#RangeRover #Evoque Convertibile unico SUV cabrio commercializzato in Italia

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Versatile, duttile, compatto, robusto, lussuoso sa piacere a giovani e non e assicura prestazioni divertenti

Tettuccio semirigido isolante sedili riscaldati e ottima ventilazione ne consentono l’impiego nelle 4 stragioni

Care amiche e cari amici, stavolta voglio raccontarvi il feedback che la nostra Range Rover Evoque Cabrio ha ottenuto sulle strade. Che sia una macchina di tendenza l’avevo capito. Ma che attirasse l’attenzione dei giovani e giovanissimi non me l’aspettavo. Perché si tratta pur sempre di un crossover, di un vero fuoristrada. Ma è l’unico SUV cabrio venduto in Italia. Un cabrio purosangue, con tanto di Cavalli, tenuta, guadabilità, robustezza. In realtà, la Range Rover Evoque Convertibile, con il suo look accattivante, riesce a mitigare benissimo la sua identità e la sa mascherare. Questo esemplare ha un bel color arancio metallizzato (Phoenix Orange). Tanto che anche la nonna novantenne ha detto: bella. I cerchi nero opaco con design da cross fanno il resto, in pendant con il tettuccio semirigido. Se poi lo apriamo, e il procedimento dura qualche decina di secondi, il gioco è fatto. Pochi sono quelli che non si girano ad ammirarla. Certo, questa opzione, il tettuccio aperto, va evitata nei percorsi fuoristrada. Non che l’abitacolo non sia protetto, dal parabrezza aerodinamico, dai cristalli laterali, dai roll bar che si sommano ai poggiatesta dei sedili anteriori e posteriori, tutti e quattro di foggia lussuosa e molto confortevoli, per riparare la parte alta e in caso di ribaltamento. A queste doti di sicurezza passiva si somma una scocca pensata per l’uso fuoristrada e per affrontare i guadi. A porte chiuse… Range Rover Evoque Cabrio affronta e supera guardi di oltre mezzo metro, e questo soltanto perché l’assetto pur essendo gestito dall’auto e dal conducente con numerose opzioni, che si integrano con il controllo di trazione e di potenza, è fisso. Ovvero non accade che, come in altri modelli, che da bordo, o con il telecomando in dotazione, o con lo smart phone dotato dell’apposita applicazione scaricabile on line, si può regolare l’altezza da terra dell’auto. Probabilmente per non rischiare di pregiudicarne la stabilità nel caso si decida, ancorché per errore, di filare via veloci con l’assetto alto in modalità fuoristrada. O, viste le dimensioni inferiori rispetto agli altri fuoristrada della Casa britannica, si debbano affrontare salite o discese ripide, dossi, passaggi che costringono a percorrere tratti con una forte inclinazione laterale. Beninteso, con l’assetto standard che la caratterizza, supera senza incertezze ostacoli laterali di dimensioni considerevoli. Poi, i controlli di trazione la fanno arrampicare, e discendere, su terreni ripidi e accidentati, viscidi, ricoperti di neve, di acqua… Per cominciare, andiamo sulle rive sabbiose di un fiume, il Tagliamento, verso la foce. L’unico rischio, è quello di trovare un pubblico di curiosi pronti a valutare ogni nostra mossa. Scendiamo nella sabbia bagnata: le quattro ruote motrici ci garantiscono la sicurezza di poter ritornare sui nostri passi qualora qualche cosa dovesse andare storto o cambiassimo idea. Attiviamo la funzione ‘guado’ con uno dei tastini posti vicino alla leva del cambio, sul tunnel centrale, e procediamo lungo le rive, scendendo lentamente verso il fiume, fino a immergere le ruote da 20’ oltre il mozzo. Finché i sensori ci avvisano che abbiamo raggiunto il limite di sicurezza, in quanto a profondità. Allora, provo ad accelerare con decisione per vedere che cosa accade. E con un grande schizzo d’acqua, che non interferisce con la visibilità dal parabrezza, mi ritrovo in un attimo sulla spiaggia accanto al fiume. Ora il test prosegue sulla sabbia dorata della spiaggia. Perché la stradina forestale sul lungofiume è di sabbia. Mi fermo per vedere che cosa succederà: anche la Range Rover Evoque Convertibile, come le cugine dei modelli di dimensioni maggiori, per essere robusta, e per renderla stabile, ha un peso superiore a quello delle auto tradizionali, e sfiora i 26 quintali. Proviamo a ripartire semplicemente sostituendo alla pressione sul pedale del freno quella sull’acceleratore. E la Evoque Convertibile riprende il suo cammino come se fossimo partiti dall’asfalto. O meglio, ci è parso di non avere fatto nulla di speciale. Anche se, forse, i numerosi curiosi che hanno seguito la nostra prova non la pensavano così. Ci manca ancora soltanto un esperimento di guida: la neve. Sì, perché, non credo a livello provocatorio, i progettisti della Convertibile, se non si sono curati delle dimensioni del bagagliaio, che comunque accoglie un paio di trolley, limitate dal vano che ospita il tettuccio semirigido il quale assicura un’ottima tenuta alla temperatura, creando un’abilità ottimale anche in pieno inverno, assecondata dai sedili riscaldati, hanno dotato questa Range Rover di un accorgimento che ne tradisce la vocazione anche per l’ambiente bianco. In fondo al bagagliaio, tra i due sedili, si apre uno sportello. Che ci fa sbucare sopra al poggiagomiti tra i sedili posteriori, e consente di caricare gli sci, e di trasportarli al sicuro all’interno dell’auto. Una soluzione motivata dalla difficoltà che si incontrerebbe a installare un portasci sul tettuccio apribile, o destinata alla versione per il mercato italiano? Di fatto Land Rover ha considerato che quest’auto di tendenza si adatta a ogni tipo di ambiente naturale. E può superare tutte le asperità che le quattro ruote motrici le consentono di affrontare con il suoi 177 CV erogati dal 2000 cc diesel e il cambio automatico a 9 marce. E vuole essere vicina al suo proprietario/a in ogni momento ed esigenza.

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#RangeRover #Evoque Convertibile unico SUV cabrio commercializzato in Italiaultima modifica: 2018-02-20T02:31:17+01:00da charlieinauto