Il Libero Pensiero

Cortese Vito Schepisi, estendo i complimenti al suo BlogSpot che ho visitato. Ho letto con interesse la mail di Pannella e la sua risposta. Non ho letto il ping pong con uno sgradevole interlocutore, privo di argomenti e di buona creanza. Io nel mio blog non commento (quasi) mai, parlo di politica (mi piacerebbe un commento sul mio messaggio "Tre donne in barca" da parte di un cosi' attento ed informato blogger) ma anche di sport e di economia; pochi commenti ma numerose visite ed alcuni gentili blogger che esprimono la loro opinione consenziente o dissenziente che sia, ma francamente mi domando che contributo possa dare alla discussione lo stucchevole Gerardo Nocera. Oscar Wilde si raccomandava di non discutere con un idiota con uno dei suoi piu' celebri e riusciti aforismi, ma torniamo al nostro tema di partenza. Sulla RnP non ci sarebbe molto da dire se non che si tratta dell'ennesima e, solo per adesso ultima, malriuscita alleanza elettorale. La memoria potrebbe tradirmi, ma ricordo di un'aggregazione fra l'area pannelliana e repubblicani-liberali ribattezzata "polo laico" datata 1989 in occasione delle elezioni europee. L'anno dopo Pannella ci riprova capeggiando la lista della "cosa PCI" nell'esperimento del cosiddetto "laboratorio abruzzese". Chiedo scusa se mi sono pannellizzato anch'io ma volevo far capire che questo e' un fallimento che nasce da lontano. Verso le alleanze i radicali hanno sempre tenuto un approccio tattico, cercando di unire, per la battaglia del momento, "chi ci stava". Inutile dirlo, a turno ci sono stati tutti (impossibile non aver mai condiviso almeno una battaglia politica combattuta dai radicali), a battaglia finita pero' tutti a casa. L'alleato di oggi e' stato avversario fino a ieri e tale tornera' ad essere domani: si sa gia' in anticipo. In questo scenario, si puo' parlare al massimo di cartelli elettorali piu' o meno riusciti e quella del tandem Pannella-Boselli e' stata un'operazione fallimentare anche da questo punto di vista. Fra l'altro in questa occasione i giornali hanno pompato la strana coppia Pannella-Boselli smascherando l'alibi di sempre per le batoste elettorali in casa radicale: l'ostracismo dei media. Il cul-de-sac in cui si sono cacciati non lascia scampo ai radicali che hanno scelto Prodi nella eterna illusione di poter essere la mosca cocchiera del centrosinistra. Anziche' dettare la linea a Mastella, Di Pietro, Pecoraro Scanio e Diliberto i radicali sono piu' realisticamente ripiegati verso il ruolo di discplinatissimi soldatini semplici di una maggioranza che di loro puo' fare, e fara' volentieri, a meno: si tratta solo di tempo (poco) e di modi (incerti). Pannella se ne andra' sbattendo la porta o alzera' la voce e verra' cacciato? P.S.: al momento della scelta di confluire nel centrosinistra alcuni elementi della pattuglia radicale, sono fuoriusciti e si sono organizzati con la sigla di riformatori liberali. Sono rimasti all'interno del centrodestra dove portano avanti le tematiche da sempre care ai radicali. Scelta strategica diversa ma uguali temi, uguale ascolto presso gli alleati (sottozero) ed uguale velleita' di dare la linea al resto della coalizione dall'alto del loro zero virgola. Attualmente sui loro Blog si rinfacciano l'un l'altro di non contare nulla all'interno della coalizione scelta: malinconica fine di un partitino che prodigi e mattane del suo leader hanno ridotto in questo pietoso stato.