La calunnia e’ un venticello, un’auretta assai gentile che insensibile, sottile,
leggermente, dolcemente incomincia a sussurrar.
Piano piano, terra terra, sottovoce, sibilando, va scorrendo, va ronzando;
nelle orecchie della gente s’introduce destramente e le teste ed i cervelli fa stordire e fa gonfiar.
Dalla bocca fuori uscendo lo schiamazzo va crescendo prende forza a poco a poco, vola giù di loco in loco; sembra il tuono, la tempesta che nel sen della foresta va fischiando, brontolando e ti fa d’orror gelar.
Alla fin trabocca e scoppia, si propaga, si raddoppia e produce un’esplosione come un colpo di cannone, un tremuoto, un temporale, un tumulto generale, che fa l’aria rimbombar.
E il meschino calunniato, avvilito, calpestato,
sotto il pubblico flagello per gran sorte va a crepar
da ” Il barbiere di Siviglia” Gioachino Rossini
https://youtu.be/NL72j6nUYuY?list=RDjqNVFKiY-aM
Per te grande gioia
dei nostri cuori che doni al mondo
per essere riconosciuti in tracce scritte…
grazie…grazie..grazie…