nello sfacelo del mondo si va a casare ,
s’incarna nell’anima innocente
nell’impossibile rimedio mi da salvezza .
Tu angelo buono , mi salvi dalle rovine
figlio mio ,fratello della pace ,
l’ora mia hai voluto
nell’attimo irrequieto mi hai dato luce
mi hai dato un bacio di sfuggita .
Mi hai ridato la terra sotto i piedi
l’attimo pietoso dell’indifferenza evasa ,
la vita preziosa che nello spazio tempo
inghiotte singhiozzi e lacrime ,
snuda la soave dolcezza ch’è s’era chiusa .
Sei sceso sul bianco manto a portarmi rose
a stendermi ancora su i campi elisi
a rendere vive le mie mani
per congiungerle e pregare .
Sei leggenda ,sei figlio del cielo
è grande il tuo cuore ,largo il tuo alveare …
in qualunque luogo inghiotti polvere di neve
vigili le mie stagioni tra le fiamme e il paradiso.