#Autoesport #Testdrive sui percorsi della storia dell’automobilismo da corsa

GIULIETTA CASTELMONTE PIAZZALE

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IMG_8179 Giulietta Valle 2 giulietta valle cima IMG_0055 IMG_7709 IMG_7738 IMG_9823 GIULIETTA CASTELMONTE PIAZZALELa #Cividale-Castelmonte per provare la nuova #Giulietta #Alfaromeo 1400 Turbo da 170 CV

Sul tracciato di una delle cronoscalate più amate del motorismo italiano

Ne ho viste diverse in giro, anche a Nordest. Però, per ora, nessuna come questa. In questi giorni, di colore grigio lucido, forse perché l’occhio cade sempre sulle cose che ti interessano, e quindi ti sembra di incontrare per la prima volta auto che non avevi mai visto, ne ho incrociata qualcuna. Accade anche con le persone. Quante volte vi capita di incontrare un uomo, una donna, un amico, un’amica, che non vedevate da tanto tempo, e poi magari vi confida che passa nello stesso punto circa alla stessa ora da anni, proprio come voi. E prima non ve n’eravate mai accorti. In questi giorni, per esempio, la #Skoda Fabia ha vinto il mondiale #WRC, il campionato iridato dei #rally. Io ne ho provato la versione a tre cilindri. Divertentissima e risparmiosa. In giro, ed è promossa la versione bicolore, ne ho incrociate tantissime. Così di Giulietta.

#Giulietta color grigio opaco con freni maggiorati e finiture da corsa

Grigie, ma non grigio opaco. Anzi. Una sì, ma non aveva i sedili da corsa con il marchio Alfa Romeo sul supporto cromato dei poggiatesta. Non aveva il bordo di finitura rosso attorno alla presa d’aria anteriore. Che era ripreso sulla coda, sopra alla slitta del paracoppa. Ma… aveva due tubi di scarico. E dietro ai cerchi a raggera, le pinze dei freni Non erano rosso corsa né Maggiorate… Infatti, questa è una versione appena uscita. Quasi una prova d’artista. Motore 1400 cc MultiAir che eroga 170 CV. Una potenza che è capace di sfogare subito grazie al cambio automatico a sei marce. Non sono stato in grado di misurare le sue performance, perché non sono dotato delle strumentazioni di alta precisione necessarie in quanto parliamo di decimi di secondo.

Accelerazione bruciante ma occorre saper partire

Ma secondo me, dallo start ai fatidici 100 km/h che sono la misura standard dei #testdrive passa una manciata di secondi: un tempo significativamente inferiore a quanto dichiarato dalla Casa, che è di oltre 5”. Secondo me, sarò stato fortunato, e avrò avuto a favore la pressione atmosferica e l’umidità e la temperatura dell’aria, che per un motore a benzina, ancorché turbo-alimentato, un po’ influiscono. Sarà che per l’antico trascorso rallistico, quando alla partenza, magari sulla fanghiglia, era indispensabile, data la scarsa potenza, dosare la pressione sul pedale, ho sviluppato la sensibilità sulla pianta del piede destro. O sarà che, davvero, questa Giulietta è veloce. Dopo questa sorpresa appagante, in una notte afosa, lungo l’autostrada, l’altra sorpresa gradevole deriva dal consumo: i primi 400 km, per l’80 per cento percorsi in autostrada, con una guida non certo lenta vista la necessità di rientrare a casa, li abbiamo completati con un consumo di 16-17 km/l. con tre persone a bordo e un po’ di bagaglio. Ed è pur sempre una 1400 cc. Ora, però, vado a riposare, perché domani, già di buon mattino, sarò di nuovo in movimento. Per proseguire il #test.

Confortevole per viaggiare

Il viaggio della sera precedente era stato confortevole. I sedili sportivi, avvolgenti ma regolabili, il volante sportivo, con l’impugnatura rinforzata laddove si usano mantenere appoggiate le mani dopo un tratto di guida veloce, gli accessori per la guida assistita, mi avevano permesso di viaggiare in autostrada in pieno confort. Certo, assecondato da ‘San …Waze’, che all’altezza di Verona mi ha ‘consigliato’ di abbandonare l’A4 per imboccare la complanare, e rientrare a Verona Est, evitando così una lunga coda per incidente, alle 2:10 del mattino… Oggi, la giornata è splendida. Si preannuncia calda fin dalle prime ore, e afosa. Ma la Giulietta è dotata di un potente impianto di climatizzazione. Che, per l’estate, rende gradevole il viaggio, anche con una temperatura esterna di 37-38°. Adesso però dirigiamo verso la collina e la zona pedemontana del cividalese. Obiettivo? La salita da Cividale a Castelmonte.

La gara in salita Cividale-Castelmonte

Gli appassionati di motori ricordano che qui si corre la mitica cronoscalata. Uno degli appuntamenti clou dello sport del volante. Ricordo di averci visto salire perfino l’Alfa 33 di Arturo Merzario. Io, personalmente, non sono mai riuscito a parteciparvi. Ma a salvarla sì. Nel 1977: la commissione sicurezza non aveva dato il nulla osta alla gara. Allora, ero consigliere della Scuderia Friuli. A una riunione convocata dal presidente dell’AC Udine, Gianni Asquini, dopo una trattativa con le autorità, fu avanzata la proposta di piazzare chicane nei punti considerati troppo veloci, in modo da ricondurre la velocità media dei concorrenti ai parametri richiesti. Allora ero anche corrispondente di Autosprint per il Friuli Venezia Giulia e l’Austria e Slovenia, cioè per l’area di quella comunità d’intenti che era l’Alpe Adria, precorritrice dell’Europa unita. E non mi sentivo di poter scrivere che una delle gare di casa mia era stata annullata.

I Vigili del fuoco volontari ausiliari di protezione civile salvarono la cronoscalata e il rally delle Alpi Orientali

Così mi venne un’idea: coinvolgere i Vigili del fuoco volontari ausiliari di protezione civile (Vvapc), e all’epoca lo ero anch’io, per trasformarli in commissari di percorso addetti al controllo di quelle chicane, segnate da fusti d’olio riempiti d’acqua. Allora anch’io ero Vigile del fuoco: da un anno si era verificato il tragico terremoto del Friuli del 1976. E per agevolare il ripristino delle aree colpite e l’avvio della ricostruzione, che poi ebbe esito esemplare, fu data la possibilità ai giovani in età di leva di svolgere il servizio militare come servizio civile presso i VVF. I miei giovani colleghi accettarono con entusiasmo la sfida. E la gara ebbe luogo regolarmente anche quell’anno. Al costo supplementare del rancio per i VVF.

#Testdrive sulla Cividale-Castelmonte

Ma torniamo alla Giulietta. Debbo dire che un po’ di emozione nell’affrontare quella salita con quest’auto quasi pronta per correre mi stava pervadendo il palmo delle mani, e la pianta dei piedi. In particolare, quello destro, il più importante specialmente per guidare un’auto automatica. Perché una salita così, in piena, sono sempre stato abituato ad affrontarla con la mano destra sulla leva del cambio. Il piede sinistro pronto a cambiare. Partenza da bivio Carraria, e su per la salita. Un bel misto, per scaldare le braccia e i riflessi. Qualche rettilineo per vedere quanto i CV contano, la staccata per testare i freni: c’è un po’ di tutto su questa salita. Così ricordo perché era tanto attesa e partecipata anche da piloti e auto importanti. È stata vinta per diverse edizioni, per esempio, da Carlo Nesti. Arrivo al rettilineo delle chicane. Non senza sentire un brivido lungo la schiena. Di correre, qui, non se ne parla, perché il tratto è preceduto da una discesa. E anche se sento che la Giulietta è ben presente, so che non ci sono strade di immissione né case o rischi di sorta, preferisco sollevare il piede. Ancora alcune rampe ed ecco i tornanti.

Morbida ma pronta per correre nella programmazione Sport – l’assetto si regola come la potenza

Improvvisamente mi ricordo che c’è un comando sul tunnel centrale, che regola le modalità d’uso dell’auto. Prima, non gli avevo dato peso, anche se questa ‘dimenticanza’ (avevo lasciato la leva sulla posizione Sport) inconsapevolmente mi aveva fatto consumare un po’ più di benzina nel primo tragitto da Milano a casa. Così riporto il cursore sulla posizione sport, ma ci gioco un po’. E mi accorgo che, anche senza fare test di accelerazione, l’auto cambia status. Nella posizione per condizioni di scarsa aderenza, riesce ad affrontare senza grandi sobbalzi anche l’asfalto più sconnesso. Nella funzione Sport è più nervosa ma… cambia anche l’altezza da terra e la regolazione delle ruote. Ossia, assume un assetto corsaiolo. Ed è difficile scomporla anche con manovre in alta velocità o nella guida sportiva. Rispetto alla quale è perfetta, se non sovradimensionata.

Vediamo se è vero…

La Giulietta risponde come un giocattolo nelle mani di un esperto. Staccata, traiettoria centrale alla metà del raggio di curvatura, scatto in avanti deciso e sicuro ma con progressione costante, per riprendere velocità all’uscita. E così nel tornante successivo. Fino all’ultimo rettilineo e l’arrivo nel piazzale del Santuario. Prova superata. Mi mancavano soltanto il casco, la tuta, i guanti, le scarpe ignifughe. E sarei stato pronto per ripercorrerla, in gara… Infatti il margine che mi ero lasciato nella salita era ampiamente all’interno dei limiti e della sicurezza. In conclusione, questa nuova Giulietta sportiva è accessibile anche ad automobilisti che amano possedere un mezzo dotato di performance importanti. Ma che lo possano guidare anche in tutta tranquillità.

Veloce per le strade più belle, ma all’occorrenza comoda e docile per una guida tranquilla.

Nel contempo, il livello di sicurezza di quest’auto è davvero elevato, soprattutto se si considera che nell’uso normale le sue potenzialità vengono sfruttate sì e no al 30 per cento. Tuttavia, la Giulietta R sembra quasi pronta per …correre. Pochi accorgimenti, gli allestimenti di sicurezza, e …via allo start. Chissà che non la vediamo presto in gara, su strada, in salita, nei rallies. Ciò dipenderà semplicemente dalle scelte di politica aziendale della FCA. Ovvero dal fatto che il gruppo FCA ritorni alle cose, e dal marchio prescelto. Ma tra quelli di competenza, al momento, l’unico a disporre di modelli pronti per correre, su strada, è Alfa Romeo. Per quanto riguarda i rally, #FCA è già presente con la #Fiat124 Abarth. Che ha debuttato al rally di Montecarlo nello scorso mese di gennaio. Alla luce di tutto ciò, sarà bene che mettiamo ancora alla prova la ‘nostra’ Giulietta. Com’è andata? Ve lo racconto nella prossima puntata.

#charlieinauto

 

#Autoesport #Testdrive sui percorsi della storia dell’automobilismo da corsaultima modifica: 2017-08-30T02:03:43+02:00da charlieinauto