#Autosport: #Testdrive sui percorsi della storia dell’automobilismo da #corsa 2

IMG_8225IMG_8244IMG_8253IMG_8224IMG_8214IMG_8182IMG_8168IMG_8334A Valle di Campeglio con la nuova #Giulietta #Alfaromeo 1400 Turbo da 170 CV

Una delle prove speciali più belle del #Rally #Alpiorientali

Disponendo di un giocattolino così versatile in una stagione calda e asciutta come l’estate 2017: voi che cosa avreste fatto? In alto, in cima alle colline o ai rilievi della fascia pedemontana, probabilmente, invece che essere a 36/37 gradi, la temperatura sarà un po’ più bassa. E sicuramente ci sarà meno umidità. Così ci viene in mente di ripercorrere uno degli itinerari più belli dei Colli Orientali del Friuli, a pochi chilometri da Udine. Non a caso, questa strada, già negli anni ’70, era stata scelta per ospitare una delle prove speciali più tecniche e suggestive del Rally delle #Alpiorientali. Da Campeglio a Valle. Sei km di strada stretta e nervosa. In parte in mezzo al bosco di faggi e castagni, parte tra le vigne. E dalla cima, percorrendo la strada in quota, il panorama è fantastico e spazia da Cividale, al Carso, fino verso il Veneto. Mentre all’orizzonte brilla il mare. Scaldiamo un po’ le gomme sulle strade in aperta campagna.

Quasi un crossover

E apprezziamo l’assetto della #Giulietta #AlfaRomeo, che si regola con il comando a scorrimento situato vicino alla leva del cambio. Infatti, imbocchiamo una strada interpoderale con l’asfalto sollevato dalle radici degli alberi che assicurano una rilassante frescura. Tiriamo indietro la leva, sulla posizione per il fondo con scarsa tenuta, e la #Giulietta si solleva un po’, e …si ammorbidisce. Proviamo ad affrontare il tratto sconnesso a una velocità maggiore, e ci sembra quasi di guidare un crossover. Potenza dell’elettronica. Certo, non è merito del computer di bordo se accade tutto questo. Pensate a quanti comandi e regolazioni vengono azionati da questa piccola leva.

Dallo sconnesso al test sulla speciale del rally

Ci reimmettiamo sulla strada principale, dando una ‘sgasata’. Lei è sempre reattiva. Con il cambio automatico non sentiamo la necessità di usare la funzione semiautomatica, azionando le leve al volante. Il motore sale di giri in un continuum di potenza. Senza cambiare suono o calare di giri quando cambia marcia. E ci accorgiamo che varia le marce soltanto dal numerino nel display al centro del cruscotto che ci ricorda in che marcia sta correndo il motore. Arrivo a Campeglio. Ecco il bivio: Valle. Non manca l’emozione di ritornare su quella strada dopo decenni con un’auto …da corsa. Ai tempi del rally affrontavamo la salita con la #Fiat127, con le #A112. Sfidandoci cronometro alla mano, ma soprattutto tenendo d’occhio le traiettorie degli altri. Pronti a correggere difetti ed errori di guida. Una scuola di pilotaggio di volontariato. Che ci permise di imparare a correre in gara. Nella quale ho corretto le imprecisioni di più di qualche amico. Poi diventato un pilota famoso. Su questa strada vedevo provare, e gareggiare le #Opel Ascona, #Fiat131Abarth, #Ople Commodore, la #Lancia Stratos, l’Alfetta Gtv. Via sulle prime rampe.

Accelerazione bruciante

L’accelerazione è entusiasmante. Dalla curva al rettilineo alla curva successiva passa una manciata di secondi. I freni maggiorati Brembo, che da fuori fanno bella mostra con il loro colore rosso corsa, in giusto contrasto con il colore grigio opaco della macchina, servono anche in salita. I 170 CV della #Giulietta si sentono tutti. E si scatenano sull’asfalto senza dispersioni. Ah! Dimenticavo: alla base della salita avevo spinto la leva che cambia lo status della macchina, ne regola l’assetto e le prestazioni, tutta in avanti, nella posizione sport. La strada si fa sempre più nervosa. Finché si apre tra le vigne nella frazione di Rauscedo, a un quarto della salita. Il bello deve ancora venire. Un bel tratto di misto a vista permette di provare il grip con l’assetto sportivo: eccellente. Saliamo ancora, rispettando i limiti, e la prudenza. Finchè un altro lungo tratto misto a vista si sviluppa nel sottobosco.

Incollata anche sul fogliame

Nonostante l’estate piena, l’asfalto è ricoperto di fogliame. Distribuito proprio dove passeremo con le ruote. L’occasione è troppo ghiotta per non provare gomme e tenuta. La strada la ricordiamo ancora: un paio di tornanti e curve secche ci aiutano a verificare la maneggevolezza di questa #AlfaRomeo, maneggevole ma sicura e decisa. Comunque confortevole. L’ottima presa al volante dà sicurezza. Nella staccata non dà incertezze. Siamo quasi in cima e il bosco si apre. Svelando un paesaggio splendido. Raggiungiamo la piazza del Paese per bere l’acqua fresca, e facciamo due passi. La vecchia osteria, sito panoramico con i cibi della tradizione contadina, non c’è più. Al suo posto i locali della proloco. Che si animano soprattutto in occasione della Festa delle castagne, a inizio autunno. Ripartiamo ritornando verso la strada che corre in cima alla montagna, superando Pedrosa, dove si trova buona parte dei ripetitori televisivi del Nordest. E dirigendo in direzione di Cividale. Per raggiungere uno spiazzo panoramico. Che frequentavo da ragazzo. Dove, si dice, negli anni ’80 sia atterrato un #Ufo. Ci posiziono sopra la #Giulietta #AlfaRomeo 1400 da 170 CV. Che se non è un #Ufo, poco ci manca.

#charlieinauto

#Autoesport #Testdrive sui percorsi della storia dell’automobilismo da corsa

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IMG_8179 Giulietta Valle 2 giulietta valle cima IMG_0055 IMG_7709 IMG_7738 IMG_9823 GIULIETTA CASTELMONTE PIAZZALELa #Cividale-Castelmonte per provare la nuova #Giulietta #Alfaromeo 1400 Turbo da 170 CV

Sul tracciato di una delle cronoscalate più amate del motorismo italiano

Ne ho viste diverse in giro, anche a Nordest. Però, per ora, nessuna come questa. In questi giorni, di colore grigio lucido, forse perché l’occhio cade sempre sulle cose che ti interessano, e quindi ti sembra di incontrare per la prima volta auto che non avevi mai visto, ne ho incrociata qualcuna. Accade anche con le persone. Quante volte vi capita di incontrare un uomo, una donna, un amico, un’amica, che non vedevate da tanto tempo, e poi magari vi confida che passa nello stesso punto circa alla stessa ora da anni, proprio come voi. E prima non ve n’eravate mai accorti. In questi giorni, per esempio, la #Skoda Fabia ha vinto il mondiale #WRC, il campionato iridato dei #rally. Io ne ho provato la versione a tre cilindri. Divertentissima e risparmiosa. In giro, ed è promossa la versione bicolore, ne ho incrociate tantissime. Così di Giulietta.

#Giulietta color grigio opaco con freni maggiorati e finiture da corsa

Grigie, ma non grigio opaco. Anzi. Una sì, ma non aveva i sedili da corsa con il marchio Alfa Romeo sul supporto cromato dei poggiatesta. Non aveva il bordo di finitura rosso attorno alla presa d’aria anteriore. Che era ripreso sulla coda, sopra alla slitta del paracoppa. Ma… aveva due tubi di scarico. E dietro ai cerchi a raggera, le pinze dei freni Non erano rosso corsa né Maggiorate… Infatti, questa è una versione appena uscita. Quasi una prova d’artista. Motore 1400 cc MultiAir che eroga 170 CV. Una potenza che è capace di sfogare subito grazie al cambio automatico a sei marce. Non sono stato in grado di misurare le sue performance, perché non sono dotato delle strumentazioni di alta precisione necessarie in quanto parliamo di decimi di secondo.

Accelerazione bruciante ma occorre saper partire

Ma secondo me, dallo start ai fatidici 100 km/h che sono la misura standard dei #testdrive passa una manciata di secondi: un tempo significativamente inferiore a quanto dichiarato dalla Casa, che è di oltre 5”. Secondo me, sarò stato fortunato, e avrò avuto a favore la pressione atmosferica e l’umidità e la temperatura dell’aria, che per un motore a benzina, ancorché turbo-alimentato, un po’ influiscono. Sarà che per l’antico trascorso rallistico, quando alla partenza, magari sulla fanghiglia, era indispensabile, data la scarsa potenza, dosare la pressione sul pedale, ho sviluppato la sensibilità sulla pianta del piede destro. O sarà che, davvero, questa Giulietta è veloce. Dopo questa sorpresa appagante, in una notte afosa, lungo l’autostrada, l’altra sorpresa gradevole deriva dal consumo: i primi 400 km, per l’80 per cento percorsi in autostrada, con una guida non certo lenta vista la necessità di rientrare a casa, li abbiamo completati con un consumo di 16-17 km/l. con tre persone a bordo e un po’ di bagaglio. Ed è pur sempre una 1400 cc. Ora, però, vado a riposare, perché domani, già di buon mattino, sarò di nuovo in movimento. Per proseguire il #test.

Confortevole per viaggiare

Il viaggio della sera precedente era stato confortevole. I sedili sportivi, avvolgenti ma regolabili, il volante sportivo, con l’impugnatura rinforzata laddove si usano mantenere appoggiate le mani dopo un tratto di guida veloce, gli accessori per la guida assistita, mi avevano permesso di viaggiare in autostrada in pieno confort. Certo, assecondato da ‘San …Waze’, che all’altezza di Verona mi ha ‘consigliato’ di abbandonare l’A4 per imboccare la complanare, e rientrare a Verona Est, evitando così una lunga coda per incidente, alle 2:10 del mattino… Oggi, la giornata è splendida. Si preannuncia calda fin dalle prime ore, e afosa. Ma la Giulietta è dotata di un potente impianto di climatizzazione. Che, per l’estate, rende gradevole il viaggio, anche con una temperatura esterna di 37-38°. Adesso però dirigiamo verso la collina e la zona pedemontana del cividalese. Obiettivo? La salita da Cividale a Castelmonte.

La gara in salita Cividale-Castelmonte

Gli appassionati di motori ricordano che qui si corre la mitica cronoscalata. Uno degli appuntamenti clou dello sport del volante. Ricordo di averci visto salire perfino l’Alfa 33 di Arturo Merzario. Io, personalmente, non sono mai riuscito a parteciparvi. Ma a salvarla sì. Nel 1977: la commissione sicurezza non aveva dato il nulla osta alla gara. Allora, ero consigliere della Scuderia Friuli. A una riunione convocata dal presidente dell’AC Udine, Gianni Asquini, dopo una trattativa con le autorità, fu avanzata la proposta di piazzare chicane nei punti considerati troppo veloci, in modo da ricondurre la velocità media dei concorrenti ai parametri richiesti. Allora ero anche corrispondente di Autosprint per il Friuli Venezia Giulia e l’Austria e Slovenia, cioè per l’area di quella comunità d’intenti che era l’Alpe Adria, precorritrice dell’Europa unita. E non mi sentivo di poter scrivere che una delle gare di casa mia era stata annullata.

I Vigili del fuoco volontari ausiliari di protezione civile salvarono la cronoscalata e il rally delle Alpi Orientali

Così mi venne un’idea: coinvolgere i Vigili del fuoco volontari ausiliari di protezione civile (Vvapc), e all’epoca lo ero anch’io, per trasformarli in commissari di percorso addetti al controllo di quelle chicane, segnate da fusti d’olio riempiti d’acqua. Allora anch’io ero Vigile del fuoco: da un anno si era verificato il tragico terremoto del Friuli del 1976. E per agevolare il ripristino delle aree colpite e l’avvio della ricostruzione, che poi ebbe esito esemplare, fu data la possibilità ai giovani in età di leva di svolgere il servizio militare come servizio civile presso i VVF. I miei giovani colleghi accettarono con entusiasmo la sfida. E la gara ebbe luogo regolarmente anche quell’anno. Al costo supplementare del rancio per i VVF.

#Testdrive sulla Cividale-Castelmonte

Ma torniamo alla Giulietta. Debbo dire che un po’ di emozione nell’affrontare quella salita con quest’auto quasi pronta per correre mi stava pervadendo il palmo delle mani, e la pianta dei piedi. In particolare, quello destro, il più importante specialmente per guidare un’auto automatica. Perché una salita così, in piena, sono sempre stato abituato ad affrontarla con la mano destra sulla leva del cambio. Il piede sinistro pronto a cambiare. Partenza da bivio Carraria, e su per la salita. Un bel misto, per scaldare le braccia e i riflessi. Qualche rettilineo per vedere quanto i CV contano, la staccata per testare i freni: c’è un po’ di tutto su questa salita. Così ricordo perché era tanto attesa e partecipata anche da piloti e auto importanti. È stata vinta per diverse edizioni, per esempio, da Carlo Nesti. Arrivo al rettilineo delle chicane. Non senza sentire un brivido lungo la schiena. Di correre, qui, non se ne parla, perché il tratto è preceduto da una discesa. E anche se sento che la Giulietta è ben presente, so che non ci sono strade di immissione né case o rischi di sorta, preferisco sollevare il piede. Ancora alcune rampe ed ecco i tornanti.

Morbida ma pronta per correre nella programmazione Sport – l’assetto si regola come la potenza

Improvvisamente mi ricordo che c’è un comando sul tunnel centrale, che regola le modalità d’uso dell’auto. Prima, non gli avevo dato peso, anche se questa ‘dimenticanza’ (avevo lasciato la leva sulla posizione Sport) inconsapevolmente mi aveva fatto consumare un po’ più di benzina nel primo tragitto da Milano a casa. Così riporto il cursore sulla posizione sport, ma ci gioco un po’. E mi accorgo che, anche senza fare test di accelerazione, l’auto cambia status. Nella posizione per condizioni di scarsa aderenza, riesce ad affrontare senza grandi sobbalzi anche l’asfalto più sconnesso. Nella funzione Sport è più nervosa ma… cambia anche l’altezza da terra e la regolazione delle ruote. Ossia, assume un assetto corsaiolo. Ed è difficile scomporla anche con manovre in alta velocità o nella guida sportiva. Rispetto alla quale è perfetta, se non sovradimensionata.

Vediamo se è vero…

La Giulietta risponde come un giocattolo nelle mani di un esperto. Staccata, traiettoria centrale alla metà del raggio di curvatura, scatto in avanti deciso e sicuro ma con progressione costante, per riprendere velocità all’uscita. E così nel tornante successivo. Fino all’ultimo rettilineo e l’arrivo nel piazzale del Santuario. Prova superata. Mi mancavano soltanto il casco, la tuta, i guanti, le scarpe ignifughe. E sarei stato pronto per ripercorrerla, in gara… Infatti il margine che mi ero lasciato nella salita era ampiamente all’interno dei limiti e della sicurezza. In conclusione, questa nuova Giulietta sportiva è accessibile anche ad automobilisti che amano possedere un mezzo dotato di performance importanti. Ma che lo possano guidare anche in tutta tranquillità.

Veloce per le strade più belle, ma all’occorrenza comoda e docile per una guida tranquilla.

Nel contempo, il livello di sicurezza di quest’auto è davvero elevato, soprattutto se si considera che nell’uso normale le sue potenzialità vengono sfruttate sì e no al 30 per cento. Tuttavia, la Giulietta R sembra quasi pronta per …correre. Pochi accorgimenti, gli allestimenti di sicurezza, e …via allo start. Chissà che non la vediamo presto in gara, su strada, in salita, nei rallies. Ciò dipenderà semplicemente dalle scelte di politica aziendale della FCA. Ovvero dal fatto che il gruppo FCA ritorni alle cose, e dal marchio prescelto. Ma tra quelli di competenza, al momento, l’unico a disporre di modelli pronti per correre, su strada, è Alfa Romeo. Per quanto riguarda i rally, #FCA è già presente con la #Fiat124 Abarth. Che ha debuttato al rally di Montecarlo nello scorso mese di gennaio. Alla luce di tutto ciò, sarà bene che mettiamo ancora alla prova la ‘nostra’ Giulietta. Com’è andata? Ve lo racconto nella prossima puntata.

#charlieinauto

 

#Giulietta #AlfaRomeo nuova sport 1.4 MultiAir da 170 CV con stile e confort in anteprima nella #RivieraFriulana

Una versione aggressiva e completa della media cilindrata del Biscione anticamere delle corse?

Andiamo a cercare frescura con l’abitacolo ben refrigerato sul lago di Como

Premesso che da diversi anni guido Alfa Romeo, perché vi ho ritrovato un buon compromesso tra le prestazioni, i consumi, la guida che all’occorrenza è sportiva e veloce, ma sa essere confortevole e tranquilla, e per lo stile che coniuga lineamenti racing con lo stile dell’auto italiana, avevo già guidato la Giulietta. In diversi modelli, a benzina e diesel. Un’auto comoda, maneggevole, confortevole, dalle giuste dimensioni compatte, adatta per la città ma anche per gli spostamenti. Stavolta però, il #testdrive è su un’anteprima. Quasi a sorpresa mi è infatti stata proposta una Giulietta 2017 1400 MultiAir da 170 CV con cambio automatico Alfa TCT a sei marce. La versione aggressiva della nuova Giulietta. A un passo dal #racing.

Sono un ‘alfista’ da qualche anno ma così corsaiola non me l’aspettavo

Ne avevo già viste parecchie di Giulietta. A me personalmente piace bianca, magari con i cerchi maggiorati. Ma anche rosso fuoco fa la sua figura. Sempre con le ruote più grandi che riempiono i possenti parafanghi anteriori. Così davvero, però, non me l’aspettavo. Al ritiro, al parco stampa FCA a Milano, dopo avere ottenuto la chiave, ho schiacciato il pulsante di apertura delle porte per riconoscerla dal lampeggio delle frecce. Ed è stato subito feeling! Grigio opaco, ruote da 18’ con cerchi modello corsa, pinze dei freni a vista maggiorate e di colore rosso corsa Brembo, finiture della grande presa d’aria anteriore rosso fiammante, così come sulla coda, sopra alla slitta del paracoppa che si prolunga fin quasi sulla targa e fa sfogare il tubo di scarico di sezione rotonda e convicente. Uno sguardo verso l’interno: i sedili modello corsa con le scritte AlfaRomeo in pressofusione sotto al poggiatesta, il volante in pelle, gli strumenti sportivi e i comandi concentrati al volante e attorno al volante. Ma soprattutto: il grigio opaco. Al tatto, ho voluto sentire il parafango per prendere confidenza con la mia nuova complice di #testdrive, risulta setosa, a metà strada tra la superficie liscia e quella appena sabbiata. Riflessi, luci diverse, da ogni angolazione assume un aspetto diverso. Ma sempre …aggressivo. Una chicca che avrei portato in anteprima nel Nordest e nella #RivieraFriulana.

Anteprima per la #RivieraFriulana ma prima refrigerio nel lago di Como

La giornata è molto calda: il termometro segna 37 gradi all’ombra. Così guadagno tempo e la lascio accesa cercando rifugio negli uffici …condizionati. Quando ritorno l’abitacolo è splendidamente rinfrescato. Occupo il sedile, che regolo con facilità, così come l’altezza del volante, e intuisco che così com’è grintosa, è altrettanto confortevole, e pronta ad assistere la mia guida, con sistemi di rilevamento degli ostacoli, cruise control adattivo, frenata assistita, guida assistita, una dettagliata telecamera per la retro. Quindi, decido di lasciare la velocità per una giornata più fresca. Ora, andiamo a cercare refrigerio sui laghi. Per esempio …quello di Como, che è a mezz’ora da lì.

I passanti la notano: che sia il ‘Biscione’?

Mi avvio e anche per le strade di Milano, c’è chi si volta a guardarla. Debbono avere visto l’anteprima su qualche rivista o servizio. Il cambio automatico? La rende docile come un’utilitaria. I freni? Basta far capire al pedale le nostre intenzioni e ci troviamo inchiodati, ma delicatamente. C’è la leva per regolare il rendimento del motore, l’assetto, lo sterzo, con tre posizioni: per terreni sconnessi e con scarsa aderenza, normale e dinamica. Cominciamo dalla posizione più ‘tranquilla’. Andiamo sullo sconnesso, ed è morbida e precisa. Proviamo a dare gas al verde di un semaforo e va, più o meno come quella che avevo provato (2000 cc diesel).

Comoda e confortevole ma se schiacci…

Ma rimaniamo su questo stile di guida. È comoda e anche i passeggeri nella parte posteriore dispongono di accessori come il porta bicchiere nel poggia gomito centrale. Vediamo i servizi nel display ad alta definizione. Accendo la radio. Ottimizzo un paio di regolazioni, do …gas alla manopola. Così com’è silenziosa rispetto ai rumori di marcia, la Nuova Giulietta Sport è uno splendido salotto per l buona musica da viaggio: un impianto Bose dotato di subwoofer sotto ai sedili posteriori crea l’atmosfera adatta al viaggio. Ma, siamo arrivati a Como, cerchiamo una spiaggetta: Lido di Moltrasio, accanto al Grand Hotel. Un tuffo nell’acqua, fresca rispetto alla calura esterna. Obiettivo raggiunto: la frescura. Ma anche Giulietta, all’interno, era bella fresca, e il clima non pareva influire sul rendimento del motore. La osserviamo dalle rive del lago, nel parcheggio: grigio opaco è proprio una versione azzeccata. Ma è ora di cena e stanno per trasformare la spiaggetta in ristorante. Arrivederci alla prossima puntata.

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