Grillo, si, ma poi, cicala?

Di quei tempi, per non fare dei torti, dopo D’Alema e Bersani, non poteva mancare il Grillo, che diceva “di me parlatene bene o male, mi basta che mi nominate” quindi, non Grillo, ma cicala, intesa come la favola di (LA FONTAINE), caro Grillo, canti a squarciagola il giorno, però, poi c’è l’imbrunire, e infine la notte, ma la voce non c’è più, e se fosse così anche il tuo avvenire? Hai declamato per uno spirito nuovo, per un volo verso la libertà, per un sistema innovativo, ma forse, era demagogia allo stato puro, per riuscire a sopire i sentimenti, obnubilare i cervelli, stroncando agli altri, idee e iniziative diverse, ma i giovani, incantati, ti hanno creduto, e poi seguito, ma ora, ti trovi tra l’imbrunire e la sera, (quindi senza voce) quindi, la tua dittatura non dittatura, (diciamo sorridendo, pende di più sul tragicomico), e i fatti lo dimostrano, dal Di Battista, a volte solare, a volte tristezza lunare, a quelli, che paventando un tuo crollo, stanno scavalcando lo steccato, per altri lidi, ecco perché nei miei scritti, li ho sempre definiti saltimbanchi, poi ho cambiato in saltafossi, perché molti, sono giustamente caduti nel fosso, ed essendoci rimasti, non più, né qua, né là, ciò che il grande Totò li avrebbe definiti, “poveri quaqquaraqquà…” e ora, dopo il fosso, ci sono solo i campi, con i pomodori…

Cassandra? Castellano

N.B. caro Grillo, consolati per i fuggitivi, chi tradisce 1, tradisce anche 2, e i bravi, hanno tradito anche il 3…

Grillo, si, ma poi, cicala?ultima modifica: 2020-06-27T18:26:01+02:00da romana_81