Senza presunzione, un consiglio, anche se non richiesto, ai dirigenti Rai, anche perché più volte richiesto, ma sempre invano, arriverà il giorno che istruiranno e selezioneranno i conduttori delle così dette trasmissioni politiche, affinché imparino a evitare e vietare gli eccessi dei partecipanti, (che non stanno a casa loro, ad ascoltarli e vederli, purtroppo, e spero ancora per poco, c’è un pubblico di PAGANTI!) quindi basta con urla, insulti, offese, e la cosa più grave sono i sofismi, le menzogne, ecc. ecc. quindi, quando accadono queste cose, perché i conduttori non chiariscono intervenendo? Ma se uno dice si, e l’altro no, è evidente che uno dei due mente, lasciando così i poveri ascoltatori, disorientati e senza verità, allora siamo ridotti a questi servizi, per cui ci paghiamo anche il canone? E ancora, orari sballati, cambi improvvisi di programmi, reiterazione di cose viste e straviste, trasmissioni che si reggono solo per i premi in denaro, ma non vi sorge il pensiero, che chi vuole successo, se lo deve creare con la sua bravura, non con i nostri soldi? Ancora una richiesta, ineludibile, che se non accolta, sarà ampliata e posta all’attenzione di sedi appropriate, in modo che intervengano… dunque, per cominciare, la Rai renda pubblico l’attuale bilancio aggiornato di tutte le maestranze, ruoli, dirigenti, ecc. ecc., con i relativi stipendi e liquidazioni, per essere edotti della situazione vera, quindi, avviso ai naviganti, ricordarsi, che Schettino e lo scoglio sono dietro l’angolo… per capire, che ignorando il rinnovamento che si chiede, l’esito immancabile, sarà rafforzare quel 25%, che vuole addirittura una rete sola… la soluzione è ovvia, in primis l’abolizione del canone, sacrifici li dobbiamo fare tutti, vi adeguerete agli introiti pubblicitari, però con una grande risorsa, quella di far pagare partiti e politicanti, che impazzano imperterriti ad ogni ora del giorno e della notte, vendendo i loro prodotti, (che avrebbero bisogno, del controllo del NAS)!
Cassandra? Castellano
N.B. ci sono delle ripetizioni, perché sembra che nessuno le senta o le capisca (facendo orecchie da mercante), e l’andazzo rimarrà in eterno