ROMA di ieri, un po’ di miseria, ma tanta nobiltà!

Un giovane lettore, ha chiesto di sapere, qualcosa di più, su ROMA di una volta, salutarlo e ringraziarlo è d’obbligo, ma è anche un dovere, rispondere, a ogni giovane, che cerca di sapere e capire, perché è una rarità, per cui, cerchiamo di tenerceli da conto… (la retorica non fa parte del BLOG, quindi, pane al pane, vino al vino, e se c’è da scrivere un vaffa, lo facciamo, non chiediamo, e non vogliamo nulla da nessuno!)
ROMA (nel 2022, ha compiuto 275 anni) OTTOBRATE (è famoso per il clima dolce) TRASTEVERE (grande festa romana, “DE NOANTRI”) TESTACCIO (chiamato monte dei cocci, da antica tradizione) SAN GIOVANNI (festa popolare, fuochi d’artificio, e lumache) PIAZZA NAVONA (dove gli antichi Romani, la riempievano d’acqua, per farci battaglie navali) MATTATOIO (in romano, ammazzatora, per carni) FONTANELLE STRADALI (per l’acqua, chiamate nasone, per il becco ricurvo) PASQUA (giorno in cui era abitudine, sfoggiare il vestito nuovo, che poi nelle famiglie numerose, si passavano, da fratello in fratello) PASQUETTA (era usanza il carrettone da lavoro, con cavallo, tutti sopra, e scampagnata fuori porta) DIVINO AMORE (famosa chiesa romana, fuori porta, dove cattolici e penitenti, a piedi e spesso di notte con candele in mano, per molti chilometri, andavano a rendere omaggio, alla MADONNA, in lunghe colonne e conosciuta come, il corteo delle MADONNARE) FIUMAROLI (due categorie, i pescatori di anguille, che poi si vendevano nei mercati, e in ceste particolari per la strada, poi, gli amanti della barca e del sole, che al fiorir della primavera, tempo permettendo, nel TEVERE su barca, perché remando si calava di peso, e ci si abbronzava per il sole) MUSICANTE (girava per le vie della città, con carrettino a scompartimenti, contenenti non solo bigliettini, (ante litteram degli attuali oroscopi) ma anche quelli, della fortuna e a chi offriva qualcosa in soldi e anche centesimi, il musicante, prendeva in mano il pappagallino, che lo accompagnava, lo avvicinava nello scomparto, dei biglietti della fortuna, e il pappagallino con il beccuccio, tirava fuori un bigliettino, porgendolo poi, a chi sperava in buone notizie) LETAME (era quello che spargevano per le vie i cavalli e come usanza, le donne romane lo raccoglievano, per concimare i vasi con i loro fiori, i quali venivano esposti alle finestre, e il fiore preferito, era il geranio) CARTONE (essendo nell’immediato dopo guerra, si credeva giustamente, nell’avvenire, nell’amicizia, nella parola data, che veniva sempre rispettata, erano i veri valori con il sole (occhio, i sola non esistevano) e il cartone, per i giovani, era la materia prima, per coprire il buco delle scarpe, quando non c’erano soldi, per il calzolaio!)

Cassandra? Castellano

N.B. pensiero del Castellano, mancavano tante, tante cose, ma preferirei tornare a vivere a quei tempi, e assolutamente, mai a questi… il resto lo lascio, a una grande madre, la NATURA!

ROMA di ieri, un po’ di miseria, ma tanta nobiltà!ultima modifica: 2022-10-16T17:24:13+02:00da romana_81