonie sacre. A sette anni serviva in parrocchia, e a nove frequentava le scuole pubbliche: il tutto in modo diligente, ma ordinario. Dopo retorica, studiò filosofia e nel 1669, (contava allora diciotto anni) ottenne il diploma per cui si vedeva aperta davanti ogni via. Ma il giovane aveva già scelto la sua strada fin dagli undici anni quando fece la sua prima Comunione: voleva essere religioso. L'll marzo 1662 ricevette la tonsura e gli fu offerto un canonicato dal parente Doret, che egli accettò. Nel 1668 ricevette gli ordini minori ed intanto frequentava il corso di teologia nel Seminario di S. Sulpizio a Parigi ove venne consacrato suddiacono. Mortagli la madre nel 1671 e l'anno dopo il padre, si trovò ad essere il capo famiglia e quindi dovette lasciare Parigi per tornare a Reims, ov'erano ancora quattro fratelli e due sorelle. Si scelse per confessore e direttore spirituale il canonico Nicola RolIand, e a quel giovane sacerdote, pio, ardente e caritatevole, affidò l'animo suo. Fortificato dai suoi consigli, ricevette il diaconato nel 1676 e il 9 aprile 1678 veniva consacrato sacerdote. Fu subito assegnato al ministero, ma Iddio lo voleva unicamente dedicato all'educazione della gioventù; e perfezionando l'uso che i chierici del Seminario francese avevano di raccogliere ogni festa i giovani in apposite scuole per insegnare loro le orazioni e la dottrina cristiana, fondò la benemerita Congregazione delle Scuole Cristiane. Da tanti in Francia si sentiva tale bisogno e tanti aprivano or qua or là scuole, ma il più efficace e benemerito fu questo Santo. Aiutato da una pia signora, aprì le sue prime scuole e trasformò alcuni giovani volenterosi in abili maestri. Ebbe dure prove: abbandono di fratelli, mancanza di mezzi, ma con aspre penitenze e una illimitata confidenza nella SS. Vergine sotto il cui patrocinio aveva posta la sua Congregazione, superò ogni difficoltà. Nelle avversità passava notte intere chiuso in chiesa da solo, e si flagellava piangendo ai piedi del santo tabernacolo. Però non si esaltava nè si abbatteva mai : sia nelle prosperità come nelle avversità soleva dire: « Dio sia benedetto ». E consapevole che i più grandi disegni di Dio su di un'anima non si compiono che per mezzo della croce, perseverò nel bene e con gran tenacia difese l'opera sua, resistendo alle prove del maligno che lo tormentò in mille modi poiché vedeva che le Scuole operavano un gran bene. Il Signore premiò largamente il suo fedele servo, poiché il 9 aprile del 1719 quando lo chiamò a sé, la sua istituzione contava già 40 case, 274 fratelli e 9885 allievi. PRATICA. Facciamo nostra la bella giaculatoria del Santo « Dio sia benedetto », dicendola specialmente quando siamo provati dal Signore. PREGHIERA. O Dio, che ad istruire cristianamente i poveri e a confermare la gioventù nella via della verità hai suscitato S. Giovanni Battista confessore e hai radunato per suo mezzo nella Chiesa una nuova famiglia, concedi propizio, che accesi per intercessione ed esempio di lui nello zelo di tua gloria per la salvezza delle anime, possiamo essere messi a parte della sua corona in cielo. Lascia un pensiero su San Giovanni Battista de La Salle
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Post n°2649 pubblicato il 09 Aprile 2016 da deosoe
Procedura online per le dimissioni volontarie, le FAQ dei CdL 0 di Antonio Maroscia in 8 aprile 2016 Ministero del lavoro
FAQ dimissioni Online Consulenti del Lavoro
Il Ministero del Lavoro risponde a 20 quesiti dei Consulenti del Lavoro sulla procedura online per le dimissioni volontarie e le risoluzioni consensuali Condividi con: Il 16 marzo scorso, appena dopo l'attivazione del nuovo sistema di comunicazione delle dimissioni volontarie e della risoluzione consensuale, online il Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro ha posto 20 importanti quesiti alla Direzione Generale dei sistemi informativi del Ministero del Lavoro circa la nuova procedura telematica. Un paio di giorni fa, il Ministero del Lavoro ha rilasciato una nota indirizzata alla Dott.ssa Marina Calderone, Presidente dei Consulenti del lavoro con le risposte ai 20 dubbi sulle dimissioni online. I 20 dubbi della procedura online per le dimissioni volontarie e le risoluzioni consensuali
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Post n°2648 pubblicato il 09 Aprile 2016 da deosoe
All'Università della Terza Età di Quartu mercoledì 20 aprile prossimo (ore 16, Aula Magna Viale Colombo 169/d), nel Corso di lingua e letteratura sarda, parlerò della figura e della poesia di Maddalena Frau. Maddalena Frau è nata a Ollolai (NU) il 30 aprile 1945 e vive a Sanluri (CA). Insegnante elementare dal 1967 al 2006 nella provincia di Cagliari, ha iniziato a scrivere versi in lingua sarda (sia nella variante logudorese che campidanese) circa una quarantina di anni fa e ha arricchito le sue conoscenze linguistiche attraverso corsi di aggiornamento professionale e da autodidatta.
S'AIPODDU Efisineddu andat in sa strada In sa busciacca de su cratzoneddu A cratzonis calaus a mesugonna, Baddendu Roch En Rollu iscadenau, Cun s'Aipodu fintzas in sa scola: Si corcat e si pesat Efisinu Su babbu allirgu, tziu Piriccu Soddu
UMBRAS ISMENTIGADAS Palas a sole umbrande Donni borta 'e die Curriat sa livria Cussas manos nodosas Nde faghiant trumentu Sas novas de sa bidda Sa roba meriande Bolavant sos puzònes Sas corves a trintzèra Nde faghiant camminu -E corves! E cherrigos! Corves e canistèddas Cussa manos nodosas Però sa Musa mia -E corves! E cherrigos!... -
FORA ISCORIA NUCLEARE Fora iscoria nucleare Est s'iscoria nucleare Cussos macos e tinzosos, Zai chi totu ant impestau Cherent fagher de Sardinna No lis bastat su chi ant fatu Totu no-che sunt leande E sos amministradores A sas Istitutziones A sos sardos un'apellu Fortes, cun coro galanu, Si nde peset su Nuraghe Fora, atesu sos bidones Sardos, amigos, cantade Fora, atesu fuliade
S'ISTRESSE Una tzia de chent'annos A chie curret in presse, Eh!...Toccat a andare abellu Sa moderna maledia
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ARCIPELAGHI DI GIOVANNI COLUMBU
"SU RE" DI GIOVANNI COLUMBU
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