Dio mi ha condotto fuori dal dolore di un matrimonio fallito in seguito alla relazione di mia moglie

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Immagine del Lampo da Levante

Testimonianza di fede – Dio mi ha condotto fuori dal dolore di un matrimonio fallito in seguito alla relazione di mia moglie

Zhuiqiu

Fuori dalla finestra, il sole stava lentamente sorgendo e la sua luce splendente inondava la terra. Tutto era così luminoso. Gli uccelli saltellavano di ramo in ramo, cinguettando allegramente; il loro canto era particolarmente piacevole all’orecchio. Ascoltai un inno, “L’amore di Dio ci rende più vicini”. Ne fui davvero commosso. È vero: solo con Dio c’è amore, solo con l’amore c’è la famiglia. Quando ero nel dolore e nella disperazione più grandi, fu Dio a condurmi fuori dalla mia sofferenza per il fallimento del mio matrimonio e a darmi speranza; inoltre, Egli mi portò una nuova ricerca. Ringrazio davvero la salvezza di Dio! In quel momento mi alzai e andai alla finestra e tanti eventi trascorsi passarono davanti ai miei occhi…

Come eravamo, così innamorati

Vent’anni fa, mia moglie e io avevamo avuto una relazione a distanza per sei anni e, alla fine, decidemmo di sposarci. Dopo le nozze, lei si assunse la responsabilità della casa: non solo metteva il cuore nel prendersi cura dei miei anziani genitori, ma ogni volta che mi ammalavo o ero impegnato con il lavoro e tornavo a casa tardi, lei era molto preoccupata e in ansia per me. Era davvero premurosa. Vedere tutto quello che faceva mi scaldava davvero il cuore, e mi dicevo: “La devi amare come merita. Dalle una vita stabile e meravigliosa”. Successivamente mi misi in affari nei prodotti ittici, e anche se lavoravo molto duramente, alzandomi presto e sgobbando fino a notte tarda ogni giorno, sentivo che ne valeva la pena finché avevamo una famiglia felice. Qualche anno dopo comprammo una casa e una macchina; il nostro tenore di vita stava migliorando sempre di più e noi trascorrevamo le giornate sempre più in armonia. Volendo che la nostra famigliola felice continuasse a lungo, gestivo diligentemente il nostro matrimonio, impegnandomi a fondo per essere un buon marito. Di tanto in tanto litigavamo, ma ogni volta ero davvero comprensivo e paziente con lei; mi assumevo l’onere di tutte le faccende domestiche e seguivo il nostro bambino nei compiti, facendo in modo che lei non si preoccupasse di nulla. Qualsiasi cosa volesse comprare, io l’accontentavo. Mia moglie e io diventammo una coppia affettuosa che tutti i nostri amici e parenti ammiravano. Pensavo tra me e me: “Non ho bisogno di nient’altro nella vita. Finché riusciamo a essere sempre lì l’uno per l’altra e ad avere una famiglia felice, è abbastanza”.

Lo strano cambiamento di mia moglie

Sette anni prima, mia moglie aveva iniziato a sviluppare un’ossessione per l’andare nei pub a cantare, e io pensai che, purché fosse felice, ero disposto a lasciarla andare. All’inizio ci andava una volta alla settimana e spesso voleva che andassi con lei. Sapevo di non essere un bravo cantante e non mi piaceva affatto l’atmosfera caotica, così rifiutavo sempre. Negli ultimi tre anni iniziò a frequentare bar e locali di karaoke sempre più spesso, cinque o sei volte alla settimana, e non la fermavano neanche il vento e la pioggia. Tornava a casa sempre più tardi. Iniziai a notare che fissava costantemente il cellulare e che, quando mi avvicinavo, veniva presa dal panico e, a volte, si nascondeva in bagno per rispondere al telefono, così da evitarmi. La situazione tra di noi divenne davvero tesa: litigava frequentemente con me per ogni piccola cosa. Quando ero ammalato o tornavo a casa tardi, lei non era preoccupata per me come lo era stata in passato; invece, sembrava indifferente. Quando usciva per andare in un pub o a cantare al karaoke, si mostrava davvero irritata quando la esortavo a non fare troppo tardi. Vedendo quanto era cambiata, sospettai che non mi fosse più fedele, ma poi pensai: “Abbiamo una base di oltre vent’anni di amore, e io sono così buono con lei. Sicuramente fa tesoro di ciò che abbiamo e ha cura della nostra famiglia. Non mi tradirebbe mai”. Quindi, i miei sospetti su di lei andavano e venivano e non li prendevo mai sul serio. Alcune volte portava un uomo a casa e diceva che era solo un amico con cui cantava il karaoke e, anche se avevo molte domande in cuor mio, ero disposto a credere a mia moglie.

In realtà, era una relazione

Poi, un giorno, scoprii un biglietto da visita: c’erano due impronte d’amore, una firmata con il nome di mia moglie e una con il nome di un altro uomo. C’era anche un piccolo taccuino con una dolce conversazione tra loro. Vedendo quelle cose nauseanti, iniziai a tremare dappertutto: “Sono così buono con lei, ma lei mi ha tradito!” In quel momento mi sembrò proprio che il mondo mi girasse intorno, e stavo quasi per smettere di respirare. Ero così addolorato che non riuscivo a esprimerlo a parole. Dopo che mia moglie tornò a casa, la indicai con mano tremante e le chiesi: “Ti sono sempre stato devoto con tutte le mie forze. Perché mi hai tradito? Siamo sposati da oltre vent’anni; non ti ho forse trattato bene abbastanza? Non ho forse dato abbastanza per questa famiglia? Perché mi hai fatto questo?” Anche se lei lo negava categoricamente, il suo strano comportamento e la sua conversazione con quell’uomo provavano che mi era davvero stata infedele.

Il tradimento di mia moglie mi lasciò profondamente addolorato, ma, considerando che non era stato facile superare le tempeste, dai tempi del corteggiamento e durante il matrimonio, non volevo mettere fine così a ciò che avevamo. Nel tentativo di salvare la mia famiglia, andai dai familiari di mia moglie e li indussi a consigliarle di smetterla; cercai di convincere quell’uomo a rompere con lei e, addirittura, cercai sua moglie per indurla a controllare il marito; ma, a prescindere da quello che feci, non riuscii a riprendermi il cuore di mia moglie. Non le importava dei miei sentimenti e non aveva più un senso morale: lo chiamava al telefono proprio davanti ai miei occhi e, addirittura, usciva per incontrarsi con lui senza alcuno scrupolo. Ero così arrabbiato che non riuscivo a mangiare o dormire, e ogni giorno era amaramente doloroso. In pochi mesi persi più di 20 chili e avevo assunto un aspetto molto patito e invecchiato. Andai in pensione presto, perché non me la sentivo più di gestire i miei affari. Il tradimento di mia moglie mi trasformò in una persona silenziosa. Mi chiusi in casa e non volli parlare della questione con nessuno. In quel periodo, il dolore e l’odio tenevano in pugno il mio cuore. Avevo pensato di vendicarmi di lui: se non mi permetteva di avere una bella vita, io l’avrei impedito a lui. Però la ragione mi diceva che non avrei dovuto farlo. Mi trovavo su una sorta di altalena emotiva ed ero incredibilmente infelice. Nei due anni successivi, mia moglie avanzò ripetutamente l’idea del divorzio, e ogni volta che accennava alla cosa per me era doloroso. Pensavo ai nostri voti nuziali, che saremmo “invecchiati insieme, mano nella mano” e mi sentivo ancora peggio. Non volevo divorziare, anche se il nostro matrimonio era diventato un guscio vuoto. Non volevo che la nostra famiglia, una volta felice, si disgregasse in quel modo. Non riuscivo davvero a capirlo: ero stato completamente devoto a mia moglie; quindi, perché aveva voluto tradirmi? E per quanto avessi tentato di farla tornare, lei non sarebbe tornata indietro. Come mai, in realtà?

Letture di più: https://it.easternlightning.org/faith-and-life/God-led-me-out-the-pain.html

Fonte: Il Lampo da Levante

Dio mi ha condotto fuori dal dolore di un matrimonio fallito in seguito alla relazione di mia moglieultima modifica: 2019-07-15T21:34:32+02:00da lasaggezza1