Sindacati o un Sindacato?

Vista da una vita, l’inutilità di richieste e appelli, verso chiunque era al potere, non al Governo, perché non ha mai contato un cazzo, e se ha contato, solo per i propri interessi, allora, mi rivolgo a tutti, a chiunque mi possa spiegare, il perché dell’esistenza di tre grandi sindacati, e un’infinità di altri piccoli, e dato che sono tutti nel nome dei lavoratori, perché non si è mai pensato di unirli tutti? E di fare veramente un’unica associazione, che sarebbe diventata una grande forza, per la difesa dei lavoratori, e battersi con grande autorità, sia in modo che non ci siano più morti sul lavoro, sia a una retribuzione, che almeno avrebbe permesso di arrivare alla fine del mese… Da tempo, sento le voci vere, quelle dei lavoratori, che erano d’accordo sull’unità Sindacale, ma non conveniva al potere, di qualsiasi colore, veci unitarie, salvo rare eccezioni, per motivi loro convenienti, terminando, sia ben chiaro, sono solo supposizioni… L’ideale sarebbe un Sindacato Nazionale unito, così forte da far tremare ogni formazione politica, e forse è questo il motivo del dividi e impera, poi, tanti orticelli, per acquisire vantaggi di ogni genere, ecc. ecc., ecco la conclusione, del perché non si sono mai trovate vie alternative, perché si sapeva, a chi conveniva, che c’era una sola via possibile, ma era difficile, tortuosa, piena di ostacoli, e soprattutto non rendeva, ebbene, quella via si chiamava “VIA DELLA LIBERTA’ E DELLA VERITA’”

Cassandra?

Pulviscoli d’oro

pulviscoli d’oro
nel grigio della mia mente,
luci, controluci,
e infine tu, il grande assente…

svanito, perso,
ormai preda dell’infinito,
rimpianto di vita
che ancor fa tanto male,
addio, addio, ideale…

Riflessione su un raggio di sole che non c’è più, è che questa poesiola, purtroppo potrebbe alberghi nella mente di milioni di Italiani, che sfiduciati, delusi da troppo vantate novità, presentate come luminose comete, recanti la messa in atto delle promesse fatte, e il tutto per un avvenire finalmente felice e splendente… Ma spesso, per non dire sempre, solo delusioni per il continuo fallire, che però, a lungo andare, ha finito di demolire quel rimasuglio di speranze, che albergava in ognuno di noi… Al dunque, riaffiora CASSANDRA, chi vuol capire capisca, è la dura realtà di non credere a chi minacciava pioggia, per poi lamentarsi, dell’arrivo della tempesta, ma sempre troppo tardi, come al solito, per capire che non si era voluto capire… Quindi, rivalutando il detto “chi è causa del suo mal, pianga se stesso”, un’altra massima “ogni popolo ha il Governo che si merita”!

Cassandra?

Semo Romani!!!!!!!

“i guerrieri della notte, ultrà combattenti,
prima la Roma e poi la vita,
la Roma si ama e non si discute,
senza Roma la vita è finita”…

Leggenno sti slogan pe strada,
me so detto, ce risemo,
er periodo de pace è finito,
questo è er cantico de guera de nardito…

chiedo in giro, si che sta succedenno,
e me spiegheno, che so frasi del pallone,
perché er tifoso è diventato pazzo,
e che la guera, nun centra un cazzo…

ie risposi, ma me cojoni,
so diventati questi li Romani,
l’eredi de Cesare, Nerone er Belli,
quelli del vino de li castelli,
de l’abbacchi e de le galline,
ma allora è proprio la fine!

Pronto me rimannò un giallorosso,
aò! Ste parole so pe lo scudetto,
sarà puro, ie risposi io,
ma me parono le stesse,
der tempo der gaiardetto…

continuanno col gerco, perché sta romanata? Ma pe sdramattizà, quanno tutto te se sbraga addosso, o se more o se ride, mbe, aò, sbragamose de risate, e pensamo ar domani, nun se scordamo mai, de esse Romani…

Cassandra?

Dal pollaio ai cappelletti

La Rai è in crisi per il crollo degli ascolti, e cerca colpevoli a destra e manca, solito andazzo italiano, però, ben sapendo che dovrebbero fare un esame di coscienza, che i colpevoli sono loro, e chiedere scusa a chi paga il canone, qualche piccolo esempio, si fa di tutto pur di fare audience, si prendono i così detti VIP, accusati di un reato, a difendersi e acquisire vantaggi, e ciò che si vede in diretta, mentre milioni di persone, ripeto, che pagano il canone, sanno, che dopo questa vergogna, loro non lo potranno fare mai, e chi sa come saranno felici… Poi, programmi mandati in onda che hanno fallito, chi e per quali motivi li ha scelti? Tralasciando molte altre cose, ora la ciliegina, non sulla torta, ma sulla Rai, dunque, hanno allestito giorno e notte le così dette riunioni politiche, si, così dette, perché in quelle riunioni, non si parla di politica, ma si urla, si offende, si interrompe chi ha diritto di parlare, in poche parole, un pollaio, chiedendo scusa ai polli, in sostanza, l’unico vero scopo dei partecipanti, salvo rare eccezioni, è quello di difendere il proprio orto, eliminando quello degli avversari, cosa che spiego con francesismo, significa solo, fare i cazzi propri… Conclusione, chi ne godrà di queste cose? I polli, perché hanno imparato tutto dai così detti, e si sono presi il posto del maiale, nei famosi cappelletti da brodo… Auguri alla Rai!

Cassandra?

Dio o io?

Oggi, spaziare tra la fitta nebbia, creata da una politica non politica, diventa sempre più difficile, al limite dell’impossibile… Un Diogene moderno, cercherebbe addirittura con un faro, chi ancora crede che in ogni politico, alberghi sincerità, fede e interesse per la Nazione, e non per il suo… No, non è assolutamente così, e dato che si sta parlando spesso dei giovani in gamba, perché invece di calcio, telefonini, e droghe varie, non si racconti come è risorta la mal ridotta Italia del dopo guerra, come e con chi, con una buona Democrazia Cristiana, con un Comunismo (BERLINGUER) dedito a malati, poveri, lavoratori, e un Fascismo (ALMIRANTE) con il motto, “Dio, Patria, Famiglia”, ci furono scaramucce, ma i problemi si risolsero senza quell’imperante odio feroce, attuale, e reciproco, chi più, chi meno, ma c’è, dove non solo i problemi non si risolvono, ma addirittura si aggravano, anche sventolando l’emblema di un Dio, logicamente allegorico, a cui però, hanno tolto la D… Fortunatamente esiste anche il detto “mai dire mai” che significa, dare un valore al voto, e non sprecarlo in interesse, odio, amore, ma darlo a chi veramente lo merita, indipendentemente dal colore, e solo così le nebbie di dissolveranno, e l’Italia potrà tornare a quel rango che le spettava di diritto, che la storia gli aveva assegnato!

Cassandra?

Spero che quanto sopra, non sia reputato stucchevole e retorica…

Articolo 67 della Costituzione Italiana

L’articolo 67 della Costituzione Italiana, recita “ogni membro del Parlamento, rappresenta la Nazione, ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato” articolo ben elaborato, ma per politici veri, che hanno rispetto e orgoglio di essere un rappresentante della Nazione, ma purtroppo, l’articolo 67, non solo non viene rispettato, ma addirittura svilito, mortificando Parlamento e Italiani (spiacente per i Parlamentari incolpevoli, educati e composti) quindi, dando la malevola impressione di una suburra colma di grida, offese, cappi di patibolo mostrati come le manette, e chi più ne sa, più ne metta! La seconda parte, “senza vincolo di mandato”, forse è peggio della prima, perché significa veleggiare comodamente durante il mandato, da un partito all’altro, alla faccia sia del partito stesso e di chi inconsciamente lo ha votato, offendendo anche un’idea che se è plausibile, se è verità, diventa fede, non bagarinaggio, perché così agendo, si è creata una frase, delle più inimmaginabili, che ha fatto il giro del mondo, finendo di discreditare l’Italia, e la frase è “MERCATO DELLE VACCHE”… Questo articolo è scorretto? Chiamo in mia difesa, Dante Alighieri, che lasciò nella sua epoca questo appello disperato “Hai serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di province ma bordello…”

Cassandra?

Unità giovani e donne

All’esempio dei giovani, dovrebbe seguire quello delle donne, per cancellare l’emblema delle chiappe e altro al vento, per tornare a quello della famiglia, cominciando dalla lotta contro il femminicidio, piaga imperante e dilagante, che dovrebbe essere guidata dalle donne politiche di ogni schieramento, logicamente rimanendo nei loro partiti, e con una un’unità trasversale, atta a vera e efficace lotta in difesa di donne in difficoltà, e al primo posto, il più arduo, che si cancelli, annullandolo, l’obbrobrio di una parola infamante e mortale, il femminicidio, in simbiosi esaltante con i giovani di ogni parte, che hanno cominciato a far sentire e ha pesare la loro voce, quindi un saluto e un augurio a tutti, pensando e sperando che avvenga la meraviglia delle meraviglie, cioè, veder sfilare nelle vie di ogni città, senza politica e senza bandiere donne e giovani, uniti, come madri e figli, lottare per la difesa, dei loro sacrosanti diritti, spesso ignorati e calpestati.

Cassandra?

L’avvenire siete voi!

Chiudere sogni, speranze e idee politiche in un cassetto, poi, spietata analisi del passato, però tenendo bene in mente, la massima del grande statista inglese, WINSTON LEONARD CHURCHILL, “chiunque, davanti all’evidenza dei fatti, non cambia opinione, è un perfetto imbecille”, quindi, dopo aver annullato il passato, ricominciare con il piccone, demolire, poi ricostruire, certo ci vorranno lacrime e sangue, ma è la sola via verso l’avvenire, verso la vita, e solo allora, con l’orgoglio del vincitore, si potrà riaprire quel cassetto dei sogni, che si sono tramutati in realtà! Giovani e non, forza, l’Italia vi aspetta…

Cassandra?