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Un blog creato da a_tiv il 28/10/2006

Il Libero Pensiero

Il blog di Vito Schepisi

 
 
 

10 DICEMBRE: GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI UMANI

Il 10 dicembre del 1948 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite proclamava la Giornata Mondiale per i Diritti Umani

DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI


http://www.unhchr.ch/udhr/lang/itn.htm

 

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CONDANNA DEL COMUNISMO

Risoluzione del Consiglio di Europa  n.1481 del 25 gennaio 2006 - Condanna del Comunismo

Il 25 gennaio 2006 l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa approva la Risoluzione n. 1481, che condanna i crimini dei regimi comunisti

europei.http://www.democraticicristiani.it/europa/ris_1481.html

 
 

 

« Una fiducia indecenteEtica e Politica »

Riflessione sulla ragione

Post n°14 pubblicato il 18 Dicembre 2006 da a_tiv

Non esiste una verità assoluta in ogni cosa.

Non esiste in termini religiosi e neanche in principi razionali.

Tutto ciò che viene rappresentato come "panacea" in verità è un modo per portare il discorso dalla propria parte.

Nel tempo l’aver seguito vuoi il cristianesimo, o ancor prima i simboli religiosi egiziani, gli dei dell’antica Grecia, o il ritualismo azteco, o la religione musulmana, ovvero buddista, o ancora il protestantesimo corrisponde ad un potere che si diffonde, assieme alla superstizione popolare, alle suggestioni, alle esigenze politiche, alle follie.

Come tutto questo è vero per l’esigenza di dare risposte spirituali, a volte etiche, ai mezzi, ai comportamenti, ai principi, alle leggi è anche vero per offrire illusioni, condivisioni, giustificazioni ideologiche, strumenti di propaganda a coloro che conducono quei principi e quelle idee.

Illudersi che se ne possa fare a meno, dunque, è soltanto utopia.

C’è chi pensa alla anarchia come principio per essere distaccato dalle scelte, o come forma intellettuale, o di maniera, per giustificare il voler essere fuori dal sistema.

Si pensa, forse, in questo modo che l'esser anarchici non abbia in se una forzatura delle cose tale da dar giustificazione etico-politica al comportamento nel tempo dei suoi praticanti?

Nessuna scelta può essere immune da censure, se si esplica a danno di altri!
Nessuna teoria, neanche quella nichilista, ovvero atea, ha in se un principio universale.

Quest’ultimo trova, e solo può trovare, motivo di confronto e di vicinanza nella ragione, sempre che sia intesa come capacità di esprimere buon senso.

Una cosa è dimostrare a un uomo che è in errore, un'altra metterlo in possesso della verità. (John Locke)

Tutto ciò per affermare in termini più ragionati che nessuna cosa può ritenersi perfetta ed ha in se, su ogni aspetto, ogni cosa accettabile.

Tutt’altro! Ogni cosa ha tanti difetti, lede spesso interessi di tanti, privilegia quelli di altri: sposa metodi e tesi degli uni e condanna le stesse cose di altri.

A volte accende gli animi o li mortifica.

E’ vero dunque che anche il principio di libertà è apparente: la libertà non è altro che la capacità di ciascuno di esprimerla nei principi ma, non sempre, però, è contenuto acquisito da ciascuno.

Le leggi anche sono una forma di limitazione della libertà: sono paletti all’abuso, ma anche strumenti di sudditanza e di obbligo.

La libertà come principio assoluto sarebbe una grande conquista ma anche lo strumento della più feroce tirannia.

In ogni cosa come una medaglia ogni verso implica il suo rovescio.

L’avere una democrazia liberale, se da una parte ci induce ad accettare un volere diffuso dai più o da coloro che influenzano, dall’altra ci difende da coloro che impongono un volere di pochi e che hanno gli strumenti per imporlo.

E’ questa la ragione che , spesso, ci fa dire che il sistema della democrazia ha in se il virus della imperfezione… ma è l’unico che ce ne indica la medicina per combatterlo.


Vito Schepisi

http://vitoschepisi.blogspot.com/

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Commenti al Post:
Ciottolinadgl2
Ciottolinadgl2 il 18/12/06 alle 19:11 via WEB
Cosa spinge un sessantenne a iscriversi in una community, in questo caso di libero, e a tenere una sorta di diario virtuale (il blog) e a guardare il blog e il profilo di una donna trentunne che potrebbe essere sua figlia? Cosa cerchi? Lo trovo strano, mio padre ha 60 anni ma mai e poi mai gli passerebbe x il cervello di iscriversi e chiattare in una community... cmnq piacere di conoscerti e grazie x aver visitato il mio profilo e il blog lo hai visto? Se no guardalo è carino mi piace molto non xchè l'ho creato io ma xchè me lo hanno detto. Bye Bye, Ciotty
 
 
a_tiv
a_tiv il 18/12/06 alle 19:38 via WEB
Se hai visitato il mio blog avrai notato che non ho un diario. Io scrivo su pensiero e politica principalmente. Sul mio blog e sul mio profilo interviene gente. Alcuni commentano. Anche quelli come me sono curiosi e navigano e leggono i profili. Non mi sembra di far nulla di male. Non chatto... ma anche se lo facessi non ci troverei niente di strano. Io non so prima di aprire il profilo di qualcuno quale sia l'età...ammettendo che ne avesse importanza. Non penso di aver mai importunato nessuno nè d'esser stato invadente. Ho solo fatto una passata per i profili. Per dialogare non c'è età ma solo attitudine e capacità. Grazie per il piacere che hai avuto di conoscermi. Mi piacerebbe se continuassi a leggermi come farò io per il tuo blog. Ciao Ciotty. Vito
 
passo_lieve
passo_lieve il 18/12/06 alle 19:58 via WEB
Si Vito, hai ragione, non esiste una verità assoluta in nessun aspetto dell’esistenza. L’ha dimostrato bene Akira Kurosawa col suo bellissimo film Rashomon. La verità assoluta è un’illusione luccicante che ci invita a ricercare senza posa quel quid immaginario al quale inconsciamente attribuiamo tutti i poteri che potrebbero riuscire a farci diventare felici, giusti, imparziali, ecc.. Esistono mille e mille verità soggettive, sincere o menzognere, adatte a ciascun uomo e ai suoi principi, o ai suoi deliri, o ai suoi limpidi o torbidi ideali. Chi ha creato l’uomo non si è ispirato ad un unico modello, sia spirituale, sia pratico, ed esistono, inoltre, vari livelli in cui l’anima, la mente e il cuore degli uomini possono svilupparsi e fiorire, e livelli diversi esigono dinamiche diverse di crescita e di conquista della serenità interiore, e in base ai bisogni personali di ciascuno si sviluppa la vita, sorgono le aspirazioni, si ricercano mete da raggiungere. A questo punto sorge un bisogno oggettivo e assoluto: la comprensione e la tolleranza di ciascuno per i bisogni altrui, e da qui il dovere di ricorrere ad un abile equilibrismo che dia modo di mantenere in buon stato la propria libertà senza ledere quella altrui, la compenetrazione negli intimi desideri dell’altro, degli altri… Ed è difficile, molto difficile conseguire il benché minimo decente risultato se non ci si impegna a soffocare egoismi sterili e ambizioni smodate di potere (in ogni campo, anche nei più semplici e impensabili)… Ma soprattutto nessuno dovrebbe imporre alcun credo e alcuna fede a nessuno, di qualunque tipo essi siano; ognuno di noi, dovrebbe essere lasciato libero, nel rispetto però della libertà altrui, di aderire spontaneamente ai principi etici, morali, spirituali, pratici che più sentiamo congeniali alle nostre esigenze esistenziali. Sai, mi piacerebbe che molti leggessero questo tuo post e lo meditassero profondamente e con mente sgombra da preconcetti, perché è una bella lezione di vita! Serena serata Vito, un sorriso per te.. :)
 
 
a_tiv
a_tiv il 19/12/06 alle 09:47 via WEB
Ciao passo_lieve! Come nel film di Kurosawa i veri inquisitori siamo sempre noi spettattori del mondo. Spesso ci arroghiamo il diritto di costruire le nostre verità. In efetti processiamo noi stessi e la nostra presunzione. Il film da te ricordato è sintomatico nell'individuare moventi e verità possibili. Non è mai una sola! E' difficile sia fidarsi del racconto degli altri, sia capire le motivazioni del pensiero degli uomini. Per ogni personaggio c'è un autore che lo possa rccontare, torna alla memoria Pirandello con la sua forza introspettiva sull'uomo e le sue debolezze. Le verità molteplici che si intersecano con la tipicità dei personaggi. "... e livelli diversi esigono dinamiche diverse di crescita e di conquista della serenità interiore, e in base ai bisogni personali di ciascuno si sviluppa la vita, sorgono le aspirazioni, si ricercano mete da raggiungere." Bellissimo questo passo del tuo ragionamento. Lo sposo senza aggiungere altro commento: è coincidente perfettamento al mio pensiero. Come sempre, sei un faro su di me, pronta ad illuminare il mio pensiero ed a dargli corpo, conosco la tua sensibilità e la tua carica emotiva, per averla letta nel tuo blog, e mi compiaccio della tua adesione... perchè la so sincera. Ti sorrido anch'io e ti auguro una felice giornata. Vito
 
GYULY28
GYULY28 il 19/12/06 alle 11:02 via WEB
Buongiorno. Poco fa ero sul blog della mia amica Dike e ho letto nel suo post di oggi una lettera che gli studenti iraniani hanno scritto al presidente iraniano. Dike ha scritto che quella lettera gliel'hai gentilmente fatta avere tu e così sono giunta qui ed ho scoperto un blog davvero bello ed intenso. Complimenti. Gyuly
 
 
a_tiv
a_tiv il 19/12/06 alle 12:47 via WEB
Grazie a te e...grazie a Dike che ho conosciuto ed imparato ad apprezzare da poco.... attraverso ciò che scrive...anche se mi sembra di conoscerla da sempre. Grazie per i complimenti. Ciao! V
 
GYULY28
GYULY28 il 19/12/06 alle 11:05 via WEB
In merito a questo tuo post vorrei solo dire una cosa: coloro che pensano di essere depositari della verità assoluta, prima di proporla come unico modello possibile, dovrebbero prima dare a se stessi e agli altri una definizione di errore. Un saluto
 
 
a_tiv
a_tiv il 19/12/06 alle 13:04 via WEB
Pensi che siano in grado di dare definizioni? E se lo fossero, pensi che potrebbero mai comprendere, tra ciò che può essere suscettibile di errore, il loro pensiero? Il dogma ideologico è stato una delle basi degli indirizzi culturali del ventesimo secolo. Morti e retaggio di odio e di rancore, ancora oggi, ci trascinano sia nel ricordo, sia nell'indignazione. Ho paura che il fondamentalismo teologico, ed il relativismo etico dei valori dispersi delle democrazie dell'occidente, potranno costituire il possibile dramma del ventunesimo secolo. Una brutta eredità per le future generazioni! E' bello sapere di avere un'altra amica. Grazie per il tuo contributo Giuly... ed a presto. Vito
 
Traiettorie_Mentali
Traiettorie_Mentali il 19/12/06 alle 13:07 via WEB
in pratica nessuno ha mai ragione completamente e nessuno torto. Tutto dipende dall'angolazione che usiamo per osservare le cose...La verità assoluta non esiste, la libertà nemmeno. Condivido. Per questo penso che tutti hanno qualcosa da insegnarmi e io posso insegnare qualcosa a tutti. Buon Natale, Vito.
 
 
a_tiv
a_tiv il 19/12/06 alle 13:29 via WEB
Si hai ragione! Solo che non ritengo di doversi porre con l'idea di insegnare qualcosa a qualcuno ma con l'idea di esprimersi. Il contadino che lavora la terra non si porrebbe mai il problema di insegnare a qualcuno le arti del suo mestiere...sono gli altri che spesso traggono insegnamento dal suo modo e dalla consapevoleza che questi è portatore dell'esperienza di generazioni di duro lavoro. L'espressione non è solo verbale ma anche gestuale e comportamentale, quanto meno. Il libero pensiero può essere solo la componente dell'espressione più spontanea, condizionata si dalla propria formazione, ma libera dal condizionamento del pensiero degli altri: ciò che io chiamo pensiero indotto. Ciao e grazie per il contributo. Buon Natale anche a te. Ciao! V
 
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 19/12/06 alle 13:42 via WEB
Ciao Vito.... oggi ho postato un argomento che mi ha riportato alla lettera degli studenti iraniani che tu mi hai prodotto nei giorni scorsi. Mi sono permessa di citarti e linkarti nel mio blog per la cortesia di avermi fatto conoscere quella lettera che entrambi abbiamo definito un "grido di libertà". Spero non ti dispiaccia se ho mandato un link qui al tuo blog, ma ove non volessi, devi solo dirmelo e provvedo a toglierlo. Mi sembrava però doveroso riconoscerti il merito di avermi fatto dono di una lettera così bella.
 
 
a_tiv
a_tiv il 19/12/06 alle 14:19 via WEB
Dike...non devi neanche pensarlo. Ci mancherebbe! Sono io che ti ringrazio per la reiterata tua cortesia nei miei confronti. Come puoi immaginare, ho appena finito di rilasciare un commento al tuo post "Apriamo la gabbia del silenzio". E provo anch'io a linkare il tuo blog. Sappi che in queste cose sono una frana. Ci provo. http://blog.libero.it/vendicatrice/
 
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 19/12/06 alle 13:55 via WEB
Questo tuo ultimo post è a diro poco meraviglioso..per la sua indicisività, nonostante sia scritto in punta di piedi e con l'equilibrio di un uomo che pur sa dire mille cose tra le righe. Ti conosco da poco ma, come hai scritto poco sopra alla mia amica Gyuly, mi sembra di conoscerti da sempre anche io. Commentando questo post mi limito all'essenziale, perchè l'argomento mi porterebbe a trascendere nel discorso più ampio di certe ideologie politiche o dell'integralismo religioso.Non esiste verità assoluta. Quello che per me è un errore per altri è una cosa giusta. Ciò che per me è una sconfitta per un altro può essere un massacro. Vi sono però ideologie che si presentano come verità assolute. Vi sono individui che ritengono di essere depositari della verità assoluta. E questi sono ideologie/ individui della peggior specie, perché si arrogano il diritto di imporre la loro verità come verità assoluta. Chi crede di detenere la verità assoluta rifiuta il confronto o, meglio, finge di confrontarsi, ma partendo dal presupposto che la sua opinione è quella giusta e le altre sono quelle sbagliate. Che quello di cui sono portatori loro è il bene, mentre ciò di cui sono portatori altri è il male.... vorrei aggiungere altre cose ma vi tornerò con più calma. Per ora ti mando un caro saluto
 
 
a_tiv
a_tiv il 19/12/06 alle 14:48 via WEB
Ops! Prendo i tuoi saluti Dike. Il resto è condivisone senza bisogno di aggiungere altro. Potrei solo dire che solo su due cose la ragione supera ogni riflessione e sono la tolleranza e la vita. La prima implica il rispetto ed il diritto di esprimersi, la seconda la sacralità della vita di ciascuno e direi anche il rispetto della memoria delle vittime di esecrabili delitti contro l’umanità. Molti di coloro a cui ti riferisci erano tra quelli che spacciavano per paradiso dell’umanità i paesi dell’est comunista, per poi convenire,sussurrandolo a malapena, che siano stati un inferno. Sono quelli che ora, superati dai tempi e dalla logica delle cose, si definiscono liberali…senza aver mai letto Alexis de Tocqueville, gli illuministi inglesi, Voltaire, Croce per arrivare a Popper e Milton Friedman, appena scomparso. Ciao Dike! Buon pomeriggio. V
 
fabiochepassa
fabiochepassa il 19/12/06 alle 22:46 via WEB
Complimenti, la tua riflessione sulla ragione non fa piega. Per quanto la democrazia, forse è l'unico sistema capace di creare quell'illusione di eguaglianza senza mai riuscire realizzarla. Perfetta nella sua imperfezione. Ciao e buon natale.
 
 
a_tiv
a_tiv il 20/12/06 alle 07:59 via WEB
Grazie! Sai io penso che se ci fosse qualcosa di perfetto...l'impegno dell'umanità sarebbe quello di demolirlo. Ogni conquista raggiunta, inoltre, esaurisce la propulsione. S'afferma, anche, in modo corrente, che la voglia di libertà s'avverte solo quando viene a mancare. E' per questo che il sistema democratico, il cui processo non sarà mai concluso, mantiene vive ed operose le coscienze. Grazie per gli auguri di Buon Natale che ricambio di cuore. Ciao! V
 
demy_moore37
demy_moore37 il 20/12/06 alle 14:24 via WEB
hai ragione non esiste una verità assoluta tu hai la tua ed io la mia ..... alcune volte la mia verità concide con la tua ed altre volte no ma non è detto che l'una sia migliore dell'altra o non è detto che la mia sia verità e la tua una falsità .... l'importante della cosa è avere rispetto per le idee altrui anche se non coincidono con le nostre.... un bacio e un augurio di buon natale da demy^_*
 
 
a_tiv
a_tiv il 20/12/06 alle 15:10 via WEB
Ciao Demy. Grazie per la visita ed il commento. Il rispetto delle idee degli altri è quanto meno il minimo dei principi della tolleranza...molte volte, però, resta un principio astratto. L'abitudine, infatti, è sempre quella di ricercare pretesti per demonizzare il pensiero... "sconveniente". Se dovessimo trovare una definizione a questo ultimo decennio abbondante dovremmo chiamarlo "Gli anni delle delegittimazioni". Ciao Demy, tanti cari auguri di Buon Natale ed un bacio anche a te. V
 
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 20/12/06 alle 18:18 via WEB
Ciao Vito....oggi ho avuto un pò da fare e così mi sono collegata solo poco fa. Ma non potevo non passare a lasciarti un caro saluto e una buona serata.....
 
 
a_tiv
a_tiv il 20/12/06 alle 18:41 via WEB
Ciao Dike...sei sempre molto gentile, ricambio di cuore
 
lucedilunazzurra
lucedilunazzurra il 20/12/06 alle 20:15 via WEB
caspita quanti commenti! mi stai dventando famoso ;-) un abbraccio
 
 
a_tiv
a_tiv il 21/12/06 alle 14:34 via WEB
Ciao Luce...smack! Famoso io? Ma no!!!! Non voglio le televisioni fuori dal mio cancello...e non poter avere una vita privata! ahahahahah!!! Un forte abbraccio anche a te. V
 
dianavera
dianavera il 20/12/06 alle 22:28 via WEB
Leggerti è sempre molto interessante ed istruttivo. Mi è piaciuta molto la lettera degli studenti iraniani. Cosa si può fare, secondo te? Un abbraccio, passa a trovarmi.
 
 
a_tiv
a_tiv il 21/12/06 alle 14:47 via WEB
Ciao Dianavera...pubblicala anche sul tuo blog...con le tre stelle. Anzi invitiamo tutti i blogger a farlo. Nell'Università di Teheran chi porta le tre stelle è espulso ...un po' come i nazifascisti facevano con gli ebrei. Oggi a Roma alle ore 21 è stata indetta, con la partecipazione di gruppi della maggioranza e della opposizione politica nel Paese, una dimostrazione di protesta sotto l'ambasciata dell'Iran per sollecitare il rispetto dei diritti degli studenti di manifestare liberamente il proprio pensiero. Appena mi libero passo a trovarti sul tuo blog. Ti ringrazio per le tue parole. Vito
 
passo_lieve
passo_lieve il 21/12/06 alle 00:43 via WEB
Grazie per avermi dato modo di leggere la lettera degli studenti iraniani al presidente Ahmanidenejad, una lettera che gronda dignità e ponderazione, nettamente opposta, nel tono, ai proclami deliranti del politico al quale è diretta. Mi viene in mente il verso di una canzone di De Andrè: "...dal letame nascono i fiori" ... Notte serena, Vito :)
 
 
a_tiv
a_tiv il 21/12/06 alle 14:51 via WEB
Ciao mia carissima amica, dire che le tue parole gentili nei miei confronti non finiscono mai di emozionarmi è la misura per testimoniarti quanto la tua delicata adesione a quanto scrivo mi riempia di soddisfazione. Sai che anch'io ti leggo con grande piacere. Un bacio. Vito
 
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 21/12/06 alle 10:44 via WEB
Buongiorno caro Vito.. non riesco a vedere le immagini del tuo blog, forse è un problema del mio pc che è lento, però cliccando sopra l'immagine che hai messo accanto alla lettera degli studenti, l'immagine si apre e ho notato con piacere che anche tu hai messo le tre stelle. Grazie.
 
 
a_tiv
a_tiv il 21/12/06 alle 14:59 via WEB
Si Dike avevo trascritto l'Url ma ...qualcosa non andava, non era un problema del tuo pc. Ho preso nuovamente l'Url dal tuo blog...ed ora va bene..grazie...sei sempre utile. Un abbraccio Vito
 
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 21/12/06 alle 11:02 via WEB
Tornando ad un discorso sulla verità assoluta, volevo riportare qui una frase di Karl Popper che faccio mia: “La società aperta è aperta a più valori, a più visioni del mondo filosofiche e a più fedi religiose, ad una molteplicità di proposte per la soluzione di problemi concreti e alla maggior quantità di critica. La società aperta è aperta al maggior numero possibile di idee e ideali differenti, e magari contrastanti. Ma, pena la sua autodissoluzione, non di tutti: la società aperta è chiusa solo agli intolleranti”…......E quanti intolleranti ci sono? Quanti portatori di verità assolute che non accettano assolutamente confutazioni?Quanti ce ne sono, vero, caro Vito? Io ne vedo tanti ultimamente..forse troppi.
 
 
a_tiv
a_tiv il 21/12/06 alle 15:14 via WEB
Tu sai che Popper ha maturato i suoi principi liberali e la teorizzazione della sua "Società aperta" partendo da posizioni vicine al marxismo. E' ovvio, pertanto, che abbia avuto la conoscenza dell'intolleranza marxista come esperienza sociale negativa. Ce ne sono tanti di intolleranti...tra questi anche quelli che affermano di potersi confrontare con tutti ma... e tra i ma solo e soltanto gli uomini e le politiche della parte avversa. Se mi leggi in etica e politica, che ho postato un'ora fa circa, ad un certo punto verso il finale faccio cenno alla necessità di sganciare la personalizzazione dalle visioni politiche e di poter separare i giudizi etici dalle intuizioni ideali e dagli indirizzi di formazione delle società.
 
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UNDICI SETTEMBRE

Crono 911: tutto su l'11 set 2001  a  N.Y.

Storia, Documenti e perizie ufficiali

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http://nuke.crono911.org/

 

LA GIORNATA DEL RICORDO

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Il ricordo dei martiri delle foibe e dell’esodo dei 350.000 italiani, giuliani, istriani e dalmati

 

GIORNATA DELLA MEMORIA

27 gennaio 2007 Il giorno della memoria

Per non dimenticare

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Dove eravamo?

Li ho rivisti ieri sera, in bianco e nero, anime tragiche, tragici volti stupiti, adunati come gregge sperduto, chiuso tra cani pastori con sembianze d'uomo.
Latrati incomprensibili davano tremito nascosto alle loro membra, al loro il cuore; la loro anima immobile di terrore, i loro pensieri mortificati da abusi su corpi e anime.
 

Era sempre inverno in quegli anni, anche in primavera e in autunno e in estate.
Dov'eravamo noi, allora?
 

Conducevamo quei treni, tragici forzieri d'umano carico, o li aspettavamo tra la neve, quei convogli? 

Li ho rivisti ieri sera, in bianco e nero, e un attimo eterno di disperazione mi ha investita.
Disarmata e impotente ho sparso inutili lacrime nel guardarli, e ho chiesto un inutile perdono alla vita, per me e per tutti coloro che, allora, calpestarono esistenze innocenti con gli occhi dell'anima bendati.

Ringrazio sentitamente una mia cara e sensibile amica, autrice delle parole. Parole che ho condiviso e chiesto di rendermele disponibili.

 

GRIDO DI LIBERTà

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"Signor Presidente, lei si vanta di aver dato al nostro paese una libertà della quale non ha mai goduto, mentre l'unica libertà che ancora non ci è stata tolta è quella di respirare e camminare, per il resto non abbiamo mai vissuto in una situazione peggiore per quanto concerne le libertà individuali e collettive.

Probabilmente non condividiamo il significato della parola libertà.

In una società libera gli studenti non sono cacciati dalle università in quanto dissidenti, non sono pestati regolarmente dai suoi sostenitori perché contrari al suo governo, non si vedono negare il diritto a organizzarsi in associazioni o a pubblicare riviste.

Lei ci ha accusato di essere agenti di potenze straniere, se riuscirà a dimostrare questa sua accusa ci autoimpiccheremo per aver tradito il nostro paese.

Quelle grida che lei ha ascoltato lunedì, non erano voci individuali, era la voce di un popolo che chiede libertà, democrazia e giustizia.

Impari ad ascoltarla."

Lettera scritta dagli studenti dell'Università di Teheran al Presidente Ahmanidenejad  - Teheran dicembre 2006

 

ICH BIN EIN BERLINER! (J. F. KENNEDY 26.6.1963)

Durante la sua visita a Berlino del 26 giugno 1963, il presidente statunitense John Fitzgerald Kennedy pronunciò un discorso toccante. Il suo discorso sarebbe divenuto simbolo della Guerra Fredda:


«Ci sono molte persone al mondo
che non comprendono, o non sanno,
quale sia il grande problema tra
il mondo libero e il mondo comunista.
Lasciateli venire a Berlino!
Ci sono alcuni che dicono che
il comunismo è l'onda del futuro.
Lasciateli venire a Berlino!
Ci sono alcuni che dicono che,
in Europa e da altre parti,
possiamo lavorare con i comunisti.
Lasciateli venire a Berlino!
E ci sono anche quei pochi che
dicono che è vero che
il comunismo è un sistema maligno,
ma ci permette di fare progressi economici.
Lasst sie nach Berlin kommen!
Lasciateli venire a Berlino! [...]
Tutti gli uomini liberi,
ovunque essi vivano,
sono cittadini di Berlino,
e quindi, come uomo libero,
sono orgoglioso di dire,
Ich bin ein Berliner! (sono un Berlinese).»

* * *

A berlino ci sono andato nell'agosto del 1971.

Dopo 10 anni dalla realizzazione del "muro" nella notte tra il 12 ed il 13 agosto del 1961.

Il 12 ed il 13 agosto del 1971 ero a Berlino.

Mi sono recato nella parte est della città il giorno 12, con un permesso che mi scadeva a mezzanotte, ho rischiato la chiusura del varco per una sfilata militare che m'impediva l'accesso alla Friederich strasse, unico passaggio per turisti e stranieri.

Il 13 agosto la Berlino comunista celebrava la separazione della città con una parata militare oceanica: celebrava il muro.

Ero là anche il 13 agosto mattina ad assistere.

Honeker sul palco nella Under Der Linden che arringava la folla.

La sua voce severa, dura, autoritaria.

Non avevo mai visto e sentito niente di simile dal vero.

Non capivo le parole ma ne interpretavo la violenza.

Mi sono sentito berlinese anch'io.


Vito Schepisi
 

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