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Un blog creato da a_tiv il 28/10/2006

Il Libero Pensiero

Il blog di Vito Schepisi

 
 
 

10 DICEMBRE: GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI UMANI

Il 10 dicembre del 1948 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite proclamava la Giornata Mondiale per i Diritti Umani

DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI


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CONDANNA DEL COMUNISMO

Risoluzione del Consiglio di Europa  n.1481 del 25 gennaio 2006 - Condanna del Comunismo

Il 25 gennaio 2006 l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa approva la Risoluzione n. 1481, che condanna i crimini dei regimi comunisti

europei.http://www.democraticicristiani.it/europa/ris_1481.html

 
 

 

« Economia e politica esteraUniti nella confusione »

Rapidità di pensiero

Post n°26 pubblicato il 04 Febbraio 2007 da a_tiv

L’organo di informazione vicino a Romano Prodi non poteva lasciare che la stampa si occupasse della signora Berlusconi e dei suoi rapporti con il marito, senza che fosse posta un’alternativa alla curiosità della gente.

Sarà per questo che il Corriere della Sera nel suo inserto “Io Donna” si è occupato del sacrificio politico della Signora Flavia Franzoni, moglie del presidente del consiglio Prodi.

Costei si dice innamorata della politica ma è costretta a rinunciarci perchè consapevole che l’impegno in questa attività richieda decisioni rapide:

“Non sono veloce a decidere, lì invece bisogna andare in fretta”.

Ricordo una dichiarazione rilasciata da Sircana, portavoce di Prodi, in cui questi spiegava alla stampa che il Professore aveva difficoltà nei rapporti con i media in quanto abituato a “dispiegare” i suoi concetti.

Il pensiero di Prodi necessitava di uno spazio di tempo più largo per essere esposto, e questo spazio non poteva circoscriversi ad un tempo al di sotto dei 20 minuti.

Mi ha così colpito questo profondo concetto del portavoce del Presidente del Consiglio e ricordo che subito ebbi un flash di pensiero, il mio non “dispiegato”, di appena un attimo in cui ho pensato che il pensiero fosse circoscrivibile in spazi di tempo.

A parte le mie difficoltà a comprendere il pensiero temporizzato, fui colto da una riflessione spontanea.

Pensai al pensiero a cottimo, ad esempio, come se fosse la costruzione di una manufatto da richiedere uno spazio quantificato di tempo in cui comprendere ogni cosa: materiale, mano d’opera, costi fissi, ingegno, uso della parola, ammortamenti e quant’altro.

Sircana descriveva il suo datore di lavoro come un imprenditore della parola:

 un venditore di parole.

Subito un’altra idea!

Pesando le parole, le incomprensioni, le gaffes, le reazioni, l’intolleranza, le ispirazioni, le pause, i toni, la gestualità, le bugie:

un venditore di chiacchiere.

Un’idea così ben riposta da incrociarsi con quella che già avevo formulato nell’esperienza trascorsa nell'osservazione del personaggio.

Leggendo il pensiero della signora Prodi, però, mi convinco che, similmente alla famiglia Berlusconi, anche nella famiglia Prodi ci siano motivi di incomprensioni e forse anche di comunicazione.

Le difficoltà, infatti, della signora Prodi non sono avvertite da suo marito che avrebbe, secondo i suoi collaboratori, necessità di tempi lunghi per “dispiegare” il suo pensiero.

Di questa sua necessità noi ce ne eravamo già accorti.

Possibile che la moglie non se ne sia accorta?

E la signora Franzoni, consapevole che per far politica sia necessario essere svegli e rapidi, perché non lo dice al marito consigliandogli di lasciar perdere?

http://vitoschepisi.blogspot.com/

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Commenti al Post:
lucedilunazzurra
lucedilunazzurra il 04/02/07 alle 23:38 via WEB
eccomi qui, tornata :-) grazie di aver pensato a me... mi piace "venditore di chiacchere", quanti meriterebbero di essere definiti così... non credo lascerebbe perdere rendendosi conto di non essere "sveglio e rapido". al massimo potrebbe impegnarsi ad allungare la sua vacanza al governo, giusto per regalare qualche sorpresa in più agli italiani e per avere più tempo per spiegarne il significato ;-) essere intelligenti è una sfortuna che capita a pochi :-) buonanotte vito. un abbraccio
 
 
a_tiv
a_tiv il 05/02/07 alle 08:50 via WEB
Ciao Luce...bentornata! Si proprio venditore di chiacchiere...quelle raccontate in campagna elettorale e quelle che "dispiega" quando farfuglia concetti incomprensibili. Penso che non si renda compiutamente conto d'essere la vergogna di questo Paese. Spregievole a tal punto da mantenersi in piedi a suon di minacce. Sa bene di non essere intelligente....anche se vuol far mostra di esserlo....ma non lo si è solo perchè si è preso per i fondelli il 50% degli italiani! Buongiorno Luce..a presto! Vito
 
eccomiqui4
eccomiqui4 il 05/02/07 alle 10:13 via WEB
politica e sposi: figurati la nostra ex-ministra degli affari interni (ormai morta) ed il suo marito ... era lui che diceva sulla tv che le donne non hanno a che fare altro che stare a casa a cucinare ... eheheh! Sai quante risate? Anche se risate amare ... Buona giornata a te, Vito, un bacio
 
 
a_tiv
a_tiv il 05/02/07 alle 11:56 via WEB
Sono del parere che la vita privata dei politici debba rimanere sempre tale. Non è giusto sottoporsi ai commenti ed al giudizio della gente per le cose personali, a volte anche intime. Anche la mancanza di rispetto, se manifestata pubblicamente, deve essre risolta e appianata nel rapporto personale. Sarei anche del parere che i mariti o la mogli degli uomini politici stessero fuori dalla ribalta. Sarebbe anche bene che rinunciassero a rilasciare interviste o punti di vista sulle diverse questioni. Ciao Helga buona giornata. Un abbraccio! Vito
 
   
eccomiqui4
eccomiqui4 il 06/02/07 alle 21:52 via WEB
Non sarà giusto ma i politici 'moderni' fanno uso o abuso come gli pare. Certo, hai perfettamente ragione, non bisogna sempre essere presenti, bisognerebbe saper tacere ... io ora tacio e ti lascio un saluto di buona serata! Un abbraccio
 
     
a_tiv
a_tiv il 07/02/07 alle 12:40 via WEB
Cara Helga...oggi va di moda il Gossip e tutto ciò che fa notizia. Forse un po' di responsabilità l'ha la pubblica opinione che dice di disprezzare ma poi fa uso e consumo del pettegolezzo. Anche la qualità dei media, più pronti a recepire la battuta o la gaffe che entrare nel merito di scelte e decisioni; o forse più pronti a trovare aspetti di costume, anzichè entrare nel merito degli abusi della politica a danno dei citadini. Un abbraccio! Vito
 
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 05/02/07 alle 15:25 via WEB
Ciao caro Vito.... non sapevo di queste dichiarazioni della signora Franzoni in Prodi. Ricordo sue dichiarazioni durante la campagna elettorale, all’epoca in cui presentò il libro scritto assieme a suo marito. Allora diceva che lei non si è dedicata alla politica attiva perché non sa "decidere" e citava l'esempio di Hilary Clinton come di donna dalle grandi capacità decisionali. Ora dice che le piacerebbe fare politica ma non sa "decidere in fretta". Mi pare che le due dichiarazioni siano un tantino differenti. Non credo sia la decisione frettolosa che fa di un politico un buon politico. Se però preferisce davvero chi prende decisioni in fretta credo che abbia sofferto molto durante l'iter della Finanziaria che ogni giorno veniva modificata e cambiata perchè si trattava di dover accontentare tutti i partiti della coalizione che ogni giorno presentavano richieste nuove e persino contrastanti. E credo che soffra anche adesso, quando sente un politico coem suo marito dire che la riforma delle pensioni può aspettare, e che altre riforme importanti per il paese possono aspettare...... Felice inizio di settimana e un abbraccio
 
 
a_tiv
a_tiv il 05/02/07 alle 15:51 via WEB
Cara Dike....sono convinto he se spostassimo Prodi in famiglia e la moglie nella politica forse il Paese ne trarrebbe qualche vantaggio. E' una mia impressione! Nello stesso momento in cui la esplicito, però, mi viene subito da pensare che se fossero tutti e due lontani dalla vita politica sarebbe anche meglio. Penso che il loro approccio sia completamente errato. Per la politica ci vuole buon senso prima che velocità nel decidere anche perchè, come hai ben fatto osservare, di questa rapidità mai nessuno s' è accorto. Ma neanche del buonsenso con Prodi s'è avuto modo di accorgecene! Mi rendo conto che per un Capo del Governo che ha una maggioranza parlamentare formata da 9 partiti, una maggioranza addirittura condizionata al Senato dalla presenza dei senatori a vita, può essere difficile assumere una posizione decisa. Penso che il Capo del Governo possa aver bisogno di condividere, di concedere, di dimostrarsi disponibile alle esigenze degli altri. Ma un uomo di Stato deve avere una sua linea politica, una sua strategia da perseguire. Prodi ha invece solo un disegno strategico: sedere sulla poltrona... e la linea politica la traccia la sinistra alternativa. E' di quella che Prodi ha paura perchè ricorda Bertinotti che lo lasciò giù dalla sella nel '99. L'Italia è quindi governata da un individuo che ha una sua precisa strategia: accontentare Bertinotti e la sinistra estrema. Buon inizio di settimana anche a te. Ti abbraccio! Vito
 
   
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 05/02/07 alle 20:36 via WEB
Ciao Vito.... Che Prodi sia tenuto sotto scacco dalla sinistra radicale se ne accorgerebbe anche un bambino. Forse la dichiarazione della moglie, sulla rapidità decisionale di un politico, è una constatazione amara della realtà. Prodi scrive alla vedova dell'ispettore di polizia ucciso a Catania, ma non manda una lettera di rammarico all'onorevole Caruso che spende parole disgustose verso i poliziotti. (quando chiamo "onorevole" quell'individuo di caruso, intendo il termine nell'accezione di "deputato", e non di "persona degna di onore"). Prodi si indigna con Matarrese perchè ha detto (salvo errate interpretazioni) che il calcio deve continuare e i morti nel calcio sono inevitabili, e tuttavia non apre bocca pre prendere le distanze da caruso. Sì, ha ragione la signora Flavia Franzoni, ci vuole rapidità decisionale in politica: e suo marito dovrebbe chiaramente dire da che parte ha deciso di stare.
 
     
a_tiv
a_tiv il 06/02/07 alle 08:22 via WEB
cara Dike..sappiamo che Prodi è abituato ad enfatizzare ogni pur minima circostanza che gli faccia comodo e sottacere ciò che invece non gli convenga. Anche per la questione della stampa inglese sulla sua collaborazione col KGB non ha profferito parola: neanche una pur minima giustificazione. Ha ignorato del tutto l'argomento, anche grazie alla stampa amica. L'operazione Intesa San Paolo ha portato Bazoli al controllo della Stampa e del Corriere della Sera; di Repubblica con De Benedetti è meglio non parlarne, ha infatti un conflitto perenne con l'informazione e la verità; Il Sole XXIV ore è tenuto imbrigliato da De Bortoli e Confindustria. La Rai è ridotta a centro di diffusione dei programmi di regime, con rigore quasi militare. Siamo messi male mia cara Dike! A parte alcuni blog e pochi giornali nessuno sa delle indecenti dichiarazioni di Caruso e del suo paragonare Racisi ad un comune ultras... assassinando per la seconda volta nell'onore il povero commissario di Catania. La stampa enfatizza le infelici parole di Matarrese, dettate da scarsa riflessione e dalla sua sempre infelice capacità di parola e minimizza le parole di Caruso dettate dal più bieco cinismo e dal dispregio per le istituzioni e per gli strumenti democratici del controllo dell'ordine e della legalità. Caruso è un esponente del Parlamento ed è un deputato eletto nel Partito della Rifondazione Comunista, lo stesso del Presidente della Camera Bertinotti che, a mio avviso, avrebbe il dovere di richiamare tutti i deputati ad essere coerenti con la loro funzione, Caruso per primo. Quelli che siedono in Parlamento, si osa sperare ed auspicare, dovrebbero essere dalla parte dello Stato e non della parte di coloro che mortificano la sua rappresentatività attraverso l'oltraggio alle sue funzioni. Buona giornata ed un abbraccio. Vito
 
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 06/02/07 alle 22:03 via WEB
Ciao caro Vito.... hai ascoltato la rapidità decisionale del nostro premier quando oggi diceva che in 8 mesi del suo governo l'Italia ha brillato in politica internazionale? Io pensavo avessimo collezionato solo pessime figure e perdita di credibilità. Non so se sono io a vivere sulla terra o se è lui che vive sulla luna. Un abbraccio
 
 
a_tiv
a_tiv il 07/02/07 alle 12:44 via WEB
Cara Dike ....neanche lui vive sulla luna. Il nostro è bugiardo. Lo sai! A proposito di politica estera ho appena finito di postare "Uniti nella confusione". In qualche modo rispondo a questo tuo puntuale e giusto commento. Ricambio l'abbraccio. Vito
 
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UNDICI SETTEMBRE

Crono 911: tutto su l'11 set 2001  a  N.Y.

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LA GIORNATA DEL RICORDO

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Il ricordo dei martiri delle foibe e dell’esodo dei 350.000 italiani, giuliani, istriani e dalmati

 

GIORNATA DELLA MEMORIA

27 gennaio 2007 Il giorno della memoria

Per non dimenticare

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Dove eravamo?

Li ho rivisti ieri sera, in bianco e nero, anime tragiche, tragici volti stupiti, adunati come gregge sperduto, chiuso tra cani pastori con sembianze d'uomo.
Latrati incomprensibili davano tremito nascosto alle loro membra, al loro il cuore; la loro anima immobile di terrore, i loro pensieri mortificati da abusi su corpi e anime.
 

Era sempre inverno in quegli anni, anche in primavera e in autunno e in estate.
Dov'eravamo noi, allora?
 

Conducevamo quei treni, tragici forzieri d'umano carico, o li aspettavamo tra la neve, quei convogli? 

Li ho rivisti ieri sera, in bianco e nero, e un attimo eterno di disperazione mi ha investita.
Disarmata e impotente ho sparso inutili lacrime nel guardarli, e ho chiesto un inutile perdono alla vita, per me e per tutti coloro che, allora, calpestarono esistenze innocenti con gli occhi dell'anima bendati.

Ringrazio sentitamente una mia cara e sensibile amica, autrice delle parole. Parole che ho condiviso e chiesto di rendermele disponibili.

 

GRIDO DI LIBERTà

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"Signor Presidente, lei si vanta di aver dato al nostro paese una libertà della quale non ha mai goduto, mentre l'unica libertà che ancora non ci è stata tolta è quella di respirare e camminare, per il resto non abbiamo mai vissuto in una situazione peggiore per quanto concerne le libertà individuali e collettive.

Probabilmente non condividiamo il significato della parola libertà.

In una società libera gli studenti non sono cacciati dalle università in quanto dissidenti, non sono pestati regolarmente dai suoi sostenitori perché contrari al suo governo, non si vedono negare il diritto a organizzarsi in associazioni o a pubblicare riviste.

Lei ci ha accusato di essere agenti di potenze straniere, se riuscirà a dimostrare questa sua accusa ci autoimpiccheremo per aver tradito il nostro paese.

Quelle grida che lei ha ascoltato lunedì, non erano voci individuali, era la voce di un popolo che chiede libertà, democrazia e giustizia.

Impari ad ascoltarla."

Lettera scritta dagli studenti dell'Università di Teheran al Presidente Ahmanidenejad  - Teheran dicembre 2006

 

ICH BIN EIN BERLINER! (J. F. KENNEDY 26.6.1963)

Durante la sua visita a Berlino del 26 giugno 1963, il presidente statunitense John Fitzgerald Kennedy pronunciò un discorso toccante. Il suo discorso sarebbe divenuto simbolo della Guerra Fredda:


«Ci sono molte persone al mondo
che non comprendono, o non sanno,
quale sia il grande problema tra
il mondo libero e il mondo comunista.
Lasciateli venire a Berlino!
Ci sono alcuni che dicono che
il comunismo è l'onda del futuro.
Lasciateli venire a Berlino!
Ci sono alcuni che dicono che,
in Europa e da altre parti,
possiamo lavorare con i comunisti.
Lasciateli venire a Berlino!
E ci sono anche quei pochi che
dicono che è vero che
il comunismo è un sistema maligno,
ma ci permette di fare progressi economici.
Lasst sie nach Berlin kommen!
Lasciateli venire a Berlino! [...]
Tutti gli uomini liberi,
ovunque essi vivano,
sono cittadini di Berlino,
e quindi, come uomo libero,
sono orgoglioso di dire,
Ich bin ein Berliner! (sono un Berlinese).»

* * *

A berlino ci sono andato nell'agosto del 1971.

Dopo 10 anni dalla realizzazione del "muro" nella notte tra il 12 ed il 13 agosto del 1961.

Il 12 ed il 13 agosto del 1971 ero a Berlino.

Mi sono recato nella parte est della città il giorno 12, con un permesso che mi scadeva a mezzanotte, ho rischiato la chiusura del varco per una sfilata militare che m'impediva l'accesso alla Friederich strasse, unico passaggio per turisti e stranieri.

Il 13 agosto la Berlino comunista celebrava la separazione della città con una parata militare oceanica: celebrava il muro.

Ero là anche il 13 agosto mattina ad assistere.

Honeker sul palco nella Under Der Linden che arringava la folla.

La sua voce severa, dura, autoritaria.

Non avevo mai visto e sentito niente di simile dal vero.

Non capivo le parole ma ne interpretavo la violenza.

Mi sono sentito berlinese anch'io.


Vito Schepisi
 

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