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Un blog creato da a_tiv il 28/10/2006

Il Libero Pensiero

Il blog di Vito Schepisi

 
 
 

10 DICEMBRE: GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI UMANI

Il 10 dicembre del 1948 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite proclamava la Giornata Mondiale per i Diritti Umani

DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI


http://www.unhchr.ch/udhr/lang/itn.htm

 

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CONDANNA DEL COMUNISMO

Risoluzione del Consiglio di Europa  n.1481 del 25 gennaio 2006 - Condanna del Comunismo

Il 25 gennaio 2006 l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa approva la Risoluzione n. 1481, che condanna i crimini dei regimi comunisti

europei.http://www.democraticicristiani.it/europa/ris_1481.html

 
 

 

« Di Pietro è un uomo cont...Libertà politica o liber... »

Veltroni come il mago Otelma

Foto di a_tiv

L’ Italia è distratta dalle numerose questioni che si aprono quotidianamente e che ci fanno discutere per motivi di preoccupazione, efferatezza ed indignazione.

In poco più di un mese l’attenzione degli italiani è stata attratta dalle notizie sulla guerra di Gaza, con l’esaltazione santoriana di Hamas; dall’insediamento di Obama alla Casa Bianca; dalla Lucia Annunziata che, accusando Santoro d’essere fazioso, si alza dall’arena di “Annozero” e lascia la scena indignata; dal caso del criminale Battisti con l’accusa brasiliana all’Italia d’avere una giustizia persecutoria e d’essere un paese di torturatori; dalla Jervolino che a Napoli ricostituisce, nel ridicolo, e tra l’indignazione di quasi tutta l’Italia, la Giunta del capoluogo partenopeo; dal caso dei seguaci di Lefebvre che negano l’Olocausto; dal dibattito sulla Giustizia e sulle intercettazioni; dal caso Genchi e dai dossier di un esercito di cittadini intercettati in Italia; da Cristiano Di Pietro ascoltato mentre chiedeva favori a Mautone; da Di Pietro, padre, convocato dai magistrati napoletani per spiegare come fosse venuto a sapere, sei mesi prima dall’uscita delle prime notizie, che il telefono di Mautone e del figlio fossero intercettati dai magistrati della Procura di Napoli; dall’isolamento della Cgil sui contratti; dall’accusa di mafiosità sparata a Piazza Farnese, sempre del leader dell’Idv, contro il Presidente della Repubblica; dalla questione immigrati, con la protesta di Lampedusa, e con l’efferatezza di atti di violenza sul territorio nazionale collegati a questioni di degrado e di clandestinità.

Il dibattito politico e lo scontro, a volte pretestuoso, tra maggioranza ed opposizione, su questioni frivole o su argomenti d’interesse, non ha mai lesinato esempi d’impudenza, d'arroganza politica e sindacale e spesso di completo disinteresse per il Paese.

Siamo alla presenza di una crisi recessiva che avrebbe, invece, bisogno di buoni esempi, di pacificazione, di fiducia nelle istituzioni e nel sistema Italia, oltre a virtuose iniziative riformiste.

C’è al contrario un leader del PD, Veltroni, che se esiste e se è ancora il capo di un partito che ha legittimità parlamentare ed importante presenza politica, nei fatti, invece, non esiste già più.

Il leader dell’opposizione, invece di offrire segnali di compattezza democratica e di responsabilità politica, sebbene in contrapposizione al Governo, com’è giusto che sia, ma con attenzione all’imprescindibile confronto tra maggioranza ed opposizione, per poterne essere legittima alternativa, si cimenta nel lanciare segnali di catastrofismo economico e di decadimento morale, quasi che la sinistra si possa tranquillamente tirar fuori da ogni passata responsabilità.

C’è una crisi mondiale dove il Paese mostra persino segnali di minor difficoltà rispetto al resto del mondo. La nostra economia, nonostante tutto, e pur con la flessione nella produzione industriale, sta tenendo ed alla fine del 2009 potrà già uscire dal tunnel senza grossi traumi. Il Paese, pur avendo un rilevante debito pubblico, ha mostrato d’avere una struttura che ha tenuto. Il Governo, inoltre, ha dato vita ad un’azione economica d’intervento sui salari e nelle situazioni d’indigenza, e mostra la dovuta prudenza nel destinare le risorse disponibili e le economie ricavate al rilancio delle attività produttive. Il ministro Tremonti, inoltre, ha lanciato un piano d’investimenti che ha unito il ricorso alle risorse nazionali con l’utilizzo più attento dei fondi europei.

I segnali del PD e di Veltroni sulle questioni innanzi elencate brillano, invece, d’incoerenza, e di confusione. Il nostro “maanchista” continua a sparare bordate di funesti presagi contro tutto e tutti. Per il leader PD, le misure economiche contro la crisi sono asfittiche ed insufficienti; il clima del Paese è intollerante (sarà questo il motivo di tanta violenza contro le donne?); la riforma della Giustizia si fa insieme, ma anche “fatela da soli”; Il federalismo fiscale può essere utile, ma anche pericoloso per il mezzogiorno; le intercettazioni telefoniche sono utili, ma anche invasive, esagerate e pericolose; Di Pietro è un eversore, ma anche un alleato. Il PD è attento al meridione d’Italia, ma anche alle istanze del nord. E' un vaniloquio politico, il suo, senza prospettive. Senza passione: Veltroni è solo un replicante monotono di se stesso e non perde il vizio d’essere sempre il profeta del tutto e del suo esatto contrario, come con Barack Obama dove sembra Pippo Baudo che dice “l’ho inventato io”. Dopo varie metamorfosi, questo è il periodo in cui eccelle in catastrofismo e profezie di sventura: sembra il mago Otelma!

Vito Schepisi

 
 
 
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UNDICI SETTEMBRE

Crono 911: tutto su l'11 set 2001  a  N.Y.

Storia, Documenti e perizie ufficiali

su

http://nuke.crono911.org/

 

LA GIORNATA DEL RICORDO

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Il ricordo dei martiri delle foibe e dell’esodo dei 350.000 italiani, giuliani, istriani e dalmati

 

GIORNATA DELLA MEMORIA

27 gennaio 2007 Il giorno della memoria

Per non dimenticare

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Dove eravamo?

Li ho rivisti ieri sera, in bianco e nero, anime tragiche, tragici volti stupiti, adunati come gregge sperduto, chiuso tra cani pastori con sembianze d'uomo.
Latrati incomprensibili davano tremito nascosto alle loro membra, al loro il cuore; la loro anima immobile di terrore, i loro pensieri mortificati da abusi su corpi e anime.
 

Era sempre inverno in quegli anni, anche in primavera e in autunno e in estate.
Dov'eravamo noi, allora?
 

Conducevamo quei treni, tragici forzieri d'umano carico, o li aspettavamo tra la neve, quei convogli? 

Li ho rivisti ieri sera, in bianco e nero, e un attimo eterno di disperazione mi ha investita.
Disarmata e impotente ho sparso inutili lacrime nel guardarli, e ho chiesto un inutile perdono alla vita, per me e per tutti coloro che, allora, calpestarono esistenze innocenti con gli occhi dell'anima bendati.

Ringrazio sentitamente una mia cara e sensibile amica, autrice delle parole. Parole che ho condiviso e chiesto di rendermele disponibili.

 

GRIDO DI LIBERTà

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"Signor Presidente, lei si vanta di aver dato al nostro paese una libertà della quale non ha mai goduto, mentre l'unica libertà che ancora non ci è stata tolta è quella di respirare e camminare, per il resto non abbiamo mai vissuto in una situazione peggiore per quanto concerne le libertà individuali e collettive.

Probabilmente non condividiamo il significato della parola libertà.

In una società libera gli studenti non sono cacciati dalle università in quanto dissidenti, non sono pestati regolarmente dai suoi sostenitori perché contrari al suo governo, non si vedono negare il diritto a organizzarsi in associazioni o a pubblicare riviste.

Lei ci ha accusato di essere agenti di potenze straniere, se riuscirà a dimostrare questa sua accusa ci autoimpiccheremo per aver tradito il nostro paese.

Quelle grida che lei ha ascoltato lunedì, non erano voci individuali, era la voce di un popolo che chiede libertà, democrazia e giustizia.

Impari ad ascoltarla."

Lettera scritta dagli studenti dell'Università di Teheran al Presidente Ahmanidenejad  - Teheran dicembre 2006

 

ICH BIN EIN BERLINER! (J. F. KENNEDY 26.6.1963)

Durante la sua visita a Berlino del 26 giugno 1963, il presidente statunitense John Fitzgerald Kennedy pronunciò un discorso toccante. Il suo discorso sarebbe divenuto simbolo della Guerra Fredda:


«Ci sono molte persone al mondo
che non comprendono, o non sanno,
quale sia il grande problema tra
il mondo libero e il mondo comunista.
Lasciateli venire a Berlino!
Ci sono alcuni che dicono che
il comunismo è l'onda del futuro.
Lasciateli venire a Berlino!
Ci sono alcuni che dicono che,
in Europa e da altre parti,
possiamo lavorare con i comunisti.
Lasciateli venire a Berlino!
E ci sono anche quei pochi che
dicono che è vero che
il comunismo è un sistema maligno,
ma ci permette di fare progressi economici.
Lasst sie nach Berlin kommen!
Lasciateli venire a Berlino! [...]
Tutti gli uomini liberi,
ovunque essi vivano,
sono cittadini di Berlino,
e quindi, come uomo libero,
sono orgoglioso di dire,
Ich bin ein Berliner! (sono un Berlinese).»

* * *

A berlino ci sono andato nell'agosto del 1971.

Dopo 10 anni dalla realizzazione del "muro" nella notte tra il 12 ed il 13 agosto del 1961.

Il 12 ed il 13 agosto del 1971 ero a Berlino.

Mi sono recato nella parte est della città il giorno 12, con un permesso che mi scadeva a mezzanotte, ho rischiato la chiusura del varco per una sfilata militare che m'impediva l'accesso alla Friederich strasse, unico passaggio per turisti e stranieri.

Il 13 agosto la Berlino comunista celebrava la separazione della città con una parata militare oceanica: celebrava il muro.

Ero là anche il 13 agosto mattina ad assistere.

Honeker sul palco nella Under Der Linden che arringava la folla.

La sua voce severa, dura, autoritaria.

Non avevo mai visto e sentito niente di simile dal vero.

Non capivo le parole ma ne interpretavo la violenza.

Mi sono sentito berlinese anch'io.


Vito Schepisi
 

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