In Viaggio, Blu Farnese

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Ciascun individuo come un’opera d’arte. Un tentativo compiuto di saper plasmare la propria vita come l’artista plasma la propria opera.

 

LA CARTILLA DIGITAL: 08-sep-2018

Può capitare d’estate di scoprire un mondo in Blu Farnese per chi si avventura nei Monti Cimini nei dintorni della città papale di Viterbo spingendosi a Caprarola, l’allegorica Amantea, dove l’influente e nobile dinastia del Rinascimento italiano fece realizzare dal Vignola una maestosa, pitagorica, residenza pentagonale nel 1547. Da questa proporzione aurea il pentagono, figura in cui l’uomo è copula mundi ed eroico furore, si sviluppa il solido platonico che realizza un dodecaedro, un volume ideale capace di catturarci e proiettarci in questo caso, come in una capsula in viaggio stabile,  nel tempo e nel manierismo diffuso raffinato, autoreferenziale e decorativo del palazzo. Un estremo virtuosismo (di straordinaria modernità), che include conoscenza e astrazione, filosofia e geografia, devozione e passione; tutte le discipline e le conoscenze dello scibile umano ovvero tutta l’arte del pensiero rinascimentale e la sua magia cerimoniale, e sotto la benevolenza vigile di Hermathena. Questa è la sensazione che si prova entrando al centro della residenza nel cortile circolare con annessa bocca della verità e due piani porticati sovrapposti affrescati da Antonio Tempesta. Attorno abbracciano le Sale d’inverno e d’estate, che s’infilano l’una a seguire l’altra, collegate al Piano superiore dei Cardinali dalla superba opera della Scala Regia, la scala a lumaca nella cui volta campeggia lo stemma Farnese con i sei gigli particolare evoluzione dell’arme dell’unicorno.

Del Blu perché come una corrispondenza tra le strutture della mente umana e le strutture reali dell’universo, il vitalismo cosmico delle Costellazioni nella sala del Mappamondo e prima dell’anticamera degli Angeli e la Camera dei sogni o della Solitudine (prima degli Orti Farnesiani) è quasi certamente il respiro più ampio del Palazzo sopra le Carte geografiche e gli esploratori di terre e mari  Colombo Magellano e Vespucci per  ritrovare la molteplicità nell’unità, la diversità nell’identità, la varietà nella totalità.

Eppure non è tutto. Più lungamente si può discutere ancora di questo palazzo dalla ricchezza decorativa trionfante, dalla Sala di Giove con i trompe l’oeil di moltiplicazione dello spazio ai Fasti dei Farnese, con i cavalli delle guardie dallo sguardo umano,  e attraverso la sala della Penitenza il passaggio al ninfeo esterno nel giardino segreto, dove la virtù,  il piacere semplice e i concerti libertini dei gemiti d’acqua delle fontane passano alla loro immortale inquieta ma inevitabile pietrificazione.

CosmoFarnese

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In Viaggio, Blu Farneseultima modifica: 2020-08-19T17:43:02+02:00da Dizzly
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