28) Sport popolari a Bologna

28) Bologna vive di calcio, ma soprattutto di Basket. Il calcio è concentrato nel centenario Bologna Football Club 1909, che gioca nello stadio Renato Dall’Ara proprio ai piedi dei portici che salgono al santuario di San Luca, i quali offrono una panoramica dall’alto delle tribune. La squadra rossoblu è vincitrice di 7 scudetti (ma l’ultimo nel 1964) e fino al 1981 fu una delle 4 squadre mai retrocesse, con Inter, Juventus e Milan. Il 1981 conobbe l’onta della sua prima serie B, ma fu anche l’anno in cui fece esordire in serie A il giovanissimo Roberto Mancini, che giocò tutte le 30 partite segnando 9 gol. Ma il vero dramma del Bologna FC fu per l’allenatore Arpad Weisz, ungherese di genitori ebrei, che nel 1938 dovette fuggire in Olanda a causa delle infami leggi razziali, nel 1942 fu arrestato dalla Gestapo e deportato nei campi di lavoro e nel gennaio 1944 fu assassinato in una camera a gas ad Auschwitz. Per tornare a parlare di sport e di sana competizione, quello che davvero divide gli sportivi felsinei sono le due compagini cittadine di basket: i bianconeri della Virtus, che hanno il loro parquet nel Paladozza di piazza Azzarita, dentro le mura cittadine, e i biancoblu della Fortitudo, che giocano nell’Unipol Arena, molto ad est della città, al confine tra Casalecchio di Reno e Zola Predosa. La Virtus fu fondata nel 1929, vanta 15 scudetti e retrocesse solo 2 volte: nel 2003 per difficoltà finanziarie e nel 2016 sul campo. La Fortitudo, dotata di minori disponibilità finanziarie, nacque in una palestra di via San Felice, approdò in serie A solo nel 1966 grazie all’acquisto della squadra di basket Sant’Agostino e ha vinto due scudetti (2000 e 2005). Statisticamente i sostenitori della Virtus sono più numerosi e benestanti, ma la Fortitudo ha il tifo più caldo e colorito. Un posto di assoluto rilievo nel panorama bolognese ha avuto anche l’ippica, che per anni ha ospitato le più prestigiose manifestazioni italiane nel glorioso ippodromo di via Arcoveggio, a nord della città subito dietro il quartiere della Bolognina. Oggi questa bella struttura è in piena crisi a causa degli insostenibili costi di gestione e gli eventi che ospita sono ormai di poche unità all’anno.

27) Stazioni ferroviarie a Bologna

27) Bologna è una città fondata sui canali sotterranei e sulle ferrovie. E’ il principale snodo ferroviario d’Italia tra nordovest e sudovest (Milano-Napoli), nord e sudest (Verona-Lecce), est e ovest (Venezia-La Spezia). Per questo c’è una fittissima rete che è un vero e proprio dedalo di strade ferrate. C’è la linea principale Milano-Firenze-Napoli, che con la nuova stazione dell’alta velocità scende nel sottosuolo addirittura di cinque piani in via Carracci, mentre per il traffico regionale ha i binari di superficie, con corse che arrivano solo fino a Prato. C’è la diramazione adriatica verso Rimini e Lecce. C’è la direttrice nordest verso Padova e Venezia e quella nord che porta a Verona-Trento e al Brennero. Ma ci sono anche le linee locali minori verso est per Portomaggiore, che arriva nei pressi della laguna di Comacchio, verso ovest per Vignola, che porta a breve distanza da Maranello e Sassuolo, e verso sud per Porretta Terme, con coincidenza con il bus per Pistoia. Questa rete ferroviaria attraversa anche la città per gli spostamenti urbani e fa sì che Bologna abbia ben 10 stazioni ferroviarie sia periferiche (Corticella, Borgo Panigale, San Ruffillo, via Larga), sia piuttosto centrali a breve distanza dalle porte (Zanolini, Rimesse)

26) Mezze maratone e camminate a Bologna

26) Bologna è terra di canto, musicisti, mangiatori, ma anche di runners e camminatori. Nel corso dell’anno si succedono le più svariate e fantasiose mezze maratone non competitive o semplici camminate, che si snodano per le vie del centro, per i viali e su, fino a San Luca, sempre per raccogliere fondi a scopi benefici. Forse la più celebre e partecipata è la Run Tune Up, manifestazione internazionale da 20, 10 o 5 km a cui ha partecipato molto spesso Gianni Morandi, che prende il via in settembre da via Rizzoli, sfiora le 4.000 iscrizioni e il cui incasso viene devoluto anche a Telethon. Celebrità del 2019 è stato l’ex campione olimpionico Gelindo Bordin. Sempre per le vie del centro storico si svolge a maggio la Strabologna, nelle versioni maxi, media o mini, da 11, 7 o 3 km, patrocinate dall’UISP, con incasso devoluto anche alla Casa delle donne contro la violenza. Dal 1966 si tengono in notturna, dalle 9 di sera, i 10,2 km della Casaglia-San Luca, che dallo stadio salgono aggirando il santuario e ridiscendono lungo i portici con il tremendo curvone delle Orfanelle che mette a dura prova caviglie e ginocchia. Da 20 anni parte dai Giardini Margherita in settembre la Race for the cure, corsa da 5 km o camminata da 2 km in direzione del centro storico, nell’ambito di tre giorni di iniziative per la lotta contro i tumori al seno. Giovanissima, nata nel 2018 per iniziativa dell’Arcivescovo Mons. Zuppi, è la Run for Mary, che parte sotto le torri, da piazza di Porta Ravegnana, con traguardo nei pressi dell’Arcivescovado. Originali per l’orario bizzarro sono la Run midnight e la Run 5.30, camminate di 5 km a scopo benefico, ma anche per scoprire uno stile di vita e offrire uno sguardo diverso sulla città, che partono, rispettivamente, a mezzanotte e alle 5,30 del mattino.