WEBPOETICA IL GIOCO DELL'ANIMA
Rilanciamo il gioco letterario iniziato da JouleSal il 7 novembre 2010
Lo aggiorneremo mano mano seguendone e proponendo nuovi 'sviluppi '....
Affinchè la poesia dell’Anima
e l’iniziativa dello Spirito
dirigano Mente creativa
al non-luogo agognato
un titolo:
Il gioco dell’Anima
ed un inizio……
.....commenta ed aggiungi quelli che consideri opportuni
?
Post n°27 pubblicato il 01 Aprile 2011 da joulelife
Cap 15.2 Dafne, rimase cosi'… a bocca aperta: "Non ricordo nulla!!" Oddio.. perche' mi guardate tutti .."?? - Disse Lei sconvolta quasi avesse davanti degli estranei. Vuota la mente, si giro' di scatto verso la telecamera e a piccoli passi, quasi spaventata ma incuriosita, si avvicino' e con grande meraviglia rivisse l'accaduto. "Ora ho capito" - disse a gran voce come se fosse un altra persona - "mi ricordo tutto..." . Fu dura raccontare la sua infanzia; orfana dei genitori gli raccontarono che la loro morte fu causata da un incidente stradale. Cresciuta in un monastero coreano, imparo' l'arte del Taekwondo e la lettura degli Astri Celesti: Tutto aveva un nesso...ora, solo ora capiva: ' I suoi genitori non morirono in un incidente...ma erano stati uccisi perche' avevano scoperto il modo di viaggiare nel Tempo..e DAFNE ...aveva la mappa ....tatuata... - Dafne- sulla spalla destra: varchi infiniti sull'universo... Possibilità inimmaginabili di navigarlo per intero e viaggiare oltre i confini del Tempo e dello Spazio. “Tutte le categorie della mente umana ormai sepolte dalla certezza che ... è tutto... lì!” “Nell'assenza di limiti e definizioni...” Kata si soffermò a riflettere...e per un attimo si sentì leggera....leggera.... - kat Come senza peso anche la Ricercatrice si era raggomitolata ad un'idea, e le sue dita digitavano in fretta seguendo il pensiero di....quell’amore .. bello, sbocciato sulla rete, ( mare virtuale, specchio del cosmico oceano) , stava scrivendo un email: “…..A volte la solitudine è fatta di silenzi.. si, anche il mare, a volte, è silenzioso .. o almeno cosi pare.. e spesso i silenzi si confondono… sono forse di stanchezza.. di noia.. forse di malinconia.. sono... forse anche di nostalgia”. ‘ Si, non si parla ma si pensa.. si sussurra .. allora ... “Ti sussurrerò un bacio, lo farò piano, adagio, con dolcezza… senza che te ne accorga… perché non sò a cosa pensi.. non so se mi vuoi, in questo momento.. e quindi senza disturbarli.. le mie labbra cercheranno il tuo volto. Anche se tutto, intorno a me, è solo aria.. spazio.. vorrei disegnartelo ed inviare i sentimenti che hai scatenato nel mio animo con un fax...d’amore. Il mio bacio è un bacio leggero come piuma e Ci metterò tutto l'amore del mondo.. anche se mi graffia il cuore… le mie labbra volano, nello spazio, in questo cosmo di cui sono innamorata. E’ un spazio tutto mio, oltre l’ immaginazione.. mite.. un guanciale caldo una mano fornicata .. un cuore fatto d’aghi..e spicchi di sole.. in un sottile gioco di pensieri… Ti donerò il fulcro del mio eden di sogni.. fatti di innocenza e fuoco… somiglianti un po’a stelle mentre respirano e desiderano; Simili a farfalle .. e api.. e coccinelle .. ma sei anche onda.. di quel vento stellare che diventa ali.. che mi abbracciano.. ne sento l’eco.. e custodirò per sempre il suono... perché non conosco la tua voce .. mi arriva cosi.. Nelle mie giornate scure come una commenta frantumata leggo le tue perle.. e dono tanti baci che volano.. sono labbra semi aperte.. rose dai petali siderali, asterischi di cuore.. che desiderano toccare la tua anima.... Vorrei amarti come mai amato, o meglio, mai saputo amarti …come si amano le cose divine... che non hanno macchie, interessi … Vorrei amarti oltre la stessa vita… come l’orizzonte, come le cose più pure, nell'ombra tra anima e cuore… mentre ti coccolo come se tu fossi Li .. davanti a me.. sono coccole tenere, quelle di cui abbiamo bisogno per sentirci unici. E mi illudo che sarai sempre là, ad aspettarmi, nel mondo di fantasia che abbiamo costruito per noi, dove vivrà per sempre il nostro (?) (il mio sono sicuro) …amore senza limiti… per me è la cosa più bella.. non sto danneggiando nessuno penso che stiamo nutrendo le nostre anime…. Sei la cosa più bella che mi è capitata.. strano: io che sono cosi scettica.. io che soltanto.. piangevo.. (non che adesso non piango, ma le lacrime si asciugano mentre ti scrivo) sono diventata cosi dolce che ogni morfema è piena di alchimia per Te.. e a volte amo anche la vita che prima odiavo.. soltanto. Ti bacio a modo mio.. anche se non conosco l’arte del bacio.... ma sono originale.. e conosco l’arte dell’ anima.. e quella, ti assicuro, la conosco molto bene! Sei molto importante per me.. Sono la tua..." -Rad- Dopo il fiore dai mille petali i led degli schermi continuavano a sfogliare piccole pagine in rapida successione sino ad illuminarne una.... in particolare.. un componimento, scritto a due mani, dei versi ed un commento finale: “Apro e chiudo gli occhi vedo lo stesso spazio bianco e turchese , tanto bianco.. e .. come ovate, volano davanti a me". " Non so se sono sveglio oppure ..sogno.. ma vedo la mia vita…. sono immagini di un film senza attori ed attrici,.. ma soltanto.. aria.. Vedo.. un anima gioiosa volare nello spazio .. e vibrazioni.. -rad …ovunque s'espandono, si irradiano impercettibili, … smuovono le coscienze all'azione… alla considerazione globale; ed il pensiero risuona, come un'unica entità . - alma.mia La vita ha un respiro vasto, planetario, non limitato alla Terra! Tutto lo spazio ne è l’orizzonte e la vita può esistere e sopravvivere …. anche a bordo di una cometa”… "..da quando avevo letto quelle parole rubate con i miei occhi dalla gioia del vento … ero contenta perché siamo anime e da qualche parte.. la nostra luce diventa anche corpo…".. -Radovicka Era un’agenda tridimensionale che poco più avanti si infittiva di calcoli, riflessioni scientifiche... poi una domanda: “Può un vortice virtuale avviluppare una galassia e spingerla oltre ogni confine immaginabile?” In una grafia chiara, come a sottolinearne intensità e coerenza. Si contrapponevano i tratti successivi, spigolosi, marcati su pagine quasi strappate, indelebile segno di una profonda inquietudine: “Il buco nero che dicono ci stia in mezzo, come un compattatore di schifezze, come può lasciarsi irretire da sogni umanamente infantili? Ebbene, pare che le cose funzionino così: guardiamo il cielo e ci vediamo più cose che in terra.” - J - ..W.. Nelle seguenti la scrittura diveniva minuta, irregolare e frettolosa; una personalità camaleontica doveva esserne la fonte. I monitor della sala degradavano nello spento nero, lasciando fiocamente intravedere quanto v'era scritto alla fine: "Nulla resterà di queste pagine, di ciò che scrivo, ..Loro.. sono già sulle mie tracce, ma micro-particelle d’inchiostro attraverseranno l’aria in attesa che un giorno..Tu .. Dafne... potrai sentirle.. ed approdare in un altro universo .. quello di ...anima.. spirito… mente." -J- Ci nutriamo per vivere.. per poter avere la forza di stare in piedi.... poter svolgere e fare cio che sempre gli altri si aspettano da noi.. ma è il nutrimento dell'anima quanto veramente ci tiene attaccati alla vita... è per questo che si fanno le pazzie.. per realizzare quei sogni che da sempre ‘ desideriamo ’ ... e per i quali vale la pena viverla.. la vita. In quella scrittura emergeva la forza e la genialità .. non semplici parole.. era un grido che nasceva dal cuore e cercava di raggiungere colei che … amata immensamente.. era stata fasciata in un manto d’Anima dai genitori, costretti a lasciarla, per salvarla dai non-umani. - aRduSogno - J- |
Post n°25 pubblicato il 30 Marzo 2011 da joulelife
Cap 15.1 Come liberare, la bimba curiosa, sbarazzina, innocente che la strada del ritorno ha sbagliato, ed è ora impigliata, tra le strette maglie del male? Con le dovute precauzioni, si approfondivano le analisi mentre la starship posizionava in coda la rotta, sfruttando la scia della nuova cometa. Gran parte del materiale e della strumentazione era stata trasferita nella sala centrale consentendo così all’equipaggio di lavorare spalla a spalla e comunicarsi in tempo reale le novità. “Forse è stata un’ illusione la scoperta della ‘non materia’, Nibirù poi, sembra rimanere il mistero di sempre” stava crucciandosi il prof che comunicò: “ L’equipe del Very Large Telescope ha individuato un buco nero.. distante e grande molto più di quelli trovati sin ora…” Il contatto con la sede astro-pirata terrestre lo aggiornava di continuo. –“Possiamo sapere di quanto.. superiore?” chiese Katartica – “2012 volte quello del nostro sole”- fu la risposta. -“E’ un dato da non prendere alla leggera, - asseriva Maja: “Osservando meglio queste misure c’è da preoccuparsi” “Si, è curioso... pensare in scala ultra-cosmica; fino ad ora, in pratica, si è discusso su base valida solo per masse e buchi neri ‘mignon’ - cercò di sdrammatizzare Prof. “ Ne sono certa, spingendoci oltre la nostra galassia, Nibirù risulterà essere un ‘peso piuma’,” rincarò la dose Dafne risvegliando con le dita l’aquila tatuata sulla spalla : “Rammentate.. che il secondo aveva una massa quasi stellare?… -“ Si, la stessa di quella che si sta frantumando” rispose Occhi di gatta - Prof, dove si trova, di preciso, questo buco nero? la Ricercatrice di sogni, - Nella Galassia Onda Joa 3000, - E .. Abbiamo i suoi parametri? chiese Maja - 10 milioni di anni-luce dalla Terra ...” concluse Prof tra la sorpresa generale: “ ma ... aspettiamo ... stanno verificando le condizioni di seeing (la turbolenza atmosferica) ed inoltre l’osservatorio del Paranal e YWUY cercano conferma -Radovicka -J- Niribu, quell'Astro-non-materia, aveva lasciato un pezzo di sè, tempo addietro, li' lontano sulla Terra: 'nel Triangolo delle Bermuda'. I visitatori ignari avevano da tempo avvertito delle strane Energie Negative.. ed erano ... ormai leggenda. " Ora...qui.. nel Cosmo Siderale, quale Potrebbe ESSERE un 'Arma per aprire quel sarcofago?? ...Quale?" Il pilota Dafne, pensava tra Se'.. -" un arma potente?? ..Ma quale??" - Le incisioni sulla sua Pelle iniziarono a risplendere, come se un 'qualcosa' avesse azionato un interruttore. I tatuaggi iniziarono ad unirsi in una Mappa stellare. Dafne.. era un po' spaventata.. turbata da questa strana situazione. Era li' inerme. Si era sempre domandata.. il perchè di tutti quei segni sulla sua pelle...e tutti ...la osservavano. -Dafne- La figura di Dafne, che tanti artisti aveva ispirato, riaffiorava dal mito: "Le gambe, tornite dal sole, si tingevano della ninfa smeraldo, accostato il calcagno al tallone, il tronco d’alloro radicò dalle dita". Kundalini svolse il cammino e - muovendo le spire per la metà e tre volte la sua circonferenza-, accese il loto dai quattro petali. Dal Muladhara, lambendo l’anfora del sesso, proseguì l’ascesa sinuosa ed avvolgente infiammando Svadhisthana. La forza generatrice percorreva i chakra risvegliando l’apertura dei petali, dieci del plesso solare ‘Manipura’, dodici del centro del petto ‘Anahata’ ed in un crescendo d’estasi coscenziale quelli della gola ‘Vishuddha’ e dell’ Ajna’, il terzo occhio, sino al Sahashrara, la corona, il chakra dai mille petali dell’iride: la vibrazione connessa alla fonte. - JouleSal Sconvolti ed affascinati dalla metamorfosi, tutti indagavano se stessi cercando gli stessi sintomi sulla loro pelle.. stranamente… niente! Cosa dunque le stava accadendo ..? Prof provò a pensare l' origine dei buchi neri… al perchè dell’attrazione cosi intensa da impedire alla materia ed alla luce una qualunque irradiazione.. ad un possibile collegamento con questo strano fenomeno.... - Radovicka ..improvviso.. il mandala ‘arcobaleno’ si espanse investendo Mac, l’immemore. Njor si trovò a sondare la sua origine ripercorrendo tutti i contenitori come concentrici cerchi dell’albero genealogico: Dalla nascita sulla nave, alla mutazione forzata operata (dai non-umani); dall’uomo primo al di questi creatore -speculazione teorica vibrazionale - dell’altro (creatore). La dualità maschio - femmina, Spirito – Anima, emanazione multi-cosmica recepita dai sensi e virtualizzata in sottoprodotti quali: tenebre – luce; nero – bianco e così via.. La simil-Mente umana, virtuale ologramma ed atto, della reale Cosciente-Mente, forma del ‘pensare’. Poi i colori tornarono metallici, erano di nuovo quelli della starship pirata, non era passato che un istante e mezzo, ma qualcosa era cambiato. Radovicka soccorse l’esausta Dafne che si riprendeva rapidamente così come in un lampo andò in fumo il ricordo dell’ accaduto; - l’occhio meccanico aveva registrato ogni cosa ma la mente dell’equipaggio se ne era già svuotata... completamente. In memoria.. ora ..confuso c’era :un ‘improvviso lampo’ nella strumentazione sulla quale Dafne stava lavorando, lei stessa, immemore ed in piedi, era in ascolto:. Dalla Webpoetic Space Agency arrivava la conferma del Paranal: “position... Onda Joa 3000 ...denomination.... dark star.... distance...10 million.. -Joule "Non è detto sia insondabile, bisognerà relazionare al meglio micro e macro cosmo".. stava pensando Prometheus quando: – “il raggio resta direttamente proporzionale alla massa? " gli chiese la Pergamena bianca. - "Non precisamente, lui rispose: “ aumenta linearmente con la massa, un ipotetico buco nero di massa pari a quello del Sole avrebbe un raggio di 6 km, mentre per una massa pari a quella della Terra il raggio sarebbe di solo 2 cm. Ma..... quanto può accadere in prossimità di un’orizzonte degli eventi è difficilmente prevedibile”. “Abbiamo verificato che anche il collassamento del wgj, al contatto con “l’urlo”, il volto misterioso, è indefinibile”.. informò Katartica.. “Si, sembra trovarsi dinanzi al concetto di orizzonte delle particelle” aggiunse Occhi di gatta. –“ Stavo giusto pensando all’effetto a spirale, all’ipotesi di Kerr” replicò Prof “due orizzonti degli eventi distinti e lo spaziotempo che entra in rotazione trascinato dalla rotazione del buco nero come un gigantesco vortice..” - “..che aumenta la massa e quindi la densità … milioni di volte quella del sole..” Maja unì a quanto affermato da Prometheus. - “Ma... Che ruolo hanno... nell’universo?” - chiese la Ricercatrice di sogni.. - “Io penso che abbia particolare importanza per l’essere umano” le rispose Wooden: “ Porta alle estreme conseguenze i nostri concetti di spazio e tempo. Dalla sua superficie ideale - l’orizzonte degli eventi- la velocità di fuga è maggiore della velocità della luce…” aggiunse. -Radovicka “.quindi.....curvatura infinita dello spaziotempo, nascita di cunicoli al suo interno ..e...” in un crescendo di considerazioni che si rimbalzavano Maja ed il Prof: “se i cunicoli collegano due regioni diverse dello spaziotempo.... si può ipotizzare! ... “ Cosa?” quasi gridò Sally, “Che è possibile viaggiare nel tempo!” Esclamò Mac che si era avvicinato a Dafne e toccandole sulla spalla l’aquila tatuata le chiese: “Non rammenti nulla?” Come avesse azionato un’interruttore, l’occhio meccanico, della telecamera a circuito chiuso della sala della starship, sollecitò i led degli schermi olef 3DS che trasmisero la registrazione di quanto era avvenuto poco prima:..J..... |
Post n°24 pubblicato il 21 Marzo 2011 da joulelife
Cap 15 “Dall’ osservatorio è arrivata la conferma .... il pianeta ha una coda, ora assomiglia ad una cometa” – comunicò, non senza sorpresa, Alex … - L’ orbita si trova molto vicino alla sua stella - confermò Prometheus.. - Quindi, sarà rovente?!.. chiese Maya - - Si, il prof: " i suoi strati piu esterni fanno registrare temperature che superano gli 800 gradi" - Ma l’ intenso calore farà evaporare gran parte del gas…- Maja – “Proprio cosi”, aggiunse il prof- “e viene spinto via dal respiro ardente.. del vento stellare, sono flussi di particelle lanciate di continuo” . "Allora sarà necessario valutare le variabili del fenomeno e rifare i calcoli – affermò pensierosa Katartica immettendo dati su dati nell’elaboratore di bordo, - "Ma adesso informiamo tutti", disse il Prof, "le novità rendono la cosa ancora più complicata". All’equipaggio riunitosi in plancia:- “Occorrerà agire d’anticipo e tralasciare la simulazione sperimentale prevista. Avremo appena il tempo di avvicinarci abbastanza per raccogliere i dati dell’escavatore wgj-rover prima che il pianeta schizzi via”. Potremmo approfittare della sua scia! - esortò Dafne, “... se la direzione rimane quella attuale”. “Vedi?” disse, indicando il tracciato a Katartica: “Punta al centro dell’universo, proprio tra le fauci del buco nero” “ Arrivano i primi dati da wgj-rover” annunciò Occhi diGatta, mentre NoiVibriamo guidava Sally e Mac ai comandi ‘appendici mobili’ della nave. “ Abbiamo visite” disse sorridendo “Il pianeta lo ha sputato via, sembra malconcio ma.... Eccolo quà!” Con un’abile manovra NoiVibriamo aveva agganciato l’escavatore e dava indicazioni affinchè il recupero fosse rapido ed efficace. I tecnici corsero verso la camera d’imbarco inseguiti da Radovicka che gli impose di indossare le tute antiradiazioni; poco dopo il cervello elettronico ‘wgj’ era sul banco della sala indagine e, connessi i cavi, iniziò a ‘informare’ ciascuno per la sua competenza. La Ricercatrice di Sogni ne aveva già estrapolato la psiche-artificiale e.... 'Skrik' esclamò, -Radovicka - Joule “ Davvero?!” - Maja enfatizzò .. “Cosa?” chiese a sua volta Sally che le guardava senza capire. “ L’urlo, Skrik in norvegese, .. il dipinto di Munch” «.... quando il sole tramontò, il cielo si tinse all'improvviso di rosso sangue. Mi fermai, .... Sul fiordo nero-azzurro e sulla città c'erano sangue e lingue di fuoco. ... e sentivo che un grande urlo infinito pervadeva la natura. » "E' parte della scena descritta dallo stesso autore" risolse la Ricercatrice. Ecco dunque cos’era il volto su Marte: un urlo d’angoscia, che divorava se stesso ed ogni traccia di vita. Le conferme non tardarono a venire; l’esame dei campioni rivelarono la loro anomala composizione: Materia? No!, Antimateria? Nemmeno - l’implosione era causata da ‘assorbimento’ senza rilascio d’energia - in barba ad ogni legge di conservazione. Assurdo!?! - Joule Era sorprendente quanto wgj stava trasmettendo.. era come se avessero aperto il vaso di pandora.. una quantità infinita di energia si sprigionava ma 'inespressa', avvolta in se stessa. Era quasi ...come essere dentro alla mente di un dio.. egoista... concentrato nell'atto di presentare loro, attraverso wgj, ...cosa? Tutti accorrevano per capire cosa stava succedendo..e.. - aRduSogno ..man mano che l’equipaggio confluiva la ‘cosa’ aumentava. In Maja scattò la molla: “ Succhia la nostra Anima” gridò! Contrapponendosi I volti, già bianchi, ripresero colore, la razionalizzazione del processo lo interruppe all' istante.. L'incanto del vaso rifluì in nero fumo. Avevano dinanzi frammenti di non-materia, il parassita puro, forse l’essenza di: ‘Nibiru’ l'astro-viaggiante del Sistema-Male. Alle onde di infinite possibilità, della fisica quantistica, si opponeva in essa la mancanza assoluta di probalità, non particelle d’esperienza ma imposizione quantica. Sembrava chiarificarsi cosa avesse causato la scomparsa di ogni traccia di civiltà marziana , atlantidea, dell’uomo primo terrestre e chissà quante altre forme di vita nel cosmo. Procedeva ‘sistematicamente’ lungo gli assi spazio- temporali attraversando le dimensioni una dopo l'altra. Utilizzava la potenza animica come propellente e serbatoio d’immortalità, una volta isolata in contenitori di - non-materia rivestita di 'anti-coscienza'- Come scassinare questo sarcofago? Era la domanda che si poneva l’equipaggio intero. Cap 15.1 Come liberare, la bimba curiosa, sbarazzina, innocente che la strada del ritorno ha sbagliato, ed è ora impigliata, tra le strette maglie del male? Con le dovute precauzioni, si approfondivano le analisi mentre la starship posizionava in coda la rotta, sfruttando la scia della nuova cometa. Gran parte del materiale e della strumentazione era stata trasferita nella sala centrale consentendo così all’equipaggio di lavorare spalla a spalla e comunicarsi in tempo reale le novità. “Forse è stata un’ illusione la scoperta della ‘non materia’, Nibirù poi, sembra rimanere il mistero di sempre” stava crucciandosi il prof che comunicò: “ L’equipe del Very Large Telescope ha individuato un buco nero.. distante e grande molto più di quelli trovati sin ora…” Il contatto con la sede astro-pirata terrestre lo aggiornava di continuo. –“Possiamo sapere di quanto.. superiore?” chiese Katartica – “2012 volte quello del nostro sole”- fu la risposta. -“E’ un dato da non prendere alla leggera, - asseriva Maja: “Osservando meglio queste misure c’è da preoccuparsi” “Si, è curioso... pensare in scala ultra-cosmica; fino ad ora, in pratica, si è discusso su base valida solo per masse e buchi neri ‘mignon’ - cercò di sdrammatizzare Prof. “ Ne sono certa, spingendoci oltre la nostra galassia, Nibirù risulterà essere un ‘peso piuma’,” rincarò la dose Dafne risvegliando con le dita l’aquila tatuata sulla spalla : “Rammentate.. che il secondo aveva una massa quasi stellare?… -“ Si, la stessa di quella che si sta frantumando” rispose Occhi di gatta - Prof, dove si trova, di preciso, questo buco nero? la Ricercatrice di sogni, - Nella Galassia Onda Joa 3000, - E .. Abbiamo i suoi parametri? chiese Maja - 10 milioni di anni-luce dalla Terra ...” concluse Prof tra la sorpresa generale: “ ma ... aspettiamo ... stanno verificando le condizioni di seeing (la turbolenza atmosferica) ed inoltre l’osservatorio del Paranal e YWUY cercano conferma -Radovicka Niribu, quell'Astro-non-materia, aveva lasciato un pezzo di sè, tempo addietro, li' lontano sulla Terra: 'nel Triangolo delle Bermuda'. I visitatori ignari avevano da tempo avvertito delle strane Energie Negative.. ed erano ... ormai leggenda. " Ora...qui.. nel Cosmo Siderale, quale Potrebbe ESSERE un 'Arma per aprire quel sarcofago?? ...Quale?" Il pilota Dafne, pensava tra Se'.. -" un arma potente?? ..Ma quale??" - Le incisioni sulla sua Pelle iniziarono a risplendere, come se un 'qualcosa' avesse azionato un interruttore. I tatuaggi iniziarono ad unirsi in una Mappa stellare. Dafne.. era un po' spaventata.. turbata da questa strana situazione. Era li' inerme. Si era sempre domandata.. il perchè di tutti quei segni sulla sua pelle...e tutti ...la osservavano. -Dafne. La figura di Dafne, che tanti artisti aveva ispirato, riaffiorava dal mito: "Le gambe, tornite dal sole, si tingevano della ninfa smeraldo, accostato il calcagno al tallone il tronco d’alloro radicò dalle dita". Kundalini svolse il cammino e - muovendo le spire per la metà e tre volte la sua circonferenza-, accese il loto dai quattro petali. Dal Muladhara, lambendo l’anfora del sesso, proseguì l’ascesa sinuosa ed avvolgente infiammando Svadhisthana. La forza generatrice percorreva i chakra risvegliando l’apertura dei petali, dieci del plesso solare ‘Manipura’, dodici del centro del petto ‘Anahata’ ed in un crescendo d’estasi coscenziale quelli della gola ‘Vishuddha’ e dell’ Ajna’, il terzo occhio sino al Sahashrara, la corona, il chakra dai mille petali dell’iride: la vibrazione connessa alla fonte. - JouleSal Sconvolti ed affascinati dalla metamorfosi, tutti indagavano se stessi cercando gli stessi sintomi sulla loro pelle.. stranamente… niente! Cosa dunque le stava accadendo ..? Prof provò a pensare l' origine dei buchi neri… al perchè dell’attrazione cosi intensa da impedire alla materia ed alla luce una qualunque irradiazione.. ad un possibile collegamento con questo strano fenomeno.... - Radovicka ..improvviso.. il mandala ‘arcobaleno’ si espanse investendo Mac, l’immemore. Njor si trovò a sondare la sua origine ripercorrendo tutti i contenitori come concentrici cerchi dell’albero genealogico: Dalla nascita sulla nave, alla mutazione forzata operata (dai non-umani); dall’uomo primo al di questi creatore -speculazione teorica vibrazionale - dell’altro (creatore). La dualità maschio - femmina, Spirito – Anima, emanazione multi-cosmica recepita dai sensi e virtualizzata in sottoprodotti quali: tenebre – luce; nero – bianco e così via.. La simil-Mente umana, virtuale ologramma ed atto, della reale Cosciente-Mente, forma del ‘pensare’. Poi i colori tornarono metallici, erano di nuovo quelli della starship pirata, non era passato che un istante e mezzo, ma qualcosa era cambiato. Radovicka soccorse l’esausta Dafne, il ricordo sfumava rapido come l’accaduto, (ma l’occhio meccanico aveva registrato ogni cosa), la mente dell’equipaggio se ne era già svuotata completamente. Il ricordo confuso era divenuto per tutti .. o quasi..: un ‘improvviso corto nella strumentazione sulla quale stava lavorando Dafne, ancora confusa, ma già in piedi. -JouleSal- "Non è detto sia insondabile la relazione tra micro e macro cosmo".. stava dicendo il prof – “il raggio resta direttamente proporzionale alla massa? chiese la Pergamena bianca - " Non precisamente, ma considerando che un buco nero… di massa pari a quello del Sole avrebbe un raggio di 6 km, mentre per una massa pari a quella della Terra il raggio sarebbe di solo 2 cm… penso non sia stata questa radiazione, a causare il corto.. -Radovicka
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Post n°23 pubblicato il 20 Marzo 2011 da joulelife
Cap 14 Molti “perché” pongo ai tramonti giunti nel turchese, ed, ogni giorno di più, divento scettica e agnostica. Non ho capito cosa dovrei pagare in questo mondo ingiusto, dove non navighiamo nelle stesse acque e non abbiamo gli stessi strumenti. Io navigo con una barca di carta tra sofisticati scafi, faccio fatica nella tempesta e mi irrita la nebbia, ma .. molti … nuotano e annegano nel mare - Radovicka- Dubbi e certezze, contrapposizione atavica messa a tacere dal solo dogma. Consci della infinità stupidità degli uomini, i non-umani ne avevano congegnati tanti, intessendoli negli usi delle popolazioni che man mano asservivano. La gigantesca Anunnaki, lasciata l’orbita nascosta dalla luna, si preparava a lanciarne l’ultimo: nell’estremo tentativo di racimolare le ‘matrici di luce’ ancora ‘sopite’. Nei passati diluvi non c’erano stati contrattempi, tutto aveva funzionato perfettamente. Si era ricominciato daccapo, trapiantando i ‘prescelti’ nelle terre asciutte ed insegnandogli ad adorare! Ma stavolta era diverso, pur padroni della materia, i non-umani vedevano l’onda coscienziale, l’invincibile tzunami animico inondare l’arido cuore umano e contrastare: - l’arrivo del preconfezionato ‘giudizio universale’.- Gli spettro-ologrammi preparati per il ‘finale’ venivano disturbati dalle vibrazioni che il cerchio, sulla starship pirata, emetteva in crescendo. Le scenografie ed i personaggi delle passate tragedie: “la ‘fine del mondo’, si ammucchiavano una sull’altra rendendo il tutto una tragicomica ... poco tragica ma molto comica: “Zeus saettava con Ra, Budda continuava a mangiare mentre dee e dei Mu dibattevano ferocemente con gli Atlantidei; l’ologramma era nel panico e si materializzava un dilemma: "A chi è stata assegnata la parte del protagonista?" Era ora, i pirati e le corsare stellari dovevano tornare all’esperimento, trovare l’accesso al mistero, al buco nero, ed impedire l’intervento del Sistema-Male. Tutto sarebbe naufragato se il sommo, e la somma, tra gli dei ‘il Nibiru spietato' fuoriusciva dall’antro. Ciascuno, sulla terra, doveva oramai fare il suo corso, la rinascita è interna, personale! Chi aspetta ‘dall’alto’ un miracolo non può che auto-negarsi l’unica forza capace di compierlo: Se stesso! -Joule- 14.1 L'essere se stesso completa un mosaico di vite ove chi attese dall'alto non fu che un piccolo frammento nel giro del mondo... che inconsciamente seppe di aver tal forza.. ma non chiuse il cerchio. -Occhi digatta Un’ultima raffica di versi, poesia dall’Anima concentrata: " Vivo su questa pianeta, in cui ‘RA è diventato Aton … mitica placenta fertile dell’universo ..del sole, della luna, di venere e l’arcano Sirio… Vivo come un estranea, come se niente mi appartenesse. Soltanto vago, non come sognatrice, ne svogliatamente - sento soltanto tristezza e dolore-. Amo le nuvole perché si trasformano in pioggia nei miei occhi e mi sento per un po’ libera. Amo il silenzio e lo abbraccio come un cipresso che stringe la sua lapide, fedele a quel marmo su cui, con le sue fronde spezzate, scrive geroglifici sull’ epitaffio. Guardo i tramonti, mentre il sole si spegne dentro di me e quel viola e argento si mischiano aspettando l’oscurità. Appare la Luna, anche se pallida, mi ha guardata a lungo e poi, come una ladra, mi ha rubato i pensieri prima che io le parlassi… Sotto questo cielo anch’ io sussurravo, ma Lei inganna, sembra mi segua, ma è fedele al suo Sole. Osservo le stelle, sono miliardi,… la stella polare abbraccia la croce del Sud… il turbinio delle stelle disegnano l’occhio divino … il ciclone cosmologico.. polverizza l’ ordine tra la vita e la morte… Si, muoiono troppo.. tra terra e mare.. mi perdo in questo cosmo complicato da contrasti ed anomalie, ed io un Anima errante, convinta che ci sarà un feeling di continuità, forse fuori dalla mente terrestre, ... io mi sento fuori dalla tua vista.". -Radovicka Poi la nave stellare diresse verso il misterioso volto su marte.
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Post n°22 pubblicato il 19 Marzo 2011 da joulelife
13.3 L’ Indifferenza umana: “il peggior nemico nell' universo”...Radovicka Indifferenza, che uccide un'altra anima in tacito ascolto… Su questo scoglio si infrange l’anima come le onde, e si disegnano le architetture umane più angosciose che la rendono.. presenza statica come un blocco di marmo. A negare la conoscenza della vita è quel timore che, guardare l'altra anima con anima, possa trasformarci … la vita diventa allora un duello con occhi di cobra, “luccicata” da un ipocrisia bugiarda… La mia impalcatura scheletrica sa che nel dubbio c’è sempre un’uscita, ostacolata da un lapide invisibile, da abili sfumature e segni. Vincibile tristezza, rinchiusa dentro quella prigione come ninfee candide sullo stagno pandemico. L’anima è una linea retta, non un incrocio di campi magnetici, è pura vibrazione. Il supremo confronto con la tristezza , fa paura , è l’’impronta che trae da un’enorme macigno, una scheggia e colpisce le membra... In quello spazio di fuoco inizia da quella che ti appartiene, cerchi di alzare il pugno e batterlo forte in segno di rivolta, per liberarti, … la tua vita desidera la libertà nonostante sia nata …legata …..con le catene sociali… -Radovicka Ed ad ogni pensiero, ad ogni verso trasmesso dall’Anima. una ‘falsa’ visione si dissolveva; e luoghi di culto, creati dal terrore, riassumevano le loro fattezze di cemento e bugie. Il volto nascosto, la bestia, ricoperta di pelle umana, era visibile a chi, non a fuochi fatui o luminescenti miraggi, aveva rivolto lo sguardo. Nell’intimo essere, gli Umani stavano trovando la forza di combattere i non-umani e, come faro nella notte, il cerchio in vibrazione, dell’equipaggio della starship, ne aumentava la coscienza. -Joule- Ciò che assumeva l'assurdo, inumano pensiero, era la totale indifferenza verso un mondo che ‘non comprende il nulla’ …alimentando distruzione....... distruzione inaudita nello scenario della non consapevolezza. -Occhi digatta Gli Umani erano capaci adesso di affrontare l'impossibile...ma dinanzi.. uno scoglio... che sembrava insormontabile: la Paura!, "quella paura del futuro, dell'uso delle armi per assicurarne una buona fetta ai propri figli...la Paura di non riuscirvi....la Paura di non sapere nemmeno fare un tentativo".... Si guardarono negli occhi, uno per uno: cercarono, uniti per mano, di dare un nuovo significato al terrore delle loro anime:"la Paura adesso era stimolo all'azione...la Paura era divenuta Coraggio!!!" -Katartica Dare voce all’Anima, connettere i propri pensieri e, come in analisi, fare di tutti le proprie.. paure e speranze ….. il coraggio non era cosi facile da acquisire… in molti Camminavano su sentieri dolorosi ed ingannevoli, e nel dolore sei incerto, pallido e debole. Nulla era come prima e tanti preferivamo quel silenzio casto come una pagina vuota. Quel silenzio era fatto anche di disegni e calligrafia - retina dell’aria -.. pieno di curve e spigoli, linee intrecciate a plasmare l’architettura delle più profonde angosce… che l’infida luminescenza proteggeva…. Forse i versi sono ‘arte morta’, non sappiamo ascoltare, ci fermiamo a metà della frase, abbassiamo gli occhi o giriamo le spalle, senza sorridere, o fingere un sorriso… Mi capita .. Piango da sola, sulla triste via emersa dall’argento, cercando quel .. azzurro, quel .. ombelico… il mio seme! E la triste certezza del segno orbita nel cuore, la mia condanna, come fossi sempre proiettata Lì, in quelle onde e quei cerchi fatti dallo spruzzo liquido di macellati pensieri, forse peccatori; Eppure mi sento innocente, e non ho mai capito i criteri del ‘giudizio divino’ che i non-umani hanno riservato per i terrestri. Cap 14 Molti “perché” pongo ai tramonti giunti nel turchese, ed ogni giorno di piùdivento scettica e agnostica. Non ho capito cosa dovrei pagare in questo mondo ingiusto, dove non navighiamo nelle stesse acque e non abbiamo gli stessi strumenti. Io navigo con una barca di carta tra sofisticati scafi, faccio fatica nella tempesta e mi irrita la nebbia, ma .. molti … nuotano e annegano nel mare… - Radovicka- Dubbi e certezze, contrapposizione atavica messa a tacere dal solo dogma. Consci della infinità stupidità degli uomini, i non-umani ne avevano congegnati tanti, intessendoli negli usi delle popolazioni che man mano asservivano. La gigantesca Anunnaki, lasciata l’orbita nascosta dalla luna, si preparava a lanciarne l’ultimo: nell’estremo tentativo di racimolare le ‘matrici di luce’ ancora ‘sopite’. Nei passati diluvi non c’erano stati contrattempi, tutto aveva funzionato perfettamente. Si era ricominciato daccapo, trapiantando i ‘prescelti’ nelle terre asciutte ed insegnandogli ad adorare! Ma stavolta era diverso, pur padroni della materia, i non-umani vedevano l’onda coscienziale, l’invincibile tzunami animico inondare l’arido cuore umano e contrastare: - l’arrivo del preconfezionato ‘giudizio universale’.- Gli spettro-ologrammi preparati per il ‘finale’ venivano disturbati dalle vibrazioni che il cerchio, sulla starship pirata, emetteva in crescendo. Le scenografie ed i personaggi delle passate tragedie: “la ‘fine del mondo’, si ammucchiavano una sull’altra rendendo il tutto una tragicomica ... poco tragica ma molto comica: “Zeus saettava con Ra, Budda continuava a mangiare mentre dee e dei Mu dibattevano ferocemente con gli Atlantidei; l’ologramma era nel panico e si materializzava un dilemma: "A chi è stata assegnata la parte del protagonista?" Era ora, i pirati e le corsare stellari dovevano tornare all’esperimento, trovare l’accesso al mistero, al buco nero, ed impedire l’intervento del Sistema-Male. Tutto sarebbe naufragato se il sommo, e la somma, tra gli dei ‘il Nibiru spietato' fuoriusciva dall’antro. Ciascuno, sulla terra, doveva oramai fare il suo corso, la rinascita è interna, personale! Chi aspetta ‘dall’alto’ un miracolo non può che auto-negarsi l’unica forza capace di compierlo: Se stesso! -Joule-
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Post n°21 pubblicato il 15 Marzo 2011 da joulelife
Cap 13.2 Ed ecco arrivato il momento: le trasmissioni si ammutolirono, un sottile sibilo veniva trasmesso nell'etere. Quasi ipnotico, il silenzio-vibrante raggelò le persone che erano lì, davanti a quello schermo incorniciato di nero. Anno dopo anno aveva "lavato il cervello", inebetito, con messaggi subliminali, gli spettatori, ..… miseri attori di una Pallida Vita. Le pupille di molti cambiarono colore, l'Iride si restrinse, prendendo la forma dell'iride Felino, questi, assunsero di conseguenza una postura rigida, quasi robotica, dalle sembianze animali. –Dafne- I sauroidi, quelli del bar ‘Orione’, erano di nuovo visibili, come pure gli androidi grigi, bassi e capoccioni, e tanti altri, diversi in struttura e dimensione, persino, i subdoli, esseri di luce mutaforme. I veri esseri umani, al loro risveglio, avevano trovato il mondo cambiato, ma …era come se…. lo avessero sempre, incosciamente, saputo: " i dominatori, i prevaricatori, (quelli che Totò - grande 'filosofo' del ventesimo secolo- aveva definito ‘ caporali ’) erano non-umani, solo apparentemente integrati e preparati, in realtà usurpatori, assatanati, predatori d’Anima. Già, ..Anima e la sua immortalità.... Lei, che i risvegliati sentivano pulsare d’immenso nel loro cuore; la matrice di punti di luce che i non-umani volevano possedere.. e.. ora: “ Tiè! ” col cavolo gli esseri umani si sarebbero fatti fregare. -J- Si...col cavolo che ci fregano!!", pensò Maja, dopo aver sbirciato quel che c’era per cena; “ sembrava il particolare tipo di pasta che sua nonna preparava a Pasqua, nel secolo precedente.... "Linguine al cartoccio, mi pare.?!" credette di ricordare, mentre osservava il Prof agitarsi.!!....Sentiva come una forza invincibile dentro sè, una certezza che tutto sarebbe cambiato da allora in poi...Bastava credere nell'amore...e nella sua capacità di operare miracoli. -Kat Per favore d4ny, ‘sulla tabella della simulazione metti l’annuncio: - alle 22,00 tutti nell’aula delle lezioni.’- “Prof, c’e qualche novità” chiese Maja: - “Si, Maja ...al nostro satellite un improvviso lampo di radiazione dallo spazio profondo .. il più potente finora registrato, ha sfasato gli strumenti rendendolo temporaneamente inattendibile”… “Ma non è tutto, dai ricercatori della Web New Agency Space sono arrivati i nuovi dati” , quindi, rivogendosi a tutti disse: “Bisogna studiare il nuovo robot, lo chiamano wgj-rover, è specializzato nel raccogliere campioni dal suolo, a varie profondità;.. La particolarità sta proprio nella punta del trapano, capace di afferrare anche parti sbriciolate, i frammenti minuti.. Vorrei illustrare proprio questo… è un’informazione utile e ci aiuterà ad orientarci meglio nel nostro viaggio. . “Faremo tardi.”. concluse con un sorriso sardonico in direzione di Alex: “ quindi non mangeremo la sbobba di bordo … ho anche prenotato, andremo a cena al ‘Grottino azzurro’..di Capri ”. Ridendo l’equipaggio prendeva posto a tavola, inondando Alex di pacche sulle spalle. -Rad- La cena si svolse allegramente, anche se, da un momento all’altro, era da aspettarsi la reazione dei non-umani. Una parentesi tragi-comica aveva segnato il passaggio dalla mensa alla sala studi: - Joule, visibilmente brillo, a fine cena, aveva recitato alcuni versi, -Inno - aveva titolato l’incitamento impastato dal vino: Nel temporale ho cercato, inutilmente, d’afferrare il fulmine per fare della sua ... La mia potenza. Poi, li ho conosciuti: senza costrizioni di fede, di razza o pensiero, nulla e nessuno, niente da lasciare, moglie e marito, due, distinti, esseri umani ma... uno Spirito, Anima sincrona e folle mente. Vulcanologi entrambi, ricercatori, mano nella mano rifluiti, ... lava nel magma ansimante. Allo tzunami non voltare le spalle, non rifuggire la terra che tremando s’apre ma cercane il fondo, la ragione, la forza e della sua, fanne la Tua ..Terrificante! Ecco, alla catastrofe imminente Tieni salda ..Anima, .. Mente e con Spirito guerriero: " Non gemere, ma cavalca morte Torna ad essere l’infinito, l’eterno di sempre" Pat li aveva registrati e cercava di armonizzarli, nel mentre il prof e l’equipaggio facevano il punto della situazione:“Il lampo è stato di breve durata, Qwtre67 ha presto ripreso il suo normale funzionamento. Per noi nessun pericolo,siamo stati protetti dal nostro schermo para-atmosfera …. Gli esperti del Web Space stanno già cercando di capire l’origine dell’esplosione -X -. così intensa” rapportò Alex - “Alcuni indizi fanno pensare che questa avaria è stata causata da getti di materia. Viaggiavano in parallelo con la velocità della luce .. può darsi siano frammenti di qualche stella, implosa su sé stessa a formare un buco nero. Ho tenuto un symposium sul tema.. poco tempo fa .. ma non è stato approfondito” aggiunse il prof. “Va bene, l’importate è che siamo tornati nella normalità” commentò Maja, Prometheus la guardò e, dimenticò, di averle promesso una sorpresa. Si passò ad approfondire la tecnologia del robot escavatore e, solo ora, le 4.00 passate, in ordine sparso, i pirati e le corsare facevano ritorno alle loro cabine. -Rad- J - L’allarme scattò improvviso, il sistema-male non aveva perso tempo! NoiVibriamo, Maja, Radovicka e tutti gli altri, uniti in un cerchio d’energia, trasfondevano coraggio, Dafne e Katartica dirigevano, verso l’azzurro pianeta, la nave. I non-umani, vistosi scoperti, avevano lanciato la controffensiva e devastavano la terra; confidavano nel panico, la paura, il terrore! Effondevano, nel contempo, false visioni al fine di confondere e catturare Anime d’esseri umani non ancora svegli. Anche gli insensibili poterono sentire il lancinante grido d’allarme della nave, ..la starship pirata: ....... -J- 13.3 Mai come in questo momento c'era bisogno di stare uniti.. gli eventi, indotti, mutavano il pianeta e i non-umani cercavano in ogni modo di portare con sé anime dormienti, seminando distruzione ..il dolore del mondo era un grido silenzioso.. ma negli occhi di chi assisteva, ‘sveglio’ , c'era qualcosa che nessuno, avrebbe mai potuto portargli via.. “ la dignità,.. la capacità di ricostruirsi ..sempre!” Da una parte all'altra della terra una corrente benefica si spargeva e infondeva forza e coraggio. -aRduSogno- L’etere si riempiva di pensieri ‘pesanti’ che, ricadendo, bloccavano le armi, paralizzando i non-umani: ….E sono sparite le melodie preziose del mio profondo cuore… ho usato le cadenze per i miei respiri.. ho usufruito degli intervalli per amare, per meditare su tutto. Il mio diapason ha rovesciato la chiave di violino.. e .. non è più: sinfonia! Rondine migratrice hai cercato, nella pioggia e nel tuono, di diventare un'aquila vestendo di lampi le tue ali… Anche le mie lacrime amano la pioggia, perché nessuno le nota mentre piango,.. nessuno sta li a guardarmi, mosso da curiosità, non… d’amore umano! Le mie tristezze? .. sono povere tristezze, comuni…di tanti, Le mie gioie? .. semplici…ed i peccati?.. banali… Oggi quest’anima pensa di morire… perché stanca e stufa… perché ogni architettura umana le porta angoscia… perché sono spirito rassegnato … malinconia....... Anche ‘tristezza’ ha paura di allontanarsi dal mio essere perché: in nessun altro trova quella ‘egemonia’ che ha su di me… Vetrate di cattedrali tremano …lo spettro gira nel Duomo… specchio in stile gotico, divino e illusorio… Ogni luogo una chiesa, un rosario di tristezza, una falsa promessa .. dinanzi alla mia anima, sette volte dolente…. Eppure li hai visti i peccatori… gli usurpatori .. i profanatori del tempio vero: ' Quello che hai nel cuore e ti parla d’Amore' … e questa anima ….rovescia i suoi versi.. .......nella Triade. L'infinito, l'essere umano, l'eternità .. si fondono nel mistero ..si intrecciano nelle architetture da decodificare con l’archetipica lingua dell'Anima. L' Olimpio che déi vulnerabili abbandonarono .. alla ricerca del nostro Tempio…?. Un dolore con cui hai convissuto, come un malato la sua cronicità. Sei, a volte, più cosciente del solito,ed inizi la manovra analitica.. ti concentri, cercando un modello, una forma.. un linea.. un anello.…ma trovi soltanto un piccolo segmento, ridotto fino ad un puntino.. E proprio quel puntino .. torna a colpire, come un proiettile, al centro dell’orbita .. il cuore. Stranamente il mio cuore non si spacca.. ma crea una serie di cerchi, come una pietra lanciata in un lago, concentriche onde.. di possibilità. Lì , osservo gli anelli.. e pezzetti d'esperienza; penetro, non come un libero elettrone, ma come un pianeta ben posizionato … Fermo.. Statico .. Artico.. Ho voglia di unire quei pezzettini… Non so, se tutto ciò che mi circonda mi appartiene .. non ricevo vibrazioni.. L’ Indifferenza umana: “il peggior nemico nel universo”.... -Radovicka-
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Post n°20 pubblicato il 13 Marzo 2011 da joulelife
“ i satelliti in questo momento stanno navigando in direzione della costellazione di venere.. i dischi d’oro registrano.. e il mio cuore.. suona …ho bisogno di voci.. ho bisogno delle immagini di Maja…della sua voce .. di lei. Affrettò il passo per tornare alla nave:- “vorrei tanto sapere cosa ne pensa lei di quest’amore”. Si chiedeva pensando ad alta voce: “Adesso, qui, mi rendo conto che la vita è fatta di attimi.. (ha ragione Maja).. Sto riflettendo su cosa è Amore.. sono stato deluso… e mi sono immerso nel lavoro e in avventure occasionali, strampalate… è brutto dirlo ma è cosi: Ho dato poca importanza ai rapporti affettivi perché la carriera per me era tutto! Si, sto pensando.. cos’ è vero amore? ...Un sentimento che non ha limiti , confini… supera ogni ostacolo e si distende nell’immensità. Il più bello dei sentimenti:.. che ti riscalda il cuore nelle grigie giornate della vita… che ti ascolta quando hai timore … che sa abbracciarti quando hai voglia di tenerezze… chiuse… dentro ad uno cuore che raggiunge l’indefinito in ogni battito.. sussurrandoti:. ‘l’amore è sentirsi un’unica cosa con l’altro fino a raggiungere l’equilibrio cosmico e toccare le stelle.’ Avevo paura di innamorarmi… ma al cuore non si comanda, e adesso, come l’adagio di una tempestosa sinfonia, lo ritrovo qui, scaldare le mie vene.. in sintonia con il mio mondo interiore… -Radovicka-
Cap 13 Della festa della sera precedente, nella grande sala della regina tra le navi spaziali, ora pirata, rimaneva l’acre odore di fumo delle divise bruciate con le relative cariche ‘convenzionali’. Il comandante con i suoi asserviti erano stati rispediti al mittente: presso l’Ammiragliato terrestre sede della globalizzazione umana e non-umana, coordinata dall’interforze, deviata dall’entità. La fabbrica d’Anime semi-addormentate, cloni di quelle dell’essere umano, imprigionato e munto dai non-animici ( i marse, i sauroidi e tutto il resto - quelli che i terrestri avevano di secolo in secolo denominato ‘dei, mostri, demoni, alieni, non-umani’) si era disintegrata con l’esplosione. Ma il centro del Sistema-Male era ancora là, oltre il buco nero e l’intero equipaggio ne era cosciente. La paura aveva risvegliato i sensi anche dei 7x(X)y7 ( gli esemplari umani che, le interforze deviate, avevano con l’inganno, portato a bordo), e s’era trasformata in furia quando dallo schermo era stato trasmesso l’ultimo progetto secretato dell’ammiragliato, che Pat ed Occhi di gatta erano riusciti a decodificare. Celato nelle profezie di Bahia c’era il piano particolareggiato: - Ritoccato, com’è in corso, il geomagnetismo del sole e della terra, si muoveranno le placche con Eruzioni, piogge torrenziali, terremoti e tzunami consequenziali. Il sole, sollecitato, darà vita, anticipata e amplificata, alla Tempesta solare perfetta. - Sarà bloccata, a questo punto, tutta la civiltà! 72 ore di buio totale, per l’emisfero opposto, quando la terra, cesserà la sua rivoluzione. Invertiti i poli magnetici, la terra girerà in senso antiorario attirando, inesorabilmente, i corpi celesti e… dallo spazio... il Gigante .. (col torace enorme, chiuderà Anime incoscienti, dentro il suo cuore nero)... Nibiru, naturalmente, già nei geroglifici tracciato:.. un immane buco nero alato .... l'anti-Vita … da sempre!- I pirati e le corsare erano più che mai consapevoli della difficoltà di quanto era necessario compiere, ma non c’era null’altro da fare: “Attraversare il buco nero, l’ano e l’occhio dell’universo, raggiungere la dimensione dove stazionava il Sistema-Male e distruggerlo. La dottoressa Radovicka stava rimuovendo i chip di controllo che erano stati inoculati dalle interforze, Maja e la Ricercatrice di sogni preparavano tutti alla auto-analisi, ed attraverso una lieve ipnosi, facevano in modo che l’energia animica distruggesse quelli non rimuovibili chirurgicamente. Lo stato coscienziale aumentava a dismisura, ora che ciascuno aveva preso contatto diretto con le componenti della triade: Spirito-Mente-Anima. La pilota Dafne e la navigatrice Katartica erano intente a perfezionare, col Prof il calcolo della traiettoria ideale per effettuare il - salto ‘quantico’ vibrazionale-. ed attraversare indenni il buco nero. L’attività era febbrile ma il morale alto, lo spirito ama scalare, oltrepassare montagne e confini e la ciurma sentiva d’essere Uno Spirito. - JouleSal - 13.1 Erano stanchissimi quando tornarono alle loro cabine, il prof s’era messo a sedere e controllava i calcoli ..senti bussare.. poi il rumore della porta.. si girò e vide Maja bella come il sole…le sorrise ..l’ aspettava.. Maya lo salutò e disse.. “dall’ osservatorio sono arrivati queste foto.. non sono molto chiare, lievemente sfocate.. ma si nota lo stesso… - No - interrompe professore.. adesso non possiamo più andare avanti con l’immaginazione.. ci vogliono conferme … - “ Si, è cosi” disse Maja “ma in tanto guardiamo queste foto”. ….. ne erano coscienti: il tempo era breve , avrebbero dovuto sfruttarlo abilmente per passare indenni attraverso il buco nero e le loro paure.... Ma Prometheus, sapeva anche che con la nuova vitalità che aveva dentro, con la forza di una compagna forte al fianco, come Maja, nulla avrebbe potuto fermarlo nella ricerca di quell' equilibrio cosmico, per cui tanto aveva lottato nella vita...Sorrise a Maja e osservò meglio la foto ... lei, intanto, leggeva il rapporto: “Dalle osservazioni compiute, è un dato di fatto che esista dell’ acqua sotto forma di ghiaccio sui poli del pianeta rosso. Si suppone altresì che dell’acqua possa esistere e scorrere come fiumi sotto il suolo” – “ Si” apostrofò il prof … “fresca come il profumo della tua pelle”… Il loro sguardo parlava con la lingua del amore. - Rad - Kat - J -
Passarono la notte insieme levandosi di buon ora, dal centro, il responsabile Wooden, aveva lanciato il segnale per i preparativi del personale ripetendo: “la nostra navigatrice Katy ha tutte le indicazioni.. ed il kit necessario”. -“Toccherà abitare in un spazio 200 metri quadri” chiarìva Kat “dobbiamo prepararla al meglio... la nostra simulazione sarà la più realistica mai realizzata” – “Non siamo al grande fratello..” raccomandava Occhi di gatta: “dovremo mettere in atto il massimo della serietà,.. un piccolo errore sarebbe fatale! Saranno 200 giorni ..il tempo per compiere il viaggio”. Dalla Agency Space Ita, la segreta filiale toscana del Prof, era arrivata la ricostruzione extra 3D dell’ambientazione marziana. -“I membri dell’ equipaggio sono pronti a sbarcare” - disse Dafne “ la navicella è entrata nell’orbita … ricordate che la comunicazione, arriverà in ritardo,.. quasi 50 min” - “ No, saranno 30 .. i minuti..” precisò Prometheus: " E' molto importante raccogliere campioni rocciosi ed effettuare, sul suolo, indagini e misurazioni chimiche”, -“ E non dimenticate di connettere gli encefalo- misuratori” aggiunse la Ricercatrice di sogni facendo gli ultimi controlli agli strumenti. Alla consolle, NoiVibriamo diede l’Ok – “Sarà il centro di controllo ad annunciare la prima passeggiata?” chiese la Pergamena bianca, - nel blog dell’ equipaggio, l’emozione era palpabile, .. – “quante uscite sono programmate?” chiese a sua volta, d4ny3L4 …. – “Sono previste tre uscite nel simulatore marziano, la prima durerà circa due ore” rispose Alex mentre salutava via radio i tecnici.. “ Il collegamento con i mass media si farà più tardi”… affermava JouleSal dando risposta alla Pergamena e rimandando a Sophia le coordinate giunte dall’ Agency. Maja e Radovicka erano intente a connettere Sally con Mac e Semprepazza con Spitama per amplificare le onde percettive e coprire l’intera gamma probabilistica dei potenziali spettatori. Lo scopo della intensa attività era semplice: Mostrare il vero volto dell’universo all’umanità intera, utilizzando la stessa tecnologia che il potere, ed il sistema-male, usava per sottometterla, vale a dire ‘la tele-visione’. Avrebbero oscurato le programmazioni terrestri e trasmesso la diretta del loro esperimento, con la speranza di ridestare la Coscienza dormiente, e dare la sveglia ad Anima negli esseri umani. L’effetto Maharishi1 avrebbe fatto il resto, aumentando in maniera esponenziale il grado di coscienza. Lo sguardo umano, spogliato dalle convenzioni indotte, sarebbe stato in grado di scoprire il non-essere-umano che lo ingannava ed ingabbiava attraverso i circuiti sottopelle ed i messaggi subliminali tele-trasmessi. Un silenzio ‘ pesante ’ riempì la sala col suo carico di pensieri, aspettative, angosce e speranze, Maja sondò la sintonia vibrazionale quindi ribadì: “La nostra non è una missione che ‘dobbiamo’ compiere, non vi saranno martiri tra noi, per o di qualunque causa, ma uno scopo che ‘vogliamo’ raggiungere. Sia chiaro, sorelle Anima, fratelli Spirito e Menti risvegliate, perché la differenza sta nel fine, non solo nella sostanza:"Ciò che si deve.. lo si fa male, Ma ciò che si vuole lo si fa bene, stupendamente Bene! Grida di gioia, ed urli di battaglia, ri-cacciarono il silenzio nel siderale anfratto e nella sala salì la giusta tensione per dare inizio alle ‘cosmiche danze ’ -Radovicka- Joule- 13.2 Ed ecco arrivato il momento: le trasmissioni si ammutolirono, un sottile sibilo veniva trasmesso nell'etere. Quasi ipnotico, il silenzio-vibrante raggelò le persone che erano lì, davanti a quello schermo incorniciato di nero. Anno dopo anno aveva "lavato il cervello" con messaggi subliminali gli spettatori, .. ebeti… spettatori della loro misera, Pallida Vita. Le pupille di molti cambiarono colore, l'Iride si restrinse, prendendo la forma dell'iride Felino, questi, assunsero di conseguenza una postura rigida, quasi robotica, dalle sembianze Animali –dafne- I sauroidi, quelli del bar ‘Orione’, erano di nuovo visibili, come pure gli androidi grigi, bassi e capoccioni, e tanti altri, svariati in struttura e dimensione, persino i subdoli esseri di luce mutaforme. I veri esseri umani, al loro risveglio, avevano trovato il mondo cambiato, ma …era come se…. lo avessero sempre ..incosciamente saputo: " i dominatori, i prevaricatori quelli che Totò (grande filosofo del ventesimo secolo) aveva definito ‘caporali’ , erano non-umani, solo apparentemente integrati e preparati, in realtà usurpatori, assatanati predatori d’Anima. Già, Anima e la sua immortalità, Lei, che i risvegliati sentivano pulsare d’immenso nel loro cuore; la matrice di punti di luce che i non-umani volevano possedere.. e.. ora: “ Tiè! ” col cavolo gli esseri umani si sarebbero fatti fregare. - Joule-
Note: 1) Ogni specie ha una mente collettiva a cui tutti i membri "individuali" di quella specie sono collegati. (sindrome delle 100 scimmie).Una volta che un certo numero all'interno della specie ha trasferito la nuova Conoscenza a livello collettivo, viene raggiunto un punto di "massa critica" ed avviene, come per miracolo, il mutamento evolutivo, per tutta la specie, a prescindere dalle distanze che li separano. Questo fenomeno meraviglioso è chiamato anche Effetto Maharishi, si sostiene che - Per ottenere l'Effetto occorre con un numero di persone ridotto alla radice quadrata dell'1% della popolazione mondiale.
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Post n°19 pubblicato il 10 Marzo 2011 da joulelife
Cap 12 L'amore si inocula nelle vene e comincia il suo cammino verso quei luoghiprofondi dove metter radici … E’ la cosa più difficile. L'Amore è libero di scorrere se gli permettiamo di essere libero .. ...anche d'esistere. -lapergamenabianca- “L’ho letto anch’io” poi disse, rivolto all’infermiera : “Ma, a me pare, che non avesse un finale, sai uno di quelli in cui ti aspetti la scena travolgente o il 'giallo' , il capovolgimento di fronte ma ...Tanti. Ricordo il primo, ciclico, particolare, e l'altro, quello profondo, introspettivo: ' la fagocitazione del male cosmico e la sua distruzione attraverso l’eliminazione di se stessi..” “Aspetta..” disse l’infermiera “ mi sembra di averlo ancora nell’armadietto” e corse a prenderlo col disappunto del chirurgo e l’anestesista che si guardarono.. come a chiedersi: “Ma questa, chi è?!” L’infermiera faceva ritorno, aveva con se, non il libro, ma un fonendoscopio. Ed il volto teso, era quello dell’ufficiale medico Radovicka. Era accorsa alla richiesta di aiuto di Maja che non riusciva a sottrarre il prof dagli incubi che la past-line gli procurava attraverso un sonno artificiale. La navigatrice Katartica all’ S.O.S aveva invertito la rotta, sorda agli ordini contrari del comandante che s’era ritrovato guardato con occhi venati dall'odio. Al gesto d’estrarre l’arma la Ricercatrice di sogni lo aveva steso con un calcio ben piazzato. Dafne ed Occhi di gatta avevano fatto il resto. Al grido – Noi Vibriamo – il comandante ed il personale asservito era stato impacchettato e d4ny, lapergamena, Sophia, la ciurma tutta, con Pat, Sally e Mac s’era prodigata nella manovra riuscendo in pochi minuti ad atterrare e portare soccorso a Maja e il professore. -J- Tutti insieme attorno al corpo del Prof.. li’ inerme ad attendere un no so che cosa. Era in una Non-Realta'..sentiva voci, vedeva Immagini ..Ricordi di una Vita che Fu.. e quella che gli stava sfuggendo dal petto. Radovicka gli fece bere dell’essenza di favole ed una calda, trasparente LUce, gli scaldo' il cuore. Era la Fata D'Amore: Sensuale, innocente, ammaliante, materno che lo prese tra le braccia e lo porto su di un letto di Soffici Nuvole. Elfi e Trilly-fatine gli svolazzavano attorno, intonando una sinfonia con flauti e violini in crescendo... Riconobbe gli Anelli, restituiti a Saturno, poi altri Anelli quelli di Giove ..Incredibile.. La Fata abitava li' da Sempre e scacciava l’antitesi: la strega degli incubi, dell’amore mortale. -Dafne- Prometheus stava meglio… libero, come lo era l’equipaggio, dall’Ammiragliato, dai marse, dalle interforze, dalla past-line, dal comandante, dall’entità; il sonno tornava ad essere ristoratore, re-indirizzava i sogni ad Est ad inquadrare la terra dove .. intanto -J- il chirurgo era uscito da una porta posteriore. All'ombra di un albero si era acceso una sigaretta. Faceva assai caldo, l'estate era esplosa, ma lui si sentiva raggelato:gli capitava sempre così,quando gli andava male un intervento. Trasse una profonda boccata di fumo,respirandolo a fondo, prima di lasciarlo sfuggire verso l'alto. Seguì le volute dissolversi incontro al sole. In cielo non c'era nemmeno una nuvola... Ad una distanza abissale,in una galassia remota del primo universo, c'era la Starship con il suo bizzarro equipaggio festante:il Prof. e Maya erano appena tornati a bordo. Il sogno era stato lanciato. Ed ora seguivano con apprensione l'evolversi della situazione sullo schermo panoramico della sala comando. Il Prof. stringeva forte la mano di Maja, quando una delle due nane cominciò ad aumentare palpitando di luminosità. Il pianeta era stato salvato, ma era necessario annientare la forza gravitazionale 'residuale' dell’entità che si materializzava nelle nane azzurre. Qualcuno si chiese se fossero alla distanza giusta, per evitare il colpo. La tensione montava. Il co-pilota Dafne aveva la fronte imperlata di sudore. Il silenzio si fece spesso, carico di tensione palpabile. Ad un tratto,ci fu il lampo:il disco luminoso,della prima,aveva conglobato pure la seconda in un'unica sfera enorme. A quel punto tutte le attenzioni furono rivolte al nuovo capitano della nave. Questa era assorta sulla sua poltrona. Quando riaprì gli occhi,l'intensità luminosa della sfera era leggermente calata. "E'tutto ok!" rassicurò il piratesco equipaggio. "Ce l'abbiamo fatta:devo complimentarmi con ognuno di voi. E, in particolare,con il nostro Prof..." Lo cercò con lo sguardo, ma era sparito. Pensò per un attimo quanto fosse schivo quell'uomo, prima di dedicarsi alla festa che si era scatenata a bordo. -W- Fu fatta srotolare la nuova bandiera che OcchidiGatta aveva stilizzata facendo in modo che le gradazioni del verde, del rosso e del blù lasciassero intravedere la doppia clessidra " perché.." stavano ora tutti urlando in coro: " non era più tempo di aspettare, - di farsi comandare.. -adesso i pirati e le corsare dello spazio - avrebbero distrutto - dalla fonte il Male - e liberata la Sorgente". Sembrava rivivere le scene di Matrix, un film ispirato dalla Coscienza latente, e gli uomini e donne della nave si scatenavano in un ballo ancestrale. -J- Su ‘ La pergamena bianca ’ era tratteggiata una clessidra che inondata da fotoni, al sole nascente, rimodellò lo spazio e iniziò! Non segnava il tempo ma, lasciando cadere granelli di poesia, raccontava una storia. Poi, volta, ricominciava...mai la stessa
Il vascello ‘Woodenship’ è di solido legno come ‘Spitama’ l’albero maestro. Nutriti e dalla ninfa ‘Dafneland’ fortificati ‘NoiVibriamo’ con vele d’Anima all’impetuoso ‘SorrisodiVento’ Muove la folle rotta: Mente ‘Semprepazza’ che volitiva frange indomiti flutti. Pirati mai sazi e Corsare riarse con ‘Occhidigatta’ indagano l’orizzonte, ‘Alla ricerca diun Sogno’ e della ‘Katartica’ visione. L'a pergamenabianca' ‘Alex’ ‘Sophia’, ‘Radovicka’, ‘d4ny3L4’ con Capitan ‘JouleSal’ tutti in uno Spirito errante nel mare della webpoetica
Il Prof.,come Neo, si era rifugiato nella sua cabina con Maja. Si stavano amando con tutta la forza di coloro che hanno visto la morte in faccia. Ed ora ri-assaporavano la vita con ingordigia sfrenata. Alla fine ristettero uno nelle braccia dell'altra. Lui si girò sul dorso, Allungò una mano e prese una sigaretta dal pacchetto di Lei. L'accese. Aspirò una boccata. Il senso di malessere tornò:era come se una parte di sè fosse morta. Un angolo del suo cervello avesse smesso di funzionare, come se il suo cuore non pompasse più con la stessa forza. Vide le volute di fumo dissolversi basse nella cabina. Improvvisa, ebbe la visione dell'estate sulla Terra:il sole caldo,il cielo terso... -W- La sua visione dell'estate terrestre:il sole caldo, era ancora associata , il giorno seguente, con il Pianeta rosso (per lui il pianeta dell’ amore non era Venere ma Marte).. Gli occhi erano sempre Lì sulla sonda e le foto che elaborava: ..quel volto umano non era visione.. ne immaginazione.. Anzi l’ultima foto era di un umano….. nudo (un po’ come Adamo) -spero non imperfetto come lui- pensò mentre camminava sul terreno rossiccio del pianeta.. Si chiedeva se le prime foto fossero cosi scadenti solo perché il volto era un miraggio creato dal rilievo delle dune ...oppure.. rifletteva: 'sembra guardi il cielo'. I colleghi lo avevano legato ad un fenomeno celeste. ..lui non aveva mai creduto fin al fondo a questa storia .. Questo umano…lo incuriosiva, cercava una conferma…. “Mi tocca chiamare Maya per i nuovi campioni” pensò: “ I satelliti in questo momento stanno navigando in direzione della costellazione di venere.. i dischi d’oro registrano.. e il mio cuore.. suona …ha bisogno di voci.. ho bisogno delle immagini di Maja… della sua voce .. di lei. -Radovicka- |
Post n°18 pubblicato il 09 Marzo 2011 da joulelife
Cap 11 Il prof era stufo di riflettere a lungo..(prometheus: colui che riflette prima) ‘ Dai, meglio lasciare alla spontaneità ’ pensò, si alzò e mosse verso l’occhio di vetro puntato alle stelle. Gli piaceva sempre vedere quel video.. (la curiosità….non ancora certezza scientifica)…erano le immagini registrate dalla sonda “Coscienza” che mostravano un affascinante orizzonte blu , troppo blu ..tanto che gli scienziati lo avevano confuso per acqua salata Eppure quello che era ancora più strano era quel fango rosso… la ..past-line …come fu codificata.. ma se l’acqua risultava assente, cosa creava questa massa.?". -Radovicka- La "past-line" di questo color blu indefinito, era composta da particelle di non-materia che si modificavano in base all'umore o all'empatia dei cosmonauti in loco. Adesso, con la grande euforia d'Amore, il suo Colore cangiante, mutava verso un Rosso Porpora, quasi Vellutato a ricordar.. e.. eh… Si, anche se a prima vista poteva sembrare piacevole all'occhio.. affascinante e innocua, in realtà era davvero pericolosa. Lo sapeva bene il professore che conosceva le sue capacità di confondere i pensieri.. Se il colore virava con le emozioni.. era essa stessa che tuttavia le provocava.. ti plasmava la mente facendoti credere che tutto stesse scorrendo normalmente.. ma in realtà...aveva la capacità di bloccare lo scorrere del tempo.. Se fossero rimasti ancora un po' .. non sarebbero più partiti. - Dafne - aRduSogno - Stricnina, pensò, all'inizio, poi, quando le immagini nella mente cominciarono a fondersi assumendo tinte incandescenti, ricordò:i funghi allucinogeni. In quel momento una voce suadente si fece largo: "Ho messo una zeppa nel sistema temporale di questa dimensione. Il tempo adesso è fermo. Non c'è spazio per l'azione. Sono accanto a te..."Il Prof cercò di girarsi,ma si rese conto di avere gli occhi chiusi e di non riuscire ad aprirli. Di girarsi,manco a parlarne:una statua si sentiva. La voce continuò:"Sono stata costretta:i tuoi alleati stavano per commettere un grave delitto contro questo pianeta. Esso si è prestato al gioco, ma era assurdo che accadesse l'irreparabile." Il Prof. cercò di sottrarsi all'influenza che ne faceva un guscio vuoto, provò a chiedere:"Chi sei?" La voce, ancora più suadente:"Hai già capito,chi sono, e sai che scorro con il tuo sangue ormai. Abbandona quella sovrastruttura che ti impedisce di riconoscermi e di accettare una nuova realtà. Io sono la regina di coloro che hanno attraversato l'infinito. Adesso vogliamo di più, vogliamo poter essere energia pura, cristalli trasparenti, senza più frontiere. La guerra del Cerchio Primevo è perchè non si vuole che ci si affranchi dalla schiavitù dell'acqua." "Voi volete distruggere ogni cosa, eliminare ogni ordine che regola universi e dimensioni:sarebbe un caos inaccettabile. La realtà necessita di scansioni ben definite, altrimenti non esisterebbe più nulla..." Gli parve di udire qualcosa di simile ad una risata. "Favole del Cerchio Primevo. La nostra ambizione non è cieca:siamo umani come te; avevamo nel nostro sistema una più alta consapevolezza:abbiamo deciso di tornare alla dimensione batterica per andare oltre l'impensabile. Per farlo ci siamo ricoperti del ghiaccio di comete. Così facendo ci siamo ritrovati ad un livello ancora più alto:ci manca solo il tuo aiuto ,così non avremo più bisogno né di tornare all'origine, né del ghiaccio che ci protegga." "Non è possibile...non è possibile..." ripetè il Prof., poco convinto. "Cerca di capire:se avessimo voluto ucciderti, adesso non saresti di certo quì. Lo avremmo già fatto da un pezzo. Vorremmo che tu acquisissi una coscienza della situazione:tu mi vuoi, la tua carne mi desidera, mi cerca, devi solo lasciarti andare: quel che verrà fuori sarà l'anello mancante. Non sarà nessuno di noi due a farsi cristallo di energia pura.Potremo vivere per quel che ci resta su questo pianeta e morire con esso, quando sarà il momento. Ricorda:'non siamo più i mangiatori d'arsenico che divorano gli interspazi tra le dimensioni e gli universi. Siamo noi,adesso, i facitori di realtà." Oramai il Prof. era sul punto di alzare bandiera bianca. Non riusciva a vedere via di scampo alla situazione. Quella voce gli scavava nel cervello, rivoltandolo come un vomere d'aratro. Del resto, non riusciva a trovare un argomento contro: era legittima aspirazione, quella di affrancarsi del tutto dalla schiavitù della materia."Della Starship e del suo equipaggio,cosa sarà?" chiese rassegnato."Proseguiranno il loro viaggio,convinti della riuscita della missione, se un dubbio potrà sorgere, sarà solo un'antipatica reminiscenza." In quell'attimo in cui il Prof. cedette, tutto d'intorno, un soffio di vita si produsse, scuotendo piante ed erbe in una pulsazione all'unisono. Sentì di avere ripreso le funzionalità motorie. Adesso poteva vederla. Sì, era lei, la donna del comedor in Guatemala, dieci vite fa. Allora non gli era parsa, razionalmente, così bella come ora gli appariva:era un sogno, ma ancor più, l'essenza che promanava da quel volto,dalle membra,da tutto il suo essere. Non si rese conto del decollo della scialuppa con Maja a bordo. Non pensava più al missile che stava per essere lanciato nel ventre della nana azzurra. Nulla aveva più importanza:il suo era un'avvilupparsi selvaggio di sensazioni e pulsioni. Il suo corpo aderiva, in modo selvaggio, ad una brama atavica. A tratti, gli pareva di esserne divorato e,a sua volta di divorare con un fuoco che, mai avrebbe pensato di possedere. -Woodenship- Divorare, amare, e ciò che divora o ama ha fauci o labbra aperte.. ed ora proferivano parole: “Possedere un fuoco è come dominare l'indicibile, tu ne sei artefice o vittima … chi vincerà tal sfida?” -Joule-Occhidigatta La donna guatemalteca gli venne incontro, ammaliante, affascinante, seducente come non mai....Al Prof parve di scorgere nei suoi occhi lo sguardo di tutte le donne della sua vita, le donne che aveva profondamente amato : la madre, le ex ....ma ,soprattutto, Maja, anche lei...per un attimo stampata sul volto di quella donna! Il prof si stupì di quanta veemenza lo spingesse verso lei, di quanto magnetismo gli avvinghiasse la pelle...Non se ne staccò.. nemmeno quando in Lei riconobbe la Morte!!- Kat Fotogrammi a migliaia come risucchiati dentro un vecchio cine-apparecchio, senza un ordine prestabilito, sempre più velocemente.. poi… -J. "Stop! "Un mormorio di delusione si sparse per la sala. Il chirurgo si strappò i guanti, gettandoli da parte, in un gesto di disperata rassegnazione: "Non c'è più nulla da fare:è andato!" Uscì di corsa dalla sala operatoria, mentre una delle assistenti ricopriva il corpo, senza vita ormai, del paziente. L'anestesista stava chiedendo se si conosceva l'identità della persona. Un'infermiera, presente al pronto soccorso, al momento dell'arrivo,disse: "Pare che fosse uno studioso di sogni. Roba per sciroccati. Pare che abbia pubblicato dei libri sull'argomento. Uno l'ho anche letto. Si firmava Ezechiele l'astronomo..." "Brutta fine", disse l'anestesista. L’ altro assistente del chirurgo:"Troppo messo male” aggiunse: “Quel volo nella scarpata...Era un miracolo che fosse ancora vivo." -Woodenship- Nota.. Un finale drammatico ma ricco di fascino, gli amanti del genere, penso, possano ritenersi soddisfatti! Chi, invece, propende per una visione estemporanea, un pò tragicomica, potrà, nel prosieguo, trovare qualche appiglio sul quale stendere, ad asciugare,- l’assurda- vita.’ Cap 12 L'amore si inocula nelle vene e comincia il suo cammino verso quei luoghiprofondi dove metter radici … E’ la cosa più difficile. L'Amore è libero di scorrere se gli permettiamo di essere libero .. ...anche d'esistere. -lapergamenabianca- “L’ho letto anch’io” poi disse, rivolto all’infermiera : “Ma, a me pare, che non avesse un finale, sai uno di quelli in cui ti aspetti la scena particolare o il 'giallo' , il capovolgimento di fronte ma ...Tanti. Ricordo il ciclico, particolare, e l'altro quello profondo, introspettivo: ' la fagocitazione del male cosmico e la sua distruzione attraverso l’eliminazione di se stessi..” “Aspetta..” disse l’infermiera “ mi sembra di averlo ancora nell’armadietto” e corse a prenderlo col disappunto del chirurgo e l’anestesista che si guardarono.. come a chiedersi: “Ma questa chi è?!” L’infermiera faceva ritorno, aveva con se, non il libro, ma un fonendoscopio ed il volto teso, era quello dell’ufficiale medico Radovicka. Era accorsa alla richiesta di aiuto di Maja che non riusciva a sottrarre il prof dagli incubi che la past-line gli procurava attraverso un sonno artificiale. La navigatrice Katartica all’ S.O.S aveva invertito la rotta, sorda agli ordini contrari del comandante che s’era ritrovato guardato con occhi d'odio. Al gesto d’estrarre l’arma la Ricercatrice di sogni lo aveva steso con un calcio ben piazzato. Dafne ed Occhi di gatta avevano fatto il resto. Al grido – Noi Vibriamo – il comandante ed il personale asservito era stato impacchettato e d4ny, lapergamena, Sophia, la ciurma tutta, con Pat, Sally e Mac s’era prodigata nella manovra riuscendo in pochi minuti ad atterrare e portare soccorso a Maja e il professore. -J- Tutti insieme attorno al corpo del Prof.. li’ inerme ad attendere un no so che cosa. Era in una Non-Realta'..sentiva voci, vedeva Immagini ..Ricordi di una Vita che Fu.. e quella che gli stava sfuggendo dal petto. Radovicka gli fece bere dell’essenza di favole ed una calda, trasparente LUce, gli scaldo' il cuore. Era la Fata D'Amore. Sensuale, innocente, materno, ammaliante che lo prese tra le braccia e lo porto su di un letto di Soffici Nuvole. Elfi e Trilly-fatine gli svolazzavano attorno, intonando una sinfonia con flauti e violini in crescendo... Riconobbe gli Anelli e li restituì a Saturno, poi altri Anelli quelli di Giove … Incredibile.. La Fata abitava li' da Sempre e scacciava l’antitesi: la strega degli incubi, dell’amore mortale. -Dafne- |
Post n°17 pubblicato il 05 Marzo 2011 da joulelife
Cap 10.1 "Tu Sole...ed io Terra da te arsa, mio dolce Prof".. continuava sognante Maja, arrotolando le parole tra i denti, quasi per ascoltarle meglio, mentre dalle labbra fluivano i baci tra le sillabe... Katartica Fra di loro, quella intensità d’ anima… che accade soltanto quando il battito del cuore “impazzisce”, una bella aritmia, una danza quasi tribale, antica.. – “Tutto quanto intorno noi sembra diverso, è diverso l'emisfero sud, costellato da crateri… ed io in quella lava Adoro dipingere questo paesaggio tutto in rosso, come i nostri polsi, adoro scrivere…come la fiamma dell’ Olimpio. Vorrei battezzare il nostro Tempio con l’eco : Ti amo!!!… e poi diventarlo in una vera alchimia…”- disse Maya, - “Mentre quello dell’ emisfero nord ha pochi rilievi e crateri, ma non è detto che lo scenario romantico non possa continuare.. Vorrei essere la sonda Viking ( la prima che penetrò su Marse) esplorarla…e, quando giunge il tramonto, scoprire che in realtà è il cielo che arrossisce perchè è innamorato della notte”-concluse il prof. Rad.ka Mentre facevano l'amore.. mentre i loro cuori si univano.. avevano avuto la stessa identica visione.. li aveva colti nell'attimo stesso in cui l'amplesso giungeva al culmine del piacere.. ed ora … il cuore batteva come impazzito di fronte a questa nuova rivelazione. Anima aveva dato loro un segno ed ora ne custodivano il segreto, c'era solo da capire come decifrare quei caratteri che ricoprivano l'incrocio luminoso delle stelle.. Maja corse a cercare carta e penna ..per non rischiare di dimenticare anche un solo dettaglio.... aRduSogno Le stelle erano lì, a formare percorsi ineffabili per chiunque , ma non per loro.....C'era un segno, crociato, una retta e una perpendicolare sotto..... A seguire un solo segmento verticale...Una cuspide, come una piramide che punta verso l'alto.... Maja comicniò a prender nota: " T...I...A..." -Katartica In quel segmento verticale… si numeravano i meteoriti 1000 caduti in una volta.. una pioggia… “il grande imperatore delle Indie Giahanghir forgiò due spade… e coltelli… Guarda prof l’essere umano…pensa sempre alle armi…ma le stelle non vogliono queste.”. disse Maja… - “ Due di Spade ??.. esprimono sentimenti contradditori.. forza bilanciata… ambiguità della semenza umana”. “Si, le stelle non vogliono questo…ma l’ essere umano ha i suoi handicap, come succede con la luce delle stelle; .. viene emessa in tutte le direzione… e se il nostro occhio non la può vedere dipende soltanto dal fatto che la quantità di radiazione che lo colpisce è troppo piccola per essere l’evidenziata” - replicò Prometheus.. – “Ma i miei occhi osservano molto bene le tue pupille e godono lo spettacolo dell’ arcobaleno”. Disse dolcemente Maja …-Radovicka - osservando le spade coi pugnali tagliare fette di colore iridescente dall'arco per trasformarsi e ricomporsi in una ..M.. come per Magia. Sul notes c'era ora “ T…I…A…M .. appuntato quando, d'improvviso, gli anelli di Saturno lasciarono nudo il pianeta, il tempo necessario per staccarsi e condensare una ..O.. incandescente, ma rarefatta e trasparente, che annientò la roccia accerchiando Maja e Prometheus in una carezza infinita. Le lancette dell'universo erano ferme... all'attimo.. L 'Alba crepuscolare nella quale si udì, per la prima volta, l'incantevole... ..T..I..A..M..O.... palpitare d'Eterno. -Joule- TI AMO.. Maja era senza parole.. si aspettava qualsiasi cosa.. ormai non si meravigliava piu di nulla.. ma quelle due parole l'avevano spiazzata.. dove li avrebbe condotti questo enigma che ai loro occhi piano si svelava ..cosa voleva significare? Forse che l'amore era cio' che muoveva l'universo.. ciò che faceva palpitare di vita tutto il creato.. prese la mano di Prometheus e una corrente benefica attraversò le loro anime.. ma altri caratteri stavano prendendo forma.. e con il fiato sospeso restarono in attesa di altre rivelazioni... - aRduSogno-
Forme rotondeggianti apparvero nel firmamento, in mezzo a luci saettanti come lampi nel cielo sereno di una notte d'estate.....improvvisa.. una chiave di Sol, disegnata in rosso vivo: una chiave di violino, come ad ogni apertura di spartito! Maja pensò che era soltanto l'inizio di una dolcissima melodia per il mondo....e sorrise.. -Katartica- La melodia del mondo stava per compiere un atto ‘imprevedibile’ giocando sull'assurdo dell'aspettativa, quale sarebbe stata mai la rivelazione, una sonorità, un mistero acustico che nessuno poteva sapere ma ..soltanto intuire in un sommo silenzio....?... -Occhidigatta- “L'anima del piacere è nella ricerca del piacere stesso” -disse Maja tutta contenta ..ma il prof non rispose ..il suo sguardo era immerso in un punto come perso nel nulla.. – “Hai qualcosa che ti preoccupa?” -chiese alzando il tono ed attirando la sua attenzione. Il Prof fece una pausa, poi con una cadenza lenta disse: -“Si, in effetti pochi minuti fa ho notato, sulle foto prese dal satellite, una cosa molto interessante. ..un tatuaggio, come una cicatrice sulla la pianta rossa” -“Da quali zone sono provenienti ?” chiese Maja”… -“Da quel campo di dune.. del diametro di circa 140 chilometri”.. – “Da quella zona desertica?” - “Si, proprio quella,ma il mistero è che..si nota un volto umano” - “Un volto umano?” ripeté meccanicamente Maja -Rad.Ka Cap 10.2 Il modulo era sparito da pochi istanti, ma al Prof. pareva fossero passati decenni. Tutto sembrava galleggiare sospeso in una atmosfera di sogno. Il sogno di Maja, seduta ai comandi della scialuppa, lo sguardo perso nel cosmo onirico dalle evoluzioni dissolventi di immagini, storie e reminiscenze di astronomia arcaica. Una strana inquietudine si era impadronita dei suoi pensieri:voleva correre a svegliare Maya, per farla decollare, per fuggire da quel posto che stava per diventare un'inferno. Ma qualcosa lo teneva inchiodato lì, a pochi metri. Tutto taceva. Ogni cosa paralizzata, tranne la sua mente che stava avvertendo qualcosa di sconosciuto... No, non del tutto sconosciuto:provava un sottile calore che, dai polpastrelli, risaliva fino al petto per arrivare alle mascelle.. ....W.... Quel sottile calore che faceva pensare che l’amore è la più saggia delle follie una dolcezza capace di guarire… un’amarezza capace di soffocare. Iniziò a singhiozzare… chiudendo gli occhi e l’adrenalina, ciò che ci fa volare in alto e fa mancare il fiato, continuava a fargli sentire battito del cuore. Per la prima volta si rese conto che non sono le coccole o i baci di un reciproco piacere, per amare non serve né il corpo né le parole: il ‘batter del cuor ’ è tutto ciò che serve. Pensava che questa relazione era vero amore… non voleva trascurarla anche se gli impegni di lavoro erano tanti.. si ricordò ..anzi.. di dover andare all’osservatorio dove le sonde satelliti continuavano a raccogliere dati..
Cap 11 Il prof non voleva riflettere a lungo.. ‘ Dai, meglio lasciare alla spontaneità ’ pensò, quindi si alzò e mosse verso l’osservatorio.. Gli piaceva sempre vedere quel video.. (la curiosità non ancora certezza scientifica)…erano le immagini registrate dalla sonda “coscienza” che mostravano un affascinante orizzonte blu , troppo blu. qualcosa di indefinito… che gli scienziati avevano confuso per acqua salata, ma quello che era più strano era quel fango rosso… la 'pastelina' …come fu chiamata.. ma se l’acqua risultava assente, cosa creava questa massa.. ..Radovicka.. |
Post n°16 pubblicato il 26 Febbraio 2011 da joulelife
Cap 10 Mentre le dune erano in movimento un gruppo archeologico vi aveva scoperto dei fossili.. e delle rovine, chiare tracce … Sumere?!.. su Marte?! La notizia venne data nel modo ufficiale xeno-archeologia(o eso-archeologia) aveva preso una posizione non chiara ed anziché evolversi verso uno status decoroso e credibile, sembrava essere rimasta ferma in quella condizione Errori... c’erano tanti errori e soprattutto avevano dimenticato di dare le coordinate con le quali impostare le orbite dei due satelliti… Il prof ripete e insite sui calcoli ..marte è più leggero del pianeta terra ha una massa minore e non viene presa sempre in considerazione.. si dovrebbe decidere sulle sue stagioni… era sbagliata l’idea di tre, sono soltanto due stagioni.. (Radovicka) E l'errore da chi fu inizialmente commesso? Certamente ora tutto stava assumendo un aspetto diverso dal consueto.. c’era attesa.. (Occhidigatta) tensione .. frenesia … Un'aria strana quasi primaverile che faceva cadere le 'mature' certezze e nascere ipotesi, idee nuove.. adolescenziali Non erano tre.. le stagioni erano due, tante quanti i pianeti: Marte e Terra - Guerra ed Amore. Innamorati e differenti... magneticamente avvinti... E in quella scoperta in apparenza banalissima, Maja lanciò un'occhiata d'intesa al Prof e gli sorrise... (Katartica) Lui sentì ri-scaldarsi il cuore, reso di ghiaccio dal comportamento glaciale del capitano, si toccò il segno che era sul polso, nella parte interna del braccio. Aveva la forma di una piccola rondine, ma ad osservarla meglio sembrava essere una ‘E’ dal colore viola. I non-terrestri quando avevano cercato di catturarlo avevano provato ad iniettargli un liquido paralizzante che a contatto con il sangue aveva avuto una strana reazione.. Era apparso il tatuaggio e lui era rimasto per ore ad osservarlo dopo che Maja lo aveva sottratto dalla sfera aliena. (Allaricercadiunsogno-Joule) Ora non era che un lontano ricordo travolto dalla marea sensuale che li inondava. Il loro lavoro gli lasciava poco tempo…erano là tra i satelliti e… mentre si guardavano… il campo magnetico era percepibile, persino visibile al ché Maja disse: “A proposito di campo magnetico, nel nostro protocollo il pianeta Mars non un ha campo magnetico… è un ipotesi incompiuta come pure che non ha metallo fuso come la terra”. – “No” disse Prometheus, “Mars ha avuto un campo magnetico ed anche inversioni di poli magnetici”, mentre si avvicinava ancor di più a Maja che gli regalò un sorriso e poi sussurrò: “Si lo so come accade sulla terra ogni qualche migliaia di anni.. - E su di noi, che abbiamo solo dieci minuti, che accade..? Radovicka... Prometheus e Maja lasciavano ora parlare 'Anima' unendo le labbra in un bacio senza tempo, spazio o perché. Si amavano sul tappeto di granelli di sole e luna e le loro ombre fuse dal calore dei corpi vibravano sincrone ai battiti accelerati del cuore. Agli occhi dell’universo nulla di più armonioso era apparso innanzi, quale magia rendeva quei corpi di carne, ossa, pelle e sangue un incastro tanto perfetto tra Anima- Spirito - Mente e Anima- Spirito - Mente, sei.... ma una Coscienza...... unico ed unica amante. Il desiderio toccava corde che la musica del cosmo non riusciva a far vibrare, il tempo era costretto a tornare indietro, indietro… sino al primo, immenso, ancestrale amplesso per cercare parametri ai quali comparare se stesso, lo spazio e l’energia ..loro tre così desolatamente confinati in un mondo di nascita e morte, impreparati all’eterno divenire:.. Un grido, Uno spasmo, Una armonia, Una voglia, Un tendersi oltre.. l’infinito (Joule) Pura energia, tocco di farfalla sul cuore,.. è quello l’attimo… un eternità… . Nel cerchio imperfetto del cosmo, quel moto oscillatorio formula promesse che l’irripetibile unicità di ogni singola onda condanna a non essere mantenute… Non c’era verso di fermare quel continuo avvicendarsi di creazione e distruzione... Gli occhi cercano verità descrivibili, un’immagine certa e completa: ma finivano, invece, per correre dietro alla mobile indeterminazione di quell’andirivieni, alle movenze dei corpi.. che qualsiasi sguardo culla e deride.. sempre energia ed onde… sempre campi magnetici… metamorfosi e mutazione.. e se Marte fosse più caldo….?... se avesse oceani e fiumi…?... ma l’Anima ha il suo uragano e il suo incantesimo non perisce, non possono essere distrutte… è infinito … tutto è un “amplesso” del, nel, tra gli universi….(Radovicka) Nei momenti di tensione (come quello che stavano vivendo )..il cuore continua a battere..ed è proprio quando l'essere umano sente la paura affiorare che ha più bisogno d'amore.. quell'amore che dà coraggio ed energia per affrontare qualunque avventura.... (Allaricercadiunsogno) Le due Anime riuscirono a scostarsi per un attimo, in affanno: respiravano nei fiati, perduti occhi dentro agli occhi, in una eterea forza d'attrazione che li trascinava ancora l'uno nelle braccia dell'altra...Era Paura? Era Amore?...era solo una risposta ai tanti quesiti dell'umanità?!? Unione centripeta e fusione totale: era questa forse l'origine del Big Bang?!? Un battito, un attimo soltanto per riprender fiato...Poi, si amarono di nuovo!!! (Katartica) Dell’emozione era rimasto il respiro profondo di quel aria, diversa dalla terrestre che si trascinava dietro il tiepido profumo della sabbia d’intorno, .. tutto era rimasto statico, nulla era certo … Maja era stanca, ma godeva quella emozione.. ( mentre in bilico l’idea : ‘la gente di solito si rifugia nel futuro per sfuggire alle proprie sofferenze ’) …ma adesso il tempo era come se avesse fatto una capriola e sentiva la felicità dentro di lei – “Ho paura che questo amore rimanga una meteora e non diventi una vera stella”- disse, ed il Prof:-“Le meteore ??..Si, ma in fondo sono meravigliosamente uguali.” –“ Sai" aggiuse -“ Sono 12 i meteoriti provenienti da Marte noti sulla Terra…. I più conoscono solo il più famoso, quello di Allan Hills, giunto sulla Terra 13.000 anni fa e schiantandosi in Antartide…” Maja abbassò la testa e: - “Meglio godere l’attimo, e goderne in modo Divino..” disse -Radovicka- “Anche in un cuore ghiacciato,( Antartico) esistono infinitesimi spazi da occupare tra le singole molecole che, pur sembrando immobili, aspettano il grande evento ….. vibrando .. -Lapergamenabianca- ..Si” pensava Maja –“ perché tutto e’ vibrazione, l’atomo, la cellula, il pensiero, la natura, la vita, le galassie… e l’uomo.. l’Essere umano: l’insieme di più vortici d energia”. Poi indicando i due soli: - " La nostra spirale energetica muove verso est, verso il sorgere del sole, ha un significato positivo di apertura e salute mentre quella antioraria verso ovest, il tramonto, regno di tenebre e fine, con un senso di chiusura e morte. Si gira in senso orario attorno agli “stupa” i monumenti rituali buddhisti, che manifestano il macrocosmo. In senso orario girano le ruote della preghiera tibetane o induiste e in senso orario sale la grande costruzione a tre livelli di Hangkor a Giava. Gira in senso orario la Terra nel suo moto di rotazione e sempre in senso orario si aprono le galassie". Volteggiava con le braccia aperte con movenze sufi mentre Prometheus mostrando la luce di una stella che rimbalzava sulla scia della starship " Analoga " - diceva volteggiando a sua volta - " E’ la ruota raffigurata con i due raggi. Prima che la ruota esistesse come manufatto, la mente ne aveva creato l’immagine, una immagine universale, archetipica, espressa da due raggi incrociati che girano". - " La croce, infatti," - rincalzava Maja girando sempre più vorticosamente - " nasce come simbolo di questo movimento e conserva i due sensi, orario positivo e antiorario negativo, indicati dalle tracce che le punte dei raggi sembrano disegnare nell’aria". Erano ora abbracciati in un walzer stellare, era la loro Odissea quella che oltrepassava lo spazio e la melodia delle muse risuonava: -" La croce e’ l’idea del centro da cui si irradiano tutte le cose, .... Non morte e sofferenza fisica ... non purificazione di peccato,..... ma simbolo di Vibrazione e anchetipico ..movimento Divino . - Noivibriamo - Joule - La croce, non dei Romani ne dei Cristiani, ma l’occhio delle stelle era l'Oggetto Mistico che ora disegnava nell'Aria con la melodia del Valzer, una mappa Stellare per il Tesoro nascosto …. inestimabile. Nulla di prezioso o raro, in senso materiale, ma bramato dai non-esseri-umani, che avevano segnato e distorto la storia dell'intera umanità, al fine di imprigionare Lei.. che raccoglie tutte le combinazioni ed i Valori dell’ Esistenza: quelli perduti, dimenticati.. non immaginati, da venire .. l ‘inesprimibile Anima! -Dafne-Joule- Sentiamo le nostre vibrazioni perchè Anima non incrocia o tange ma è .. contatto… diretto. La felicita ne è l’eco, la ripetizione, per questo non possiamo essere felici … sempre! Dentro e lungo il suo asse si rincorrono i segmenti di sofferenza e gioia.. attraverso gli occhi, l’anticamera dell’ anima. Occhi e sensi che possono offrire ad Anima quel che non è .. materia.. E anima.. sente… felice .. come lo saremmo noi di assaporasse una fetta di luna.. o uno spicchio di sole! -“Sai come ti considero?” – Disse, fermando col suo, il moto del tempo:- “ Tu il sole e le mie emozioni i pianeti intorno a te…” - nella sua voce tiepida si rispecchiava l’amore caliente come il fuoco delle stelle… Radovicka-Joule ferme, esse, come il vento, ad ascoltare il suo canto: E per il sondare infondo Cap 10.1 "Tu Sole...ed io Terra da te arsa, mio dolce Prof ".. continuava sognante Maja, arrotolando le parole tra i denti, quasi per ascoltarle meglio, mentre dalle labbra fluivano i baci tra le sillabe... - Katartica - |
Post n°15 pubblicato il 21 Febbraio 2011 da joulelife
Cap 9 Non aveva mai visto nulla del genere:due soli sospesi all'orizzonte, due nane azzurre, sopra un mare di oro liquido che, rompendosi in onde pigre, si insinuava con dita di schiuma tra la ghiaia nera della spiaggia. Si sentiva tranquillo,di una calma che,da lungo tempo, da quando era esplosa tutta quella faccenda dei Marse, anzi, da quando aveva rischiato di finire con la macchina nel baratro,non aveva più provato. Era seduto su una sdraio; accanto c'era un tavolino con sopra un bicchiere ripieno di liquido ambrato. Ne gustò un sorso, lasciandolo scorrere sul palato con studiata lentezza: Sulla Starship, c'era stato un momento in cui, smessi i panni accademici, volentieri avrebbe fatto a pezzi il suo sosia-proiezione. Ma aveva concluso che non era possibile, infierire su qualcuno che ti somiglia maledettamente. Bevve ancora. Fissò gli alberi intorno,alle sue spalle:avevano dei fiori rosso fuoco bordati di viola ,alcuni; altri erano di un giallo intenso, dal profumo che stordiva, quasi. Degli uccelli, simili a dei pappagalli ara, svolazzavano con ali dalle piume sfumate dall'azzurro all'arancio al rosso...che strano, notò, su quel pianeta non c'era nulla di verde.. "Vedo che si sta riprendendo in modo egregio..."disse il gigante McNyor che, non visto, si era appressato, strappandolo alla sua pace. “Sì, mi sento decisamente meglio" rispose. Le nane azzurre erano sprofondate nell'orizzonte aureo,lasciando il posto a tre lune, grandi e rosse,quasi vermiglie. L'aria adesso era frizzante,ricca di profumi ed essenze di spezie rare. Un lieve stormire di fronde pareva cullasse le movenze di grossi coleotteri fluorescenti, lievitanti nel fitto dell'ombra del bosco... Il gigante McNyor aveva qualcosa di ridicolo,nella luce incerta, con le bermuda così larghe ed un camicione a fiori color fucsia, pareva un bambinone troppo cresciuto. La massa di muscoli si precipitò sulla sdraio accanto,quasi affondandola: “E' proprio un bel pianeta, questo, dicono che c'è un clima fantastico tutto l'anno..." "Di dove sei?" gli chiese il Prof....... "Non sono terrestre" "Da quale pianeta?" "Nessun pianeta,almeno, non lo so:dicono che mi hanno raccolto da un'astronave alla deriva nello spazio. Non sono mai riusciti a risalire alle origini della nave.Pare che arrivasse dal nulla" Il Prof., tornando di colpo alla realtà: "Sai in cosa consiste il piano B?" "Grosso modo"..." Allora? "...."...Grosso modo..." "Non essere evasivo!" "Sono giunte notizie dalla Terra. Molte delle sue proiezioni sono state eliminate,come previsto..."........." Ed il piano B?"......... " E' questo: sei l'esca. L'Entità è sicura che,alla fine,verranno a cercati quì" "Ma tu credi sul serio che la Marse sia così stupida da venire fin quì?" " Lo spero per te, rispose McNyor:se non dovesse accadere,dovranno rispedirti sulla Terra. E lì è già troppo infestato. A quel punto..."........" Cosa?" Il Prof. rabbrividì al ricordo di quella notte. Allora era impreparato. Adesso, non si sarebbe lasciato sorprendere...... (Woodenship) Il professore cerco' di dissimulare l'ansia che lo attanagliava.. non voleva dar segno di paura; era gia abbastanza difficile mantenere la calma..e McNyor per quanto grande e grosso si suggestionava facilmente, I marse erano pericolosi. e lui lo sapeva; ogni notte nei suoi incubi peggiori riviveva quei momenti..e sul polso aveva ancora quel segno..sembrava quasi un piccolo tatuaggio. (allaricercadiunsogno) Cap 9.1 Maja ne era consapevole, era in grado di vivere contemporaneamente le esperienze di ogni essere animico, una volta slegate dagli assi spazio- energetici-temporali. La visione multipla le era trasmessa dalle particelle sensibili che seguivano l’evolversi degli eventi. Come quelli sulla starship dove Radovicka rafforzava la tesi di Dafne.. ..J.. “ .. il Pianeta Marte si presenta con uno scenario attraente e bello, i terrestri lo hanno sempre chiamato il rosso appunto perchè desideravano sparire dal loro pianeta e innamorarsi con passione di Marte.. I greci lo definivano come il pianeta della guerra.. infatti, della terra, è il gemello.. C'e' possibilità di vita… Marte pianeta verde,.. I virus marziani ... Le prove della vita ... Il mistero della Sfinge, Tracce di vita da Marte ... per prima cosa bisogna localizzare dare un identità e ci serve la bandiera.. Occhi di Gatta è abile nel trovare i colori …” (Radovicka) Quanto accadeva ai personaggi Prof, Mac , Sally, Pat e Maja era divenuto per l’equipaggio un film non da guardare passivamente ma col quale interagire fattivamente: commentando, suggerendo…. cambiando, Difatti l’Ufficiale medico con un accento marcato, ma melodioso, ampliava la scena.. ..J.. “Perche gli Egiziani hanno dato il primo nome a Mars: "Quello Rosso" mentre i Babilonesi lo chiamarono "Stella della Morte".. e quel bel uccello con quel colori prismatici è Phoenix innamorata del Heliso in cui ogni sera cantava e il sole era cosi felice mentre lei si allontanava.. è vissuta 2000 anni e quindi dalla terra è volata verso Mars.. in disaccordo con il pianeta gira al contrario.. , per riflesso, un po come inglesi che guidano sulla destra … quella bevanda, il liquido ambrato è quantita del biosidio carbonico … Ha ragione il professore …. senza le tute spaziali il corpo umano diventa pieno di bolle e si muore immediatamente… per prima cosa si deve stabilizzare la pressione sul pianeta Mars.. quelle onde pigre sono le dune dalle quali il vento fa alzare la sabbia e tutto diventa spettacolare.. un piccolo Sahara nel cuore del marse.. Ora presa dalla sua stessa descrizione si agitava chiedendo: " Ma le sonde dove sono sparite le sonde per fotografare nel profondità di quei due soli sospesi all’ orizzonte?" Le rispose Dafne, anche calmandola fisicamente: "Quelle Dune Semoventi, grazie ad un Forte Vento ionizzato, emanano camminando, un forte campo magnetico che polarizza tutto cio' che incontra. Ora, a parte questa strana atmosfera che provoca strane eruzioni cutanee sulla pelle, questo magnetismo deforma e converte qualsiasi attrezzatura spaziale facendola impazzire". Una soluzione, subito, doveva essere presa.... (Dafne) Cap 9.2 Il Prof. era stufo di tutte quelle divagazioni strampalate dei membri dell'equipaggio. Non aveva voluto allarmare McNyor, ma la storia puzzava assai:c'era sotto qualcosa di molto grave. Non poteva credere che l'Entità avrebbe ripetuto lo stesso errore. Ignorato,si allontanò dal resto dell'equipaggio e raggiunse la veranda. Seduto a fumare,con un'aria tutt'altro che beata, c'era il comandante. Lo salutò:"Non partecipa ai discorsi dell'equipaggio?" gli chiese il Prof.. "Trovo più salutare godersi questa pace" rispose il comandante."Quando pensa che possano arrivare?"...."Non manca molto" ..."C'è qualcosa che non mi torna,comandante:non è possibile ripetere gli stessi errori..." .. "E'vero". Dunque?" ..... "Non ha notato nulla di strano nelle nane azzurre?" "Più che altro delle sensazioni" "Una delle due è malata. Abbiamo pronta una carica positronica da scaricarle nella stratosfera, questa scatenerà una tempesta che accelererà il collasso ed il rilascio di neutrini. Una dose massiccia di questi, ci libererà del problema..." Il Prof. rimase scosso dal cinismo con cui aveva parlato il comandante: "Com'è possibile accellerare, in questo modo, la fine di un simile paradiso? Non ha cuore l'Entità?" .... "Non si lasci prendere dai sentimenti proprio adesso:la sopravvivenza del Cerchio ha un suo prezzo, ed evidentemente sono disponibili a pagarlo...E poi, avrebbe potuto vivere ancora per tre o quattro secoli, nulla di più, la fine sarebbe arrivata ugualmente." Il Prof. non si sentiva sollevato da quelle giustificazioni, il sacrificio gli appariva intollerabile. Si lasciò il comandante alle spalle, avviandosi da solo verso la spiaggia. Giuntovi, si fermò sulla battigia, lasciando che le onde arrivassero quasi a lambire i piedi nudi. A poche centinaia di metri dalla riva,la massa liquida aveva iniziato ad assumere delle conformazioni particolari:era come se delle gigantesche masse d'acqua si alzassero e, solidificandosi, invece di raggiungere la costa, dessero vita a delle configurazioni, indecifrabili al suo occhio,ma, comunque, dagli effetti scenici assai spettacolari......... Si stava chiedendo quale fosse il loro significato, quando una sequenza di lampi squarciò l'oscurità del cielo, proprio nel punto non rischiarato dalle lune. Quasi contemporaneamente,vide giungere la astronoma copilota Dafne, ansante per la corsa: "Sono arrivati, presto, mi segua, il comandante la sta aspettando”. Le configurazioni cedettero di colpo e una mole d'acqua spaventosa sembrò voler seppellire tutto. Invece a pochi centimetri da loro si arrestò, come per un saluto estremo,pensò il Prof.. Seguì Dafne. L'equipaggio era già sul modulo pronto a partire. Il comandante stava aspettando ai piedi della scaletta.......... "Maja è già a bordo della scialuppa. Dal momento che avremo raggiunto la Starship, ovvero tra due minuti, e lanciato il missile, avrete in tutto dieci minuti per raggiungerci, prima che qui si scateni il caos. E' giusto il tempo che ci vorrà per i Marse per far fuori gli apparecchi di depistaggio con cui abbiamo disseminato il pianeta. Allora mi raccomando:non tardate, o per voi sarebbe la fine..." Il Prof. lo guardò quasi schifato:"Perchè non vi portate anche Maja? In fondo, è solo me che cercano. Ed io so cavarmela da solo." .....Ci vuole qualcuno pronto ai comandi, quando giungerà il momento. Maja si è data volontaria. Lei, del resto, non può assolutamente imbarcarsi prima del tempo, c'è il rischio che, una volta a bordo, i depistatori non riescano più a fare il loro servizio...Ci vediamo a bordo!" Il boccaporto del modulo si richiuse. L'apparecchio, sollevando una nuvola silenziosa di foglie e polvere si alzò, sparendo in breve alla vista.(Woodenship)
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Post n°14 pubblicato il 19 Febbraio 2011 da joulelife
" Ecco, ora lei mi chiede quali sono i punti fondamentali della missione …” scese con un balzo dalla consolle e lambendo le prime file: “ Ed io ...” prendendo posto il prof disse: “ non posso che …aspettare!”. (Joule) "A questo punto” , iniziò la proiezione del Prof. comparsa alla consolle: “ Vi sarete resi conto della gravità”. Tutto il caos che fa avvitare su se stessa la vita in questo angolo di universo, è generato dalla corrosione delle membrane di separazione... I Marse (mangiatori d'arsenico) sono esseri umani a tutti gli effetti. Provengono dalle galassie periferiche del primo universo parallelo. Se avete presente l'ultima, non completa teoria di Einstein, capirete la fattibilità di tale viaggio. Per di più se pensate che hanno usato una tecnica rivoluzionaria che permette ad organismi assai complessi di ridursi ad unicellulari (così come furono rinvenuti in un lago salato nel deserto del Mohave). Invece di impiegare un tempo assai lungo, per risalire dallo stato di batteri, furono favoriti dai ricercatori che praticarono degli esperimenti che ne accelerarono il progresso, tanto che, adesso gli manca solo un passaggio per tornare ad essere organismi complessi. E quando ci riusciranno, l'universo, non sarà più lo stesso:hanno il potere di corrodere e sovvertire con la loro mente squilibrata, la materia dei sogni e persino la composizione dei liquidi. E dell'acqua in particolare, tanto che essa non sarebbe più in grado di favorire quei processi chimici che producono vita e fantasia vitale.. .Questo principio di caos, di cui avete avuto un assaggio, significa che stiamo per addentrarci nel secondo universo: sarebbe la catastrofe per il cerchio dei pianeti dell'acqua primeva..... Adesso passiamo alla missione: il Prof avrebbe dovuto fare da cavia inconscia per i Marse. Poiché, da esperimenti, è stato scoperto che il suo dna è in possesso di peculiarità rarissime:può cedere un cromosoma, proprio quello che manca ai Marse per completare il loro sviluppo. Dunque avevamo studiato la trappola per attirare la femmina di Marse, al momento quella più sviluppata, per catturarla e distruggerla nel momento in cui questa stava esercitando l'imprinting. Non avevamo previsto la carica di attrazione della femmina che ha quasi disintegrato il Nostro..." La proiezione del Prof. non riuscì a continuare perchè un perfettamente ristabilito Prof. cercava di saltargli addosso in tutti i modi, a fatica trattenuto da una decina di membri dell'equipaggio. Alla fine il comandante esercitò una leggera pressione sulla regione occipitale del Prof.,calmandolo miracolosamente e rendendolo più ricettivo. "Allora”, seguitò la proiezione, “A questo punto la situazione è ancora più grave perchè, avendolo scoperto, i Marse cercheranno in tutti i modi di catturarlo.... Speravamo che i funghi allucinogeni avrebbero potuto costituire una valida barriera mentale ai poteri sensoriali della regina marse ma, questa, si è rivelata un osso duro...io avrei finito al riguardo, prima di passare al piano B, ci sono domande?..." (Wship) “Si” si sentì dalla sala mentre …. “questi mangiatori di arsenico non mi piacciono per niente..” commentava la ‘Ricercatrice di sogni’ ( la psicologa della starship) che toccandosi con le dita le tempie aggiungeva: “ il solo pensiero che si nutrano dei sogni mi fa tremare.. non potremmo metterli a dieta di funghi allucinogeni?” (allaricercadiunsogno) concluse sorridendo in direzione di ‘Radovicka’ l’ufficiale medico della nave che riprese: " Avrei una domanda sull’immortalità ed i marse” . “Per quanto riguarda il primo aspetto.. l’angoscia… quella che deriva dalla pura consapevolezza della nostra morte, c’è ben poco da fare.. Tutte le creature sono mortali. Per quanto concerne i marse se hanno cromosomi mortali oppure avranno quelli dell’ameba perché in teoria immortale anche se in pratica prima o poi un cataclisma le farà morire o un semplice errore nella replica del DNA le farà degenerare (anche se questo dovesse accadere dopo un numero di riproduzioni o di "vite" forse per noi inimmaginabile) " "Ma ciò che più importa”, era in piedi fuori dalle fila e con un tono quasi amletico poneva ora all’attenzione dell’intera sala: “Se le creature immortali ci sono.. Perchè noi no?!” ?...Perché noi abbiamo scelto un modo assai complicato per riprodurci (e penso senza nemmeno immaginare QUANTO sarebbe stato complicato..) ..di mischiare il nostro DNA con quello di un altro individuo in modo da generare degli esseri che non sono cloni dell’uno o dell’altro, ma degli “ibridi” cioè irrimediabilmente “altri” rispetto ai genitori….Il genitore muore e metà dei suoi geni sopravvive in un essere nuovo e diverso. ..Insomma ad un certo punto della storia evolutiva abbiamo sacrificato l’ immortalità in cambio del sesso” (Radovicka) Stava rimettendosi a sedere quando Katartica la navigatrice dell'astronave la fece rimanere a due centimetri dal soffice pianale della poltrona: "...e perchè mai avremmo sacrificato l'immortalità in cambio de sesso..??? Forse perchè in esso c'e un aspetto piacevole ed ineffabile che sfugge persino agli attenti mangiatori di arsenico... alla loro mente ottenebrata dalla troppa cultura!!!" (Katartica) “ Cultura degenerativa” commentò Alex, il cuoco di bordo cui piaceva la cucina ‘filosofale’, dopo aver sorretto la dottoressa in equilibrio instabile, aggiunse: “ se è vero come è vero che non solo i marse mirano a rubarci l’Anima”. Radovicka, ricomposta e comodamente seduta rispose: “La cultura è sapere le cose e usarle, perchè le abbiamo smontate.... cioè la nostra cultura è una pseudocultura.. quindi.. Quanto ancora dobbiamo perdere per capire che siamo pessimi custodi della Terra? La biodiversità è il risultato di milioni di anni di evoluzione, la diversità delle specie, dei geni e degli habitat, è minacciata … Gli organismi alloctoni invasivi, si diffondono a spese della fauna e della flora indigena del pianeta. Dall'Ufficio Federale’, Alex, è arrivato un fax che la navigatrice Katartica ha distribuito a tutto l’equipaggio. Invece Wooden difende la sua teoria dell’essere umano, quel 'animale sociale' fa tendenza perchè è mangiatore di arsenico e quindi fa parte del microrganismo estremofilo … Se lo è, e' uno spin-off "Aliens of the deep" (doc molto Cameron ….che non lo rendono pericoloso) , ma per altra ragione il 'derivato umano' è distruttivo, causa di numerosi danni ecologici e rappresenta una forte minaccia per la diversità biologica….Il pianeta Mars da possibilità delle specie nuove ... Non saprei se costruire un ‘rifugio’ come quello dove è conservato il “Seme umano” (sembra, ancora in Norvegia) nel caso di una catastrofe terrestre??" Nel frattempo la navigatrice Katartica annunciava che il pianeta Mars stava raggiungendo il punto più vicino alla Terra. L’Ufficiale di cambusa Alex si occupò della W-Nasda …(Webpoetic - National Space Development Agency) passando all’Ufficiale delle comunicazioni Occhidigatta le coordinate; in collegamento c’era La pergamena bianca.. lei lanciava la notizia in ogni parte del mondo, in tutte le lingue del mondo, con tutta la poesia del mondo. Decine di telescopi erano puntati anche sulla starship .. per sfruttare questa favorevolissima occasione… Proprio l’astronoma di bordo Dafne col prof –proiezione e l’astronomo americano Asaph Hall… scoprirono Phobos e Deimos ( paura e terrore, compagni di Ares), i due piccoli ma battaglieri satelliti del pianeta Marte, ma la vicenda sotto certi aspetti più importante fu quella che vide come protagonista un’ altro astronomo, un italiano di fama mondiale: Giovanni Virginio Schiaparelli.. ed il cratere intitolatogli.. Il professore si rabbuiò, aveva tenuto symposium e lezioni, molte conferenze e tavole rotonde utilizzando il vocabolo “canals” ; in questo modo, aveva cominciato a portare avanti la sua battaglia sulla esistenza di una civiltà marziana tecnologicamente avanzata. Portava avanti le sue idee… arrivò perfino a sostenere di avere localizzato oasi e grandi città marziane verso le quali i canali convergevano a raggiera…. Queste opere esercitarono una grande influenza sul grande pubblico e l’idea che Mars potesse essere un pianeta abitato fece subito molta presa… Un piccolo Tigre ed Eufrate, una mezzaluna fertile in miniatura.(Radovicka) Come dalla notte dei tempi, la Civilta', umana, marziana o qualunque altra, ha avuto origine su corsi di acqua; se non fosse stato per il colore Purpureo del liquido trasparente, sembrava di essere sulla Terra. Con emozione l'intero equipaggio stava per dichiarare a tutti la loro grande scoperta...che da li' a poco, avrebbe sconvolto tutte le leggi astronomiche fin ora asserite. (Dafne) Una bolla a-temporale (compresa tra il 1861 ed il 2013) aveva racchiuso l’equipaggio e le 6 proiezioni, compresa la duplice del prof, nella sala in primis, dove si era svolto il dibattito, e nell’astronave poi a mirare Mars. Maja, al modo di una novella Sue Storm, aveva invece trasportato i fantastici 5 sul ricreato satellite. Le sue facoltà acquisivano una potenza inimmaginabile, rincorrendo lo stato coscienziale. Riappropriatasi del vissuto e del tempo, sino al momento in cui...‘dipingendo’ .. aveva risvegliato l’universo, sentiva ora chiaramente...la trasparente presenza d’Anima. Vibrava alla frequenza dell’unico diapason capace di propagare il suono nel vuoto: la fonte cosmica della virtualità multi-dimensionale. (Joule) |
Post n°13 pubblicato il 18 Febbraio 2011 da joulelife
Cap 7 Nella cabina si era materializzata, come se non bastasse, anche una proiezione del Prof., inviata anch’essa sulla Starship per spiegare alcuni punti fondamentali della missione.... (Wship) osservava Pat e Maja rovistare negli gli scaffali tra carte nautico-stellari, tomi sconosciuti catalogati seguendo un’ordine cronologico che dapprima illogico si chiarificò poi partire da una fonte, che la proiezione non vide a causa di un corto-dimensionale. Il corto investì anche Mac Njor che ritrovando se stesso fuoriusciva dal roveto ancora spruzzato di colore e sollevata di peso Sally si apprestò, di corsa, a tornare presso la nave dove dagli schermi e nella sala si rappresentava una commedia comica: IL Caos. Nella cabina invece cassetti senza serratura erano appena visibili sotto la gigantografia di una foto d’epoca: la Berliner Philharmoniker diretta da von karajan ma qualcosa d'inesatto, la data era sbagliata ‘primavera 2013’. Pat fu attratto da alcuni segni nascosti nella parte inferiore della foto che rivelò essere al tatto un dipinto perfettamente liscio, innaturalmente senza rilievo, tranne quelle....escrescenze... erano note e righi musicali celati tra le fila degli spettatori. Il musicista chiuse gli occhi e le toccò seguendone il tempo .ta..tatataà....ta... La parete sud si illuminò e cassetti enormi si aprirono in sequenza tracciando una scala cromatica che quasi colpiva Maja. Ripresasi dallo stupore la ricercatrice iniziò ad ispezionarli ed, il mito emerse. Il ‘Corpus hermeticum’, più in basso la tavola di smeraldo, il Libro di Dzyan e le tavolette dei Naacal, la planimetria del Shambhala, Pat sfogliava uno dei ‘vid’ senza comprenderci nulla quando una entusiasta Maja glielo sfilò esclamando: è sanscrito e precedente ai Rig Veda. Iniziò a salire usando i cassetti come pioli e nel frattempo elencava: " libro di Thot, quello di Enoch, tavole della legge, la Qabbalah, papiro Nekhen" poi ancora: " manoscritto autografo di Platone, di Aristotele, gli schizzi di Dante", e più su " gli studi di Keplero, di Newton, i calcoli di Einstein e di Nils Bohr" era quasi sulla cima, vi si arrampicò ed estratto il libro esclamò: " Lo sapevo!" Cap 7.1 Ancora sull’occhio satellitare dell’entità Sally riemergeva dall’orgasmo stellare in maniera inversamente proporzionale al pianeta, (scosso sin nel midollo), ed in forma perfetta arrivò alla starship che, in automatico preallarme, si preparava allo stacco dalla superfice. Il corto aveva rotto l’equilibrio elettro-bionico tra l’entità e la materia che stava implodendo in se stessa sempre più velocemente. Giunti alla trasparente sotto-plancia del velivolo Mac e Sally gesticolavano verso i 14 splendidi esemplari di razza umana 7x(x)y7 che cercavano senza successo di farli entrare, “ Belli quanto stupidi” commentò il gigante che strappò la sicurezza dalla leva e lanciò la ragazza nell’apertura creatasi, la nave ritrasse le zampe e scattò decisa con il gigante appeso alla paratia che si richiudeva lasciandosi alle spalle un pianeta ri- atomizzato. Di corsa risalirono tutti in plancia mentre la parete luminescente della cabina si riprendeva i cassetti smaterializzando man mano la separazione tra questa e la sala principale. Maja si ritrovò senza metallo sotto i piedi, un libro in braccio e in caduta libera. Pat fece appena in tempo ad azionare l’antigravitazionale che Mac gli aveva lasciato ed accolse, non proprio dolcemente, la ricercatrice tra le braccia. “Ehi Pat” gli apostrofò il gigante entrato dalla parete ora inesistente e, aiutando Maja a rialzarsi,: “ Ma che le fai alle donne!?" lo canzonò: " Ti cascano tutte tra le braccia”. Nella sala gremita, con gli schermi finalmente muti e vuoti, una risata si trasmise senza interferenze, sincera! Sally guardava il libro con un interrogativo dipinto sul viso, Maja confermò: “E’ proprio quello che pensi” e scorgendo il prof, ancora mal fermo sulle gambe, corse ad abbracciarlo. Si baciarono appassionatamente, poi lei sussurrò: “Sai, ho trovato il libro” Si avviarono al centro della sala e lo posero sul 3DS, il capitano diede l’impulso al primo laser che invase le pagine, Pat accese il secondo che venne fatto rimbalzare sulla luce riflessa del primo, infine lo schema risultante dalla zona di interferenza venne impresso sulla pellicola. Maja prese la pellicola e la poggiò sul lettore, il laser la investì e l’ologramma riempì lo spazio della luce del primo fotone infuocato di Coscienza. La Manifestazione, erroneamente descritta nei vari testi quale creazione, aveva invaso la sala ed immerso ogni singola particella del ‘vivo presente’ rendendolo protagonista, regista, comparsa e spettatore, allo stesso tempo, di un film di idee anche ironiche, soprattutto ironiche, bizzarre: “Follia, semplice e pura follia allo stato brado". Il led della guardia imbranata, quella che aveva fatto cadere i progetti, trasmetteva il faccione del Prof. barbuto e possente che sudava sotto il peso delle pesanti tavole di pietra mentre scendeva la montagna. Raggiunta la piana sottostante lasciava cadere le tavole e radeva al suolo barba e capelli con le sei braccia spuntatigli poi si rimpinzava di pizza, riso, vitello e quanto ben di dio gli offrivano i fedeli. Ingrassato riperdeva le braccia e sedeva incrociando le gambe, cadendo in quella che poteva sembrare meditazione ma in realtà era una pennichella colossale. Cap 7.2 Il sogno divino re-indirizzava le frequenze degli 'essere particella viva' mentre la starship raggiungeva la velocità di dissolvenza lanciando i titoli di testa: Inverno 2012, primavera 2013, e....e poi basta non estate ne 2014. Il volto del Prof, si ripeteva nei led degli umani-schermi-tridimensionali e quale conferenziere leggeva:“Il pomeriggio tempestoso cedette il passo …..” “ Scusi professore…” Una voce dalla sala: “Prima di ricominciare la storia… “Si, dica….signor….” Rispose il prof, “ Albert, tenente di vascello Albert” Replicò prontamente l’imbranato agente che aveva sognato la trasformazione degli dei: “ Prima di ricominciare , dicevo, vorrei che spiegasse, finalmente, gli scopi della missione’anticipati ma ancora in questo capitolo rimasti ignoti.” “Ha ragione” disse il Prof “Ma lei sa bene, quanto me e tutti i presenti in questa sala, che siamo meno che virtuali, neanche una manifestazione, solo un’espressione letteraria. Un po’ come i viventi sul quel piccolo pianeta azzurro che le carte cosmiche chiamano ‘Terra’. Facciamo il mio esempio, fatto risvegliare per giocare, composto di sana pianta una sera da JouleSal, poi fatto sbandare e diventare professore da Wooden, sfuggito ad un’astronave ed imbarcato in un’altra per finire sul satellite (‘sguardo’) con il bene placido di tutti, NoiVibriamo, Spitama, Semprepazza, Sorrisodivento, Dafne, Sophia, Joulelife, Occhidigatta e Katartica tutti, nessuno escluso, gli sviluppatori. Ecco, ora lei mi chiede quali sono i punti fondamentali della missione… ed io” scese con un balzo dalla consolle e lambendo le prime file: “ Non posso che...” prendendo posto disse; “ …aspettare!”. (Joule) Cap 7.3 Scena 2 "A questo punto” , iniziò la proiezione del Prof. comparsa alla consolle: “ Vi sarete resi conto della gravità”. Tutto il caos che fa avvitare su se stessa la vita in questo angolo di universo, è generato dalla corrosione delle membrane di separazione... I Marse (mangiatori d'arsenico) sono esseri umani a tutti gli effetti. Provengono dalle galassie periferiche del primo universo parallelo. Se avete presente l'ultima, non completa teoria di Einstein, capirete la fattibilità di tale viaggio. Per di più se pensate che hanno usato una tecnica rivoluzionaria che permette ad organismi assai complessi di ridursi ad unicellulari (così come furono rinvenuti in un lago salato nel deserto del Mohave). Invece di impiegare un tempo assai lungo, per risalire dallo stato di batteri, furono favoriti dai ricercatori che praticarono degli esperimenti che ne accelerarono il progresso, tanto che, adesso gli manca solo un passaggio per tornare ad essere organismi complessi. E quando ci riusciranno, l'universo, non sarà più lo stesso:hanno il potere di corrodere e sovvertire con la loro mente squilibrata, la materia dei sogni e persino la composizione dei liquidi. E dell'acqua in particolare,tanto che essa non sarebbe più in grado di favorire quei processi chimici che producono vita e fantasia vitale...Questo principio di caos,di cui avete avuto un assaggio, significa che stiamo per addentrarci nel secondo universo:sarebbe la catastrofe per il cerchio dei pianeti dell'acqua primeva..... Adesso passiamo alla missione: il Prof avrebbe dovuto fare da cavia inconscia per i Marse. Poiché, da esperimenti, è stato scoperto che il suo dna è in possesso di peculiarità rarissime:può cedere un cromosoma, proprio quello che manca ai Marse per completare il loro sviluppo. Dunque avevamo studiato la trappola per attirare la femmina di Marse, al momento quella più sviluppata, per catturarla e distruggerla nel momento in cui questa stava esercitando l'imprinting. Non avevamo previsto la carica di attrazione della femmina che ha quasi disintegrato il Nostro..." La proiezione del Prof. non riuscì a continuare perchè un perfettamente ristabilito Prof. cercava di saltargli addosso in tutti i modi, a fatica trattenuto da una decina di membri dell'equipaggio. Alla fine il comandante esercitò una leggera pressione sulla regione occipitale del Prof.,calmandolo miracolosamente e rendendolo più ricettivo. "Allora, seguitò la proiezione, a questo punto la situazione è ancora più grave perchè,avendolo scoperto, i Marse cercheranno in tutti i modi di catturarlo.... Speravamo che i funghi allucinogeni avrebbero potuto costituire una valida barriera mentale ai poteri sensoriali della regina marse ma, questa, si è rivelata un osso duro...io avrei finito al riguardo, prima di passare al piano B, ci sono domande?..." (Wship) “Si” si sentì dalla sala mentre …. “questi mangiatori di arsenico non mi piacciono per niente..” commentava la ‘Ricercatrice di sogni’ che toccandosi con le dita le tempie aggiungeva: “ il solo pensiero che si nutrano dei sogni mi fa tremare.. non potremmo metterli a dieta di funghi allucinogeni?” concluse sorridendo in direzione di ‘Radovicka’ l’ufficiale medico della starship che riprese “una domanda sull’immortalità ed i marse” “Per quanto riguarda il primo aspetto.. l’angoscia… quella che deriva dalla pura consapevolezza della nostra morte, c’è ben poco da fare.. Tutte le creature sono mortali. Per quanto concerne i marse se hanno cromosomi mortali oppure avranno quelli dell’ameba perché in teoria immortale anche se in pratica prima o poi un cataclisma le farà morire o un semplice errore nella replica del DNA le farà degenerare (anche se questo dovesse accadere dopo un numero di riproduzioni o di "vite" forse per noi inimmaginabile)” “Ma ciò che più importa”, era in piedi fuori dalle fila e con un tono quasi amletico pose ora all’attenzione dell’intera sala: “Se le creature immortali ci sono.. Perchè noi no?!” ?...Perché noi abbiamo scelto un modo assai complicato per riprodurci (e penso senza nemmeno immaginare QUANTO sarebbe stato complicato ...)….Un modo che di mischiare il nostro DNA con quello di un altro individuo in modo da generare degli esseri che non sono cloni dell’ uno né dell’ altro, ma degli “ibridi” cioè irrimediabilmente “altri” rispetto ai genitori….Il genitore muore e metà dei suoi geni sopravvive in un essere nuovo e diverso. ..Insomma ad un certo punto della storia evolutiva abbiamo sacrificato l’ immortalità in cambio del sesso |
Post n°12 pubblicato il 17 Febbraio 2011 da joulelife
Cap 6 Si era risvegliato sulla sabbia, almeno così gli pareva, quella polvere che colava dal palmo della mano; ma non riusciva ad aprire gli occhi: ‘un bagliore accecante lo feriva, non appena ci provasse ’. Ad un tratto una voce accanto lo richiamò ad uno dei tanti ‘presente’: "Ben arrivato prof.!" Era una voce non nuova, si chiese chi potesse essere mentre faceva un ulteriore sforzo per aprire gli occhi, stavolta con successo. Li aprì riparandoseli con una mano dal sole bianco accecante e si ritrovò muso contro muso con un cammello, con qualcosa che poteva ‘anche essere un cammello’: questo è troppo, pensò, un cammello che parla, forse quella vinaccia alla festa della sera prima doveva essere edulcorata... "Basta!" la voce si rifece sentire, di certo non poteva essere il cammello. In effetti, vide il volto sorridente di quello che riconobbe come un suo assistente. Questi gli stava chiedendo cosa ci facesse lì, su quella spiaggia del Mar Morto...Lui, il Prof. abbozzò una risposta, ma quello non lo lasciò finire: "Vi stavo aspettando, Prof., lei forse non ricorda più, ma è da anni che scrutiamo e studiamo questo mare, alla ricerca dei mangiatori d'arsenico. Ci sono, perchè la malvagità che brancola.. è parecchia ....Tanta cattiveria" Stava biascicando quello che, ad un tratto, gli parve un perfetto sconosciuto. Un assistente l'aveva avuto ma era già morto da qualche tempo in un incidente mai chiarito. Il Prof. lo guardò meglio, lui ed il suo cammello, gli parve di cogliere un'aura malvagia. Con la coda dell'occhio vide penzolare dalla sella del cammello qualcosa che somigliava ad un disarticolatore. Vederlo ed imbracciarlo fu un lampo. Premette il pulsante e vide l'ectoplasma col cammello dissolversi in un urlo selvaggio: erano due mangiatori d'arsenico, l'aveva scampata bella. Con la scomparsa, che aveva lasciato un insostenibile puzzo di bruciato, si rese conto che la scena era cambiata: non era più in riva del Mar Morto. Aveva davanti a sè quello che aveva tutta l'aria di essere un lago, conosciuto per giunta:‘ c'era già stato per studiare il ritrovamento di un calendario astronomico Maya. Era stato ritrovato nella città sepolta nella giungla del Petèn: la città di Tikal! E lui si trovava adesso in riva al lago Izabal. Misterioso bacino senza emissari o immissari noti, che si alzava o abbassava di livello in modo enigmatico e senza causa apparente.. In Guatemala, che c'era tornato a fare? Era stanco di essere sbattuto ai quattro angoli dell'universo: lui voleva tornarsene al suo lavoro. Ma aveva anche fame: di fronte a lui c'era Flores, un paesino su una specie di isolotto mezzo sommerso dalle acque. Attraversò la stradina semi allagata e andò a sedersi nel primo comedor che incontrò. Ordinò, ed attese che qualcosa arrivasse. Intanto, fuori era calata una fitta oscurità. Una nebbia assassina cominciava ad essere sprigionata dal lago . Strane fosforescenze iniziarono ad intrecciare come delle danze sull'acqua e tra gli alberi delle rive buie. Distratto da quelle visioni, non si era accorto di una donna che gli si era seduta al suo tavolo e di fronte. Arrivò il cameriere con la cena. Il Prof. si riscosse e la vide. La donna non gli lasciò il tempo di capire: "Perchè non si arrende?" gli disse a bruciapelo: " Oramai lei ha perso. L'umanità ha perso. Presto i mondi dell'acqua saranno dominati dai mangiatori d'arsenico..." Si era arrestata,di fronte all'insensibilità del Prof che, invece di tremare e preoccuparsi, si era rivolto al cameriere con un tono di rimprovero: "Avevo ordinato una bistecca ed insalata, non una omelette ai funghi! " Il cameriere,visibilmente contrariato, rispose:" Hei, gringo,hai voglia di scherzare? E' passata di qui, poco prima che tu arrivassi, una vieja a dire che saresti arrivato e che avresti voluto mangiare una omelette con funghi... hai qualcosa da obiettare?..." terminò la frase e tornò a pulirsi le unghia con la minacciosa navaja che aveva recuperato da sotto il bancone. La fame era tanta. Il prof si rassegnò ad aggredire la frittata. E la donna riprese: "..Voi ci chiamate ancora mangiatori d'arsenico, ma noi non lo siamo più da un pezzo: Ci siamo evoluti da semplici batteri, siamo diventati organismi complessi come voi e meglio di voi...Siete già sotto il nostro potere, ma il vostro orgoglio vi spinge ad ignorarci...". Mentre parlava il prof vedeva quelle labbra avvicinarsi sempre di più alla sua bocca. Sentiva un alito ardente scuoterlo fin nelle viscere. Ad un tratto gli cadde di mano la forchetta con l'ultimo pezzo di fungo e si ritrovò abbracciato a lei in un amplesso furioso. Non esisteva più nulla, tutto si era disciolto nelle acque scure del lago. Loro si stavano amando sullo specchio d'acqua, mentre era iniziata una sarabanda infernale attorno. Erano le fosforescenze che si manifestavano in modo tanto vorticoso da creare un mulinello ed un gorgo che gli strappò di mano la donna, proprio quando stava per avere l'orgasmo. Una vecchia maya, aiutata dal cameriere, tirò fuori dall'acqua il prof e lo coprì con un poncho. Il cameriere gli stava dicendo che doveva essere completamente pazzo a lasciarsi incantare in quel modo. La vecchia invece lo rimbrottò, dicendogli che aveva esagerato con i funghi: ‘ancora un po' e si sarebbe consumato l'amplesso, alla faccia dell'effetto che avrebbe dovuto essere depressivo’. Il Prof non riusciva a dire una parola, ancora preda di una eccitazione folle che gli si notava ancora tra le gambe. La vecchia decise che era meglio rispedirlo sulla starship: lì, oramai, era troppo in pericolo. La mangiatrice sarebbe tornata, era andata troppo vicina allo scopo, per rinunciare. Prima o poi qualcuno avrebbe dovuto spiegare al prof qual'era la sua vera natura e quale la posta in ballo. Era meglio rispedirlo sulla Starship. Chiese alle fluorescenze del lago di occuparsene. Lei avrebbe avuto il suo bel da fare per tenere indietro il nemico. (Woodeship) Cap 6.1 Lanciato a bordo della nave, nel mezzo della sala, il prof era in preda ad un attacco tele-onirico-patico che il tele-trasporto quantico aveva inasprito: ‘mescolava i gesti ed i commenti del personale e del capitano con le istruzioni delle florescenze; come se non bastasse, continuava a percepire Maja e quanto gli trasmetteva ’; la gelosia inconscia, inoltre, aveva trasformato il potenziale rivale Pat in una bionda ossigenata e così si auto-trasmetteva una sua personalissima interpretazione degli eventi: “ Maya e Pat stavano entrando nella cabina del comandante, quando inciamparono in qualcosa che le fece ruzzolare l'una nelle braccia dell'altra. Sembrava un corpo umano e subito ne ebbero la prova: il corpo si era levato a sedere e si stava massaggiando le costole. Era nudo. Le due donne si portarono la mano alla bocca nel vedere lo stato in cui versava la virilità dell'uomo. In quell'attimo sopraggiunse il capitano, che le pregò di chiudere la porta:la faccenda era maledettamente seria. Dovevano cercare di farlo riavere altrimenti la missione sarebbe fallita. Entrambe si diedero da fare a lungo, fino a quando l’uomo finalmente manifestò ancora qualche segno di lucidità”. Il prof aprì gli occhi mettendo fine alla ‘telenovela’ e si vide ancora sul pianeta classe Solaris, li richiuse. Qualche secondo, nuova apertura: stavolta era, finalmente, sulla Starship. Il comandante gli stava dicendo che era stato imprudente nel lasciarsi irretire a quel modo. Se la creatura avesse ottenuto il suo sperma, sarebbe stata la fine: l'unico passaggio mancante alla completa mutazione degli alieni era quella. |
Post n°11 pubblicato il 16 Febbraio 2011 da joulelife
Cap 5 Lo schermo sulla starship aveva praticamente ipnotizzato l’equipaggio inondando la sala, tappezzata di led omni-dimensionali, dell’onirico mare di Sally alla guida della sua ‘straordinaria’ astronave. Lei, spericolata attraversava i limiti dell’universo trasmettendo l’adrenalinica vista di corpi celesti dalle forme sensuali coinvolgendo, come in un video gioco senza paragoni, chiunque attraversasse le fonti visive. L’universo elegante delle strighe energetiche si fondeva, nella visione della ragazza, con lunghi polimeri ubriachi che in ogni replica perdevano un’ informazione spezzando la catena ... DNA e flash mnemonici liberi da rielaborazioni della ratio producevano un sogno tanto reale da sembrare virtuale. Le intenzioni dell’entità si manifestavano ora più chiaramente e non si rivelavano essere propriamente pacifiche: ‘aveva legato infatti al nucleo liquido del satellite le percezioni sensoriali dei tre umani scesi sulla superfice tramite la membrana rice-trasmittente, celata nella nebbiolina celeste e scintillante, che la ricopriva’. Aveva in tal modo liberato l’accesso ai pensieri reconditi e li leggeva come in un libro aperto scompaginato dal vento ed incapace di trattenere l’inchiostro. La soluzione gelatinosa intanto risaliva lenta ma inesorabile le zampe titaniche della starship, richiamata dal battito cardiaco come squalo dal sangue. Le sue appendici mentali erano in fibrillazione, pronte a graduare la pellicola, l’attimo precedente al contatto, sulla presunta personalità del soggetto che sarebbe stato avvolto. Il piano strategico era stato condotto decisamente male ed applicato peggio: La vitalità esuberante di Sally, l’estremità dei picchi cui perveniva senza più l’effetto del ‘confusion’ (che aveva ingannato l’entità) stava mandando in crash il sofisticato programma erroneamente tarato sulla sensuale ma equilibrata personalità dell’assistente e ricercatrice Maja. Gli estrogeni in eccesso sfuggivano al filtro praticato dal sistema e stavano per ridurre a poco più che uno straccio da cucina la cerebrale entità da millenni distaccata dalla sfera sessuale. Sally prendeva il sopravvento, gli imput dell’entità davano segni di squilibrio, messaggi tipo ‘Si è staccata la sfera destra di Budda, abitanti del pianeta lo scroto cosmico stà per abbattersi sulla terra’ invadevano lo spazio-tempo accompagnate da risate multi stereo-grafiche.. La dea madre è stufa di partorire figli irriverenti... echeggiava nella astronave ed in questo evolversi degli eventi , Maja e Pat riuscirono con relativa facilità ad eludere la doppia sorveglianza ed accedere, spalancando porta dopo porta in un crescendo febbrile, nella cabina del capitano. (Joule) Cap 5.1 La confusione di un entità ingannata, nel raffinato immenso, liberò si l'accesso ai pensieri, disingannare la sovranità dell'ordine spazio-tempo ... non fu squilibrio ma gioco di disincanto. (Occhidigatta) L’ordine stesso si mostrava, ai nuovi occhi, come un crescendo di infinite possibilità, non una storia predefinita, un mito consolidato ma viva immaginazione che amava scrivere e descrivere l’universo plasmandolo tra gli innumerevoli altri ..disegnati … pensati .. resi vivi. L’occhio della mente mirava ed era l’avventurarsi dello Spirito, la curiosità infinita d’Anima ad attraversare le corde del tempo ed i limiti dello spazio. Nel risveglio, Siddhartha e Polifemo erano accomunati nelll’antitesi materia- antimateria in un gioco mistico dove il male muta. Mutaforma, come l’entità e quanto si alimenta di luce riflessa dalla storia e dalla crosta del mito, non dal nucleo trasparente, illuminante ma non abbagliante, della verità. Come cantava uno sconosciuto trio alla fine degli anni 80 l’uomo che scopriva il Sé, nell’Essere umano travalicando il reale-virtuale guardava con gli occhi della mente: ‘Il tappeto mobile, semitrasparente, che scivola nella parte inferiore dell’universo’ (Joule) |
Post n°10 pubblicato il 15 Febbraio 2011 da joulelife
Cap 4 “In Principio non vi era nulla .. e .. il nulla .... già conteneva il Tutto. Nel moto silenzioso, che sembrava fermo .. ma fluiva .. ebbe inizio ... la Coscienza del nulla. Allora diede una forma al nulla ... e nacque il caos, e dal caos,.. la Coscienza diede origine all’Anima, che già Era. Lei era la Coscienza stessa e la Coscienza era Anima! Anima decise di creare dal caos qualcosa e ... a questo qualcosa diede il nome di Universo. L’universo le sembrava bello e ogni giorno nascevano le stelle e i pianeti. Il nulla stava prendendo forma e il caos stava diventando ordine. Ma non era sufficiente ad Anima.... Le sembrava così poco! E decise di creare altri Universi, simili al primo, ma non uguali. Erano vicini e sovrapposti, ma ben distinti l’uno dall’altro. Erano visibili ad Anima, ma invisibili fra loro; erano udibili ad Anima, ma silenziosi fra loro e... Anima percepiva la loro Energia, si percepiva,.. ma loro non potevano distinguere la propria e percepire quella d’altri. Ogni Universo era a Sé e ciascuno era in tutti. Lei era la regista di questo immenso, .... in cui tutto era scritto. I personaggi davano vita al Suo Spettacolo e Lei bisbigliava loro, ma gli Dei decisero di ribellarsi e si allontanarono da Anima. Divennero sempre più Potenti contro Anima e.. volevano distruggere l’Opera Omnia che... Anima desiderava e che ogni giorno Rinasceva. Il Male voleva un Impero tutto e solo suo! Ma Anima era la Coscienza Divina, l’Increato Primevo, molto più del male e.... la sua potenza... era la manifestazione del Divino e.... Lei era forte e sicura. Lei non temeva quello che aveva creato, perché Lei sola poteva distruggerlo; tuttavia... Anima era buona e lo è tuttora. Lei non voleva uccidere e disintegrare e.... così decise di attendere, ..con la speranza ... che un giorno tutto si sarebbe sistemato. Quando il male ebbe contagiato tutti gli universi, Anima capì che doveva fare qualcosa e iniziò a sussurrare all’orecchio dell’Essere Umano perché aveva donato loro quell’elemento in più.... .. che altri non avevano;.. quel gene meraviglioso.. ..che era il gene della rinascita e della comprensione. E così coloro che “udivano” la Parola bisbigliata nel Cuore, decisero di ribellarsi al Male. Anima era con loro e in loro, Anima era Loro Stessi... ed.. infatti... non avevano paura”. (Sophia) Ma era la Genesi ‘MU’ narrata nel loro libro! La leggenda voleva fosse stata scritta sull’acqua e trasportata dal vento sino alle coste Lemuriane dove era stata incisa sul versante sud della montagna che ‘strapiombava’ nel mare. Era stata tradotta e riportata dai testi arcaici che, se pur ritrovati in zone archeologiche di 4 continenti diversi, sembravano seguire una ben precisa sequenza. Differenziavano leggermente ed erano state tutte riportate fedelmente, quella Atlantidea recitava: “Non v’era nulla intorno al centro – e nulla il centro – tuttavia, nel moto silenzioso,... Tutto confluiva .. nell’Alba della Coscienza. Alla luce una forma, un suono caotico - unica armonia: Anima, che già Era. Tra il caos qualcosa si concluse: l’Universo Intraprendente Germinava l’attimo, le stelle, i pianeti .. galassie poi.. risucchiava il tutto in un buco nero.. come plastilina si ricomponeva dall’altra parte. Il nulla era forma e suono, il caos diveniva non-disordine. Ecco allora altri Universi, simili, vicini, sovrapposti ... ma distinti perchè invisibili e silenti tra loro. Coscienza percepiva la loro Energia ... si percepiva, ma loro ..No! Non riuscivano ad avvertirla... Non sentivano Anima, immersa e spettatrice dell’Immenso in cui tutto era, fu, è, sarà - scritto con caratteri mobili e vivi”. Il respiro mistico, nella descrizione atlantidea, prevaleva, era scevra dal male, ma quanto seguiva cronologicamente era inquietante. Nella pergamena Major si parlava della volontà distruttiva, degli dei non-Anima e delle loro capacità nel sovvertire dimensioni e mondi, nella pietra di Tiwanaku degli invisibili, mangiatori d'arsenico, divoratori della realtà ed artefici della virtualità, la stele rinvenuta alle Bermuda parlava di forze contrarie alla Coscienza, divenute sempre più potenti al fine di distruggere l’Opera Omnia che Anima desiderava e che ogni giorno Rinasceva. Il Male voleva un Impero tutto e solo suo, dove imprigionare la Luce Animica ed alimentarsi della sua infinita Energia. La datazione era stupefacente e concordante: l’archeologia astronomica era una scienza consolidata: 26.000 anni ricorrenti almeno cinque volte, come aveva potuto appurare studiando le mappe stellari accuratamente compilate nei documenti, scolpite nella roccia ed incise alla base della stele. La ciclica evoluzione animale-uomo era frutto genetico dell’impero in quanto ideale contenitore della ‘trasparente matrice di luce’ ; ma ogni qualvolta, 26.000 anni circa, l’uomo diveniva ‘Essere Umano’ consapevole, riconoscendo gli dei creatori e la virtualità: se ne liberava. Iniziava allora il ritorno alla Realtà,- la riconquista del sé Divino, -la ribellione all’universo virtuale. La corrente Animico-Coscienzale sfociava nella ricerca della Fonte! Ecco che allora “Accadeva!” (Jsal) Cap 4.1 Ma che delirio tutto ciò! Possibile che la situazione fosse così deteriorata? Possibile che i mangiatori d'arsenico avessero rosicato le molecole divisorie tra i diversi livelli fino a quel punto? Il prof era sprofondato nella disperazione, non ci capiva più nulla: ’cosa era reale e cosa finzione’? Forse una soluzione c'era, era stata l'entità a suggerirla, ma lui aveva paura. Ma del resto sia sulla astronave che in tutto quel rabbuffo di livelli, che vedeva entrare in contatto, oppure in quel accatastarsi di anni così privo di costrutto per la sua missione... Come faceva ad essere, stare ancora su quel pianeta... Le proiezioni del mare di porpora si mostravano sempre più aggressive, doveva agire... Si avvicinò al globo tremulo che l'entità aveva indicato come la Terra e ci si buttò dentro. Il contatto provocò un flash lui sentì come se gli atomi costituenti il suo corpo avessero deciso di andare ognuno per proprio conto, -Wship- non era un paradosso quantistico, di fatto -(Js)- gli atomi del povero malcapitato.. aleggiavano nell'aria come nebbiolina di un mitigata giornata d'inverno. Vagavano .. ma con una certezza che lo Spirito del Prof. unisse le particelle in una Presenza Superiore.. Elevata...quanto quella dell'Entità'. Questa, infatti percepì l'immane potenza delle sua capacità percettive, e ne fu stupita. Da li' a venire, eventi eccezionali stavano preparando a manifestarsi.. -(Dafne) |
Post n°9 pubblicato il 13 Febbraio 2011 da joulelife
Cap 3 Sulla Starship svolte mappe e progetti erano stati fatti partire i primi impulsi, la navicella rimbalzò tra dimensioni parallele come impazzita, dopo alcuni ‘eterni’ minuti si stabilizzò. Gli elaboratori iniziarono a caricare i dati di ritorno ed uno speciale programma, esaminando la sonorità dell’eco, filtrando riverbero e rumore di fondo, delineò sui monitor i contorni di un tratto libero dall’onda distorsiva: gli sguardi dei passeggeri e dell’equipaggio della nave stellare fissavano, attoniti, una immensa distesa d’acqua purpurea percorsa da inusitate tempeste magnetiche. (Jsal) I "trenta minuti di follia", cui avevano assistito sul web, minacciavano di essere dei bruscolini a fronte di ciò che andava preparandosi sotto di loro: la distesa all'inizio placida ora, sotto la spinta delle tempeste, cominciava ad assumere le forme più tormentate di onde paurose che scavavano abissi vertiginosi. Il colore purpureo si era fatto plumbeo ed a fatica il sistema gravitazionale della nave le impediva di essere risucchiata e travolta. Il comandante diede l'ordine di riunire d'urgenza lo stato maggiore e gli organi più rappresentativi dei passeggeri e cominciò così il discorso: "Ho appena ricevuto un messaggio telepatico..." (Wship) Il prof e Maja si guardarono un istante, poi trasmisero, direttamente alle pepsi-cerebrali dei civili a bordo, ciò che si erano letti tra gli occhi: ‘ le comunicazioni telepatiche sono prerogativa dei vertici delle interforze, una sorta di cuscinetto neutrale strutturato militarmente e molto potente. Avevano però posizioni diversificate ed anche se al momento si erano dimostrati protettivi bisognava comunque vigilare’. La Starship era da considerare un’incognita e ne lui, ne lei, tanto meno Pat e gli altri sedici giovani ospiti della nave sembravano armati..., ma il gigante con un gesto appena percepibile fece capire di avere un asso nella manica. -Jsal- Intanto il discorso era finito ma gli ufficiali si guardavano in faccia smarriti, scambiandosi occhiate d'apprensione. Il capitano afferrò al volo e chiarì: "Forse ancora non siete stati messi al corrente che il sottostante pianeta appartiene alla categoria Solaris. Come ben saprete è una categoria di viventi assai particolari, dotati di poteri ancora tutti da indagare. Così, l'entità che si è messa in contatto con me, mi ha comunicato che, prima di lasciarci atterrare nella colonia, vuole parlare con un nostro passeggero: il Professore, esimio astronomo che ci è stato affidato, con la sua assistente e la guardia del corpo. L'Entità vuole che egli sia sbarcato da solo per chiarire alcuni aspetti della sua missione..." – Wship - ‘Erano quindi ben oltre la terza’ il Prof stava pensando, Solaris difatti stazionava nella sesta dimensione anche se manteneva un occhio satellitare nelle dimensioni precedenti, “oppure si trovavano proprio su uno dei satelliti?” Fu quanto domandò al capitano che, alzando le sopracciglia e mostrando le mani: “Bho?” rispose: “A dire il vero non ne ho la più pallida idea”. Jsal Cap 3.1 Nel cielo color porpora, tre soli splendevano instabili. I loro raggi si diffondevano in modo anomalo sulla strana crosta si cui poggiavano i piedi. Una strana nebbiolina celeste e scintillante li avvolgeva sino ad arrivare alle caviglie...dove uno strano brivido, misto alla paura, faceva pensare ai malcapitati che qualcosa sarebbe successa da li a poco. –Dafne- Il Professore maledì il capitano con tutto l'equipaggio: possibile, pensava, che un essere dotato di telepatia, non riuscisse a mettersi in contatto con lui direttamente, magari nella sua confortevole cabina, mentre se ne stava con la sua.. ricercatrice ..o ex allieva accoccolata sul suo petto? ..mmah, comunque. Che bisogno c'era di farlo scendere in un paesaggio così osceno per le manifestazioni perverse di .... già, pensò...e se fosse una trappola? E se il capitano voleva solo sbarazzarsi di lui? -Wship- Mentre erano ancora a bordo i cinque, o meglio i quattro più un intontito professore, avevano deciso, prima di scendere sull ‘occhio satellitare ’, di operare una sostituzione. Maja aveva praticato ai capelli taglio e tintura, s’era truccata ed indossato la gonna e le calze viola di Sally, che nel frattempo faceva lo stesso, in tal modo Maja sarebbe restata con Pat sulla nave. Tramite l’ultrasensibilità avrebbe mantenuto, senza perdere di vista il mezzo interforze, il contatto col Prof che era sceso quindi con l’ex allieva, in vece di assistente, e Mac Njor il gigante afro-scozzese quale guardiaspalle. Utilizzando il ‘confusion’ , uno degli aggeggi che Mac s’era portato dietro, le due donne, inoltre, si erano scambiate la connessioni cerebrali , la traslazione sarebbe durata poco ma forse.. abbastanza per l'entità mutaforma'. -Jsal- Il Professore, ancora confuso da tutti quei movimenti, anche perchè assorto in considerazioni a tratti sconfortanti, sguazzava nella melma rossastra fino alle ginocchia, alla ricerca di quel contatto che avrebbe dovuto chiarire una missione, fino a quel momento oscura e senza costrutto. Ad un tratto, fece uno scarto fulmineo che lo mandò con la faccia immersa nella poltiglia. Quando risollevò la testa grondante, si accorse di averla scampata bella: un seno enorme si stava sciogliendo accanto a lui, se l'avesse colpito... Un lampo doloroso gli aprì la coscienza: tutto ciò che stava vedendo era una proiezione del suo inconscio. Quelle forme oscene e putrescenti erano generate dall'Entità, ma rimandavano all'inconscio umano e a tutte le schifezze ataviche che vi albergano. Una cosa l'aveva capita il prof: era una partita doppia che stava giocando. Una proiezione di sè era sul ponte della nave; l'altra era lì a zompare nella sbobba color vinaccia. E sguazzando arrivò in una specie di piazza, enorme, dalla circonferenza ampia punteggiata da grossi globi di un liquido gelatinoso e fosforescente,che si sarebbe potuto dire che fossero dei modelli di pianeti. Rimase a bocca aperta per un'eternità. Poi una voce che gli giungeva dai neuroni lo strappò allo stupore: "Quelli che vedi sono i pianeti che costituiscono il cerchio primevo dell'energia dell'acqua vitale. (E' inutile che ti spieghi la sua importanza, ma sappi che l'unità è in grave pericolo): Hai già avuto dei segnali della potenza della volontà distruttiva, e delle sue capacità nel sovvertire dimensioni e mondi. La vita è un bene più unico che raro nell'universo impossibile, ed i pianeti liquidi che vedi, ne sono detentori e propagatori nello spazio. Se guardi bene, sulla tua destra, è il globo terrestre. E' lì il grosso problema! Gli invisibili, mangiatori d'arsenico, stanno divorando la realtà." La testa la sentiva come uno dei globi, gorgogliante di materia grigia che andava in tutte le direzioni, seguendo un moto ondoso che gli dava la nausea. Gli venne da pensare alla donna lasciata sulla nave, la sua Maja, che in quel momento faceva il suo giretto romantico con la proiezione di lui... Un po' infingarda, forse, questa entità.. –Wship- Il lento proiettarsi non poteva che non confonderlo nella sua innaturale certezza, ma non si arrese agli eccessi di tal globo.. e dell’entità mutaforma. Certo della sua potenza non ebbe alcun timore d’infrangere il passato e lanciare la sua proiezione (Occhidigatta) Cap 3.2 Maja lo sentì nel medesimo istante in cui il prof l’aveva pensata, aveva l'aria di un tranello, l’entità era dinanzi ai tre nella forma che ciascuno stava immaginando, erano effettivamente sullo ‘sguardo’ che questa avevano lasciato nella quarta dimensione ad un solo ‘salto’ dalla terra. L’apprensione crebbe, stringendo le mani di Pat lasciarono la plancia, mentre tutto l’equipaggio era con gli occhi fissi agli schermi che passavano la diretta, ed iniziando a perlustrare la nave: “Non farti irretire” lei gli trasmise. Intanto l’entità aveva mandato nel ‘pallone’ Sally e Mac Njor alle prese con i loro ‘film’ interiori: l’una a guidare la più pazza astronave del cosmo, l’altro a raccogliere, con la mano enorme, minuscole more da un rovo multicolore. Il professore concentrò le facoltà percettive sul nulla, sgombrò la mente dai ricordi, dai sogni trascritti, dalle paure profonde ed i timori contingenti; chiuse gli occhi ed attraversò le tre fasi meditative prima di sganciarsi dalla materia e fluttuare nel suono antico dell’Ohm. Era in sintonia, la vibrazione emanata dall’entità si perdeva ed una voce profonda, ora dalla sinistra, dal passato .. 26.000 anni terrestri, scandiva.. ..piano.. come scolpendo l’aria: (Jsal) |
Post n°8 pubblicato il 13 Febbraio 2011 da joulelife
Cap 1.2 "Vi porteremo noi", stava dicendo l'uomo in divisa all'affranto scienziato che si era ritrovato tra le braccia la sua ex allieva sconvolta dalla piega improvvisa degli eventi. "Abbiamo le vostre mappe e progetti, c'è una starship che vi aspetta.." (Ws) Tutto fu come un vortice, la potenza incontenibile di un uragano, impose la sovranità del pensiero e dominò le inquietudini... Chi sapeva (o pensava di sapere) non seppe mai che in realtà fu nel vortice l'evolversi di quel tempo...(occhidigatta) ...La ragazza, tremante, comunicava con gli occhi, stringendosi ancor più al braccio del Prof: gli eventi stavano loro sfuggendo di mano, ma in tutta quella situazione paradossale, lei trovava conforto già solo in quel tocco, in quel braccio possente, in quell'"autorità-autorevole" di cui era sempre stata innamorata, in segreto .. (Katartica) Cap 2 Non erano ancora le sette, nei sogni di Maja l'eco delle risa e le margherite profumate era stato soppiantato dall’approssimarsi di un’oscura presenza; s’era alzata agitata, sulla faccia acqua ghiacciata e mentre in fretta si vestiva qualcuno le comunicava di allontanarsi: era il pensiero del Prof. Stava calzando le scarpe, un sibilo acuto mandò in frantumi i vetri della camera da letto, lei si lanciò per le scale ed aveva ancora in mano una scarpa quando, uscendo dal portoncino, incontrò Pat, il musicista del primo piano, che non riuscendo a dissimulare la sorpresa esclamò: “Ehi, quanta fretta!” “Certo” lei rispose prendendolo sottobraccio: “Ho proprio bisogno di un caffé” (Noivib) Il bar era pieno dei mattinieri lavoratori agitati dall’evento che stamane aveva anzitempo risvegliato il quartiere nord della grande mela. “ E’ uno di quei mezzi sperimentali che il governo sta provando” diceva con l’aria saccente un impiegato col giornale ben aperto davanti, “ Non sembra nostra, è un’ astronave” diceva un altro guardando l’enorme discoide scuro obliquamente appoggiato al palazzo. La sagoma che si manifestata ad intermittenza poi s’era stazionata sul ‘ c’è ’, dalla nuvola di povere e fumo emergevano Pat, che stupefatto si voltava continuamente, e Maja che lo tirava a fatica verso il bar. Una luce sfocata si avvicinava, rischiarandosi man mano sino ad abbagliare raggiunto lo spiazzo ed atterrare, Il Prof uscì dalla starship e corse ad abbracciarla poi i tre salirono sul velivolo che si allontanò rapidamente come era venuto. Una volta a bordo lui spiegò: “Hanno rotto il trasduttore di virtualità”, la ragazza ribelle aggiunse: “Adesso si vedranno, e senza manco gli occhiali” “Ti riferisci al film.... Essi vivono?” chiese uno sbigottito agente facendo cadere i fascicoli che il capitano aveva ordinato. Una risata echeggiò tra le sottili pareti in volo. Nel locale intanto l’ologramma del barista, perdendo consistenza, versò il cappuccino attraverso il giornale direttamente sull’impiegato arrogante che, poco finemente, bestemmiò in babilonese prima di rarefarsi e mutare in alone macchiato. Lo stupore era palpabile tra gli avventori del bar Orione, gli habituè si guardarono sgomenti quando dalle ceneri del ragionier Jack Cuozzo si materializzò un sauroide dal muso enorme ancora sporco di cioccolato. (J S) Il cioccolato gli sporcava tutte e due le membrane color porpora che si estendevano dal collo fino al ventre. Con sguardo di chi cercava guai, fisso' prima il barista, che si dissolse in un istante, e poi i malcapitati, che gia' svelti, fecero scivolare, quasi d'istinto e silenziosamente, le loro mani sulle armi a iotroni, in grado di fulminarlo in un lampo. Ma ecco, al centro del Bar... aprirsi un varco spazio temporale, circolare, perfetto nella sua luminosità... le sedie iniziarono a tremare, i tavoli si sollevarono di un paio di centimetri ....la luce si annullò. (Dafne) “Swuap.. Un istante dopo il sauroide s’era eclissato ed il varco richiuso. Sull’astronave madre, nella sua traiettoria costantemente celata dalla luna, i led rossi che segnalavano la caduta di tensione della virtualizzazione si accendevano in serie, come su un abete, a natale; Il crash della navicella ‘Adamo’ visibile e pesante tanto da aver reso ‘pendente’ il palazzo, l’esaurimento della parrocchia spia bar ‘Orione’ e di conseguenza le satelliti confraternite, pub, sala giochi, negozi ‘Pleadi’ disseminate nel territorio aveva reso necessario l’utilizzo massiccio del tunnel spazio–temporale in una vasta zona dell’emisfero nord–occidentale e stava pesantemente incidendo sulla riserva d’energia della orbitante ‘mamma’ spaziale. Si vedevano in giro per la città decine di bassi, grigi personaggi dalla testa spropositata e le movenze ripetitive: Erano gli androidi fuggiti dalla navicella in panne mentre i loro dei-padroni, simili alle mantidi terrestri ma eretti e altissimi, s’erano precipitosamente spostati nella loro dimensione parallela lasciandoli soli e senza direttive. Alcuni bambini, convinti fossero ET telecomandati, stavano per toccarli ma erano stati prontamente rincorsi ed allontanati dai genitori, anche perchè quei cosi puzzavano in modo terrificante! L’arrivo della gigantesca Anunnaki la nave che aveva predisposto e coordinato la colonia terrestre sin dall’inizio ricollocò, riattivando il virtualizzatore, ogni cosa al suo ‘retto’ posto. I mezzi d’informazione parlarono dei 30 minuti di follia che avevano sconvolto la grande mela e le città limitrofe con un velo di ironia spesso quanto la iuta e tanti di quei messaggi subliminali che la cosa divenne presto una ‘sciocchezza’ per l’intero paese. Nel resto del mondo si commentavano con scetticismo le immagini diffuse dal web etichettandole come ‘solite stranezze di NewYork’. |
Post n°7 pubblicato il 12 Febbraio 2011 da joulelife
Cap 1.1 Era stato il commento che gran parte dei quotidiani avevano fatto al libro: “Dicembre 2012, primavera 2013, es... e poi basta non estate ne 2014” da tre mesi sul web ma solo da un paio di settimane in libreria. Lui e Maja l’avevano scritto insieme ma firmato Ezechiele ‘astronomo sognatore ’ per evitare di intralciare le ricerche che conducevano da anni ed erano finalmente al punto di svolta; parte del materiale era stato estratto proprio dai sogni che spesso analizzavano insieme. Lei psicologa, ricercatrice responsabile del progetto Maya al ‘ New Time Department’ era odiata o amata dai colleghi al grado massimo senza via di mezzo, autoritaria per alcuni autorevole per altri, ammaliatrice o semplicemente attraente, geniale o sfacciatamente fortunata; Una donna affascinante, giovane, intraprendente ora..dormiente e dolcemente ravvolta al cuscino di lui che la salutava con un bacio ed usciva accostando piano la porta. (J Sal) Maja sentiva vibrare il cuore e fremere la candida pelle ad ogni suo pur flebile respiro o sospiro...ne conoscenza il ritmo vitale ed il profumo avvolgente quando si immergeva nel cuscino di Lui...l'Anima Gemella che adorava. (N.Vib) Nel mentre le scostava, solo pochi minuti prima, i morbidi, fluidi capelli per percepire ogni battito di ciglia, sognava: sognava di loro... correre felici, in un prato di margherite profumate, e l'eco delle loro risa echeggiava, ancora soavemente, nel buio che pian piano agiva per fare spazio al risveglio dell’assopito sole del mattino. (Dafne) L’uomo , salendo in macchina, fece partire una canzone: “Guardando verso il cielo sereno di notte-non è difficile sognare, nello stesso tempo riflettere..”(S.Pazza) perchè .."Noi siamo il Vento” (S.diVento) si sgolò stonando il ritornello sfrecciando con la sua Toyauto sulla Silver Hill Road ancora deserta; Il tetto trasparente mirava alle stelle che già strizzavano l’occhio ai primi timidi raggi del sole adolescente quando il Prof cercando di concentrarsi spense il lettore... non aveva molto tempo! Dai finestrini il vento sferzava i pensieri ostinati ancora attaccati ai capelli. (J. S) Ad un tratto, prima un sibilo, poi un puzzo di anatra carbonizzata, ed un fumo, degno del peggiore arrosto, lo investirono come un gancio del miglior Tyson facendolo sbandare. Per miracolo si arrestò ad un nulla dal vuoto. Allora ricordò e si maledì: troppo preso dal suo intelletto, s’era dimenticato di controllare il livello d’acqua al radiatore, eppure la spia, la sera prima, lo aveva segnalato anche acusticamente: “Coglione hai finito l’acqua”. Catturò tutte le sue stelle con una serie di imprecazioni e si apprestò a chiamare il soccorso ma, proprio in quel momento, un suv dai vetri oscurati, che pareva un'astronave, si fermò poco distante, la portiera stava per aprirsi..(Wship) si fermò…tornò ad aprirsi,.. una caviglia, una gamba irretita usciva lentamente, poi ....si ritrasse in fretta, l’auto stridendo furiosamente schizzava via...... Ma che… ? Cap 1.2 Un rumore rimpiazzava quello dei pneumatici e premeva alle tempie: scura, dietro l’abbacinare delle luci, un’astronave …vera?...Enormemente vera. Era sulla testa e attraeva a se.. sempre più forte… irresistibilmente! Cominciava a perdere il contatto, anche mentale, con la terra quando uno strattone al braccio lo riportò bruscamente alla realtà (o sarebbe più giusto definirla:virtualità, Bho? Comunque....) il SUV nero era tornato e vincendo la forza d’attrazione lo aveva strappato al risucchio cinetico sbalzandolo sul rosso sedile di pelle. “ Benvenuto Prof ” un tono dolce, contrastante con la velocità folle che l’auto sosteneva per sfuggire l’oscura minaccia, lo accolse “ Le corriamo dietro da un po” disse. Lui ne udì solo il riverbero (Jsal) La voce accogliente, non ricevendo segno alcuno, si fece più salda: " Buon giorno, prof…. più che la macchina, mi pare sia lei in panne! Accanto ha delle cicche, ne prenda una, la tireranno lucido a specchio! " Il professore ricacciò vociferi e tormenti riaffiorando alla vista dell'affascinante ammiratrice, un tempo sua allieva, che lo stava fissando con un leggero sorriso ironico sulle labbra. Abbozzò una risposta: "Non avrei potuto sperare in una salvatrice migliore" Lei si schermì: " Professore non cominci, la conosco bene, ed è improbabile che ci ricaschi, sa sono cresciuta! ". Intanto il suv correva tra ali di colline ammantate di verde(Wship) sfocando man mano il presente. “Dobbiamo tornare indietro” lui affermò quasi esplodendo come solo adesso cosciente di quanto fosse avvenuto, “Presto!”, “Lei è in pericolo”.. replicò allo sguardo perplesso della ragazza irrigidita, come imprigionata, nella rete viola; Un attimo di tensione poi: “Tenetevi forte” intimò, voltandosi appena, l’uomo al volante, il gigante che poco prima lo aveva afferrato abbassando l’intera fiancata; una brusca frenata, un rapido cambio di marcia una decisione trasferita al volante e le ruote rifumarono nella direzione opposta. (J S) Tanta decisione, degna di miglior causa, non durò molto poiché andarono quasi a sbattere contro un posto di blocco della polizia. Il gigante abbassò il vetro: "Cosa succede?" chiese indispettito all'agente che lo fissava con la stessa aria impassibile di un pesce lesso; dietro ai suoi occhiali da sole, questi lo fissò muto per un istante infinito, poi rispose: " So già tutto,dovete assolutamente seguirmi: tornare indietro è un suicidio. Vi stanno cercando...". I tre passeggeri si guardarono in faccia meravigliati: possibile che fossero già stati scoperti? Il poliziotto li convinse ad abbandonare il veicolo, giusto in tempo per non finire arrostiti dal lampo che lo ridusse a carcassa fumante. Salirono di corsa sul mezzo corazzato del poliziotto che scartò un altro colpo, schizzando verso l'alto col pilota aggrappato alla cloche che sudava e imprecava... "Vi porteremo noi", stava dicendo l'uomo in divisa all'affranto scienziato che si era ritrovato tra le braccia la sua ex allieva sconvolta dalla piega improvvisa degli eventi. "Abbiamo le vostre mappe e progetti, c'è una starship che vi aspetta.." (Woodenship) Tutto fu come un vortice! La potenza incontenibile di un uragano impose la sovranità del pensiero e dominò le inquietudini... chi 'sapeva' o 'pensava di sapere' non seppe mai che in realtà.... fu nel vortice " l'evolversi di quel tempo..". (Serenella) "La ragazza, tremante, comunicava con gli occhi, stringendosi ancor più al braccio del Prof: gli eventi stavano loro sfuggendo di mano, ma in tutta quella situazione paradossale, lei trovava conforto già solo in quel tocco, in quel braccio possente, in quell' 'autorità-autorevole' di cui era sempre stata innamorata, in segreto... (Katartica)
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