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Un blog creato da a_tiv il 28/10/2006

Il Libero Pensiero

Il blog di Vito Schepisi

 
 
 

10 DICEMBRE: GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI UMANI

Il 10 dicembre del 1948 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite proclamava la Giornata Mondiale per i Diritti Umani

DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI


http://www.unhchr.ch/udhr/lang/itn.htm

 

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CONDANNA DEL COMUNISMO

Risoluzione del Consiglio di Europa  n.1481 del 25 gennaio 2006 - Condanna del Comunismo

Il 25 gennaio 2006 l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa approva la Risoluzione n. 1481, che condanna i crimini dei regimi comunisti

europei.http://www.democraticicristiani.it/europa/ris_1481.html

 
 

 

« Bush vuole incontrare Be...Ma per "PD" si intendeva... »

Ci mancava l'orgoglio pedofilo

Post n°65 pubblicato il 09 Giugno 2007 da a_tiv
 

C’era da aspettarselo! Oramai l’orgoglio per qualcosa non ha più freni e meno ne avrà in futuro. Tutto per un discutibile esempio che è stato dato anche con il contributo della politica e del mondo della cultura. Si ritiene, a ragione, che le manifestazioni di provocazione siano le spinte più dirompenti al dilagare dei tentativi di legittimazione dei fenomeni più disparati: alcuni, come nel caso in questione, di orrido spessore.

Se si vuole provocare il sorgere di una fazione non c’è che da ostentarne l’appartenenza ad un’altra: diventa un richiamo per coloro che desiderano legittimare condizioni e persino vizi e devianze. Non si è invece diversi, come individui, solo se si hanno gusti diversi. Si offre l’immagine della diversità al contrario se si volesse, rendere evidente la condizione diversa e su quest'ultima reclamare l’orgoglio della propria scelta. Di questo passo lo si potrà fare anche per i gusti in cucina e reclamare l’orgoglio per una pietanza o per un piatto tipico, o per un modo di assumere un cibo come può essere, ad esempio, per chi gradisce il pesce crudo.

Non si è diversi nella società, che ha altri valori da far emergere, se si preferisce la compagnia di una persona dello stesso sesso piuttosto che dell’altro. Si è invece diversi nella società se ci si organizza per marcare una separazione tra coloro che hanno gusti e tendenze differenti. La diversità è data dalla mancanza di integrazione, come avviene spesso per gli immigrati. Io non mi sento diverso da coloro che preferiscono la montagna ed il fresco, al mare ed al caldo, pur amando fortemente il mare ed il tepore del sole da non saperci rinunciare per nessuna cosa al mondo. Non sentirei mai, però, il bisogno di andare in piazza, vestito da sub magari, o sventolando una vela,  ad ostentare il mio orgoglio per essere nato e vissuto in località marina.

Sembrano considerazioni semplicistiche. Qualcuno dirà che il problema è più complesso e che nella società ci sono sacche di remore e di contraddizioni. Si dirà anche che il perbenismo bigotto spingeva l’omosessualità a nascondersi, alla clandestinità, ai complessi di colpa, spesso alla vergogna. Anche le famiglie respingevano ed ostacolavano le scelte “diverse” dei figli.

Perché ora cosa è cambiato? Se qualcuno aveva fastidio per la presenza di omosessuali e travestiti e quant’altro, continuerà ad avvertire questo senso di fastidio. Nessuno può imporre a nessuno di frequentare chi non gradisce. Le famiglie continueranno a provare vergogna per i figli che escono la sera con le calze a rete, e le manifestazioni volgari di ostentazione e provocazione saranno sempre definite disgustose da chi non gradisce che le scelte individuali, nella sfera sessuale, siano ostentate con sfarzoso cattivo gusto.

Dal “Gay Pride” al passo dell’orgoglio pedofilo il tragitto è stato breve. Se la normalità è l’eterosessualità, e questo lo ha stabilito la natura, tutto ciò che non è normale non ha motivo di rappresentare orgoglio. Ciò non toglie che si debba avere comprensione e ritenere le scelte di ciascuno, purché non siano violente e non coinvolgano minori o meno dotati, come legittime e tollerate.

Per la pedofilia c’è qualcosa di diverso, di più marcato, perché invece coinvolge proprio i minori ed il concetto di violenza.

Il 23 giugno è stata stabilita la giornata per l’orgoglio pedofilo, il "Boy love day", e si è intrapresa la prevedibile strada in discesa per cattivo gusto e per l’ostentazione di "patologie" di ogni tipo. La pratica sessuale di un adulto con un minore, è bene ribadirlo con fermezza, è di una gravità estrema perché è violenza alla stato più infame e vile, violenza ai danni di coloro che non hanno la forza per difendersi, il carattere per imporsi e la maturità per compiere le loro scelte.

Non c’è assolutamente da soffermarsi sui mille modi per carpire la fiducia e la remissività dei minori e, pertanto, anche coloro che cercano attenuanti parlando di partecipazione e di accondiscendenza non possono pensare di giustificare alcunché.

In passato anche uomini della cultura e della politica, in particolare tra i fautori del pensiero debole e diverso, si sono lasciati andare ad aperture pedagogiche in cui si asseriva il diritto dei minori a vivere la loro sessualità. Questo tentativo è stato stroncato sul nascere da un’ondata di disapprovazione e di disgusto. I politici, si sa, cavalcano solo l’onda lunga del consenso, anche a discapito del loro intimo istinto. I voti sono sempre voti ed i vantaggi delle poltrone sempre più appetibili di quelli dell’ostentazione pubblica di un’indole privata. Hanno fatto marcia indietro, ma a chi non dimentica ed è più attento sono rimasti tutti gli interrogativi.

Tra la gente, la pedofilia è spesso collegata all’immagine di devianze collegate all’omosessualità, spesso si intreccia con essa ed è considerata una conseguenza di quella che generalmente è ritenuta un’anormalità sessuale. Sia ben chiaro, e non si vogliono destare equivoci, l’omosessualità è una condizione in cui prevale il desiderio sessuale con un partner omogeneo e non è per niente assimilabile alla pedofilia che invece è un istinto violento nei confronti di minori di un sesso e dell’altro.

E’ però una realtà che non si può sottacere quella che vede tra i pedofili una consistente fascia di omosessuali.

La preannunciata iniziativa nel mondo virtuale, il “Boy Love Day”, sta destando molte perplessità e catene di indignazione e protesta. E’ bene che sia così, perché sia evidente e forte lo sdegno di tanti. Gli orchi, è risaputo, sono dappertutto e penso anche tra coloro che hanno ruoli nella società e deleghe rappresentative degli elettori. Si presentano spesso come persone gentili e delicate, persino con le parvenze di persone dolci e colte, sono invece ipocriti e violenti, sono solo e soltanto feccia dell’umanità. E’ necessario smascherarli per spezzare le catene dell’omertà che si creano intorno: individuarli e renderli inoffensivi, perché è spesso dal condizionamento del loro potere che deriva la debolezza della lotta al fenomeno. Lo strumento democratico più idoneo a difenderci da questa piaga che prepotente emerge dalle barriere delle omertà, anche grazie al pluralismo ed al moltiplicarsi delle fonti di diffusione delle informazione, è la denuncia e la rinuncia alla rassegnazione, ma è anche il grido di disgusto che deve salire dalle coscienze di tutto il genere umano.

http://vitoschepisi.blogspot.com/

http://illiberopensiero.ilcannocchiale.it/

http://www.loccidentale.it/node/3065

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I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
>> Messaggio N. 248 su Dike
Ricevuto in data 10/06/07 @ 08:37
NO ALLA GIORNATA DELL’ORGOGLIO PEDOFILO Giù le mani dai bambini   La comunità pedofila internazio...

 
Commenti al Post:
gennie17
gennie17 il 09/06/07 alle 16:33 via WEB
Pensa te. che c'è qualcuno che sostiene queste iniziative!!..... Come si fa a condannare la pedofilia e il mondo che verte attorno.... e contestualmente condannare chi con questo tam-tam vorrebbe cercare di oscurare letteralmente la giornata dell'orgoglio pedofilo??? Si Vito ho cercato di portare l'invito ai blog amici.. molti avevano già aderito... e sarebbe magnifico se riuscissimo a raccogliere molte firme... per cancellare un qualcosa che non ha ragione ne orgoglio di esistere.. Ti abbraccio e ti ricordo che manchi un po troppo!! :-))) ciao Buona Domenica.... I fiori del tuo giardino sono fioriti???Lo sai vero che io amo i fiori!!!
 
 
a_tiv
a_tiv il 09/06/07 alle 19:49 via WEB
Ciao Gennie...ti ringrazio per aver riprodotto il mio post nel tuo sito. Ti ringrazio anche per le tue belle parole. Ho trascurato il mio giardino negli ultimi tempi, sai che avevo preoccupazioni diverse. Pian piano, però, conto di riprendere le mie vecchie abitudini. Un caro abbraccio. Vito
 
   
a_tiv
a_tiv il 09/06/07 alle 19:51 via WEB
Genny ho dimenticato di inserire l'indirizzo del tuo sito. Provvedo subito: http://digilander.libero.it/gennie17/ ...arriciao!!!!
 
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 10/06/07 alle 08:33 via WEB
Ciao carissimo Vito....ho letto il tuo post e lo trovo magnifico. Ti mando volentieri il trackback del mio. Il mio post è di condanna contro questa giornata che di orgoglio non ha proprio nulla. Però il mio post è prevalentemente e semplicemente informativo, espositivo ed è infine un invito a levare una voce contro. Il tuo post è invece una riflessione seria e acuta sulla pedofilia, sulla devianza, con anche accenni a quei politici che in passato hanno talora fatto dichiarazioni sulla pedofilia quasi fosse un atteggiamento normale e che invitavano a lasciare che i gioanissimi vivessero la loro sessualità; politici che poi, dovendo fare i conti con i voti per poter essere eletti, hanno accantonato quelle dichiarazioni fatte in precedenza, ma che tuttavia non dimentico. Auguro anche a te un felice fine settimana e ti abbraccio.
 
 
a_tiv
a_tiv il 10/06/07 alle 10:27 via WEB
Ciao Dike...grazie per l'apprezzamento, sai che ricambio. I tuoi post sono sempre documentati e completi soprattutto dal punto di vista della cronaca dei fatti. Chi scrive affronta gli argomenti da trattare scegliendo due strade. Una strada è quella della cronaca e l'altra quella del commento. Tu per la cronaca sei perfetta. Io per il commento invece sono solo un dilettante. Buona domenica. Vito
 
istro_1
istro_1 il 11/06/07 alle 06:04 via WEB
Non vorrei che oggi i PEDOFILI sghignazzassero, dicendo di noi (che siamo contro di loro):..protestate, protestate pure...vi scandalizzate cone 15-20 anni fà per l'omossessualità, ma oggi l'OMOSSESSAULITA' ha vinto! Caro Vito e Dike, temo davvero che tra alcuni anni anche la PEDOFILI rientreranno nei "normali gusti sessuali".
 
 
a_tiv
a_tiv il 11/06/07 alle 11:52 via WEB
Ciao istro...benvenuto nel mio blog. Anch'io in un primo momento ho pensato che ad esorcizzare il diavolo se ne diffondono le gesta. Ma non si può sottacere per non favorirne la diffusione l'apologia di una pratica così squallida ed infame. Sta a tutti noi opporci con tutte le nostre forze perchè ogni reato, anche quello dell'istigazione e dell'apologia di un realto, sia giustamente punito. Sta a noi tutti non abbassare la guardia e chiedere a gran voce che la legge applichi la sua inflessibilità ed il suo rigore. Solo così non si scivolerà verso l'assuefazione. Ciao. Buona giornata ed a presto. Vito
 
 
alpha2007
alpha2007 il 12/06/07 alle 00:34 via WEB
Ho lo stesso terribile presentimento, ma come si fa a stare zitti di fronte al male?
 
   
a_tiv
a_tiv il 12/06/07 alle 22:45 via WEB
Ciao L...infatti! Come si fa? Un abbraccio. Vito
 
alpha2007
alpha2007 il 12/06/07 alle 00:37 via WEB
Ciao Vito, grazie di aver inserito il mio box; in cambio mi prendo l'eloquente immagine del coraggioso post che hai scritto. E' consolante di incontrare persone che non temono di chiamare le cose con il loro nome! Saluti, L.
 
 
a_tiv
a_tiv il 12/06/07 alle 22:50 via WEB
Ciao L...penso che tu abbia iniziato a conoscermi. Non posso tacere per nessuna ragione al mondo...devo sempre dire ciò che penso. Scusami per il ritardo nella risposta ma oggi sono stato quasi tutto il tempo fuori di casa. Sono furioso da non credere. Ho pagato l'ICI con gli aumenti e per farlo ho perso l'intera mattinata prima in banca per prevelare e poi all'ufficio postale. Buona serata. Vito
 
millae
millae il 15/06/07 alle 10:39 via WEB
-----Le famiglie continueranno a provare vergogna per i figli che escono la sera con le calze a rete, e le manifestazioni volgari di ostentazione e provocazione saranno sempre definite disgustose da chi non gradisce che le scelte individuali, nella sfera sessuale, siano ostentate con sfarzoso cattivo gusto. Dal “Gay Pride” al passo dell’orgoglio pedofilo il tragitto è stato breve. Se la normalità è l’eterosessualità, e questo lo ha stabilito la natura, tutto ciò che non è normale non ha motivo di rappresentare orgoglio.------ ma ti rendi conto di quello che dici?
 
 
a_tiv
a_tiv il 15/06/07 alle 14:01 via WEB
Cara Millae...ho riletto quanto da me scritto e mi sento di sottoscrivere nuovamente ogni cosa per filo e per segno. Il pezzo che hai riportato del mio post manca di un contesto. Se avulso da questo sembra che non sia uno sguardo su ciò che accade ma un’opinione. La mia non è una volontà di condanna dell’omosessualità ma la disamina di quanto sia fuori luogo l’orgoglio per una condizione. Non mi va di passare per un lamentoso nostalgico, perché non lo sono, ma neanche di accettare il linguaggio "politicamente corretto" di coloro che nascondono le realtà dietro le parole. Ribadisco che da orgoglio ad orgoglio si rischia di falsare i veri valori della società, che non sono solo etici e tradizionali ma anche civili. Rileggi meglio ciò che ho scritto e, se possibile, senza eccessi di pregiudizio. Non è necessario blandire perché ciascuno usufruisca dei giusti spazi della propria libertà. Vorrei interpretare la mancanza di un cenno di saluto, come una dimenticanza dovuta anche alla foga di una contrapposizione polemica ...in ogni caso io ti invio i miei cordiali saluti. Vito
 
millae
millae il 15/06/07 alle 14:44 via WEB
ciao,ti riposto la cosa sulla quale ancora non riesco a capacitarmi...-----Se la normalità è l’eterosessualità, e questo lo ha stabilito la natura, tutto ciò che non è normale non ha motivo di rappresentare orgoglio-----e chi ti dice che la natura non abbia stabilito come normalità anche l'omosessualità?e poi cosa faresti se venissero negati alcuni tuoi diritti solo in base al fatto che non sei omologabile?ti sentiresti parte della società in cui ti tocca vivere o ti verrebbe un attimo voglia di scendere in piazza a far sentire la tua voce? e non perchè vuoi ostentare le tue liberissime scelte sessuali ma perchè vuoi mettere in chiaro che esisti come persona al pari di chiunque altro,laico o religioso che sia,etero o gay.
 
 
a_tiv
a_tiv il 15/06/07 alle 16:01 via WEB
Ciao Millae….tu introduci una questione più complessa. Tutto è sostenibile! Siamo nell’era del relativismo etico e quindi figuriamoci se non ha diritto di starci un’affermazione rivoluzionaria. Ma il relativismo consiste proprio nel sostenere una tesi che si discosta dall’opinione comune e dalla tradizione vuoi culturale, vuoi empirica e quotidiana di un popolo, ovvero di fenomeni. Ciò non toglie che, come affermavo nel precedente intervento, si possa celare con le parole una circostanza, ma essa rimane in tutta la sua sostanza. Che la normalità sia una coppia etero non l’ho stabilito io. Ho idea che sia nelle cose. Anche la definizione di “diverso” che si è voluto dare gli omosessuali, per farli uscire dalla volgarità di espressioni popolari, stabilisce una condizione di eterogeneità rispetto alla normalità. Potremmo scrivere trattati di pensiero filosofico sull’argomento ma rimane una realtà che non ci possiamo nascondere. Avresti ragione tu se fosse il contrario e starei qui senza titubanze ad ammettere di aver sbagliato. Ma non la penso così! Quella della omosessualità è una condizione dell’individuo, non è una malattia o un vizio, una condizione rispettabile e lecita, meritevole della sua libertà di espressione e di pratica, come ogni libertà, fino al confine dell’invadenza nella libertà degli altri. In Italia, al contrario di Paesi che alcuni dei nostri politici “libertari” ritengono rispettosi dei diritti di tutti, non esiste una legge che impedisca la pratica omosessuale. Devo dire che la mancanza di buon gusto e la volgarità non possono che provocare il fastidio della gente. L’espressione di derisione spesso è la conseguenza naturale di atteggiamenti di comune squallore. Quando affermavo che non si possa impedire ai cittadini di considerare disgustosi alcune atteggiamenti e lo sfarzo del cattivo gusto, mi riferivo alle inutili ostentazioni di diversità che si sono tradotte e si sono raccolte nella proposizione di un orgoglio che ripeto non ha ragione di essere. La società non è, e non deve essere, un confronto di orgogli. La questione dell’essere, dell’isolamento dell’uomo, della constatazione di rappresentare un numero, di una società, quella moderna, che non si ferma a volgere lo sguardo sui problemi dell’individuo, è un problema di altra natura da trattare in modo diverso, più complesso, in una società libera in cui assieme ai doveri si stabiliscano i diritti. Siamo tutti delle pedine, etero o gay, credenti e non credenti, di destra o di sinistra, perché non abbiamo saputo costruire una società davvero civile. Amica mia, come vedi il discorso è complesso e nessuno può avere la presunzione di offrire la ricetta alle diverse questioni. E’ necessario ragionare, però, e non lasciarsi prendere dagli slogan e dai luoghi comuni. Per cambiare la società e renderla maggiormente civile ci vogliono persone intelligenti io in giro invece vedo solo stupidi ed arroganti. Ciao! Vito
 
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UNDICI SETTEMBRE

Crono 911: tutto su l'11 set 2001  a  N.Y.

Storia, Documenti e perizie ufficiali

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http://nuke.crono911.org/

 

LA GIORNATA DEL RICORDO

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Il ricordo dei martiri delle foibe e dell’esodo dei 350.000 italiani, giuliani, istriani e dalmati

 

GIORNATA DELLA MEMORIA

27 gennaio 2007 Il giorno della memoria

Per non dimenticare

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Dove eravamo?

Li ho rivisti ieri sera, in bianco e nero, anime tragiche, tragici volti stupiti, adunati come gregge sperduto, chiuso tra cani pastori con sembianze d'uomo.
Latrati incomprensibili davano tremito nascosto alle loro membra, al loro il cuore; la loro anima immobile di terrore, i loro pensieri mortificati da abusi su corpi e anime.
 

Era sempre inverno in quegli anni, anche in primavera e in autunno e in estate.
Dov'eravamo noi, allora?
 

Conducevamo quei treni, tragici forzieri d'umano carico, o li aspettavamo tra la neve, quei convogli? 

Li ho rivisti ieri sera, in bianco e nero, e un attimo eterno di disperazione mi ha investita.
Disarmata e impotente ho sparso inutili lacrime nel guardarli, e ho chiesto un inutile perdono alla vita, per me e per tutti coloro che, allora, calpestarono esistenze innocenti con gli occhi dell'anima bendati.

Ringrazio sentitamente una mia cara e sensibile amica, autrice delle parole. Parole che ho condiviso e chiesto di rendermele disponibili.

 

GRIDO DI LIBERTà

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"Signor Presidente, lei si vanta di aver dato al nostro paese una libertà della quale non ha mai goduto, mentre l'unica libertà che ancora non ci è stata tolta è quella di respirare e camminare, per il resto non abbiamo mai vissuto in una situazione peggiore per quanto concerne le libertà individuali e collettive.

Probabilmente non condividiamo il significato della parola libertà.

In una società libera gli studenti non sono cacciati dalle università in quanto dissidenti, non sono pestati regolarmente dai suoi sostenitori perché contrari al suo governo, non si vedono negare il diritto a organizzarsi in associazioni o a pubblicare riviste.

Lei ci ha accusato di essere agenti di potenze straniere, se riuscirà a dimostrare questa sua accusa ci autoimpiccheremo per aver tradito il nostro paese.

Quelle grida che lei ha ascoltato lunedì, non erano voci individuali, era la voce di un popolo che chiede libertà, democrazia e giustizia.

Impari ad ascoltarla."

Lettera scritta dagli studenti dell'Università di Teheran al Presidente Ahmanidenejad  - Teheran dicembre 2006

 

ICH BIN EIN BERLINER! (J. F. KENNEDY 26.6.1963)

Durante la sua visita a Berlino del 26 giugno 1963, il presidente statunitense John Fitzgerald Kennedy pronunciò un discorso toccante. Il suo discorso sarebbe divenuto simbolo della Guerra Fredda:


«Ci sono molte persone al mondo
che non comprendono, o non sanno,
quale sia il grande problema tra
il mondo libero e il mondo comunista.
Lasciateli venire a Berlino!
Ci sono alcuni che dicono che
il comunismo è l'onda del futuro.
Lasciateli venire a Berlino!
Ci sono alcuni che dicono che,
in Europa e da altre parti,
possiamo lavorare con i comunisti.
Lasciateli venire a Berlino!
E ci sono anche quei pochi che
dicono che è vero che
il comunismo è un sistema maligno,
ma ci permette di fare progressi economici.
Lasst sie nach Berlin kommen!
Lasciateli venire a Berlino! [...]
Tutti gli uomini liberi,
ovunque essi vivano,
sono cittadini di Berlino,
e quindi, come uomo libero,
sono orgoglioso di dire,
Ich bin ein Berliner! (sono un Berlinese).»

* * *

A berlino ci sono andato nell'agosto del 1971.

Dopo 10 anni dalla realizzazione del "muro" nella notte tra il 12 ed il 13 agosto del 1961.

Il 12 ed il 13 agosto del 1971 ero a Berlino.

Mi sono recato nella parte est della città il giorno 12, con un permesso che mi scadeva a mezzanotte, ho rischiato la chiusura del varco per una sfilata militare che m'impediva l'accesso alla Friederich strasse, unico passaggio per turisti e stranieri.

Il 13 agosto la Berlino comunista celebrava la separazione della città con una parata militare oceanica: celebrava il muro.

Ero là anche il 13 agosto mattina ad assistere.

Honeker sul palco nella Under Der Linden che arringava la folla.

La sua voce severa, dura, autoritaria.

Non avevo mai visto e sentito niente di simile dal vero.

Non capivo le parole ma ne interpretavo la violenza.

Mi sono sentito berlinese anch'io.


Vito Schepisi
 

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