Blog
Un blog creato da a_tiv il 28/10/2006

Il Libero Pensiero

Il blog di Vito Schepisi

 
 
 

10 DICEMBRE: GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI UMANI

Il 10 dicembre del 1948 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite proclamava la Giornata Mondiale per i Diritti Umani

DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI


http://www.unhchr.ch/udhr/lang/itn.htm

 

AREA PERSONALE

 

FACEBOOK

 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 39
 

ULTIME VISITE AL BLOG

a_tivmariomancino.mkiwaicostanzatorrelli46gialappinoMARGO129castello_nicesoniaren77raggiodisole_53archspeareKatartica_3000Lost_Horizon_15kimtyformybz
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 
 

Antivirus gratis in italiano per vista,  windows vista e xp

Miglior Blog

 
 
tracker
 

CONDANNA DEL COMUNISMO

Risoluzione del Consiglio di Europa  n.1481 del 25 gennaio 2006 - Condanna del Comunismo

Il 25 gennaio 2006 l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa approva la Risoluzione n. 1481, che condanna i crimini dei regimi comunisti

europei.http://www.democraticicristiani.it/europa/ris_1481.html

 
 

 

« Uomini, mezz’uomini, omi...NO IMU sulla prima casa »

Gli assassini della libertà e della democrazia

Post n°527 pubblicato il 24 Agosto 2013 da a_tiv
 

Li vedo là, allineati come un plotone di esecuzione, armati chi di penna, chi di sentenze e chi di voto.
Li riconosco tutti, ad uno ad uno, sempre confusi e differenti tra loro, ma per l’occasione, ora uniti e compatti, addobbati diversamente, con toghe, parrucche e orecchini.
Un insieme grigio, tenebroso, quasi disgustoso. Inguardabile.
Donne, uomini, altri diversi: seri, scherzosi, preoccupati, beffardi, pensierosi come i personaggi di un film sugli alieni, uomini e donne che tra loro si consultano, si osservano, ridono, si salutano con atteggiamenti da persone sconfortate; alcuni si danno il cinque, come nello sport.
Tutti recitano la loro parte migliore. Recitano se stessi: si nasce, si vive e si muore conservando sempre se stessi.
Solo alcuni sono assenti, non possono più partecipare alle parate: sono quelli chiamati a miglior vita. Ma certamente ci sono anche loro.
Sembra di vederli mentre assistono dall’alto, come dai loggioni di un teatro, senza perdersi una battuta di ciò che avviene sul palco sottostante.
Altri, per un pudore ipocrita, uomini abituati a tradire, restano coperti dal solito vile riserbo, non hanno neanche più la faccia di esporsi, ma sono presenti, nascosti dietro le quinte, come tutti i traditori, come tutti i falsi e gli ipocriti, e stanno anche loro in trepida attesa.
Non è una festa strapaesana, non ciò che resta del pur genuino provincialismo italiano: mancano i banchi con i pop-corn e le noccioline, mancano le salamelle e le birre.
E questa volta i "lor signori" non sono là schierati per farsi applaudire dalla gente a cui elargiscono promesse e favori, traendone linfa e vita, ma sottraendo loro il futuro.
Sono là in urlato silenzio, nella sintesi delle contraddizioni di una vita consumata nell’odio e nella furbizia.
Sono là nella piazza del Paese per godersi l’esecuzione.
Sono là gonfi di suspense, con l’adrenalina in circolo, pregustando lo spettacolo indecoroso.
Sono là, assetati del "sangue dei vinti” come nella tradizione della storia, sono gli ignavi, gli ipocriti, i falsi, i mistificatori, i traditori, i violenti, i ladri di speranza e di ricchezze, gli imbroglioni, i truffatori, i sabotatori, gli abusivi, i servi, i mafiosi, i saccheggiatori, gli uomini tronfi di potere, i cinici, gli intolleranti ed i violenti.
Sono là, tutti insieme e tutti accecati dall’orrore.
Sono là tutti insieme, in collettivo, a compiere il delitto di massa della libertà e della democrazia. Anche in questa circostanza, però,  non potrà mancare chi si porrà il pensiero se la propria assenza potrà notarsi di più della propria presenza.
Un dilemma vero per ogni imbecille, un dubbio che tormenta da sempre la sinistra italiana. Perché tutto per loro resti. Come era prima.
Vito Schepisi

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://gold.libero.it/vitoschepisi/trackback.php?msg=12302419

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
lamiapelle
lamiapelle il 24/08/13 alle 22:11 via WEB
non sorridono e non ridono più. Ghignano dentro. Ghignano dentro talmente forte che è un frastuono di coperchi che sbattono fra loro. E non c'è altro suono. E non è più parola.
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

Political Blogs - BlogCatalog Blog Directory

 

UNDICI SETTEMBRE

Crono 911: tutto su l'11 set 2001  a  N.Y.

Storia, Documenti e perizie ufficiali

su

http://nuke.crono911.org/

 

LA GIORNATA DEL RICORDO

immagine

Il ricordo dei martiri delle foibe e dell’esodo dei 350.000 italiani, giuliani, istriani e dalmati

 

GIORNATA DELLA MEMORIA

27 gennaio 2007 Il giorno della memoria

Per non dimenticare

immagine

Dove eravamo?

Li ho rivisti ieri sera, in bianco e nero, anime tragiche, tragici volti stupiti, adunati come gregge sperduto, chiuso tra cani pastori con sembianze d'uomo.
Latrati incomprensibili davano tremito nascosto alle loro membra, al loro il cuore; la loro anima immobile di terrore, i loro pensieri mortificati da abusi su corpi e anime.
 

Era sempre inverno in quegli anni, anche in primavera e in autunno e in estate.
Dov'eravamo noi, allora?
 

Conducevamo quei treni, tragici forzieri d'umano carico, o li aspettavamo tra la neve, quei convogli? 

Li ho rivisti ieri sera, in bianco e nero, e un attimo eterno di disperazione mi ha investita.
Disarmata e impotente ho sparso inutili lacrime nel guardarli, e ho chiesto un inutile perdono alla vita, per me e per tutti coloro che, allora, calpestarono esistenze innocenti con gli occhi dell'anima bendati.

Ringrazio sentitamente una mia cara e sensibile amica, autrice delle parole. Parole che ho condiviso e chiesto di rendermele disponibili.

 

GRIDO DI LIBERTÀ

immagine

"Signor Presidente, lei si vanta di aver dato al nostro paese una libertà della quale non ha mai goduto, mentre l'unica libertà che ancora non ci è stata tolta è quella di respirare e camminare, per il resto non abbiamo mai vissuto in una situazione peggiore per quanto concerne le libertà individuali e collettive.

Probabilmente non condividiamo il significato della parola libertà.

In una società libera gli studenti non sono cacciati dalle università in quanto dissidenti, non sono pestati regolarmente dai suoi sostenitori perché contrari al suo governo, non si vedono negare il diritto a organizzarsi in associazioni o a pubblicare riviste.

Lei ci ha accusato di essere agenti di potenze straniere, se riuscirà a dimostrare questa sua accusa ci autoimpiccheremo per aver tradito il nostro paese.

Quelle grida che lei ha ascoltato lunedì, non erano voci individuali, era la voce di un popolo che chiede libertà, democrazia e giustizia.

Impari ad ascoltarla."

Lettera scritta dagli studenti dell'Università di Teheran al Presidente Ahmanidenejad  - Teheran dicembre 2006

 

ICH BIN EIN BERLINER! (J. F. KENNEDY 26.6.1963)

Durante la sua visita a Berlino del 26 giugno 1963, il presidente statunitense John Fitzgerald Kennedy pronunciò un discorso toccante. Il suo discorso sarebbe divenuto simbolo della Guerra Fredda:


«Ci sono molte persone al mondo
che non comprendono, o non sanno,
quale sia il grande problema tra
il mondo libero e il mondo comunista.
Lasciateli venire a Berlino!
Ci sono alcuni che dicono che
il comunismo è l'onda del futuro.
Lasciateli venire a Berlino!
Ci sono alcuni che dicono che,
in Europa e da altre parti,
possiamo lavorare con i comunisti.
Lasciateli venire a Berlino!
E ci sono anche quei pochi che
dicono che è vero che
il comunismo è un sistema maligno,
ma ci permette di fare progressi economici.
Lasst sie nach Berlin kommen!
Lasciateli venire a Berlino! [...]
Tutti gli uomini liberi,
ovunque essi vivano,
sono cittadini di Berlino,
e quindi, come uomo libero,
sono orgoglioso di dire,
Ich bin ein Berliner! (sono un Berlinese).»

* * *

A berlino ci sono andato nell'agosto del 1971.

Dopo 10 anni dalla realizzazione del "muro" nella notte tra il 12 ed il 13 agosto del 1961.

Il 12 ed il 13 agosto del 1971 ero a Berlino.

Mi sono recato nella parte est della città il giorno 12, con un permesso che mi scadeva a mezzanotte, ho rischiato la chiusura del varco per una sfilata militare che m'impediva l'accesso alla Friederich strasse, unico passaggio per turisti e stranieri.

Il 13 agosto la Berlino comunista celebrava la separazione della città con una parata militare oceanica: celebrava il muro.

Ero là anche il 13 agosto mattina ad assistere.

Honeker sul palco nella Under Der Linden che arringava la folla.

La sua voce severa, dura, autoritaria.

Non avevo mai visto e sentito niente di simile dal vero.

Non capivo le parole ma ne interpretavo la violenza.

Mi sono sentito berlinese anch'io.


Vito Schepisi
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963