Non appartengo a nessuna corrente politica e ne vado orgoglioso, ma faccio il tifo per l’uomo capace.
Un argomento alquanto strano e insolito per me, tant’è…..
I miei genitori mi hanno insegnato che la persona ve rispettata, in quanto il più grande atto di amore di Dio, ma anche il SUO più grande rischio. Ebbene, io questi due li rispetto, in quanto persone, ma il solo pensiero di poterli vedere alla guida dell’Italia, mi si accappona la pelle; non tanto per me, in quanto verso l’epilogo della mia vita, ma per ciò che causeranno al nostro paese e che i nostri figli e nipoti dovranno inevitabilmente pagare. Mi Pongo una sola domanda :” Ma gli italiani ( 20-21% ) che danno il loro consenso cosa hanno nel cervello ? Ma questi due hanno mai avuto la vocazione dell’essere politici, quindi operatori del bene comune oltre che operatore di pace ? Ma è così difficile che questi signori capiscano che l’ideologia da strumento diventi un fine ? E se i loro consunti slogan:” prima gli italiani ” hanno lo spessore della misura di ogni impegno come principio architettonico, oppure è la solita esca per il calcolo di parte con astuzie di potere ? E che prima deve esserci la persona non le mosse egemoniche, la persona e non il prestigio settaristico ? Sapranno mai costoro che la politica non è un mezzo per sedersi al potere ma è un’arte con le basi dell’essere nobile ma per questo assai difficile. Il 20-20% degli italiani si renderanno mai conto che chi pratica la politica deve essere un uomo di genio, di fantasia e che sia sempre meno disposta alle costrizioni del partito e sempre più alla creatività che gli viene richiesta dalla irreperibilità della persona che è il popolo ?
Che fine ha fatto il cervello di 16 milioni di italiani ?
Quando i livelli di Calcio si abbassano bruscamente:( Ipocalcemia acuta )
La maledizione dei Kennedy raccontata dal magistrale Andrea Purgatori
Verrebbe da dire, la fine del fascino di una grande dinastia.
Che sia, per tutti, un lieto susseguirsi di ore.
Argomento scritto e riscritto, ma che ritengo sia quasi vitale.
L’Estate, e questo sole che picchia in malo modo, deve essere la sola opportunità da sfruttare per riempire il nostro “magazzino” di VITAMINA “D”.
E allora ? Parliamo dell’Artrite Reumatoide soltanto degli aspetti in cui questa cosiddetta Vitamina, che in realtà è un Ormone Steroideo
che gioca un ruolo importantissimo grazie alla sua similarità nei meccanismi d’azione, addirittura con il Cortisone e questo spiega le azioni molteplici e molte addirittura sinergetiche col Glucocorticoide. Dobbiamo tenere presente che i livelli di Vitamina D che troviamo nel siero non sono quelli che poi ci danno l’idea dell’efficacia reale della nostra quantità di Vitamina D efficace, perchè si è scoperto da più di un decennio che tutte le cellule del Sistema Immunitario sono in grado di prendere dal sangue il precursore, quello che noi praticamente sintetizziamo col sole in estate; il sole, va chiarito, quello a raggi corti che si ha nelle fasce orarie 11,30 15,30; ovvero, il cosiddetto “Sole cattivo “; quindi, dicevo, col sole e anche col cibo, è un qualcosa non ancora attivo, efficace e che noi, lo trasformiamo dentro la cellula nel Vero e proprio Ormone, ed è lì, che che agisce, quindi è altissima nei tessuti dove serve.. Ad esempio, come immunosoprressore nelle malattie infiammatorie immuno -mediate e non solo nell’Artrite Reumatoide, ma anche nel Lupus, nelle Miositi dove esiste una carenza dell’Ormone periferico che spiega tante inefficienze e tante annualità della malattia. Quindi d’obbligo la domanda:” Partiamo con livelli bassi e questi poi sono fattori di rischio che causano l’Artrite Reumatoide o viceversa che la malattia determina la carenza ?” Ebbene, diciamo che sono valide tutti e due le cose, ma senz’altro, ormai gli studi dimostrano che la scarsa esposizione ai raggi solari quindi circannualità, dei livelli di Vit. D che in inverno mostra più bassi livelli di Vit. D giustificano la bassa possibilità di avere le concentrazioni adeguate come fattore di rischio e non la causa; cioè, il soggetto che ha bassi livelli del Precursore è maggiormente a rischio nel caso che altri processi facciano partire la malattia dell’Artrite reumatoide e non soltanto questa.
Ci si chiede quali dosaggi somministrare al soggetto con Artrite Reumatoide. Ebbene, se si vuole utilizzare più che l’azione bisogna salire almeno a 2000 U.I. e somministrare il Precursore( in commercio ce ne sono moltissimi ) e non l’ormone attivo finale, perchè se fosse così, si creerebbe l’aumento di assorbimento di calcio che alla lunga può determinare calcolosi; cioè, fa degenerare eccessivamente a livello del rene, della Colecisti la formazione di Calcoli.
Adesso faccio un esempio. I soggetti a cui cadono i capelli, o le unghie che si fessurano o addirittura negli anziani con dolori muscolari. Ebbene, è dimostrato che in tutte queste situazioni la Vi.D( ormone ) gioca un ruolo importantissimo perchè la sintesi della Cheratina, componente della cute, delle unghie del capello viene favorita da un contenuto nella cellula che produce la Cheratina elevato e per una serie di ragioni.
Ecco uno buon motivo del perchè in estate si vedono miglioramenti nei capelli, nelle unghie, cute e anche per la Psoriasi.
Dipendesse da me proporrei questa musica “Patrimonio dell’Umanità”
Ovviamente l’articolo rimane quello di sotto.
E con questo, vi auguro un succedersi di ore liete
Quello che è, il “Complesso di Edipo”
Dopo un primo precedente approccio su tematiche freudiane, sulla sensibilità sessuale, che definita in termini analitici assumono “Energia
Libidica” significando il suo svilupparsi gradualmente a partire dalla nascita e quindi completarsi in età sessualmente matura. Ecco, a seguire, l’aspetto più noto dei concetti psicosessuali di Freud che è il “Complesso di Edipo”, che suppone una corrente sotterranea di attrazione sessuale e di gelosia in seno alla famiglia. Secondo questa visione il bambino(maschietto) sviluppa un certo sentimento sessuale per la persona che ha avuto più cura di lui, cioè, la madre, e questo lo pone in antagonismo con il padre.
Nel caso della bambina ( femminuccia ) il problema è reso ancora più complesso dallo svilupparsi della “Angoscia di castrazione” determinata nelle femmine dalla scoperta delle differenze anatomiche tra i sessi.
Infatti, secondo queste interpretazioni, tali problemi acquistano importanza attraverso i valori culturali che vi connettono: così, ad esempio, la bambina non avrebbe gelosia dell’anatomia maschile ma del ruolo socialmente vantaggioso accordato al maschio nella società.
Nella progressiva evoluzione della sessualità va notata una differenza importante tra maschio e femmina. Mentre il bambino ha fin dall’inizio, dato il tipo di nutrizione un rapporto eterosessuale, per la bambina questo rapporto di base è omosessuale; il rivolgimento dell’interesse sessuale al maschio implica, quindi un cambiamento di direzione della “Libido”, energia che per la psicanalisi è la stessa in ogni stadio dello sviluppo.
Esiste una problematica puberale della ragazza, legata soprattutto al suo rapporto con i genitori, nei confronti dei quali deve, in questo periodo realizzarsi anche un mutamento di quelli che erano i precedenti rapporti di dipendenza infantili; quindi, dalla riuscita di questo distacco dipende in misura notevole la successiva possibilità di una piena maturazione della sessualità
Lo sviluppo della sessualità femminile
Lo sviluppo a cui ogni individuo va incontro nell’ambito della sessualità si collega, alle variazioni del suo organismo, sia all’evoluzione di quelle stesse motivazioni acquisite già ricordate : fattori di origine culturale a mutamenti ambientali, a esperienze personali ecc. ecc.
A tale sviluppo si collega la multiforme capacità di esprimersi sessualmente da parte dell’individuo umano che fa si da rendere irripetibile ogni singola esperienza.
Per quanto riguarda in particolare la donna, è stato osservato che lo sviluppo del desiderio sessuale avviene più lenta e meno marcata e dipende molto più che per l’uomo da stimoli sessuali esteriori, tanto che dalla pubertà in poi la tendenza alla soddisfazione degli “istinti”( per evitare di intendere questo termine in senso troppo biologico, molti autori preferiscono usare il termine di “Pulsione” che sembra meglio tradurre il concetto del professor Freud ) e che va progressivamente aumentando, almeno fino alla fine dei 30 anni e risulta molto più legata all’esperienza sessuale , via via acquisita, che non all’impulso Ormonale che, fin dalla pubertà esercita tutta la sua azione.
Esiste inoltre, nella donna una più forte necessità di provare sentimenti di amore e di tenerezza col suo partner sessuale e lo svilupparsi più maturo del suo erotismo etero- sessuale comporta, in genere anche la componente materna.
E’ evidente, ad esempio il ruolo fondamentale giocato in qualunque società e in qualunque ambiente dai fattori educativi.
Appare pertanto necessario ricercare e valutare quale sia, oggi, nella donna, la sua reale tendenza ad una libera espressività sessuale.
La espressione dello sviluppo della sessualità richiede naturalmente la conoscenza delle tappe attraverso le quali essa si estrinseca; queste sono state analizzate e approfondite nel loro significato da Freud.
Per molti secoli il concetto di sessualità ha trovato correlazione soltanto col fenomeno riproduttivo.
La rivoluzione di Freud sta proprio nel ritenere la sessualità una potente forza, di per sè motivante del comportamento umano, capace di affiorare con la sua energia primitiva, anche dietro le vicende di vita civile.
Freud, intende come fenomeni sessuali una vasta serie di eventi, identificandoli in sostanza col piacere dei sensi. Infatti, egli afferma che nel corpo umano oltre alla zona genitale esistono anche altre zone erotiche, in particolare la bocca, l’ano, e al limite tutta la superficie corporea.
La sensibilità sessuale, definita in termini psicoanalitici “Energia Libidica”, si sviluppa gradualmente fin dalla nascita, per poi completarsi nell’età sessualmente matura.