Stupori

Il mio sguardo si sofferma su un’irripetibile

gioco di luci ed ombre dove la penombra si fa morbida

ed esalta forme rese trasparenti e fragili,

mentre i colori quasi traslucidi di un crepuscolo

mai apparso prima mi ha resa spettatrice di tale incanto

Tale splendore fa replica sulle acque del mare,

che diventa specchio di una smisurata bellezza

e ritorna a riflettersi  nel cielo.

Estasiata ad ammirare  il misterioso fascino

di tal fatta natura mi libero degli abiti

e mi inoltro lentamente

senza mai staccare lo sguardo dall’orizzonte,

sino a toccare le leggere onde

che si infrangono gentili sulle mie gambe nude.

Un vento leggero ondula l’estensione  del mare,

svigorendo i colori del cielo in un ballo indolente e fluido

dentro il quale volli abbandonarmi sfidando il freddo.

Rimasi immobile

trafitta dal gelo che non mi invadeva,

ma arricchita dal silenzioso mormorare del mare

che colmava  la mia struggente malinconia,

e senza dire una parola sorrisi dolcemente.

Distaccandomi dalla riva raccolsi le braccia intorno a me,

e nella poesia del silenzio dignitoso nel calore

raccolto del mio corpo rimasi così

come in un inedito dipinto.

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