La guida su terra da sempre palestra per i conduttori con #Subaru XV è sicura e divertente

IMG_6600IMG_6608IMG_6607Subaru XV palme bunker20170312_180336_HDRIMG_5903Per piloti, collaudatori, test driver, guidatori esperti la macchina è il terminale dei loro arti che trasmettono i comandi essenziali

Dalla macchina le mani, i piedi e i fianchi del conducente ricavano le sensazioni che corrispondono alle prestazioni dell’auto

Neve, ghiaccio, sterrato, fango, scarsa aderenza: situazioni impegnative per la guida. Che certo non capitano tutti i giorni. Ma per chi è allenato e appassionato della guida sportiva, rappresentano puro divertimento. A patto che… si disponga dell’auto adatta. Cross over, vetture a trazione posteriore, auto a trazione anteriore, cross over a trazione integrale. Per potervi divertire in tutta tranquillità in una qualsiasi delle condizioni che ho elencato qui sopra, quale tipo di vettura scegliereste? La risposta è intuitiva: quella a quattro ruote motrici. Anche se, personalmente, da ‘vecchio’ rallysta, avrei posto la mia opzione su una moderna trazione posteriore. Per giocare un po’ con le sbandate controllate, il ‘derapage’, che in certe condizioni permettono di mantenere una guida più veloce, purchè non si esageri con le intraversate. Ma al giorno d’oggi, per guidare così occorre contrastare le dotazioni elettroniche delle vetture. Che sono sempre più tarate per garantire una guida sicura a vantaggio soprattutto de meno esperti. Perché, in realtà, tolgono la ‘sensibilità’ al guidatore. Il quale, una volta superata la soglia di sicurezza, anche inconsapevolmente, perché incitato dalla rassicurante tenuta della macchina, non può che rassegnarsi e subire le dinamiche che il mezzo, a quel punto fuori controllo, intraprenderà, seguendo le leggi della dinamica.

L’auto trasmette al terreno i comandi che le diamo: il rapporto veicolo – conducente

Come posso spiegarvi tutto questo? Un pilota competitivo, un buon collaudatore, un capace testdriver, uno di voi che ha guidato diverse auto e lo fa con tanta passione da catturare tutte le sensazioni che una macchina può trasmettere, e attraverso esse le criticità, gli spunti di vantaggio, le differenze, riesce a tradurre tutte le risposte della macchina ai comandi e alle sollecitazioni. Perché la macchina, e l’auto lo è come lo è la moto, non è altro che un terminale che esegue gli ordini, gli stimoli, le sensazioni che noi le trasmettiamo. Affinchè affronti e superi le difficoltà come serve a noi. Per essere più sicuri e più veloci. E più la risposta ai nostri comandi e alle nostre aspettative coincide o supera le nostre attese, più il test è superato. Le mani e i piedi, i fianchi del conduttore sono elementi che trasmettono ordini attraverso i comandi della macchina. Ma come i fianchi sono recettori delle sensazioni che la macchina trasmette superando le asperità, valicando gli ostacoli, rimanendo in strada in condizioni difficili o estreme, scaricando nel modo più efficace la potenza alle ruote.

#Subaru XV con il motore orizzontale sulle strade bianche della #RivieraFriulana è come un kart

Ben, dopo questa parte didattica, ma sentita, ritorniamo alle prime battute di questo articolo. E scegliamo lo sterrato, le strade bianche, non asfaltate. Il paradiso dei rallysti, e forse la palestra migliore per imparare a guidare. Tra le opzioni indicate scegliamo il crossover a 4 ruote motrici. A disposizione abbiamo un modello della casa principe, per il 4WD: Subaru. È la Decimo quinto. Scherziamo sul suo nome. Perché in Giappone non possono avere scelto i caratteri numerici romani. Quindi è proprio la XV. 150 HP, quasi duemila cc. di cilindrata. Un telaio studiato per dare sicurezza e stabilità all’auto, con il motore che in caso d’urto frontale si infila sotto al pianale risparmiando i passeggeri. Un sistema di sospensioni asimmetriche, che assieme alla distribuzione della trazione differenziata su ciascuna delle quattro ruote calcola dove serve la maggiore spinta per garantire a tutte e quattro le ruote la migliore aderenza. E che permette di superare anche gli ostacoli più accidentati. Ma, soprattutto, un motore boxer a quattro cilindri orizzontali contrapposti. Il che significa che mentre qualsiasi motore diesel o a benzina tradizionale, non solo porta il baricentro della vettura più di mezzo metri più in alto rispetto al piano stradale, il movimento dei pistoni va dall’alto verso il basso e viceversa. E può anche far oscillare l’auto nelle condizioni estreme. Mentre i cilindri contrapposti assicurano dinamiche orizzontali alla vettura.

Un baricentro basso tiene incollata #Subaru XV anche nello sterrato

Che cosa accade in curva? Che la Subaru XV si sposta di piatto. In qualsiasi condizione. Perché le ruote tendono a rimanere sempre aderenti al terreno. Anche sul ghiaino, sul fondo sabbioso o fangoso. I pesi in basso invitano l’auto a a stare attaccata al terreno. L’abbiamo provata sulle strade bianche della Riviera Friulana, in Comune di Carlino. E non ci ha tradito nemmeno un istante. Anche spingendo a fondo sull’acceleratore, e tenendo le marce alte. Quando ci siamo trovati in spazi più ampi abbiamo provato a escludere il controllo elettronico della trazione, e la guida è devenuta ‘manuale’. E la XV ha continuato a rispondere ai comandi, aiutata dalla potenza ben distribuita. E da un motore generoso nel tiro ai bassi. Morbido nella progressione. Senza prestazioni di picco che possono sconvolgere la tenuta su fondo sterrato. Valutazione? Beh, anche sullo sterrato come le altre Subaru che abbiamo provato non poteva che essere promossa. Anche perché, XXV è nata per dare il meglio in queste condizioni. Ma non tradisce le aspettative nemmeno sulle strade asfaltate.

#charlieinauto