il vangelo di oggi《Gli anni in cui mi sono fatta in quattro per mia figlia》
il vangelo di oggi《Gli anni in cui mi sono fatta in quattro per mia figlia》
Yang Yuqing, Giappone
Sono nata in un piccolo villaggio della Cina, dove sono cresciuta vivendo una vita semplice e ordinaria. Poiché la mia famiglia era povera, dovetti andare a lavorare in una grande città, dopo aver finito la scuola media all’età di 16 anni. A 17 anni, incontrai il mio ex marito, più grande di me di 12 anni. A quel tempo, la premura e l’affetto che mi dimostrava rappresentavano per me il rifugio protettivo che mi offriva mio padre e l’amore fraterno che mio fratello maggiore mi dimostrava. Mi sentivo molto fortunata ad averlo incontrato e, ogni giorno, contavo le mie benedizioni. Un giorno, sua madre passò a trovarci, soprattutto per vedere me. Pensavo che sarebbe stata contenta di vedermi; perciò rimasi sorpresa quando, vedendo che ero carina e molto più giovane di suo figlio, sospettò immediatamente che avessi qualche altro motivo per uscire con lui. Proprio davanti a me, disse al figlio: “Non hai paura che stia tramando qualcosa?” Nel sentirla dire questo, mi rattristò molto e mi sconvolse; non sapevo proprio cosa fare. Il mio ex marito, con un tono di voce arrabbiato, rispose: “Mamma, se pensi di poterci dividere, te ne puoi andare!” Ero sbalordita nel sentirlo dire quelle cose. Mi era sempre sembrato una persona gentile, e ora si era infuriato con sua madre per difendere la nostra relazione. Rimasi molto colpita da ciò e pensai che il suo amore per me fosse autentico e che avessi trovato il vero amore. In seguito, ho avuto una figlia da lui, anche se i miei genitori erano contrari all’idea. Ma, con mia totale sorpresa, nell’arco di pochi anni, diventò una persona totalmente diversa. Iniziò a bere, ad andare a prostitute e a giocare e, in un attimo, dilapidò tutti i nostri risparmi e si indebitò anche. Non sapendo più che pesci pigliare, affidai mia figlia a mia suocera, affinché se ne prendesse cura e andai a lavorare fuori, per fare soldi e ripagare i debiti. Ma non importava quanto lavorassi, né quanti soldi guadagnassi, lui li prendeva e li sperperava al gioco. Finimmo col litigare ogni giorno e, alla fine, non ce la feci più e me ne andai. All’inizio, volevo portare nostra figlia con me e andare via da quel posto, dove avevo conosciuto così tanto dolore, ma il mio ex marito non me lo permise. Mi disse che mi avrebbe ceduto nostra figlia solo se gli avessi dato 200.000 RMB. » Read more