Centounomila e più Transiti e Anna Perenna

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perennaAnna Perenna Nimphis sacratis Annae Perennae la Fonte di Anna Perenna e l’Arte sempre in transito

Per festeggiare i transiti virtuali  di AInT, centounomila e più, racconteremo di come ci siamo ritrovati a fare on real un giro intorno a piazza Euclide Roma, senza volerlo, risucchiati da un cambio di corsia. Ci siamo interrogati quale fosse il mistero che ci aveva catturati  sul Monte Parioli dato che abbiamo circumnavigato prescisamente la chiesa del Sacro Cuore per poi ridiscendere e riprendere la via dell’Auditorium con gli slarghi della Roma balneare, le Spiagge del Flaminio. Tra il “fuori Porta del Popolo”, e il Pinciano  dove i nobili romani  trascorrerevano i mesi estivi in vigne casolari e casini di delizie.

La Roma monumentale, sul lungotevere, è capace di offrirsi nelle prospettive del suo letto teverino oltre le prime linee delle sponde, sulle cime dei palazzi, spuntano le guglie e le altane delle costruzioni che si ammonticchiano all’interno,  come le cupole delle chiese. Una precisa navigazione dal piazzale delle Belle Arti e la parete tufacea verso Villa Borghese avvia alla sommità dei Parioli  – da cui si gode un panorama mozzafiato sulla città – anticamente popolata da querce, un bosco sacro per la Roma pagana, e tutt’ora in parte presenti.  Divinizzanti o profani era consuetudine consacrare i boschi (e templi pagani) al culto delle divinità dell’epoca,  sostituiti  con l’avvento del cristianesimo da chiese e basiliche cristiane affinchè non si adorassero più le divinità celebrate negli alberi, nel culto arboreo o dendrolatria.

La Basilica del Sacro Cuore Immacolato di Maria ai Parioli, criticata come un gigantesco edificio fuori tempo, che pecca di uno sfacciato monumentalismo retorico, è una sorprendente costruzione del XX secolo in piazza Euclide. E proprio nelle sue adiacenze è stata rinvenuta la Fonte di Anna Perenna localizzando il bosco sacro di Anna Perenna, già citato da Ovidio nei Fasti che narrano le numerose origini che ammantano la Ninfa, sorella di Didone dopo la restaurazione religiosa del Divo Augusto.

Proprio a sinistra della chiesa, dall’argilla e dal fango, durante gli scavi per un parcheggio (fine ’99) , è emerso quel che resta di una fontana rettangolare, con un’ara e due basi con iscrizioni murarie ben precise e persino una data: “nimphis sacratis Annae Perennae”- alle ninfe consacrate ad Anna Perenna – 156 d.c. (Trovare un reperto firmato è il sogno di tutti gli archeologhi del mondo, e una Roma così non può conoscersi da soli).

Il culto della dea ninfa Anna Perenna e dei riti a lei imputati schiudono la storia di un proprio apparato misterico della Roma magica,  soprattutto la manifestazione della Grande Madre che può fornire nutrimento illimitato a tutti gli esseri umani,  sia materiale che spirituale. Il chicco di riso o il grano bollito, in senso più ampio l’alimento mistico; Maria dai vari attributi: la Cerere romana – ludi ceriales e misteri eleusini , Cibele frigia – i meglaesia , Iside egizia – Weret-Kekau “la Grande Magia“ e Mut-Netjer, “Madre degli dei”, la dea indiana Annapurna – Ardhanarishvara un solo essere con Shiva, la misteriosa Artemide – trivia e Signora di Efeso; infine un sommo sincretismo simbolico fra politeismo e monoteismo, più tardi legato all’età imperiale di Roma. E così ombelico del mondo e di un potere legato allo scorrere.  Un giro attorno alla fonte di Anna Perenna, qual miglior modo di celebrare l’Arte sempre in transito?

AInT

Si parla di Anna Perenna in

Anna Perenna e la fonte dell’eterno ritorno
Da Ovidio al mito  indiano Anna Venerata

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Centounomila e più Transiti e Anna Perennaultima modifica: 2021-04-18T11:53:48+02:00da Artisti_in_Transito
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