Dire

Per ogni cosa da voler dire ne sbuca fuori un’altra che ha il compito di trattenere le altre. Si pensa che seguire l’istinto possa essere la scelta e, di solito  è quella giusta, ma bisogna essere addestrati a riconoscerlo. Ci sono volte che ci sente di far parte di una sorta di schiera di persone che della logica ne fanno il loro porta bandiera, e che non riconoscersi nella totalità delle sensazioni derivanti dalle giornate belle conduce a essere condannati alla razionalità.

Per le cose capaci di avvolgerci, come ad esempio un abbraccio, dovremmo perseguire una tale pratica che regala meravigliose sensazioni, tutte atte ad appagare i sensi e la mente. Alcuni sono memorabili per quanto mi riguarda, soprattutto quelli inaspettati che provocavano una altissima emozione unica, lontanissima da quella tipica smania della noia, poiché un abbraccio implica la virtù della leggerezza della gioia.

Un abbraccio diventa una scossa che allarma l’emozione e non corrode, ma è una compagnia salutare, da non poterne fare a meno.

A me manca.

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