BEH … Quanto un granello di Senapa!!!! Insomma …

BEH … Quanto un granello di Senapa!!!! Insomma …

 

Gesù ha guarito in tutto circa una dozzina di lebbrosi e qualche cieco…. Come non chiedersi: perché non li ha guariti tutti? E soprattutto perché oggi non guarisce più gli ammalati? OVVIAMENTE CON LE STESSE MODALITA’ DESCRITTE NEL VANGELO….

Lui… l’unico uomo con il potere di far tornare in vita i defunti, risuscita in tutto appena tre morti: la figlia di Giairo, il figlio della vedova di Nain e Lazzaro… e gli altri? Non poteva risuscitare tutti i morti? Anche se per conferma alla verita’ lo stesso Gesù aveva garantito che i suoi discepoli sarebbero stati come lui capaci di “risuscitare i morti” (Mt 10,8): ma in duemila anni di cristianesimo… con tanti grandi santi o tanti nuovi carismatici che ci sono stati cosi come dicono di esserci… non si conosce neanche un caso di morto risuscitato.

I vangeli narrano che Gesù è riuscito a sfamare migliaia di persone con “cinque pani e due pesci” (Mt 14,17) ed ha assicurato che quanti credono in lui compiranno “opere ancora più grandi” di quelle da lui fatte (Gv 14,12). Considerato che dopo Gesù nessuno è più riuscito a moltiplicare né pani né pesci, vuol dire che in tutta la storia del cristianesimo non c’è stato nessuno con la fede grande “quanto un granello di senapa” (Lc 17,5)?

 

 

Lo studio delle culture del Vicino Oriente Antico ha permesso di stabilire che molte narrazioni bibliche non sono originali, ma si sono ispirate a fonti più remote. Il racconto del Diluvio Universale, per esempio, si trova già nel poema epico di Gilgamesh, eroe sumero-babilonese del 2000 a.C., come testimoniato dalle tavolette con scrittura cuneiforme trovate a Ninive.

Incredibile è la somiglianza fra il codice di Hammurabi, re babilonese del XVIII secolo a.C. che fece redigere la più antica raccolta di leggi e i Dieci Comandamenti, come “Non frodare”, “Non adorare altre divinità al di fuori del Signore”, “Non concupire”, “Non desiderare roba d’altri”.
L’episodio riguardante Eva e la mela è tratto da una leggenda sumera che faceva dipendere l’origine dei mali dalla prima donna che, indotta da un serpente a disobbedire al Dio creatore, convinse il suo compagno a mangiare il frutto dell’albero proibito. La favola sumera viene raccontata in un documento chiamato “Cilindro della Tentazione” che è conservato presso il British Museum di Londra. Questo documento, scritto nell’anno 2500, esisteva già venti secoli prima che venisse redatta la Bibbia.

La Torre di Babele altro non era che la ziggurat che il re di Ur, Nimrod, fece costruire a Babilonia nel 2100 a.C. in onore del dio Nanna.
Per gli storici, la folgorante campagna militare di Giosuè per la conquista della Palestina (la terra che la Bibbia dice promessa da Dio ad Abramo, progenitore mitico degli Ebrei) è del tutto inverosimile: chi ne ha scritto il racconto ignorava che all’epoca la Palestina era occupata dagli egiziani, che di sicuro non se ne sarebbero rimasti con le mani in mano. Inoltre, nessun documento contemporaneo ne reca traccia.
L’archeologia ha dimostrato che, fra le città che la Bibbia dice espugnate da Giosuè, Gerico era già in rovina e abbandonata da quattro o cinque secoli . E i popoli che sarebbero stati sterminati fino all’ultimo uomo, donna e bambino per ordine di DIO?

Gli storici hanno accertato che il loro elenco nella Bibbia è inventato. Salvo i Cananei, che si trovavano davvero in Palestina, ma che di certo non vennero sterminati, e gli Ittiti, autentici anche loro, ma che in Palestina non avevano mai messo piede, gli altri, Amorrei e Perizziti, Hiwiti e Girgashiti, “giganti” e Gebusei sono popoli semplicemente immaginari.

La descrizione biblica del grande tempio edificato da Salomone non è credibile: nella Gerusalemme del tempo, una città piccolissima, non ci sarebbe stato neanche lo spazio per erigerlo. Ha poi tutta l’apparenza di una favola il viaggio della regina di Saba che parte dal regno dei Sabei (un territorio dell’odierno Yemen) per far visita a Salomone accompagnata dai suoi cortigiani con doni preziosi per saggiare la sapienza e l’intelligenza del grande re Israelita. Salomone è forse una figura storica, ma del suo nome non c’è traccia in nessun documento al di fuori della Bibbia.
A questo punto aggiungo una cosa: i Vangeli sono stati creati in una situazione simile, durante la strenua lotta contro l’occupante romano. Molti hanno han ben dimostrato come lo storico Gesù altri non era che un ribelle che combatteva la sua guerra assieme ai due suoi fratelli, Pietro e Giovanni contro l’occupazione di Roma. Catturato grazie ad una spiata, egli venne crocefisso come accadeva per i rivoluzionari contro Roma. Ma il partigiano Gesù doveva per forza continuare a guidare la rivolta e lo si resuscitò mettendo al suo posto un uomo a lui simile…infatti se leggiamo il Vangelo chi lo conosceva prima della resurrezione non lo hanno più o quasi riconosciuto da resuscitato…

Poi vennero creati i miti della sua superpotenza, delle sue vittorie sul male e addirittura sulla morte, il tutto ispirandosi ai miti religiosi più famosi dell’antichità, creando all’epoca esistevano ben 70 Vangeli. Tutta questa prima fase culminò con la distruzione del tempio a Gerusalemme da parte dei romani, che vi furono costretti perché il tempio era diventato un centro di reclutamento di partigiani per la libertà.
I discepoli di Gesù si dispersero ma Pietro tentò di colpire l’impero portandosi nel cuore del nemico: si spostò nella città eterna e da lì cominciò l’opera di proselitismo che poi gli costò la vita. Le successive persecuzioni dei cristiani furono ovviamente repressioni vere e proprie di frange di facinorosi che avevano dichiarato guerra a Roma, la quale si era sempre dimostrata tollerante verso chi praticasse qualsiasi culto religioso, ma ovviamente non poteva essere tollerante contro chi si rivoltava contro Roma e l’imperatore. L’incendio di Roma attribuito ai cristiani da Nerone non era che uno di questi atti di ribellione, nonostante i cristiani cercassero di buttare la colpa sull’imperatore per farlo odiare ancora di più.
Per creare la religione cristiana, i primi cristiani non ebbero la capacità di inventarsi cose nuove, e di fatto fecero un copia-incolla dalle religioni più famose dell’antichità, come quella di Mitra, incentrandola sulla figura di Gesù.
Successivamente, vista per vari motivi l’impossibilità di proseguire con la linea anti-romana, la religione cristiana si ripulì dei concetti antiromani trasformandosi in qualcosa di simile a quello che oggi conosciamo.
È interessante come la resistenza ebraica contro un invasore abbia di fatto generato il Vecchio ed il Nuovo testamento.

Nella Bibbia i profeti fanno delle profezie assurde che non si avverano mai, neanche quelle che in linea di principio avevano qualche possibilità di avverarsi.
Parecchi profeti cercavano di giustificare la loro fallacia asserendo che Dio cambiasse idea molto di frequente; altri (forse meno rispettosi e timorati) sospettavano che il Dio mentisse deliberatamente, sicché non possiamo biasimare Gedeone per aver messo alla prova la sua parola. Gli esegeti cristiani, più “evoluti”, notarono il preoccupante dettaglio, ma giustificavano prontamente il “Creatore”, dicendo che mentiva “per amore”…
Isaia, primo dei “profeti maggiori”, che preannunzia la distruzione di Damasco e di Babilonia, la caduta di Tiro per mano dei babilonesi, il prosciugamento del Nilo o una storica alleanza fra Israele, Egitto e Assiria, o nientemeno che la conversione dell’Egitto alla fede di Dio, non è un vero profeta, perché queste predizioni non si verificheranno mai.

Geremia, che è addirittura il portavoce della minaccia di punizione dei falsi profeti (14.15), dopo aver rimproverato agli scriba d’aver redatto una Legge piena di falsità, predice addirittura l’espansione universale del giudaismo accodandosi al precedente sulla distruzione definitiva di Babilonia
E come non dimenticarsi che a sentire la Bibbia, lo smemorato Dio avrebbe incaricato nientemeno che Nabucodonosor di punire gli ebrei, ma successivamente preannunzia per bocca del profeta che provvederà a castigare il sovrano per aver osato tanto.
Sulla scorta di quanto capitato ad Acaz e Giosia, il Dio mente a Zedecia a proposito della sua morte: indi sentenzia che nessuno abiterà mai più né Azor né Babilonia ( il che non avvenne mai…).

Cento anni prima di Geremia, Michea aveva predetto ancora una volta la distruzione di Gerusalemme, ma nulla di tutto ciò si verificò.
Non è un profeta nemmeno Ezechiele, che tempesta contro l’Egitto e i Filistei, vaticinando la conquista di Tiro da parte di Nabucodonosor: gloria che il gran re non poté mai vantare, dato che la città rimase potente per lungo tempo, finché non venne distrutta da Alessandro Magno, secoli dopo.
I profeti cristiani, appoggiatisi ai colleghi biblici per giustificare le loro scritture retroattivamente, fecero anche loro nelle figuracce.
Paolo, ad esempio, previde varie volte la fine del mondo ai suoi tempi, oltremodo smentita sin dalle predizioni fatte da Gesù in persona, che aveva ventilato l’apocalisse mentre era ancora in vita la generazione della sua epoca; il tredicesimo apostolo giustificò il fallimento della predizione asserendo che i tempi non fossero ancora maturi.
Del resto, egli stesso faceva confessione d’umiltà: tutto ciò che affermava, dice Paolo, proveniva dall’ispirazione divina, ma ciò non gli risparmiò comunque le feroci percosse dei suoi ingrati ascoltatori. Perlopiù non si capisce dove abbia preso tutte le informazioni su Gesù non avendolo mai frequentato … eppure è stato quello che ha scritto di più di quelli che invece hanno vissuto tutte le esperienze con Gesù ….

Molto più accorto del precedente, Pietro aveva già previsto siffatta ingratitudine, dicendo che alla fine dei tempi “verranno degli schernitori beffardi, a dire:

«Dov’è la fine dei tempi? Ecco che tutto rimane così come dalla fondazione del mondo!»”.

 

Le bugie della Bibbia
Chissà quante volte ti hanno detto che la Bibbia contiene tutti fatti veri e indiscutibili. Si dice che il Vecchio e il Nuovo Testamento sono proprio la ‘Parola di Dio’, cioè sono giusti, stragiusti, supergiusti al 100%, perché sono ispirati direttamente da Lui e Lui non può sbagliare. Probabilmente nessuno, tra i credenti che conosci, mette in discussione questa idea.
La questione è essenziale, perché è questa ispirazione divina che rende la Bibbia autorevole, e degni di fede i suoi insegnamenti, noiosi e irritanti che siano.
Eppure… Eppure non è così.
Studi importanti sull’origine della Bibbia concludono che tali testi sono nient’altro – attenzione – che racconti tramandati a voce, poi scritti da persone diverse e in tempi diversi senza grande precisione, per sviluppare una teologia più che fare storia. In essi vengono raccolte ed elaborate idee ebraiche e di altri, in forma di eventi e regole soprannaturali anziché umane, poi sottoposti lungo i secoli a fantasiose aggiunte, traduzioni capricciose e convenienti interpretazioni.
È un puzzle, ideato e scritto da semplici uomini, come tutti i libri sacri, il cui messaggio – frammentato, anche inesatto, a volte inconciliabile e in parte oscuro proprio per la sua approssimazione ed evanescenza di fondo è possibile ricomporre in modi diversi.
Bibbia che cerchi, Bibbia che trovi…
Il che, se ha sempre affaticato gli storici, ha fatto il gioco dei tanti difensori della fede. Ecco perché da cristiani si può essere evangelici, anglicani, ortodossi, cattolici e quant’altro, perché gli ebrei e i musulmani possono restare tali, perché si può credere ad altri dèi, e perché di conseguenza… è possibile, legittimo e sensato il non credere affatto.
D’accordo che uno crede in quello che gli piace, ma meglio qualcosa che dia una certa garanzia di autenticità, no?
Da sapere: alcuni, di fronte all’evidenza di questi e altri errori, produrranno spiegazioni d’ogni tipo per dimostrarne invece la divina coerenza. Ma il vestitino teologico non sempre nasconde contenuti: se senti puzza di dogma o le info non ti convincono, non sentirti obbligato/a a crederci.
Altri, poi, si affretteranno a minimizzare come niente fosse, dicendo che fra noi e Dio il succo è ‘ben altro’. Ah sì? Ma se dimostriamo che la Bibbia traballa, che Dio non esiste, e che non è affatto la fonte del buono, che succo rimane?
E bada che non le ho inventate io queste notizie, sono fatti che puoi verificare. Stanno lì, nella Bibbia stessa, nella storia, nel lavoro dei critici, e nello stridente contrasto con l’etica umana.

 

Alcuni esempi:

Dove mori’ Aronne?
Numeri 33:38 Il sacerdote Aronne salì sul monte Or per ordine del Signore e in quel luogo morì il quarantesimo anno dopo l’uscita degli Israeliti dal paese d’Egitto, il quinto mese, il primo giorno del mese.

Deuteronomio 10:6 Poi gli Israeliti partirono dai pozzi dei figli Iaakan per Mosera. Là morì Aronne e vi fu sepolto; Eleazaro suo figlio divenne sacerdote al posto di lui.

 

Chi spinse Davide al censimento?
Satana:
1Cronache 21:1 Satana insorse contro Israele. Egli spinse Davide a censire gli Israeliti.
Dio:

2Samuele 24:1 La collera del Signore si accese di nuovo contro Israele e incitò Davide contro il popolo in questo modo: “Su, fà il censimento d’Israele e di Giuda”.

 

I peccati del padre li scontano anche i figli.

Isaia 14:21 Preparate il massacro dei suoi figli a causa dell’iniquità del loro padre e non sorgano più a conquistare la terra e a riempire il mondo di rovine”.

Esodo 20:5 Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il SIGNORE, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l’iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano,

Deuteronomio 23:2 Il bastardo non entrerà nell’assemblea del SIGNORE; nessuno dei suoi discendenti, neppure alla decima generazione, entrerà nell’assemblea del SIGNORE.

2Samuele 12:13,14 Allora Davide disse a Natan: “Ho peccato contro il Signore!”. Natan rispose a Davide: “Il Signore ha perdonato il tuo peccato; tu non morirai. Tuttavia, poiché in questa cosa tu hai insultato il Signore (l’insulto sia sui nemici suoi), il figlio che ti è nato dovrà morire”. Natan tornò a casa.

I peccati del padre NON li scontano anche i figli.

Deuteronomio 24:16 Non si metteranno a morte i padri per una colpa dei figli, né si metteranno a morte i figli per una colpa dei padri; ognuno sarà messo a morte per il proprio peccato.

 

Chi è il padre di Giuseppe?
Luca 3:23 Gesù quando incominciò il suo ministero aveva circa trent’anni ed era figlio, come si credeva, di

Giuseppe, figlio di Eli,
Matteo 1:16 Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo.

 

Giovanni Battista è Elia:
Matteo 11:13,14 La Legge e tutti i Profeti infatti hanno profetato fino a Giovanni. E se lo volete accettare, egli è quell’Elia che deve venire.

Giovanni Battista non è Elia:

Giovanni 1:21 Allora gli chiesero: “Che cosa dunque? Sei Elia?”. Rispose: “Non lo sono”. “Sei tu il profeta?”. Rispose: “No”.

 

Come morì Giuda?
Matteo 27:5 Ed egli, gettate le monete d’argento nel tempio, si allontanò e andò ad impiccarsi.

Atti 1:18 Giuda comprò un pezzo di terra con i proventi del suo delitto e poi precipitando in avanti si squarciò in mezzo e si sparsero fuori tutte le sue viscere.

 

Quante donne andarono al sepolcro?
Una
Giovanni 20:1 Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand’era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro.

Due
Matteo 28:1 Passato il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l’altra Maria andarono a visitare il sepolcro.

Tre
Marco 16:1 Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a imbalsamare Gesù.

Più di tre
Luca 24:10 Erano Maria di Màgdala, Giovanna e Maria di Giacomo. Anche le altre che erano insieme lo raccontarono agli apostoli.

Le donne cosa hanno Visto giunte al sepolcro?
Due angeli fuori dal sepolcro:
Luca 24:4 Mentre erano ancora incerte, ecco due uomini apparire vicino a loro in vesti sfolgoranti.

Un angelo fuori dal sepolcro
Matteo 28:2 Ed ecco che vi fu un gran terremoto: un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa.

Due angeli dentro il sepolcro:
Giovanni 20:11,12 Maria invece stava all’esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù.

Un angelo dentro il sepolcro:
Marco 16:5 Entrando nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d’una veste bianca, ed ebbero paura.

 

 

Eppure, certe cose saranno lo stesso considerate ‘blasfeme’, cioè false, offensive, corrotte e crudeli. Perciò, sarà meglio usare un po’ di tatto nel parlarne in giro, soprattutto con persone particolari: ad esempio qualcuno, molto credente, potrebbe dispiacersi davvero tanto, nel capire che ha sempre avuto torto.

Alcuni saranno aperti e rispettosi, di certo persino interessati, ma qualcun altro potrebbe sentirsi molto colpito/a e chiudersi in difesa, o non tollerare che tu abbia un’opinione tua e informazioni contrarie sull’argomento. Allora, invece di ascoltarti, potrebbe prenderti in giro, o farti sgradevoli pressioni, persino cercare di intimidirti in qualche modo… come se avere ragione così avesse qualche valore! Non sarebbe affatto giusto, perché ogni Essere Umano ha diritto alle sue idee, e siamo d’accordo che non te lo meriteresti proprio: non solo avere idee proprie è una cosa lodevole, ma avresti anche ragione tu sull’argomento…

Una reazione esagerata, quella, che si può capire: certe persone per prima cosa non accettano che si mettano in dubbio le loro certezze, e non gradiscono opinioni diverse, soprattutto se evidenziano errori e limiti di una visione di vita in cui hanno investito sé stessi da capo a piedi. Così li tengono nascosti o non ci pensano, e alzano il volume del gregoriano quando ne sentono parlare, senza curarsi delle orecchie altrui. Ma questo non cancella i problemi della fede, anzi, semmai li inasprisce.
Se ti capita di parlare di queste cose con persone così, ti do un consiglio, meglio un po’ per volta, così assaggi le loro reazioni e decidi se ti va di approfondire, se vale la pena di ascoltare, e a tua volta spiegare. Non è detto che tu debba per forza farlo: a volte è meglio nemmeno iniziare l’argomento, con chi è più pronto/a a predicare e litigare che a ragionare con te.

Invece, parlane liberamente con chi sai che rispetta di sicuro la tua opinione (il che non vuol dire essere sempre d’accordo) ed è ben disposto/a al dialogo.

Tieni conto che è vero che gli adulti hanno più esperienza e nozioni dei giovani, ma l’età non dà automaticamente ragione né rende per forza migliori. Che esperienze, che nozioni?

A qualcuno non piace ammetterlo ma anche i genitori e i professori, i preti e i papi possono sbagliare. Se una cosa è vera o buona si capisce guardando i fatti e camminando insieme.

Sta’ a sentire, e fatti un’idea:

La nascita di Gesù fu annunciata da una stella cometa
Cominciamo bene! Quella dell’annunciazione di dèi ed eroi tramite stella era una credenza molto diffusa ancor prima del cristianesimo: si vuole, ad esempio, che la nascita del dio Horus in Egitto e di Krishna in India (1400 AEC) furono così notificate, come quella del re Mitridate, di Giulio Cesare ed altri ancora. In qualche modo, il cielo si accorgeva sempre di tutti loro, e non mancava di rendere omaggio. Per l’evangelista Matteo Gesù non poteva essere da meno, perciò si aggrega alla leggenda aggiungendo la visita di tre astrologi orientali (che, per inciso, non dice essere dei re) come a dare un tocco di credibilità. Sorprende però – quanto appunto a credibilità – che sia il solo, di tutti gli autori del Nuovo – anzi, del tempo – a riportare un segnale così bello, significativo, ed evidente a tutti. È chiaro piuttosto che si tratta di una trovata da teatro del solito Matteo.
Un fenomeno astronomico particolare, una luminosità speciale nel cielo dovuta alla congiunzione di due pianeti, Giove e Saturno, fu effettivamente osservato nel 7 AEC. Ma sono 7 anni prima del tempo, e non si trattò affatto di una stella (la bibbia CEI fa suo in una nota il triste espediente del fenomeno atmosferico, in totale contrasto con il testuale greco aster, e con l’idea del suo movimento nei cieli ad uso dei magi).

Gesù era figlio unico

Così dicono… ma sembra proprio il contrario: nei vangeli è scritto piuttosto chiaro che Gesù aveva 4 fratelli e almeno due sorelle (es. Mc 6,3 e 3,31-34; Mt 1,25 e 13,55-56 e 12,46-50; Lc 8,19-21; Gv 7,3-5; At 1,13-14). Molto imbarazzante per la Chiesa, che ha pure stabilito il dogma della verginità perpetua di Maria…

Nel tentativo di trovare un accomodamento, alcuni dicono che fratelli va inteso come ‘amici intimi, fratelli di sangue’. Tuttavia, se è verissimo che il senso è tale in altri passi del NT, non lo è per questi, in cui specificamente ci sono la madre e i figli, in mezzo ad apostoli e discepoli.
Per altri allora si devono intendere come ‘fratellastri’, cioè figli di Giuseppe da un suo primo matrimonio. Ma è una totale fantasia senza riscontro alcuno. Comodo, eh? In ultimo, i fratelli diventano… cugini! «In antico ebraico, la stessa parola indicava sia fratello che cugino», dicono. Giusto! Peccato che in lingua greca la differenza si poteva fare, eccome. E nei vangeli scritti in greco (le copie a noi rimaste degli originali scomparsi) si usa proprio un’altra parola quando si deve dire ‘cugino’ (anepsiós), e non ‘fratello’ (adelfós).

Gesù è definito il primogenito. La parola era usata anche per indicare il primo e unico figlio, sarà questo il caso? Ma perché servirsi di una parola ambigua, sapendo di parlare per certo di un figlio unico e così singolare? Forse perché appunto… non lo si sapeva affatto? La Bibbia lascia dunque pochi dubbi sulla questione. E allora perché ritenere 100% vera l’ipotesi più improbabile, fino a farci un dogma (solo cattolico…ma ben difeso anche dai copioni protestanti …ma tanto a loro interessa la decima non la storia )

La risposta è semplice: se era 100% vera non c’era bisogno di nessun dogma, si crea ‘una verità di fede’ proprio perché non dimostrabile come si deve. Chi ha voglia di crederci? Tu? Tu? E tu, là dietro?

La Madonna, quando ebbe Gesù, era vergine

I vangeli di Marco e di Giovanni non ne parlano. E quelli di Matteo e Luca dicono cose diverse tra loro. Comunque, anche la verginità della Madonna è un’idea elaborata successivamente a miti simili assai diffusi: non solo vi sono nella bibbia stessa diversi esempi di gravidanze impossibili risolte da Dio (es. Sara e Rebecca in genesi, Elisabetta in Luca [Lc 1,36]), ma ai fondatori di diverse religioni del passato, così come a re e faraoni, politici ed eroi, uomini saggi e santi, si era soliti attribuire una nascita miracolosa (persino quando le loro radici erano risapute, come per Buddha). Tanto era il desiderio dei seguaci di credere – e far intendere – che fossero mitici.
Se davvero fosse stata vergine, davvero la sua gravidanza annunciata da un angelo, un figlio così speciale, magi e pastori (avvisati in modo alquanto spettacolare) chiamati a testimoniare l’evento della nascita, e dopo la strage di bambini che avrebbe colpito l’intero territorio, davvero tutti se ne sarebbero infischiati di loro per i successivi 30 anni ( Lc 2,52), fino alla ‘vita pubblica’ di Gesù, come i vangeli affermano? Un punto essenziale, no?

Il testo dell’episodio non aiuta. Al contrario, una serie di dettagli incongruenti con l’eccezionalità della situazione fa pensare che sia stato semplicemente costruito e appiccicato in testa dagli autori per dar lustro al nuovo personaggio: l’angelo che ‘entra’ e non ‘appare’ a Maria, lei che resta turbata dal suo saluto e non dalla sua stessa presenza, lei che risponde ‘non conosco uomo’ (qui conoscere vale per: avere rapporti sessuali) come una donna poco seria (la risposta più ovvia, ma certo di minore effetto, di una promessa sposa sarebbe stata ‘non conosco ancora il mio uomo’), i due genitori che continuano a ‘stupirsi’ di ciò che si diceva del figlio, sacerdoti persiani che citano le Scritture Ebraiche… Una successione di eventi che solo ciascuno di loro pare conoscere, dichiaratamente capitati affinché si compissero certe presunte profezie. Storie a sé stanti che si chiudono lì in entrambi gli autori, e mai più vi si accenna in tutto il Testamento.

Ma ammettiamo per un momento che Maria abbia concepito Gesù con un miracolo, senza aver fatto l’amore con Giuseppe. Poi ha partorito, no? Ed è impossibile fare un figlio e rimanere vergine. Fu forse un altro miracolo? Ah, sì, il miracolo di un concilio nel 649. E poi? Altri ancora – una raffica – per farla rimanere vergine dopo il concepimento (stavolta sì grazie a Giuseppe) e il parto dei suoi altri figli e figlie? Supponiamo pure che non ne ebbero: perché mai una coppia ebrea sposata e devota non dovrebbe aver avuto altri rapporti, nell’ordinario intento di allargare la famiglia ( Mt 1,25 nell’originale greco: ‘non la conobbe, finché [eòs] partorì il suo primogenito’. Perché usare un’espressione che rende incerta la verità, se verità era?)? Per considerare Maria vergine ci vuole proprio tanta fede. Deve saltare anche all’occhio del cristiano quanto questa credenza sia stirata all’eccesso.

 

BEH … Quanto un granello di Senapa!!!! Insomma …ultima modifica: 2017-06-30T09:39:53+02:00da RomaninoRomano