#testroad #testdrive un SUV versatile sicuro e confortevole nella #Pedemontana fuoristrada e sulla neve: #Seat #Ateca

Ateca Br 16IMG_2154Ateca Br 20Ateca Br 21IMG_2172Ateca Br 22Dalla Pedemontana pordenonese a PiancavalloAteca Br 41Ateca Br 12Ateca Br 51Ateca Br 3

dai colori autunnali al freddo della montagna d’inverno che Ateca Br 18Ateca Br 17Ateca Br 19l’auto sa gestire sia nella guida che nel confort

#testroad Su #charlieinauto da oltre un anno vi accompagno su percorsi suggestivi, alla ricerca di luoghi incantati e poco conosciuti, Ateca Br 7Ateca Br 8IMG_1537Ateca Br11Ateca Br 12Ateca 13Ateca Br 15IMG_2148o che ci sfuggono all’attenzione perché ci passiamo accanto ogni giorno, senza fare ci caso. A bordo di auto che non avete ancora potuto incontrare per la strada salvo che si trattasse dei primi esemplari camuffati e in fase di collaudo. In luoghi che cambiano completamente aspetto, a seconda della stagione. Per esempio, alle pendici del monte Cavallo, sul quale sorge il Piancavallo, c’eravamo già passati con un #testdrive. Troppo di fretta per poterne gustare le attrattive. Un paesaggio immerso nel verde del bosco di latifoglie, a distanza di pochi mesi può cambiare completamente lo scenario. La volta scorsa, ricordate, abbiamo incontrato la prima neve a Portogruaro. Una serata suggestiva, che ci ha permesso di testare la tenuta della nostra #Seat #Ateca. Così, stavolta, inseguendo la neve,

raggiungiamo la pedemontana pordenonese

ai confini ideali tra il Friuli Venezia Giulia e il Veneto. E prima di salire in alto, raggiungiamo Poffabro, borgo medioevale perfettamente conservato e mantenuto nel suo fascino antico. Ma stiamo provando un’auto, e dopo l’escursione a piedi didattico-culturale, raggiungiamo i boschi vicini. E imbocchiamo una strada che si infila nel bosco. Ricordatevi: una strada forestale dove il transito è ammesso a tutti i veicoli. Con un buon fondo stradale di terra e ghiaino possiamo testare l’affidabilità della nostra auto, la #Seat #Ateca . Sì, perché oltre a essere una comoda auto per la famiglia, un SUV compatto e dallo stile aggraziato, a distinguersi per un’ottima tenuta di strada, a possedere doti sportive per nulla celate, bene contemperate con la docilità e la morbidezza della guida e dell’assetto, è dotata di quattro ruote motrici permanenti, del cambio automatico e sequenziale al volante a sette marce e doppia frizione Volkswagen, di un’adeguata dotazione di opzioni per adattarne la guida nelle condizioni estreme e off road. Il tutto, per gestire in modo ottimale il motore 2000 diesel da 190 CV.

Proviamo con la funzione adatta al fondo con scarsa tenuta.

E cominciamo a schiacciare l’acceleratore. L’elettronica della #Seat #Ateca ci accompagna in una divertente escursione sul fondo sterrato. Proviamo a frenare bruscamente, e l’auto esegue come se ci trovassimo sull’asfalto. Passiamo al misto più veloce, e la sensazione di sicurezza non ci abbandona. Ora però ci godiamo il paesaggio circostante. Tra l’altro il colore dell’auto si intona perfettamente con la natura circostante. L’auto, nonostante le prestazioni, è silenziosa. Un colore che piace alle guidatrici. La sua docilità e la comodità, lo spazio anche per i posti posteriori, il bagagliaio capiente, la guida su richiesta completamente assistita, il nitido display che riporta fedelmente quanto vedono le telecamere di bordo, la facilità di guida in città, hanno fatto innamorare la mia collaboratrice. Che non se ne voleva più distaccare. Ora però la giornata volge al termine perché siamo in inverno e il sole tramonta presto. In cima ci aspetta la neve. Così riprendiamo le strade normali, e raggiungiamo la salita verso il Piancavallo. Anche sulle rampe verso il rifugio Bornasse l’Ateca è perettamente a suo agio. Come un’auto sportiva. E senza che ne risenta il confort. Ci siamo. Da Bivio Castaldia, da dove il panorama è mozzafiato sull’intera pianura friulana, veneta, sulla #RivieraFriulana, sui tetti della città di Pordenone, e intorno, con la luce cinerea della luna piena, il silenzio è ovattato dalla neve.

Beh, ora mettiamo davvero alla prova il nostro SUV #supercar.

Sì, perché 190 CV su 1400 kg da un motore diesel 2000, con le ruote da 20’, sul telaio e la parte ciclistica di un crossover rendono questa esperienza davvero elettrizzante. Però… Le gomme. Sono da neve? No. Però sono Cross country. Omologate. Poi il 4×4 intelligente, 4Drive DSG robottizzato. Proviamo. E’ sera e sul Piancavallo le strade sono sgombre. C’è anche qualche piazzale. Quindi c’è lo spazio per vedere come va. Inseriamo la modalità neve. Splendido. Fa esattamente quello che le chiediamo, e ci aspettiamo. Certo, fuori fa un po’ fresco e la temperatura cala ulteriormente: -10°. Il tetto di cristallo, in parte apribile, ci permette di goderci lo spettacolo delle piste da sci illuminate. Ma, terrà a questa bassa temperatura? L’abitacolo non si raffredderà rapidamente? E invece no. La temperatura nell’abitacolo si mantiene costante e piacevole. E

in ogni caso, i sedili sono ben riscaldati,

e ci restituiranno il calore che perderemo per scendere e andare a berci una bella cioccolata calda all’imperdibile pasticceria Cimon, punto di riferimento ancora dai tempi delle prime edizioni del Rally internazionale del Piancavallo, del quale sono stato addetto stampa. Bene! La giornata è stata divertente. E la #Seat #Ateca promossa anche fuoristrada e sulla neve. Ora ci andiamo a godere il panorama dalle balze di bivio Castaldia. Fuori fa sempre molto freddo, ma qui dentro si sta benissimo. Anche con il sottofondo dell’impianto Hi-Fi: una radio sta trasmettendo The dark side of the moon, dei Pink Floyd, come ai vecchi tempi…

#charlieinauto68

#testroad #testdrive: #Seat Ateca l’auto per visitare le morbide colline del #Collio

Un’escursione tra vigneti e ciliegi per incontrare il ‘Patriarca’ della viticoltura del FVG: Marco #Felluga

Il nostro crossover è morbido e confortevole anche sui percorsi tra i filari delle vigne

Questa volta il nostro #testroad prosegue con un #testdrive in provincia di Gorizia. La collina racchiude un fascino forse atavico. La morbidezza dei declivi, la continua variabilità dei paesaggi e degli scorci che ogni rilievo i consente di scoprire rappresentano un richiamo ineludibile, che trasmette serenità e relax. Se poi ospita grandi realtà produttive, legate alla valorizzazione sostenibile del territorio, il gioco è fatto. Nel Friuli Venezia Giulia, la regione circondata dalla cornice delle Alpi, e che come ricordava lo scrittore Ippolito Nievo è un ‘Piccolo compendio dell’Universo’, l’area collinare è estesa, ma quella maggiormente valorizzata è il Collio. Terra di frontiera fino alla caduta del Muro di Berlino e alla creazione dell’Unione europea, rappresenta oggi un trait-d’union tra l’Italia e la Slovenia. E condivide progetti di sviluppo per una regione enologica transfrontaliera che rappresenterebbe un progetto pilota unico al mondo. Ma ora vi ci portiamo con un’auto che, guarda caso, sembra avere la livrea più adatta per addentrarsi tra le stradine immerse nei ciliegi e tra i declivi vitati. La Seat Ateca è un mezzo comodo e versatile.

Un SUV crossover compatto e completo

Perché è un SUV compatto, spaziosa all’interno, con un bagagliaio capiente, ma nel contempo è un crossover capace di portarci anche tra le stradine rurali e boschive che si inerpicano tra i vigneti. Le ruote da 20’ sono adatte per sfruttarla al meglio sull’asfalto e sulle strade normali. Ma anche su quelle bianche. Non solo, ma dispone della trazione integrale. Il cambio automatico con doppia frizione a sette marce, distribuisce sempre in modo fluido la potenza. Perché questa versione monta un motore da 2000 cc diesel con ben 190 CV di potenza. Ne avevamo provata un’altra, da 120 CV. E all’inizio avevamo letto distrattamente le caratteristiche sul libretto di questa: potenza 140. Ma non si trattava di <cv, bensì di KW. Ovvero di 190 CV. Abbiamo riconsultato il libretto dopo avere provato un paio di partenze ai semafori: sembra quasi un motore a benzina, e quando il cambio automatico passa alle marce superiori, si avverte la spinta. Tra i percorsi sinuosi del Collio, viaggia dunque perfettamente a suo agio. Qui, le strade non sono state costruite lungo il tragitto più breve e rettilineo. Ma evidentemente derivano dagli antichi sentieri e dalle stradine create dagli agricoltori e dagli abitanti della zona in tempi lontani. E la

Seat Ateca, docile ai comandi, lo sterzo leggero e sempre pronto alle nostre attese

viaggia via senza farci rinunciare al confort. Né a noi, né ai passeggeri. Il tetto completamente vetrato, e in parte apribile, ci consente di ammirare il paesaggio e la ricca vegetazione del Collio. Così come i paesaggi che caratterizzano la skyline collinare. La nostra meta? #Russiz Superiore. L’azienda vinicola di Marco Felluga, ora seguita dal figlio Roberto, che si sviluppa su terreni vitati del castello che fu del principe della Torre e Tasso. E che cinquant’anni fa furono acquistati da Marco, ora novantenne, patriarca della viticoltura del Friuli Venezia Giulia. Ora, il castello è un accogliente resort. Dalq quale anche ammirare l’impagabile paesaggio delle valli circostanti, e a est, quella che separa il Friuli Venezia Giulia dalla Slovenia. E ci permette di allungare lo sguardo fino alle Alpi in territorio sloveno. L’occasione è importante: l’

incontro dedicato con Marco Felluga

per un lungo colloquio sulle radici del vino italiano. Che secondo l’esperto viticoltore ha raggiunto i traguardi che si era prefissato, ma ora deve guardare a nuovi orizzonti per battere la crisi e consolidare i risultati ottenuti soprattutto con il successo sui mercati esteri di maggior pregio con i vini bianchi del Collio. E Marco Felluga, dall’alto del suo traguardo, novant’anni, dei quali oltre settanta dedicati al mondo del vino e dell’agricoltura di pregio, lancia una proposta che vuole essere una nuova sfida. Che, auspica, dovrebbe essere colta da altri produttori, anche di altre parti d’Italia: lanciamo prodotto il Pinot Bianco. Raccolto il messaggio, dopo avere apprezzato aromi e profumi di diversi vini e uvaggi bianchi, come Molamatta, ma anche un uvaggio bordolese rosso, come il Rosso degli Orzoni, ma anche il morbido Pinot Bianco, scendiamo tra le stradine che da Capriva portano verso le Valli del Natisone, ma prima, dopo il castello di Ruttars, svoltiamo verso Vencò, il valico con la Slovenia, per provare anche IMG_3488 IMG_3491 IMG_3514 IMG_3521 IMG_3546 DWGX2126[1] EPXU4338[1] HAZL0514[1] HVJM6159[1] SWBO8282[1] SREG2221[1] PUNM0102[1] PDCY1046[1] OKVC9390[1]qualche stradina slovena, sempre immersa tra i vigneti. Anche qui i paesaggi si alternano tra colline lavorate a Vigneto e rilievi ancora immersi nel verde. Con Seat Ateca che asseconda il nostro sguardo.

#charlieinauto67

#Testdrive #Testroad alla scoperta dei tesori della Penisola con la nuova #Seat Ateca

In Toscana nella Val d’Orcia e nel senese tra bellezze architettoniche, paesaggistiche e culturali

A volte i tesori sono meno distanti di quello che pensiamo. E l’Italia è un caleidoscopio di tesori. Dell’arte, della cultura, dei paesaggi. Alcuni sono messi in bella mostra, tanto che li diamo per scontati e inconsapevolmente passiamo oltre. Per anni sono andato in vacanza, d’estate, in un paesino speduto della Val d’Orcia, sulle pendici del monte Amiata: Bagni San Filippo. Un gruppo di case antiche, ristrutturate, un albergo degli inizi del secolo scorso. Tutto è sorto attorno a una fonte termale, che come accade quando l’acqua vuole esprimere la propria potenza, magari su un’area di origine vulcanica, spesso si spostava. Sgorgando nell’aia di una casa, piuttosto che nell’orto. Acqua dall’altissimo contenuto di carbonato di calcio. E la temperatura vicina ai 40°. Da lì ho cominciato a conoscere il fascino di borghi medioevali di questo angolo della Toscana. Che tanti turisti stranieri avevano già scoperto ben prima di me. O che poeti antichi avevano cantato. O che avevo sentito citare da piccolo, perché ci passava la Millemiglia: Radicofani, Pienza, Montichiello, Bagno Vignoni…

A Siena

Ma Siena, l’avevo sempre vista di sfuggita. Per qualche ora. Sfiorando la sfida del Palio. Stavolta l’occasione è buona: un tour di giornalisti organizzato dall’Unaga, l’Unione nazionale dei giornalisti agricoli, agroalimentari, dell’ambiente e territorio. La macchina scelta per il tour: la nuovissima Seat Ateca, un SUV che si presenza con un aspetto grintoso ma compatto e aggraziato, e offre grandi spazi interni assieme a un comodo bagagliaio. Per le strade toscane, che hanno ospitato un rally mondiale, e hanno generato diversi piloti, sembra l’ideale per viaggiare in sicurezza. La stagione autunnale può infatti presentare insidie e impresti sulle strade nervose e spesso immerse tra i boschi a foglia caduca. È infatti dotata della trazione integrale permanente, e il motore è piuttosto generoso: 2000 cc diesel da 190 CV. Facciamo una prova alla ripartenza da un casello dell’autostrada, dopo avere viaggiato in modo confortevole e ovattato, accompagnati dal buon impianto musicale. Confortata dal cambio automatico a doppia frizione a sette marce… sembra una veloce auto a benzina: tira e fa sentire la spinta al cambio delle marce. Ora la parcheggiamo per qualche ora. Perché ci attende una degustazione dei prodotti tipici e dei piatti del senese: finocchiona, ribollita, formaggi di capra, ecc… Ma anche un bianco minerale e leggermente sapido e i profumati rossi della Val d’Orcia, dal Brunello al Rosso di Montalcino. Ci troviamo nel cuore della città del Palio, nella sede del Consorzio agrario, non distante dall’Università. Dalla quale si gode uno splendido panorama come aperitivo. Ma non è niente rispetto a quello che godremo più tardi dalla cima della torre del Monte dei Paschi di Siena. Una vista a 360° dal Chianti alla Val d’Orcia, fin verso i rilievi che nascondono al nostro sguardo la Maremma. E la Ateca? Il colore è proprio adatto al paesaggio autunnale toscano: Terra di Siena.                                                                                         CHIA Seat Ateca costiera io CHIA Seat Ateca Costiera Ts CHIA Seat Ateca interno profilo CHIA Seat Ateca parafango Ts CHIA Seat Ateca park CHIA Seat Ateca Acu CHIA Seat Ateca stadio Franchi CHIA Seat Ateca Siena panoramica CHIA Seat Ateca Duomo CHIA Seat Ateca piazza palazzo Siena CHIA Seat Ateca piazza primo piano

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