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Un blog creato da a_tiv il 28/10/2006

Il Libero Pensiero

Il blog di Vito Schepisi

 
 
 

10 DICEMBRE: GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI UMANI

Il 10 dicembre del 1948 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite proclamava la Giornata Mondiale per i Diritti Umani

DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI


http://www.unhchr.ch/udhr/lang/itn.htm

 

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CONDANNA DEL COMUNISMO

Risoluzione del Consiglio di Europa  n.1481 del 25 gennaio 2006 - Condanna del Comunismo

Il 25 gennaio 2006 l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa approva la Risoluzione n. 1481, che condanna i crimini dei regimi comunisti

europei.http://www.democraticicristiani.it/europa/ris_1481.html

 
 

 

« Etica e PoliticaI (de)meriti del Preside... »

Qualcosa è cambiato!

Post n°16 pubblicato il 24 Dicembre 2006 da a_tiv

       Sul Giornale del 23 dicembre ho letto l'Appunto di Filippo Facci che mi piace riportare. E' un chiaro esempio della "miseria" della informazione in Italia. Quest'anno sembra che un colpo di spugna abbia cancellato ogni problema. C'è Prodi e la sinistra al Governo e la parola d'ordine è partita. Solo felicità, i problemi sono finiti. Oggi va tutto bene, nonostante tutto, nonostante la finanziaria, gli effetti dell'indulto ed il senso di confusione e di precarietà tra la gente, i lavoratori, l'impresa, le famiglie, i risparmiatori, i giovani.
Ecco il testo di Filippo Facci dal titolo "Qualcosa è cambiato":


"Dove sono le barricate?
Dove sono i morti per strada, gli assalti agli alimentari, le interviste del Tg3 al ceto medio affamato e al commerciante disperato?
Dov'è il rapporto Eurispes numero tremila?
Dov'è il clima ansiogeno di Ballarò coi servizi sui pensionati che dormono sulle panchine?
Eppure è un Natale anche peggiore di quello che l’anno scorso registrò un inferno mediatico, un albero di Natale costa 27 euro anziché 25, una ghirlanda 3 euro anziché 2, palle colorate più 5 per cento, bambole più 8 per cento, borse griffate più 9, weekend in Italia più 4,5, settimana bianca più 2,6: dov'è il Corriere?
Dove sono le inchieste di Dario di Vico?
Il Codacons dice che i consumi calano del 5 per cento e che l'80 per cento delle tredicesime se ne va in assicurazioni e bollette e rate di mutui, la Confcommercio dice che cala anche il consumo di salmone e caviale e champagne (meno 6) per non parlare delle vacanze esotiche: schiere di famiglie impoverite migrano verso il Mar Rosso e abbandonano i Caraibi e l'Oceano Indiano, già il ponte di Ognissanti aveva registrato un 27 per cento di presenze in meno, dove sono i giornali?
Dov'è l'inchiesta sui bambini che alla quarta settimana non hanno più latte né panettone da intingervi?
Dov'è il Tg3 che l'anno scorso rilanciò il «Natale senza regali» nei giorni 12, 19, 22, 23, 25 e 26 dicembre?
Dov'è, dove siete?
È cambiato qualcosa?
Che cosa?"

Filippo Facci
Il Giornale 23 dicembre 2006

 
Rispondi al commento:
a_tiv
a_tiv il 28/12/06 alle 10:37 via WEB
Dopo la premessa, con il mio commento precedente, passo a risponderti più compiutamente, non prima però, di aver preso atto delle tue ulteriori precisazioni nel merito del falso in bilancio. Io penso che sia una buona legge al tuo contrario. Se lo dico è anche a ragione veduta. Ho anche i miei buoni motivi per dire che, se non vi fosse, non so quale azienda in Italia non possa essere oggetto di incriminazione per reato penale. Era questa l’arma della magistratura “militante” per poter a suo piacimento intervenire pesantemente anche nella gestione di un’azienda. L’obbligatorietà, con gli strumenti “irresponsabili” dell’azione penale, poteva creare difficoltà anche per la contabilizzazione in attività strumentali di una cena di piacere, ovvero per errori o semplificazioni di contabilizzazione di partite di importo irrilevante. Le leggi si fanno “erga omnes” e la riforma del reato di falso in bilancio come quella del diritto societario erano quasi atti dovuti. Mi dispiace...ma non vado dietro agli episodi ed alle speculazioni nominalistiche...vorrei ricordare che strali sul reato depenalizzato del falso in bilancio, e responsabilità per le modifiche avvenute attribuite a Berlusconi, emersero anche all’indomani del crac Parmalat. Ben si sapeva, invece, come hai giustamente fatto rilevare che Parmalat non rientrava per la questione della soglia di garanzia del 5%...ma piuttosto che farne a meno si è preferito anche far passare per i giornali la ventilata responsabilità...come farebbe diversamente il Cavaliere ad essere anche responsabile delle guerre puniche? Anche la famosa “legge Previti” è del tutto frutto della cieca propaganda, qualora non si debba dire che la carcerazione domiciliare per coloro che abbiano superato i 70 non sia un giusto mezzo per il recupero sociale da contrapporre alla carcerazione nei bagni penali che a quell’ età può significare l’anticamera della cella mortuaria. La cattiveria e l’odio irrazionale anche in questa circostanza ha spesso preso il sopravvento sulla ragione, tanto più che alcuni volevano persino escludere dall’indulto i reati contro la pubblica amministrazione e non i reati più efferati contro la persona. Chiudiamo questa parentesi...anche se faccio notare che il centrosinistra potrebbe riproporre il ripristino del vecchio testo o di altro modificato secondo il suo metro di giustizia...cosa che non ha fatto e non credo intenda fare...sarebbe davvero anacronistico! Non si può essere di parte quando si espongono dati e non opinioni. Io le mie opinioni le ho, fuori di dubbio, e penso che traspaiano dalle righe di ciò che scrivo, ma se parlo di economia parlo di fatti ed anche se parlo di riforme, che poi queste siano condivisibili o meno, allora rientriamo nel campo delle opinioni. Forse ricorderai l’art.18 e ricorderai anche il tentativo di snellire il pubblico impiego, iniziative bloccate all’interno della maggioranza. Le riforme liberali? E quali sarebbero quelle dei tassisti? E perché no quelle della scuola, della sanità, del lavoro? Perché no quelle dei trasporti e dei macchinisti e ferrovieri ed anche degli assistenti di volo? E quella dei giornalisti e delle libere professioni? Sono state spacciate per liberali alcuni provvedimenti che privilegiano le banche! La mia opinione dissenziente è per caso un segno di intolleranza verso Prodi e Bersani o Visco e Padoa Schioppa? E’ stato spacciato per liberale un provvedimento che attraverso il controllo dei movimenti bancari “traccerà” la vita di ciascuno di noi! Posso dissentire? O se lo faccio mi scopro come difensore degli evasori? Il mio dissenso però è ragionato, motivato! Ha importanza, e lo ha se affermo che non ha attinenza con nessun studio e proposta di legge predisposta nella precedente legislatura, come invece è avvenuto per altre leggi, quali il falso in bilancio? Come si fa a spacciare per liberali le vendite al supermercato di medicine da banco quando si sa che Bersani ha esaudito un desiderio della lega delle cooperative che avevano guarda caso già predisposto ogni cosa per farlo? Pensa un po’ ancora e dopo chiudo su questo argomento, perché se non chiudessi mi ci vorrebbe uno spazio tanto dilatato che finirebbe per essere illeggibile, se a proporre il passaggio all’Inps del Tfr fosse stato Berlusconi! L’ immagini le prime pagine di tutti i giornali ed i titoli dei telegiornali, ed i commenti della stampa europea con in testa l’Economist e magari anche il commento dello stesso Padoa Schioppa allora banchiere? “ Berlusconi scippa il trattamento di fine rapporto ai lavoratori”. Caro Fabiochepassa che questa sia la realtà penso che sia incontrovertibile! Passiamo a considerare la leadership del centrodestra. E’ innegabile che il più grosso regalo che si potrebbe fare a D’alema ed agli ex comunisti sia quello di sfasciare il centrodestra. Non avrebbero più bisogno di Prodi e la cosa non sarebbe neanche tanto male. Risorgerebbe la democrazia cristiana con la doppiezza della sua collocazione, con le sue contraddizioni e con la sua natura consociativa. Ai vecchi cattolici si unirebbero i "neodemocristiani laici" quelli del laicismo avventuriero dei Rutelli e dei Bordon e dei Gentiloni. I DS si libererebbero dai condizionamenti della sinistra alternativa e si creerebbe nel Paese un monolitico centrosinistra tipo anni 60 che va da Casini a Mussi attraverso Mastella e Di Pietro, Rutelli e D’Alema, Boselli e Rosi Bindi. Un forte blocco di conservazione delle nicchie di potere gestite da ciascuno, in cui si muoverebbero solo i privilegi per i più furbi, trascinando il Paese in un nuovo periodo di sopore e di immobilismo innovativo ed una riedizione della lotta di correnti e di fazioni. Ebbene pensare oggi di estromettere Berlusconi equivarrebbe a sfasciare il centrodestra. Sarebbe, invece, necessario rivedere il centrodestra ed organizzare il partito delle libertà dove la nuova classe dirigente potrebbe trovare lo spazio per la proposizione ed il lancio di una nuova leadership. L’unico al momento che può avere il carisma e la credibilità per compiere questo passo è Berlusconi. Io non credo al conflitto di interessi, penso sia un falso problema ed uno strumento di disinformazione. L’attuale legge è più che sufficiente. Chiudo, anche se mi riprometto di ritornare su questi argomenti con un post più specifico sulle prospettive del partito delle liberta, ed anche sul partito democratico della sinistra. Ciao e grazie a te per i tuoi contributi al dibattito. Vito
 
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UNDICI SETTEMBRE

Crono 911: tutto su l'11 set 2001  a  N.Y.

Storia, Documenti e perizie ufficiali

su

http://nuke.crono911.org/

 

LA GIORNATA DEL RICORDO

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Il ricordo dei martiri delle foibe e dell’esodo dei 350.000 italiani, giuliani, istriani e dalmati

 

GIORNATA DELLA MEMORIA

27 gennaio 2007 Il giorno della memoria

Per non dimenticare

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Dove eravamo?

Li ho rivisti ieri sera, in bianco e nero, anime tragiche, tragici volti stupiti, adunati come gregge sperduto, chiuso tra cani pastori con sembianze d'uomo.
Latrati incomprensibili davano tremito nascosto alle loro membra, al loro il cuore; la loro anima immobile di terrore, i loro pensieri mortificati da abusi su corpi e anime.
 

Era sempre inverno in quegli anni, anche in primavera e in autunno e in estate.
Dov'eravamo noi, allora?
 

Conducevamo quei treni, tragici forzieri d'umano carico, o li aspettavamo tra la neve, quei convogli? 

Li ho rivisti ieri sera, in bianco e nero, e un attimo eterno di disperazione mi ha investita.
Disarmata e impotente ho sparso inutili lacrime nel guardarli, e ho chiesto un inutile perdono alla vita, per me e per tutti coloro che, allora, calpestarono esistenze innocenti con gli occhi dell'anima bendati.

Ringrazio sentitamente una mia cara e sensibile amica, autrice delle parole. Parole che ho condiviso e chiesto di rendermele disponibili.

 

GRIDO DI LIBERTà

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"Signor Presidente, lei si vanta di aver dato al nostro paese una libertà della quale non ha mai goduto, mentre l'unica libertà che ancora non ci è stata tolta è quella di respirare e camminare, per il resto non abbiamo mai vissuto in una situazione peggiore per quanto concerne le libertà individuali e collettive.

Probabilmente non condividiamo il significato della parola libertà.

In una società libera gli studenti non sono cacciati dalle università in quanto dissidenti, non sono pestati regolarmente dai suoi sostenitori perché contrari al suo governo, non si vedono negare il diritto a organizzarsi in associazioni o a pubblicare riviste.

Lei ci ha accusato di essere agenti di potenze straniere, se riuscirà a dimostrare questa sua accusa ci autoimpiccheremo per aver tradito il nostro paese.

Quelle grida che lei ha ascoltato lunedì, non erano voci individuali, era la voce di un popolo che chiede libertà, democrazia e giustizia.

Impari ad ascoltarla."

Lettera scritta dagli studenti dell'Università di Teheran al Presidente Ahmanidenejad  - Teheran dicembre 2006

 

ICH BIN EIN BERLINER! (J. F. KENNEDY 26.6.1963)

Durante la sua visita a Berlino del 26 giugno 1963, il presidente statunitense John Fitzgerald Kennedy pronunciò un discorso toccante. Il suo discorso sarebbe divenuto simbolo della Guerra Fredda:


«Ci sono molte persone al mondo
che non comprendono, o non sanno,
quale sia il grande problema tra
il mondo libero e il mondo comunista.
Lasciateli venire a Berlino!
Ci sono alcuni che dicono che
il comunismo è l'onda del futuro.
Lasciateli venire a Berlino!
Ci sono alcuni che dicono che,
in Europa e da altre parti,
possiamo lavorare con i comunisti.
Lasciateli venire a Berlino!
E ci sono anche quei pochi che
dicono che è vero che
il comunismo è un sistema maligno,
ma ci permette di fare progressi economici.
Lasst sie nach Berlin kommen!
Lasciateli venire a Berlino! [...]
Tutti gli uomini liberi,
ovunque essi vivano,
sono cittadini di Berlino,
e quindi, come uomo libero,
sono orgoglioso di dire,
Ich bin ein Berliner! (sono un Berlinese).»

* * *

A berlino ci sono andato nell'agosto del 1971.

Dopo 10 anni dalla realizzazione del "muro" nella notte tra il 12 ed il 13 agosto del 1961.

Il 12 ed il 13 agosto del 1971 ero a Berlino.

Mi sono recato nella parte est della città il giorno 12, con un permesso che mi scadeva a mezzanotte, ho rischiato la chiusura del varco per una sfilata militare che m'impediva l'accesso alla Friederich strasse, unico passaggio per turisti e stranieri.

Il 13 agosto la Berlino comunista celebrava la separazione della città con una parata militare oceanica: celebrava il muro.

Ero là anche il 13 agosto mattina ad assistere.

Honeker sul palco nella Under Der Linden che arringava la folla.

La sua voce severa, dura, autoritaria.

Non avevo mai visto e sentito niente di simile dal vero.

Non capivo le parole ma ne interpretavo la violenza.

Mi sono sentito berlinese anch'io.


Vito Schepisi
 

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