Con #Skoda Kodiaq tra le ricchezze dell’Umbria #testdrive #testroad #traveller

Skoda Passons KodiaqIMG_4562Gubbio palazzo municipaleGubbio teatro e campagnaIMG_4353IMG_4345IMG_4325IMG_4314IMG_4300Skoda Kodiaq autostrada idaIMG_3480IMG_3481Con la Skoda Kodiaq tra i paesaggi e le peculiarità del territorio umbro #testdrive #testroad #traveller

Una gita in pieno caldo canicolare per scoprire le ricchezze di territori ricchi di attrattive

E conoscere la realtà del turismo lento, che cresce attorno alle bellezze del nostro Paese

La giornata è splendida. Apro la finestra e… sorpresa: la Skoda Kodiaq è circondata da una trentina di graziose e curatissime auto d’epoca. Ciascuna delle quali ha un motore scoppiettante ma morbido, appena metallico, che per cilindrata è esattamente un quarto di quello della Skoda Kodiaq. Anche le dimensioni: la lunghezza è la metà del SUV che ci ha portato fino a Gubbio. Se parliamo di potenza poi… E’ un raduno di auto d’epoca monomarca. Guidate da appassionati e personaggi che si ritrovano per vivere assieme il territorio da visitare. Con l’occasione scopro un tipo di turismo nuovo. Almeno per me. Perché è già praticato da centinaia di migliaia di persone. Che amano visitare e conoscere le terre che percorrono da vicino, a contatto diretto con la gente, con i paesaggi, con la natura, con le produzioni locali e i loro produttori. Toccando così con mano le bellezze che compongono ogni regione italiana. Qui, siamo in Umbria. Ma fin qui arrivano pellegrini anche dalla Polonia, dalla Francia, dalla Germania, dalla Spagna.

I ‘cammini’ per chi privilegia sentieri e percorsi tracciati dai pellegrini fin dall’antichità

A piedi. Lungo ‘i cammini’. Riprendendo i percorsi che già nell’antichità conducevano a Roma. Sono sentieri, i cammini, tra i boschi, nelle valli, accanto al greto dei corsi d’acqua, sulla sommità dei colli, fino in cima ai monti, che nascono dalla consuetudine a raggiungere luoghi e siti tuttora intatti, città che contengono tracce e memorie di un grande passato. o eventi ricchi di significato, che hanno lasciato un segno. Sì, ma, e le auto? L’auto, in questo, caso, un SUV comodo, confortevole, elegante, di grossa capienza e dimensioni, ma facile da usare e da collocare anche in spazi limitati, ci permette di raggiungere rapidamente questi luoghi. E altri, perché la zona dove ci troviamo è ricchissima di attrattive.

#Greenaccord organizzazione internazionale della stampa per l’ambiente

L’occasione che ci ha portato qui è la ‘convention’ di Greenaccord, l’organizzazione internazionale dei giornalisti specializzati in tematiche ambientali. Tre giorni intensi di incontri, educational, convegni, per scoprire un territorio fantastico, e capire come comunicarlo al meglio, valorizzarlo, farlo conoscere. Un po’ come il nostro blog, nel quale vi presentiamo le auto del momento, che un domani proverete, utilizzerete anche voi. E che diventeranno consuetudine sulle strade. Breve sintesi: abbiamo superato un viaggio di trasferimento di oltre 500 km in piena estate, comodamente, con tutti i confort, con consumi bassi per le dimensioni della Skoda Kodiaq, che non è più larga di altre. Ma è lunga per trasportare, nella versione attrezzata, fino a 7 persone. Bagagli, famiglia, con uno spazio anche sui sedili posteriori notevole.

Una rete di percorsi a piedi, a cavallo, con un SUV, per esempio intorno a GubbioIMG_4345

Oggi si va a Valfabbrica. Lì si sta consolidando il turismo delle ippovie. Tra Gubbio e Assisi. Che assieme ai cammini rappresenta una rete di percorsi anche fuoristrada. Ne proveremo qualcuno. Perché il nostro SUV va fuoristrada. Senza esagerare con le pretese di duttilità perché ha due ruote motrici, quelle davanti. La cittadina umbra è nota per il palio. E da qui si parte a cavallo verso Gubbio, o Assisi. Ma prima assaggiamo qualche prodotto locale, agli insaccati, ai formaggi, alle carni, all’acqua cotta, alla panzanella… con i vini rossi, il Rosso Conero, il Rosso di Montepulciano, che vengono prodotti a poche decine di km. Adesso è ora di rientrare a Gubbio. Dunque? Prima di un tour nella città medioevale, saliamo sul monte Ingino. Il panorama è fantastico. Lo sguardo si perde lontano. In direzione del Lago Trasimeno, della Toscana, del Lazio. In cima, dove c’è la basilica di Sant’Ubaldo, ci si arriva anche con la funivia salendo a bordo dei cesti che dal centro medioevale scorrono fino ai 908 metri del monte. Che si apprezzano tutti dal terrazzo panoramico, con annesso ristorante. La strada per arrivare qui è d montagna, ma è morbida. Veloce. Tra il bosco e il paesaggio verso la cima. Percorre un pianoro, e sull’altro versante si infila nel bosco. Anche qui Skoda Kodiaq non ci delude. E al confort, alle dotazioni per la sicurezza, l’intrattenimento, unisce una grande versatilità e la qualità di essere guidata quasi in punta di dita. Tanto è equilibrata. E la possibilità di gustarsi panorami come questo come standosene seduti comodamente in salotto. Un salotto da trasportare ovunque: non male no!?

#charlieinauto

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CHARLIEINAUTO : CITROEN CACTUS UN CROSSOVER CHE SI MUOVE AGILE E CON CONSUMI LIMITATI

CITROEN CACTUS RICALCA IL MITO DELLE AUTO FUORISTRADA FRANCESI DEGLI ANNI ’70 CON COMODITA’ E ACCORGIMENTI MODERNI

UN FINE SETTIMANA NELLE MARCHE PER APPREZZARE I PAESAGGI L’AMBIENTE E L’ENOGASTRONOMIA

Un mini SUV che maschera un fuoristrada. Di una casa automobilistica che è sempre stata all’avanguardia nel confort anche fuoristrada o ‘tout terrain’ su vetture normali e di lusso. La Citroen, stavolta l’ha studiata simpatica, realizzando Cactus. Abbiamo provato Just Black, la versione top, che al suo passaggio fa girare signore e signorine. L’obiettivo della casa francese è quello di puntare al segmento giovane, anche dei neopatentati, ma non solo. Perché l’auto, in questo caso nella versione nero lucido, con le ruote da 16 pollici, è molto facile da guidare e maneggevole. Sullo sterrato o fuoristrada non perde queste caratteristiche: maneggevolezza, stabilità, confort, anche sulle buche. Un fine settimana nelle Marche ci permette di testarne le prestazioni. Una buona accelerazione per essere un crossover, e in autostrada si lascia guidare. Procede senza incertezze o inciampamenti, anche nel caso si verifichino imprevisti. Facile da gestire, starne al volante ci fa sentire su un piccolo SUV, Sport Utility Veicle. E lo scopo per il quale è stata progettata è proprio questo. Un bel trasferimento in autostrada ci permette di prendere confidenza con la posizione di guida, che è confortevole e permette di controllare la strada con sicurezza, e di valutarne i consumi: viaggiando veloci, la media che verifichiamo è tra i 21 e i 22 km con un litro di gasolio.

LE CARATTERISTICHE

Milleseicento centimetri cubici, 100 cavalli, un buona curva di coppia, il rendimento del motore ai bassi regimi le consente di districarsi bene in tutte le situazioni. E di tenere bassa la curva dei consumi. La trazione è soltanto anteriore, com’è nella tradizione francese. Ma la distribuzione dei pesi, e la scelta dei rapporti per le cinque marce la rendono duttile e versatile con ogni fondo, stradale, e non. La linea, dicevamo all’inizio, è certo un po’ particolare. Ma è molto compatta e aggressiva. A noi ricorda un mito tra le auto francesi, e non solo, degli anni ’70: la vecchia R 4. Un profilo analogo, riproposto quarant’anni dopo, fa girare per strada a guardarla soprattutto le ragazze e le signore. La dotazione di questo modello bene si presta a concentrare tutta l’attenzione sulla guida. Per esempio, in salita si blocca automaticamente per evitare l’arretramento quando si riparte da una fermata improvvisa. Per contro, un’ottima telecamera e il grande display centrale ‘touch screen’ permettono di fruire di un sistema di assistenza al parcheggio che toglie molti pensieri. Lo schermo accoglie i comandi della ventilazione, il computer di consumi e rendimento, il navigatore. Parte di queste informazioni sono ripetute sul display elettronico più piccolo, rettangolare come nella tradizione degli orologi Citroen, centrale dietro al volante. Nel quale è indicata anche la marcia consigliata. Proviamo se ci ‘consiglia bene’ appena arriviamo nelle Marche.

A FANO PER GUSTARE LA CUCINA MARCHIGIANA

Facciamo una sosta a Fano, al ristorante La Lanterna dell’amico Flavio Cerioni. Per gustare piatti di pesce fresco dell’Adriatico. Un buon bicchiere di Trebbiano asseconda il pesce nobile. Un rosato Cerasuolo sostieneil brodetto di pesce. A Grottammare, ci fermiamo al Residence club hotel Le Terrazze. Sul lungomare. Dal terrazzo della camera ci godiamo il tramonto sull’Adriatico. L’indomani facciamo un giro per il borgo medioevale di Grottammare, arrampicandoci con la Cactus sulle ripide stradine che portano dall’abitato in riva al mare fin sui colli. Cactus è agile e scattante anche nei tratti più ripidi. Da quassù il panorama è fantastico. Lo sguardo si spinge fino a San Benedetto del Tronto, a Sud, e a Cupra marittima, a Nord. Sul litorale si staglia bene il lungo nastro della pista ciclabile che è stata realizzata tra la scogliera e la linea ferroviaria che corre lungo il mare. E collega diversi paesi rivieraschi. Stessa prova in discesa. La nostra Citroen è agile e ben piantata sull’asfalto, come sui tratti di terriccio o sul fondo stradale sporco. Una buona capacità di carico posteriore ci permette di sistemare a bordo un paio di biciclette smontandone le ruote anteriori. E ci infiliamo verso l’interno, verso Ripatransone. Le scarichiamo e affrontiamo un bel percorso tra le cime delle colline e le vallate con dolci saliscendi. Raggiungiamo l’enoteca regionale, a xxx, dove possiamo degustare alcuni dei vini del territorio: Passerina, bianco anche spumantizzato, Pecorino, dal sentore leggermente piccante per le bollicine naturali, Rosso Conero. Al ritorno, ci aspetta una bella cena di pesce con piatti tradizionali e tipici del posto. Quindi concludiamo la serata in uno dei tanti e caratteristici locali del lungomare. L’indomani imbocchiamo la strada del ritorno.

IL MONTE CONERO

Ma non possiamo trascurare una tappa al monte Conero. A Sirolo, sulla sua fantastica piazza con il profumato piazzale a terrazzo che si affaccia sul mare. Mare, che già a poche decine di metri dalla riva è già molto profondo. Ciò consente ai pescatori della zona di rifornire i ristoranti della zona con prodotti freschissimi e di pregio. Così scendiamo fino a Portonovo. E si rinnova il fascino della baia di Portonovo. Dov’è possibile pranzare sui tavoli posizionati sui sassi in riva al mare, a pochi metri dall’acqua. Ripartiamo, e verso Bologna incrociamo la perturbazione che era stata annunciata. Così, scopriamo che il tergicristallo è automatico, come lo sono i fari. Cactus dispone anche del faro di sterzata. Maneggevole nel traffico cittadino, docile in montagna, stabile in autostrada. C’è ancora luce, così propendiamo per fare una sosta a San Marino. Il tepore della giornata ci consentirà di fare una passeggiata tra le tre rocche del borgo antico e originario della piccola Repubblica. Il risultato è suggestivo: in pianura, verso Rimini, la nebbia ha ricoperto parte della pianura. Ma a noi è rimasto il chiarore della luna a illuminare le colline e gli abitati circostanti. Mentre lo sciroccale riscalda la cima delle rocche. Attorno alle quali è rimasta un po’ della neve caduta settimane prima: un mix che rende il panorama fantastico. E Citroen Cactus è la compagnìa e il mezzo adatti per raggiungere questi luoghi e godersi l’ambiente circostante. Per completare il rientro comodamente e con il giusto rapporto tra velocità e consumi.

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