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Il Libero Pensiero

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10 DICEMBRE: GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI UMANI

Il 10 dicembre del 1948 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite proclamava la Giornata Mondiale per i Diritti Umani

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CONDANNA DEL COMUNISMO

Risoluzione del Consiglio di Europa  n.1481 del 25 gennaio 2006 - Condanna del Comunismo

Il 25 gennaio 2006 l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa approva la Risoluzione n. 1481, che condanna i crimini dei regimi comunisti

europei.http://www.democraticicristiani.it/europa/ris_1481.html

 
 

 

« Il Governo di un piccolo uomoLa "Giustizia" secondo Mastella »

Riforma della Costituzione e occasioni perdute 

Post n°37 pubblicato il 04 Marzo 2007 da a_tiv
 

Sono passati 10 anni e passa da quando il 24 gennaio del 1997  fu istituita la Commissione Parlamentare per le Riforme Costituzionali meglio nota come la “Bicamerale”.  

La Commissione nacque per la convinzione che allo sviluppo economico ed industriale della nostra Nazione, tale da essere tra le prime grandi della terra, non facesse riscontro un quadro d’insieme  del sistema politico, istituzionale e civile all’altezza delle esigenze.

L’ingerenza pubblica nell’economia, i confini dell’esercizio dei poteri degli organi statali, i conflitti nelle competenze, la burocratizzazione delle regole di attuazione e di funzionamento del servizio delle autorizzazione e l’esercizio dei diritti di impresa ed iniziativa in campo economico e giuridico costituivano un ostacolo allo sviluppo della società.

Anche la forte richiesta di iniziativa spontanea e popolare, avanzata nella specificità di territori diversi, che spingeva verso maggiori autonomie nella gestione  decentrata dei poteri, reclamava l’esigenza di sfoltire ed aggiornare un sistema che rimaneva ancorato a principi scritti e sanciti in una realtà molto diversa.

La nostra Carta Costituzionale scritta e varata in un Paese appena uscito malconcio dalla guerra, senza compiuti riferimenti territoriali, ancora incerto nei confini, appena riunificato dai rischi di conflitti intestini che mietevano ancora vittime fraterne per furore ideologico ed incertezze future.

La logica del dopoguerra prevedeva l’opportunità di distribuire i poteri, per non favorire la concentrazione di prerogative di gestione e conduzione politica nelle mani di pochi.

Esigenza che veniva condivisa per costituire una più efficace difesa contro pericoli di nuove negative esperienze.

Le intolleranze ed i regimi dispotici nel dopoguerra ancora imperversavano in un esteso fronte che si addossava al nostro Paese.

Ma sembrava giunto, finalmente, il momento in cui i pericoli  venivano meno.

Lo sguardo sempre più convinto all’Europa e la caduta dei regimi totalitari dell’est consentivano di fornire al Paese conduzioni politiche più forti e meno precarie.

Come la "Bicamerale" poi sia finita è noto.

Uno scontro tra chi, attraverso la Commissione bicamerale, prefigurava sistemi di controllo politico finalizzato ai propri interessi ed alle proprie ambizioni, e mi riferisco a D’Alema, e chi come Berlusconi prefigurava un Paese più snello, con poteri decentrati e sicuri da ingerenze e pressioni, con certezza del diritto: una conduzione dell'Italia meno invasiva e meno burocratizzata.

E’ interessante, ad esempio rileggere il giudizio di De Mita rilasciato al Corriere della Sera il 5 giugno del 1997:

“Se la Bicamerale rischia di fallire... è per colpa... del modo con cui è stata gestita: troppo tatticismo, troppa attenzione agli equilibri delle forze in campo e scarso interesse per il raggiungimento di un obiettivo serio di riforme. D'Alema si è messo a governare la Bicamerale come se fosse un congresso di partito”.

Ed ancora nella stessa intervista:

“Senza una nuova forma di Stato e di governo non nascerà mai la Seconda Repubblica. Siamo ancora pienamente nella Prima, e nella sua parte peggiore. Siamo nel limbo del tatticismo, delle piccole strategie, cioè i vizi della Prima Repubblica”.

Naturalmente l’inevitabile fallimento della bicamerale fu attribuito a Berlusconi.

Questi in sostanza chiedeva bipolarismo, aumento dei poteri del capo del governo, sistema giudiziario in linea con le forme di garanzia delle più avanzate democrazie occidentali.

Una richiesta sulla giustizia inaccettabile per la sinistra che forte di una magistratura militante, di cui si serviva come clava politica, farà  dire che la bicamerale sia caduta per la pretesa di Berlusconi di ottenere garanzie di impunità.

Eppure della riforma per eccellenza se ne avvertiva e si avverte la necessità.

Si è perduta una ulteriore occasione per riformare il sistema obsoleto: c’è stata un diniego falso ed ipocrita per il referendum che modificava la proposta della scorsa legislatura.

Le norme avanzate avrebbero consentito una gestione più efficiente dei meccanismi sia delle istituzioni, e degli organi dello stato, sia di quelli politico-sociali.

Avrebbe rafforzato il bipolarismo, tra l’altro, ed impedito la sopravalutazione delle capacità di interdizione e di condizionamento dei piccoli partiti.

C’è stata la voluta, e consentitemi stupida ed improducente, azione di ostacolo e di acritico e aprioristico diniego, per risoluta volontà del più inetto degli uomini politici candidatosi alla guida del Paese.

Per ordine dunque di Prodi il centrosinistra si è aprioristicamente rifiutato di sedere al tavolo di approfondimento e di confronto per lo studio e la valutazione delle norme di modifica, che pur sono ritenute necessarie.

Sono ritenute tanto necessarie che Prodi oggi le richiede, senza averne le prerogative costituzionali, ponendosi in contrasto sulle forme e sui limiti imposti dalla nostra Carta.

http://vitoschepisi.blogspot.com/

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Ricevuto in data 07/03/07 @ 17:37
Il panorama politico italiano è sempre stato variegato e bizzarro. C'è sempre stata una tendenza ...

 
Commenti al Post:
gianni12345
gianni12345 il 05/03/07 alle 12:01 via WEB
Ciao, gentile Vito. Abbiamo assoluto bisogno di riforme istituzionali vere per i motivi che tu hai sopra, e così puntualmente ricordato. Hai visto ieri, domenica, su Rai tre il servizio di Riccardo Jacona ?? Ormai il voto è diventato realmente "di scambio" esiste la figura del "capo elettore" che raccoglie consensi e tiene tanto di rubrica con i dati anagrafici degli elettori del suo collegio per poi negoziarli in cambio di favori politici ed in funzione del peso politico (numero di voti che si attribuisce aver trovato) ottenuto. Io ho 42 anni, mi pare dalla foto di essere più giovane di te, eppure non ricordo, o non conoscevo, una situazione così esasperata. Perchè tutto questo ?? Ma sopratutto, come uscirne ?? Se hai visto la trasmissione, hai voglia di dirmi cosa ne pensi ?? Ciao Gianni
 
 
a_tiv
a_tiv il 05/03/07 alle 13:19 via WEB
Caro Gianni...non ho visto il servizio che mi hai citato. Di solito guardo poco in televisione dibattiti e servizi, spesso preferisco leggere e poi ho mia moglie regina incontrastata del telecomando. Qualche volta mentre seguivo un film mi sono trovato, persino senza accorgemene, a doverne seguire un altro. Inutile dire che pensando all'inzio del primo le storie, gli eventi, gli epiloghi fossero del tutto incomprensibili. Si! Sei molto più giovane di me, ne ho 60, quasi quasi ti invidio! Scherzo naturalmente. Non sono esperto di clientele e di voti di scambio...di storie ce ne sono tante ed in ogni periodo. Metodi più o meno sofisticati, modi consolidati, interessi particolari, voti comprati. Il mio post si è soffermato soprattutto sull'esigenza di snellire le istituzioni, rendere più efficiente l'esecutivo, guardare alle pecularietà del territorio, anche se gli accenni al bipolarismo, ed alla riduzione dei poteri di condizionamento di piccoli gruppi, prefigurano scelte mirate anche a moralizzare i comportamenti e rendere chiari i progetti politici. Ti faccio un esempio. Non so come si potrebbero candidare nella stessa famiglia politica Luxuria e Binetti o Caruso e Mastella e con quale progetto politico. Dall'altra parte non saprei come insieme e con lo stesso progetto politico potrebbero trovarsi Rauti e Martino o Mussolini e Sgarbi. L'auspicio della formazione di due famiglie coese per indirizzo politico, come potrebbero essere il ventilato "partito democratico" e l'altro "partito delle libertà", potrebbe portare a soluzione molte delle cause della confusione di oggi. Io sono contrario sia al propozionale ( anche se sono per il diritto di tribuna anche dei piccoli gruppi), sia alla creazione di un gruppo di centro che sia l'immagine della vecchia DC pronta a barattare a destra e sinistra la sua centralità. Il bipolarismo è lo schema delle democrazie moderne: furbizie dialettiche o strategie di opportunismo non siano più consentite se a pagarne le conseguenze, come sempre, è il Paese. Ciao e grazie per la visita. Vito
 
gianni12345
gianni12345 il 05/03/07 alle 14:46 via WEB
Be! per la visita, il piacere è tutto mio. Due estremi si coniugano difficilmente tra loro e con chiunque per definizione. La Binetti ha fatto dichiarazioni non condivisibili da me, da Luxuria ma probabilmente da parte della maggioranza degli italiani. Luxuria da parte sua promuove un palesare l'essere gay che non è condiviso neanche questo dalla maggioranza degli italiani. Fin qui ho però detto ovvietà. La tua domanda però sottintendeva la necessità (difficoltà) di mettere assieme in una forza politica due opposti come quelli che citi. Altro esempio è la lega nord che sta insieme con chiunque pur di raggiungere il suo scopo la devoluscion, autonomia, federalismo ecc... Ma andiamo negli USA. Lì il consenso politico, che si materializza con i finanziamenti privati al candidato Presidente risponde a logiche lobbyste e si prefigge l'acquisizione di vantaggi ristretti a interessi privati, poco importa (neanche se ne parla) se chi appoggia uno stesso Presidente ha cultura, morale, finalità sociali e politiche agli antipodi. Quale modello ?? come ne usciamo ?? Sono d'accordo con te sul bipolarismo, magari ancora più stretto e con sbarramento all'ingresso tipo del 8%. Conserverei comunque l'art.67 (spero sia giusto) Costituzione contro il vincolo di mandato per i singoli Parlamentari. Lì dentro la decisione deve essere comunque autonoma. Per diminuire il peso dei parlamentari singoli (la loro potenza ricattatoria) basta aumentare il premio di maggioranza in modo che nessuno sia indispensabile. Cosa ne pensi ? Ciao Gianni
 
 
a_tiv
a_tiv il 05/03/07 alle 17:03 via WEB
Caro Gianni per me andrebbe bene l'art 67 della Costituzione...ma solo in virtù di una ulteriore considerazione. Chi vincesse le elezioni nel momento in cui perde i numeri per governare va a casa. Non esistono appoggi dalla parte opposta. Se fatto salvo questo principio che attiene alla correttezza del mandato parlamentare ottenuta col consenso dei cittadini che DEVE essere rispettato, va bene. E' diversa la questione sulle singole questioni: è giusto che su queste ci stia l'art 67 e cioè che non ci possa essere vincolo di mandato. Ci sono materie poi che sappiamo attengono la coscienza di ciascuno e su cui non si possa esigere il rispetto di partito o di coalizione, pena lo svilimento della tensione morale che deve ispirare le attività rappresentative proprie di una democrazia liberale. Su questi presupposti e sul bipolarismo garantito dalle manovre ribaltatorie, penso si possa anche essere moderati nell'imporre sbarramenti troppo alti. Sono sempre dell'opinione che anche le diversità debbano essere rappresentate purchè non siano in condizione di imporre soluzioni forzate o compromessi estorti, spesso contro il sentire del Paese. Il premio di maggioranza alla Camera ha sortito il suo effetto di autosufficienza, se si pensa che per solo 24.000 voti una coalizione ha circa 75 deputati in più dell'altra (premetto che la vigente legge elettorale non mi piace). Per il Senato sappiamo che la Costituzione prevede quozienti su base regionale per cui la COrte ha respinto il premio di maggioranza a livello nazionale, riportandolo a livello regionale. E' stato un peccato perchè se avesse potuto esser attribuito su scala nazionale avrebbe consentito alla Cdl un buon numero di senatori in più. Tale circostanza avrebbe favorito accordi bipartisan per le cariche istituzionali; un governo di larghe intese con le estreme tagliate; l'emergere di una rinnovata responsabilità politica all'interno dei partiti; l'avvidendamento di leadership di contrapposizioni più radicali, senza umiliare o mortificare nessuno; la possibilità di affrontare la stagione delle riforme con maggiore responsabilità e lungimiranza politica. Buona serata. Vito
 
Aldus_r
Aldus_r il 05/03/07 alle 18:13 via WEB
Caro blogger, vorrei che tutti i blogger esercitassero una forma di pressione sui politici: BASTA PRIVILEGI AI POLITICI . SIMBOLO: UN FORCONE o una forchetta Ciascuno di noi deve mandare, OGNI SETTIMANA, una e-mail a 10 senatori e a 10 deputati, scelti con le iniziali del proprio cognome o quelli della lettera più vicina. In poco tempo li copriremo di e-mail che li costringeranno a prendere coscienza della volontà popolare. Scrivete a nome del COMITATO " BASTA PRIVILEGI" Chiediamo: 1) PORTARE LE RETRIBUZIONI ED INDENNITA' DEI PARLAMENTARI A LIVELLO MEDIO EUROPEO. 2) ALLINEARE LA PENSIONE DEI PARLAMENTARI ALLE REGOLE DI QUELLE DEI CITTADINI 3) IMPEDIRE AI VARI CONSIGLI REGIONALI, PROVINCIALI, COMUNALI DI FARSI LO STIPENDIO O FARSI LE REGOLE PER LA PENSIONE: DEVE ESSERE UN ORGANO SUPERIORE A DECIDERE. 4)PER I PARLAMENTARI DEVE ESSERE LA CORTE DEI CONTI, SU PROPOSTA DEL PARLAMENTO. 5) RIDURRE , DALLA PROSSIMA LEGISLATURA IL NUMERO DEI PARLAMENTARI 6) RIDURRE DRASTICAMENTE LE SPESE PER LA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA. PER ALTRE INIZIATIVE DEL COMITATO CONSULTATE IL BLOG BASE PENNA E CALAMAIO. HO AVUTO RISCONTRI CHE LA PRESSIONE SUGLI ONOREVOLI PUO' DARE BUONI RISULTATI. SE QUALCUNO HA IDEE UTILI FACCIA LE SUE PROPOSTE SUL BLOG PENNA E CALAMAIO. SE CONOSCETE GIORNALISTI CHE POSSANO SCRIVERE SULL'ARGOMENTO, AVVOCATI CHE STILINO DELLE LEGGI DI INIZIATIVA POPOLARE DA PRESENTARE AL PARLAMENTO SCRIVETEM, o MEGLIO, SCRIVETE SUL BLOG PENNA E CALAMAIO. SE QUALCUNO VUOL FARSI CARICO DI AZIONI DI PROTESTA ORGANIZZATA A ROMA, COME STAZIONARE CON CARTELLI DAVANTI A MONTECITORIO E A PALAZZO MADAMA, SE QUALCUNO VUOLE INTERESSARE DEI POLITICI ONESTI CHE PORTINO AVANTI L'INIZIATIVA, SI FACCIA AVANTI. PER ORA DIFONDETE SUL WEB L'INIZIATIVA. FRA UN MESE, IL 2 APRILE FAREMO IL PUNTO SULLA SITUAZIONE. NON FACCIAMOCI METTERE I PIEDI IN TESTA! QUANDO SAREMO IN NUMERO ADEGUATO ( OLTRE 1000 ADERENTI) FAREMO UNA MANIFESTAZIONE A ROMA., EVENTUALMENTE LA PENULTIMA SETTIMANA DI SETTEMBRE. Blog PENNA E CALAMAIO: http://blog.libero.it/blogecalamaio/ ITALIA DEMOCRATICA ( albert.z) : http://blog.libero.it/spartaco/ Comincialitalia : http://www.comincialitalia.net/petizioni.asp?id_petizione=3
 
gianni12345
gianni12345 il 05/03/07 alle 19:28 via WEB
Vito scrive : "E' stato un peccato perchè se avesse potuto esser attribuito su scala nazionale avrebbe consentito alla Cdl un buon numero di senatori in più". E' tutta questione di punti di vista, per me è stata una fortuna, di breve spessore cmq, dato che governare così, che fatica ... e quanti sgambetti. Non vorrei fare del folklore (mi hanno già bastonato) non quì, non con te. Si, per la Camera è andata meglio. Il problema non cambia. Serve una legge elettorale seria che assicuri le uniche due cose che una legge elettorale deve garantire, governabilità e rappresentanza ampia. Ambedue i requisiti entrano in conflitto con la necessità di rispettare (siamo d'accordo mi pare) l'autonomia dei singoli parlamentari una volta eletti. Qui in Regione Sardegna (ma ne abbiamo già parlato) abbiamo un'ottima legge elettorale. Soru (il Governatore attuale) va a casa, tutti gli altri lo seguono. ottimo premio di maggioranza, ottima governabilità. Non eravamo abituati a tale ordine. Pensa che prima di Soru, l'ultimo Governatore di centro-sinistra, Federico Palomba, era chiamato FederBostiK per essersi risollevato in 4 anni ben 6 volte, la poltrona di Governatore gli si era appiccicata. Anche l'elezione dei Sindaci non è male, maggioritario con sbarramento e premio di maggioranza. Perchè tante difficoltà ? Consentimi di dissentire con te nell'ultima parte del tuo articolo. Se la CDL avesse avuto la maggioranza al Senato, sarebbe stato un bel pasticcio. L'errore è della legge elettorale. Dovrei ripetere la definizione datane da Calderoli, ma ho imparato a non essere scurrile ... Una legge elettorale che non prevede (o forse lo aveva previsto ??) l'eventualità di un quasi pari che rischia di avere un colore alla camera ed un'altro al Senato è un errore. Non siamo negli USA, lì la differenza la fa il Presidente. Comunque il paese si governa. Che ne pensi ?? ciao Gianni
 
a_tiv
a_tiv il 05/03/07 alle 20:16 via WEB
La legge elettorale così l'ha voluta Follini e l'UDC per potersi smarcare dalla Cdl. Nessun calcolo perdente. Se così fosse stato non avrebbero introdotto un premio di maggioranza così cospicuo. Premio che in un primo momento era stato richiesto anche per il Senato, e sarebbe stato tale se non fosse stato necessario provvedere a modificarne il calcolo su base regionale per intervento della Corte Costituzionale. Certo pensare ad una governo dell'Unione o della cdl senza maggioranza ad una delle camere non è possibile. Le larghe convergenze, però, avrebbero trovato certamente una coesione di governo e maggioranza superiore a quella del Governo e della maggioranza in carica. Ripeto...non la considero una soluzione politica. Io sono per una dialettica di lunga durata in cui il confronto e l'alternanza possa servire da spinta al buongoverno. Ci sono però delle esigenze di riforme che non si riescono a fare per reciproco dispetto e tatticismo, ed altre per demagogici appelli alla piazza ed alla rivolta sociale. Penso che solo un governo di larghe intese possa dar luogo ad una proficua stagione delle riforme. Nel mio precedente commento ho anche fatto presente che le larghe intese potevano servire a collocare nei luoghi istituzionali i due maggiori contendenti politici, oramai immagine di inconciliabile contrapposizione, e far emergere nuovo personale politico. Affermare che il Paese oggi così si governa mi sembra azzardato. Fino ad ora abbiamo assistito all'imposizione di provvedimenti voluti per lo più dalla sinistra radicale ed ora ci prepariamo ad altri conflitti politici ed a provvedimenti punitivi che comprometteranno la libertà, la libera iniziativa del Paese, l'occupazione e gli interessi economici di un gruppo. Ciao! Vito
 
Caty1966
Caty1966 il 05/03/07 alle 22:38 via WEB
Ciao Vito. molti sono stati i detrattori del referendum perchè preoccupati dal possibile ampliamento dei poteri del Premier. Io ero favorevole all'amplamento dei poteri del premier e anche il superamento del bicameralismo perfetto.Scusami ma per stasera non riesco a scrivere altro. mi è partita la scansione antivirus e devo chiudere o mi si blocca tutto. Ti auguro una buona serata. Caty
 
 
Caty1966
Caty1966 il 05/03/07 alle 22:42 via WEB
ps. però adesso il presidente della commissione Affari costituzionali della Camera,Violante, è il primo a dire che questi stessi punti (esecutivo più forte, superamento bicameralismo, e anche federalismo fiscale) erano delle ispirazioni fondate. ciao ciao
 
   
a_tiv
a_tiv il 06/03/07 alle 08:56 via WEB
Cara Caty ieri ho ricevuto la mia copia dell'ultimo Panorama. Sono abbonato ma arriva sempre il lunedì mattina, mentre il edicola esce il venerdì. Con grande sorpresa ho letto il consueto editoriale di Sergio Romano: "Eppure quella riforma era giusta". MI piace riportarne alcuni passi: "Non vi è nulla di eccezionale o sorprendente nel fatto che esistono nella società italiana, come in quelle di tutti i paesi europei, frange più o meno grandi che rifiutano la modernanizzazione, il capitalismo, le grandi opere e qualsiasi forma contraria ai loro interessi o ideali. Ma in Italia il sistema politico incoraggia di fatto la formazioni di partiti che assumono la rappresentanza di queste frange e hanno un evidente interesse a coltivarne l'esistena. E' questa la ragione per cui certi alleati di Prodi non potranno sottoscrivere gli aspetti più riformisti della sua poltica o quelle parti della sua politica estera che si sciontrano con l'ideologia del massimalismo antiamericano e anticapitalista. Se lo facessero, erderebbero il capitale elettorale che garantisce la loro sistenza e il potere di cui dispongono".- continua Romano: "Resta alla fine di queste osservazioni, una nota di rammarico. Nello scorso giugno gli italiani sono stati chiamati a un referendum sulla riforma costituzionale che era stata approvata durante l'ultima fase del governo Berlusconi. Era una riforma imperfetta da rivedere e correggerr. Ma conteneva misure che avrebbero ridotto il numero dei parlamentari, eliminato la piaga del bicamerlasmo perfetto (due camere che fanno esattamente le stesse cose e raddoppiano i tempi parlamentari), aumentato i poteri del primo ministro. Erano misure che piacevano certamente anche a molti settori della sinistra riformista. Ma il criterio politico (no alle leggi Berlusconi) ha prevalso su quello del buon senso costituzionale. Il centrosinistra ha chiesto al Paese di votare no e l'Italia ha mancato un'occasione decisiva per la riforma del suo cattivo sistema politico". Mia cara amica le citate sono due considerazioni di Sergio Romano che sottoscriverei integralmente. Non mi meraviglierei se molti oggi a sinistra ripercorressero la stessa strada di buon senso della cdl. Anche se si cambiano le parole, o si enfatizza un aspetto piuttosto che un altro, i contenuti della riforma della Cdl hanno rappresentato i correttivi agli aspetti più evidenti delle carenze e della obsolescenza delle norme costituzionali che attengono l'organizzazione della rappresentatività democratica e delle regole istituzionali del Paese. Buona giornata. Vito
 
 
a_tiv
a_tiv il 06/03/07 alle 07:58 via WEB
Quando si dice che si predica bene e si razzola male.....!!! Anche se ribalterei la cosa...nel senso che si è predicato male ed ora si vorrebbe razzolare bene...non avendone però le motivazioni formali. Se solo gli italiani avessero realizzato che a presiedere il comitato dell'ultimo referendum sulle modifiche costituzionali c'era il peggior presidente della repubblica italiana....!!! Il magistrato che durante il fascismo emetteva sentenze di condanna a morte di antifascisti con caparbio cipiglio. Ciao Caty. Vito
 
gianni12345
gianni12345 il 05/03/07 alle 23:13 via WEB
Carissimo Vito, permettimi di riordinale le idee, se sbaglio correggimi. Allora siamo d'accordo sul bipolarismo, sistema maggioritario, premio di maggioranza calcolato su base nazionale per entrambe le camere, sbarramento all'8% per me più basso per te, conferma dell'art.67. A queste condizioni viene meno il pericolo che eventuali salti di barricata ledano la stabilità della maggioranza, quindi imporre che in caso di cambio di maggioranza si vada tutti a casa e meno impellente, giusto ? Mi sembra che la cosa possa convergere. Se io fossi Prodi e tu Berlusconi si potrebbe mettere in piedi il Governo delle larghe intese da te caldamente auspicato e per me del tutto utopistico. Ti faccio notare che con il sistema elettorale che c'era nel 2001 Berlusconi seppure con larga maggioranza bicamerale, e potendolo fare (ha messo mano alla Costituzione ecc...) non è riuscito a fare le riforme istituzionali. Tu stesso mi hai risposto, qualche blog fà, che le leggi le fa il Parlamento, non il Governo, ricordi ? Quindi cosa centra che "la legge elettorale così l'ha voluta Follini e l'UDC per potersi smarcare dalla CDL". E la CDL dov'era ? per caso in Parlamento ? Gentile Vito, non è questione di larghe intese, ma di capacità e volontà politica. A me piace molto questo Governo Prodi (posso dirlo ?) perchè seppure 4 gatti, stanno facendo riforme notevoli. Magari impopolari come la finanziaria ma vedrai che se continuerà l'azione di Governo tutti ne trarremo beneficio. Ho manifestato prosopopea o arroganza o faziosità o folklore ? Sai mi sono imposto un linguaggio e un atteggiamento più misurati. Ti sarei grato se mi faccessi notare subito qualche deviazione dall’atteggiamento consono per i blog e per il tuo in particolare. Ciao Gianni
 
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 06/03/07 alle 11:07 via WEB
Buongiorno Vito..... Io sono d’accordo che ogni Costituzione, compresa la nostra, possa essere riformata, ma sono anche d’accordo che questo deve avvenire in modo condiviso, con le più ampie convergenze. Vi sono stati tre tentativi per arrivare ad una riforma costituzionale che fosse coerente ma soprattutto condivisa e “concertata” tra le principali forze politiche dell’epoca. Ma nessuna delle tre bicamerali ha alla fine ha saputo produrre un risultato concreto e i progetti che ne sono scaturiti non si sono mai trasformati in realtà. Sono state esperienze fallimentari perché si sono rette su convenienze politiche, e la Costituzione non deve essere strumentalizzata politicamente. Anche a sinistra, che sono stati così paladini della Costituzione, che quando vi fu il referendum parlavano di derive antidemocratiche, hanno in passato fatto anch’essi un uso politico della Costituzione per legittimare la propria coalizioni e l’esperienza della bicamerale D’Alema ne è la riprova. Idem la bicamerale della Cdl ha puntato troppo a rafforzare il patto di maggioranza. Il fatto che lo scorso anno abbia vinto il no al referendum, non significa che la riforma costituzionale della Cdl fosse sbagliata. Credo che il fallimento del no sia dovuto in parte alla devolution, che i cittadini hanno respinto più che altre proposte, che invece condividevano. L’idea invece di un premier più forte, di un federalismo fiscale, di un bicameralismo non perfetto, erano ipotesi a mio avviso positive, e anche l’Unione, che non le ha condivise allora chiedendo ai loro elettori di votare per il no al referendum confermativo, oggi le trova positive, come ha detto anche Caty riportando il pensiero di Violante. Forse occorreva che le ispirazioni di quella riforma fossero meglio tradotte in norme, ma le ispirazioni erano a mio avviso positive. Così come positiva era per me la parte della riforma della cdl sulla giustizia. Buona giornata.
 
 
gennie17
gennie17 il 06/03/07 alle 17:21 via WEB
Ciao Dike..Il mio è un blog di emozioni e sogni..forse di illusioni... anche se ultimamenete lo sto trascurando :-))..Nonostante il mio rigetto verso.. non la politica.. ma verso chi la esercita.... volevo dirti che cerco sempre un attimo di tempo per passare qui da Vito...e leggere i vostri commenti..è per il motivo che mi spinge a leggervi molto volentieri... che ti chiederei di non abbandonare questo blog.....Cose da dire ce ne sono tante....e i confronti... se fatti in pieno rispetto reciproco... sono altretanto interessanti. L'anonimato, purtroppo, è una grande fregatura.... è un buon alibi per non assumersi la responsabilità delle coglionate che si dicono.. Un abbraccio .. ciao
 
   
a_tiv
a_tiv il 07/03/07 alle 10:02 via WEB
Cara gennie, ti rigrazio sei sempre così cara e sensibile. Comprendo i motivi di Dike...anche se le ho detto che su questo la penso diversamente da Lei. Mi dispiace per ciò che è avvenuto...devo dirti anche che me l'aspettavo...prima o poi doveva accadere. Forse niente avviene per caso...ma fare dietrologia non rientra nei miei modi di pensare. Ieri pomeriggio mi sono allontanato da casa per vincere la tentazione di entrare nel blog e scrivere...non mi sentivo nelle condizioni migliori per farlo. Penso d'essere tuttora amareggiato. Come ho riferito ad altri, ora mi fermo, mi concedo una pausa di riflessione. Ciao gennie cara, ti abbraccio con affetto e gratitudine per la tua apprezzata amicizia. Vito
 
gianni12345
gianni12345 il 06/03/07 alle 12:27 via WEB
Facciamo un pò d'ordine. Mi pare di ricordare, correggetemi se sbaglio, che quando le riforme, anche costituzionali, la CDL al Governo si è prefissa di farle, le ha fatte anche senza larghe intese. Ricordate si rimpallavano quanti articoli della costituzione i Governi Berlusconi e Prodi-D'Alema avessero rispettivamente modificato senza il consenso dell'altra parte chi 5, chi 50. Il problema c'è stato quando, per fortuna, i cittadini le hanno cestinate. Ho avuto un momento di compassione per quelli della Lega che pur di avere la Devoluscion hanno ingoiato diversi rospi. Ricordate, Calderoli sulla Legge Elettorale, "una porcata". Calderoli, non io. Quanta fatica sprecata. Per fortuna. No, come ho già avuto modo di far notare a Vito (che non mi ha ancora risposto), il problema non sono mai state le larghe intese, che vogliono sempre e solo le opposizioni, sia di destra che di sinistra, ma la capacità di portare avanti le vere riforme, anche con una maggioranza risicata. Quello che Prodi sta appunto facendo. Ciao, sempre Gianni
 
 
a_tiv
a_tiv il 06/03/07 alle 12:45 via WEB
Caro Gianni...mi chiedi di rispondere alle tue oservazioni...ma nel mentre rispondevo al commento di questa mattina di fabioche passa, di cui forse non hai seguito le fasi, riporti sul mio blog le polemiche e gli apprezzamenti che non tollero verso nessuno dei miei interlocutori. Si fa presto a gridare contro l'intolleranza, specie quando manca il rispetto o si agisce in modo provocatorio. Ebbene nel mio blog si sta solo se si usa rispetto verso di tutti. Ho persino evitato di stigmatizzare alcuni offensivi apprezzamenti di Fabio nei miei confronti per offrire un segnale di compostezza e di buona educazione. Tengo più a questo e non alla moderazione nel ritrarre le sensazioni che evoca la nostra politica. Aborro il turpiloquio e la violenza, i falsi e le accuse gratuite, mi infastidiscono soprattutto le offese ai miei ospiti in quanto ritengo che nessuno si possa permettere di offendere altri in casa mia. Non si spaccino per opinioni politiche metodi di provocazione. Grazie! Vito
 
passo_lieve
passo_lieve il 06/03/07 alle 12:57 via WEB
Più leggo le tue attente e rigorose analisi più mi convinco di un fatto: o c’è, in Italia, la metà degli elettori così ignorante (da ignorare) e così acriticamente fedele ai sistemi sovietici da votare senza cognizione alcuna della sostanza di ciò che votano, o questa metà è così in malafede, così indottrinata, così ottusa e così fermamente decisa a farsi del male da votare comunque secondo i diktat dei loro idoli, ma che trascina, inevitabilmente anche l’altra metà nel gorgo delle menzogne e nel sogno di un totalitarismo aberrante di cui si notano sempre più le sfumature, nel nostro contesto sociale, e che è imperante (il sogno totalitario) nei cuori dei vari d’alema, bertinotti, di liberto e compagnia bella. Che prodi sia a capo del governo è assolutamente ininfluente, secondo me: lui è a capo del governo soltanto per le sue qualità mimetiche, nei pensieri e nelle azioni, per il suo essere fatto di plastilina molle che riesce ad assumere ogni forma pensabile e impensabile pur di stare disperatamente assiso sulla poltrona riconquistata, per la sua capacità di non far trasparire i suoi sentimenti e i suoi ideali (che però, forse,non traspaiono perchè non esistono proprio...), per la sua profonda capacità di menzogna ecc, ma lui è talmente una mezza calzetta che, senza l’anima nera di chi gli sta alle spalle e lo sorregge, sarebbe già stato fatto a fette (destino di tutte le mortadelle!). Lui è semplicemente uno strumento e se non ci fosse lui qualunque rosso potrebbe sostituirlo ... Rifacendomi agli stralci dei discorsi di de mita, e non solo, non posso non pensare che forse berlusconi ha ragione: siamo in pieno regime. Che tristezza! Ciao Vito, buona giornata. Un abbraccio. P.S. Forse questa risposta non c’entra col il tuo post, ma ciò che ho scritto scaturisce dalla riflessione che il tuo post mi ha ispirato... abbi pazienza, tu sai quanto sono limitata in questo campo... :-(
 
 
a_tiv
a_tiv il 06/03/07 alle 13:15 via WEB
Mia cara amica...sai con quanto piacere accolgo le tue osservazioni. Non ritengo assolutamente fuori tema il tuo commento. La tua è un'opinione che trova ampi spazi di convergenza. Non si può, infatti, non soffermarsi sui tatticismi politici, sulle meschinità, sulla mancanza di una classe politica di maggioranza ed opposizione che sappia interpetrare i tempi che mutano. Si avverte la mancanza in questo governo di una leadership di grosso spessore che sappia sfidare i prestigiatori della politica. Non si può non rilevare la mancanza di lungimiranza di questa maggioranza, ieri opposizione, che è inacapace di guardar fuori dal suo orticello per pensare ad uno stato più moderno ed efficiente, anche se meno soggetto ai giochi della politica e dei partiti. Ciao mia carissima amica. Vito
 
gianni12345
gianni12345 il 06/03/07 alle 15:16 via WEB
A chiunque si sia risentito/a leggendomi. Come ho segnalato nella mia ultima, sul blog di Pierluigi, unamicoincomune, esiste, purtroppo, un imbecille che ha individuato la mia password di anonimo gianni/marco e l’ha usata per scrivere dei commenti da Pierluigi al posto mio, anche sbeffeggiando me stesso. Uno di questi commenti è proprio quello che mi attribuisce qui sopra, sbagliando, Dike_vendicatrice. Ve ne riporto due per tutti che potete trovare come ultimi commenti al messaggio N.164 di Pierluigi sul suo blog. Inviato da Anonimo il 28/02/07 @ 12:03 via WEB lui non ragiona per ideologie? vorrei sapere per cosa ragiona e soprattutto con cosa ragiona il nostro omino osram (Gianni). marco2002 (Rispondi) Inviato da Anonimo il 28/02/07 @ 11:57 via WEB oh Giannuzzo, accendi la lampadina osram e studia sui testi di legge e cerca di capirli prima di scrivere idiozie. lascia perdere google perchè se trovi scritto che gli asini volano ti porresti la domanda come mai tu salti appena. leggiti le leggi e i loro iter e i progetti che le hanno precedute.marco2002 (Rispondi) Ora se provate a cliccare su “Anonimo” uscirà l’indirizzo E.mail marco.sidone@jumpy.it che era il mio nick prima che lo cambiassi in gianni12345. Ma non basta, “marco2002”, con cui l’imbecille si firma, (a volte ha usato anche “Gianni” con o senza “W prodi”), era proprio la mia password di accesso. Spero di aver finalmente chiarito, almeno gli insulti. A causa del fetente, tra noi ci sono state alcune incomprensioni. Solo alcune però, dato che io, gianni12345, continuo a solidarizzare con Fabio in relazione al fatto che la Vostra reazione per il disappunto che possa avervi creato la sua opinione, era ed è E S A G E R A T A. Detto questo, per Vito, a quali “polemiche ed apprezzamenti” ti riferisci ?? Se ti da fastidio confrontarti con me (spero tanto di no) non hai che da dirlo ed io sparisco. Non ci conoscevamo prima e tu sei arrivato a 60 anni ed io a 42. Non siamo indispensabili l’uno all’altro. A me faceva e fa (spero farà) molto piacere continuare a confrontarmi con te, ho solo da imparare. Ma anche con Dike_vendicatrice anche se le piace un po’ troppo citare la defecazione “Se la tua tastiera ha bisogno di defecare apriti un tuo blog, …” o ancora qui sopra, “… dando dell’idiota a tutti e parlando di defecazioni”. Il termine “defecazioni”, non mi appartiene proprio, non lo uso mai. Quando avrò bisogno di mandare a cag…..e qualcuno, gli dico “va a cag…..e” e non “vai a defe….e” ma in genere non mi capita mai neanche questo. Per ora mi ritiro anche da questo blog, con enorme (credetemi) dispiacere, anche perché non ho molte altre occasioni per approfondire gli argomenti che trattate. Resto in attesa di un chiarimento e di un tuo pronunciamento, Vito. Con rispetto, Gianni
 
lucedilunazzurra
lucedilunazzurra il 06/03/07 alle 15:26 via WEB
ciao vito, passo per un salutino. domani sera torno a leggere questo post. ti abbraccio :-)
 
 
a_tiv
a_tiv il 07/03/07 alle 10:15 via WEB
Ciao Luce...i tuoi saluti, come sai, sono sempre graditi....un bacio. Vito
 
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 07/03/07 alle 19:53 via WEB
Ciao Vito.... spero mi perdonerai se non lascio un commento attinente al post, ma in questo momento vorrei solo lasciare un saluto particolare a Gennie e Passo lieve, a tutti gli altri amici e ovviamente a te. Vorrei salutare tutti voi con un saluto speciale, un frammento di Parmenide, da cui ha origine il mio nick, che non ha per nulla attinenza a vendette od odi, ma alla giustizia, che è la guida incerta del viandante:
" O giovane, che insieme a immortali guidatrici vieni alla mia casa portato dalle cavalle, salve! Giacché non una cattiva sorte ti ha condotto per questa via (che infatti è lontana dalla via battuta dagli uomini), ma una legge sacra e giusta. È necessario che tu apprenda ogni cosa, sia il fondo immutabile della verità senza contraddizioni, sia le esperienze degli uomini, nelle quali non è vera certezza. Ma ad ogni costo anche questo apprenderai, dal momento che le esperienze debbono avere un loro valore per colui che indaga tutto in tutti i sensi". A presto. Buona serata
 
 
a_tiv
a_tiv il 07/03/07 alle 20:10 via WEB
Cara Dike...ti ringrazio per il tuo frammento di Parmenide. Spero che la tua battaglia, caparbia e costante, per la difesa dei principi di ricerca continua della verità e del buon senso trovi sempre maggiore comprensione e rispetto. Spero anche che non si continui a scambiare il tuo nick con scenari diversi da quelli nobili che la conoscenza del pensiero filosofico restituisce alla dignità del tuo metodo. A presto Dike e buona serata anche a te.
 
   
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 07/03/07 alle 21:19 via WEB
Purtroppo ho erroneamente inerito l'aggettivo "incerta" al posto sbagliato,ossia accanto a "guida" anzichè accanto a "viandante".... infatti non è incerta la guida della giustizia ma è incerto il cammino del viandante. Spero anche io che non si fraintenda il mio nick, attribuendo al mio animo sentimenti di vendetta che non mi appartengono. Però qualche volta è capitato e un po' mi è dipiaciuto. A domani. Buona serata a tutti
 
lucedilunazzurra
lucedilunazzurra il 08/03/07 alle 08:18 via WEB
passo da queste parti per augurarti un buon fine settimana :-) domani, se mi riesce, credo di andare fuori. un abbraccio forte
 
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UNDICI SETTEMBRE

Crono 911: tutto su l'11 set 2001  a  N.Y.

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LA GIORNATA DEL RICORDO

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Il ricordo dei martiri delle foibe e dell’esodo dei 350.000 italiani, giuliani, istriani e dalmati

 

GIORNATA DELLA MEMORIA

27 gennaio 2007 Il giorno della memoria

Per non dimenticare

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Dove eravamo?

Li ho rivisti ieri sera, in bianco e nero, anime tragiche, tragici volti stupiti, adunati come gregge sperduto, chiuso tra cani pastori con sembianze d'uomo.
Latrati incomprensibili davano tremito nascosto alle loro membra, al loro il cuore; la loro anima immobile di terrore, i loro pensieri mortificati da abusi su corpi e anime.
 

Era sempre inverno in quegli anni, anche in primavera e in autunno e in estate.
Dov'eravamo noi, allora?
 

Conducevamo quei treni, tragici forzieri d'umano carico, o li aspettavamo tra la neve, quei convogli? 

Li ho rivisti ieri sera, in bianco e nero, e un attimo eterno di disperazione mi ha investita.
Disarmata e impotente ho sparso inutili lacrime nel guardarli, e ho chiesto un inutile perdono alla vita, per me e per tutti coloro che, allora, calpestarono esistenze innocenti con gli occhi dell'anima bendati.

Ringrazio sentitamente una mia cara e sensibile amica, autrice delle parole. Parole che ho condiviso e chiesto di rendermele disponibili.

 

GRIDO DI LIBERTà

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"Signor Presidente, lei si vanta di aver dato al nostro paese una libertà della quale non ha mai goduto, mentre l'unica libertà che ancora non ci è stata tolta è quella di respirare e camminare, per il resto non abbiamo mai vissuto in una situazione peggiore per quanto concerne le libertà individuali e collettive.

Probabilmente non condividiamo il significato della parola libertà.

In una società libera gli studenti non sono cacciati dalle università in quanto dissidenti, non sono pestati regolarmente dai suoi sostenitori perché contrari al suo governo, non si vedono negare il diritto a organizzarsi in associazioni o a pubblicare riviste.

Lei ci ha accusato di essere agenti di potenze straniere, se riuscirà a dimostrare questa sua accusa ci autoimpiccheremo per aver tradito il nostro paese.

Quelle grida che lei ha ascoltato lunedì, non erano voci individuali, era la voce di un popolo che chiede libertà, democrazia e giustizia.

Impari ad ascoltarla."

Lettera scritta dagli studenti dell'Università di Teheran al Presidente Ahmanidenejad  - Teheran dicembre 2006

 

ICH BIN EIN BERLINER! (J. F. KENNEDY 26.6.1963)

Durante la sua visita a Berlino del 26 giugno 1963, il presidente statunitense John Fitzgerald Kennedy pronunciò un discorso toccante. Il suo discorso sarebbe divenuto simbolo della Guerra Fredda:


«Ci sono molte persone al mondo
che non comprendono, o non sanno,
quale sia il grande problema tra
il mondo libero e il mondo comunista.
Lasciateli venire a Berlino!
Ci sono alcuni che dicono che
il comunismo è l'onda del futuro.
Lasciateli venire a Berlino!
Ci sono alcuni che dicono che,
in Europa e da altre parti,
possiamo lavorare con i comunisti.
Lasciateli venire a Berlino!
E ci sono anche quei pochi che
dicono che è vero che
il comunismo è un sistema maligno,
ma ci permette di fare progressi economici.
Lasst sie nach Berlin kommen!
Lasciateli venire a Berlino! [...]
Tutti gli uomini liberi,
ovunque essi vivano,
sono cittadini di Berlino,
e quindi, come uomo libero,
sono orgoglioso di dire,
Ich bin ein Berliner! (sono un Berlinese).»

* * *

A berlino ci sono andato nell'agosto del 1971.

Dopo 10 anni dalla realizzazione del "muro" nella notte tra il 12 ed il 13 agosto del 1961.

Il 12 ed il 13 agosto del 1971 ero a Berlino.

Mi sono recato nella parte est della città il giorno 12, con un permesso che mi scadeva a mezzanotte, ho rischiato la chiusura del varco per una sfilata militare che m'impediva l'accesso alla Friederich strasse, unico passaggio per turisti e stranieri.

Il 13 agosto la Berlino comunista celebrava la separazione della città con una parata militare oceanica: celebrava il muro.

Ero là anche il 13 agosto mattina ad assistere.

Honeker sul palco nella Under Der Linden che arringava la folla.

La sua voce severa, dura, autoritaria.

Non avevo mai visto e sentito niente di simile dal vero.

Non capivo le parole ma ne interpretavo la violenza.

Mi sono sentito berlinese anch'io.


Vito Schepisi
 

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