25) Quartieri e vie popolari di Bologna

25) Come tutte le città e i paesi, anche Bologna ha i suoi quartieri storici, sconosciuti ai forestieri e non troppo attraenti, ma che per chi è nato qui hanno un sapore particolare. Due vie storiche che sono state il cuore pulsante della Bologna popolare nello scorso secolo all’interno della cerchia muraria sono via del Pratello e via Broccaindosso. Via Broccaindosso appena dentro porta San Vitale, è una delle traverse che collegano via San Vitale con Strada Maggiore. A via del Pratello si accede da porta Sant’Isaia e dall’incrocio tra le vie Marconi, Ugo Bassi e San Felice. E’ sede del carcere minorile e ha visto la nascita, negli anni ’70, di Radio Alice, una delle prime radio libere d’Italia quando ancora, per legge, erano abusive. Tutti conoscono la Bolognina, il quartiere appena dietro la stazione ferroviaria, soprattutto per la cosiddetta Svolta della Bolognina, l’annuncio dato nella sezione PCI di via Pellegrino Tibaldi, con cui Achille Occhetto il 12 novembre 1989 decretò la fine del Partito Comunista Italiano. La Bolognina ha fama di quartiere degradato, in quanto multietnico e con prezzi delle case più abbordabili che in altre zone. Proseguendo dalla stazione verso nord, oltrepassata la Bolognina si accede ai quartieri Arcoveggio – sede dello storico ippodromo, ormai sempre meno usato a causa degli alti costi di gestione – e Corticella, che costeggiano il canale Navile rispettivamente a ovest e a est, e sono separati dal parco dei Giardini con il suo rilassante laghetto popolato da numerose specie di fauna acquatica. Altri quartieri popolari sono San Donato, che ospita l’imponente polo fieristico con le 4 torri, e Pilastro. San Donato ha il suo edificio più popolare nel cosiddetto virgolone, un immenso palazzo curvo costruito nel 1976 per ospitare le famiglie meno abbienti. Il Pilastro viene tristemente ricordato per l’omonima strage della uno bianca, avvenuta il 4 gennaio 1991, in cui tre giovani carabinieri furono trucidati da criminali in divisa. Un quartiere di cintura divenuto più recentemente famoso per i prezzi bassi delle case e i negozi stranieri è il quartiere Barca, all’estrema periferia ovest, al confine con Casalecchio di Reno, percorso trasversalmente dal lungo edificio abitativo chianato il treno per la forma simile a un lungo convoglio ferroviario. Quartiere caro ai vecchi Bolognesi è anche San Vitale, ad est, in buona parte occupato dai padiglioni dell’ospedale universitario S. Orsola-Malpighi (in origine erano due ospedali, poi riuniti in uno). Di San Vitale fa parte la Cirenaica, rione in cui si trova via Paolo Fabbri, con la storica abitazione giovanile di Francesco Guccini al civico 43.20190621_22000220190621_21591420190621_215935

24) Bagni pubblici a Bologna

24) Uno dei drammatici problemi quando si va in una città è trovare bagni pubblici gratuiti, magari anche puliti. Evidentemente qualche anno fa il problema è stato affrontato con decisione dall’amministrazione bolognese, che ha installato numerose toilette pubbliche automatiche con monetina tutt’intorno alle mura (per esempio piazza Trento e Trieste, Villa Cassarini, laterale di via Mattei). Peccato siano tutte distrutte e fuori uso. Rimangono le classiche turche o vespasiani, per esempio all’interno di porta Saragozza e via Michelino, in zona San Donato, difficilmente utilizzabili dal sesso femminile. In posizione strategica, centralissimi, sono i bagni a pagamento di via IV novembre (di fianco a palazzo Accursio, sede del municipio), via Belvedere (all’uscita posteriore del mercato delle erbe di via Ugo Bassi), piazza de’ Calderini (adiacente a piazza Minghetti) e della biblioteca della Sala Borsa, in piazza del Nettuno, quando è aperta. Più defilati, sempre a pagamento, i bagni del piano -1 della stazione, a sinistra dell’ingresso principale. Se non si vuole tirar fuori la moneta, rimangono i bagni gratuiti dei numerosi centri commerciali. Purtroppo i più vicini sono a un paio di km dal centro. Si tratta del centro Minganti, riaperto di recente dietro la stazione centrale, un km fuori da porta Galliera, e del centro Lame, uscendo da porta Lame, andando dritti per un km. Se si vuole restare all’interno della cerchia muraria e non spendere neanche un centesimo, la possibilità sono le centralissime toilette del mercato delle erbe, dove via Ugo Bassi fa angolo con via San Gervasio, o del mercato di mezzo, tra via Clavature e via Pescherie vecchie. Un ultimo suggerimento è di non fermarsi ai bagni del primo piano sotterraneo della stazione centrale che, come ho scritto, sono a pagamento, ma di scendere ai piani inferiori, fino al -4, dove ci sono i binari dell’alta velocità. Qui le toilette sono pulite e gratuite.