Quello che è, il “Complesso di Edipo”

Complesso di Edipo o di Elettra: Scopriamo le fasi dell'attaccamento dei  bambini nei confronti dei genitori – Io Mamma

Dopo un primo precedente approccio su tematiche freudiane, sulla sensibilità sessuale, che definita in termini analitici assumono “Energia

Libidica” significando il suo svilupparsi gradualmente a partire dalla nascita e quindi completarsi in età sessualmente matura. Ecco, a seguire, l’aspetto più noto dei concetti psicosessuali di Freud che è il “Complesso di Edipo”, che suppone una corrente sotterranea di attrazione sessuale e di gelosia in seno alla famiglia. Secondo questa visione il bambino(maschietto) sviluppa un certo sentimento sessuale per la persona che ha avuto più cura di lui, cioè, la madre, e questo lo pone in antagonismo con il padre.

Nel caso della bambina ( femminuccia ) il problema è reso ancora più complesso dallo svilupparsi della “Angoscia di castrazione” determinata nelle femmine dalla scoperta delle differenze anatomiche tra i sessi.

Infatti, secondo queste interpretazioni, tali problemi acquistano importanza attraverso i valori culturali che vi connettono: così, ad esempio, la bambina non avrebbe gelosia dell’anatomia maschile ma del ruolo socialmente vantaggioso accordato al maschio nella società.

Nella progressiva evoluzione della sessualità va notata una differenza importante tra maschio e femmina. Mentre il bambino ha fin dall’inizio, dato il tipo di nutrizione un rapporto eterosessuale, per la bambina questo rapporto di base è omosessuale; il rivolgimento dell’interesse sessuale al maschio implica, quindi un cambiamento di direzione della “Libido”, energia che per la psicanalisi è la stessa in ogni stadio dello sviluppo.

Esiste una problematica puberale della ragazza, legata soprattutto al suo rapporto con i genitori, nei confronti dei quali deve, in questo periodo realizzarsi anche un mutamento di quelli che erano i precedenti rapporti di dipendenza infantili; quindi, dalla riuscita di questo distacco dipende in misura notevole la successiva possibilità di una piena maturazione della sessualità

Quello che è, il “Complesso di Edipo”ultima modifica: 2021-06-30T13:48:50+02:00da un_uomonormale0

4 pensieri riguardo “Quello che è, il “Complesso di Edipo””

  1. Infatti, io, da piccola, ho amato tantissimo mio padre, forse perchè mi coccolava più di mamma che era abbastanza severa con noi figlie. Lui è morto giovane dopo trascorsi in guerra i suoi anni migliori . Aveva solo 56 anni ed io ho sofferto molto per la sua morte. Solo da adulta, poi, ho capito quanto amassi anche mia madre e mi sono legata di più a lei che, a sua volta, aveva amato mio padre più di se stessa. Per quanto, poi. ha riguardato la maturazione puberale cui tu accenni, io condivido il tuo pensiero. E’ una età ricca di fermenti e di stimoli di ogni tipo, di ricerche e di aspettative fisiche e mentali che in me si sono presto e, forse troppo, evidenziate e mi hanno portata ad una vera precocità, in tutti i sensi. Non me ne sono, comunque, mai pentita, anche se, della mia prima giovinezza , ho perso dell’altro. Come vedi, oggi sono in vena di raccontarmi sulla scia benefica dei tuoi interessantissimi post…Un abbraccio grato per te, mio dott. Ciao

    1. Beh, da come descrivi, se c’è una cosa che in te non sia mai esistito è proprio il “complesso di Edipo”. Si, mia cara, in effetti, hai notevolmente arricchito l’argomento, peraltro assai delicato oltre che assai sensibile clinicamente al concetto di maturazione della sessualità in età adolescenziale. La tua, come si evince, non ha avuto motivi di disturbo nella scelta del partner , e nel modo di vivere il rapporto sessuale e in senso più lato la vita coniugale. Questo non può dirlo il soggetto che sta dentro l’argomento poichè in lei persiste il legame coi genitori di tipo infantile. pensa te, l’evento del menarca in questa ragazza che cade e si inserisce proprio in questo periodo di transizione che precede nettamente il completamento di un adeguato sviluppo psichico post-puberale. Ti ringrazio Maria Teresa, per il/i tuoi sempre centrati interventi che mi stimolano, pur’anche a qualche piacevole sforzo della mente. Un abbraccio a te cara.

  2. Secondo la teoria di Sigmund Freud, il complesso di Edipo raggiungerebbe il culmine intorno ai cinque/sei anni di età …..il complesso di Edipo, ossia l’insieme di sentimenti amorosi ed ostili che il bambino prova nei confronti dei genitori. Mai mi ero chiesta il perchè dell’ostinata predilezione verso il mio papà. Da piccola mi arrampicavo sulle sue ginocchia e ne ricevevo, soddisfatta, le sue affettuosità. Ciò non avveniva con mia madre. Ho un ricordo:::..Era una calda sera d’estate ed in casa si festeggiava il compleanno di papà, il trentasettesimo. Era bello il mio papà…elegante fisicamente, ondulato nei folti capelli, piccoli e curati baffetti. Si usava, allora, il gioco con i pegni,…una “prova” divertente con una piccola penalità in caso di fallata esecuzione. Il mio papà (avevo allora 13 anni, questa fascia d’età Freud non l’aveva considerata??) fu “penalizzato” nel dover dare un bacio a Phillis, la belloccia della compagnia. Oh…belloccia solo perchè era truccata indecentemente, io che l’avevo vista senza quell’impiastro sul volto posso dire che era semplicemente insigniicante…beh, non importa la mia impressione…..papà la baciò sulla bocca e, secondo me, ci rimase su quelle labbra qualche microattimo di più del necessario. Lo guardavo incredula e mi chiedevo: perchè sulla bocca? non era stato definito…Il cuore, si…una stretta improvvisa, una reazione di “gelosia”? imprevedibile, un male dentro, mentre continuavo a fissarlo, immobile. Lui se ne avvide, mi sorrise come per dire…è un gioco….per me non lo era stato. Seguì un breve periodo in cui, stanca e confusa, mi facevo delle domande…le risposte ? Non ne ebbi e non le cercai ….so che quel giorno, io divenni “grande” e seppure lui continuò a vivere nelle mie preferenze, ero “libera” psicologicamente, non saprei come spiegarlo diversamene. Lui, da moltissimi anni vive, assiem a mia madre e a mia sorella, nella Patria Celeste ma, quando lo penso, lui continua ad essere “IL MIO PAPA'”

    1. Perchè proprio nella bocca ? Perchè la sensibilità sessuale, definita in termini psicoanalitici; cioè quella “Energia libidica” si sviluppa gadatamente a cominciare dalla nascita per completarsi poi in età sessualmente matura. Infatti, nel primo anno di vita l’energia libidica predomina nella regione della bocca; detta Stadio orale. Comunque, cara Licia, venendo al tuo importante e ricco intervento, cerco di non entrare nelle tue descrizioni anche perchè non ne avrei le capacità di sviluppo analitico, quindi, prima di poterlo affrontare ritengo necessario da parte mia una quanto meno minima conoscenza sul fatto che Freud riferisce tutta la sua architettura psicologica con la cosiddetta “seconda topica”, cioè a dire, la seconda modalità di concepire la psiche umana in 3 parti: ES, IO e Super-IO. L’ES è la 3^ persona neutra che indica le pulsioni, gli istinti, l’amore, l’odio, l’aggressività, mentre l’IO è colui che deve cercare di gestire nei limiti delle sue piccole possibilità le istanze che provengono dai desideri e il Super-IO che per Freud è incarnato dalla figura del Padre. E’ pur vero che il padre di oggi non è quello di una volta; padre padrone, colui che detta la legge ma è pur vero che dai messaggi analitici arrivano costantemente immagini che si riferiscono al passato, perchè oggi se prendiamo un soggetto di 20-30 anni, avrà un padre della metà del ‘900. Quindi, il padre come figura internalizzata , ancora presente, anche se apparentemente i figli sono più autonomi. E tuttavia, c’è la legge che il padre impone. Ecco, su questa cornice si inserisce il “Complesso di Edipo”, molto interessante, nel senso che mentre è nell’Inconscio e affiora durante le analisi puntualmente, dirà, a un certo punto , che c’è la cosiddetta inesauribilità del desiderio e si riferirà senz’altro al complesso di Edipo. E allora, questo “complesso” da dove si innesta ? Si innesta da quel “lettino analitico” che Freud intuisce e lo collega allo stato incoscio ma vera realtà, cioè, attiva solo nell’Incoscio che condiziona la sessualità dell’adulto. Vorrei aggiungere che Freud non ha mai preso in cura i bambini; questo lo ha fatto la sua figliuola Anna Freud. Freud studiava l’adulto perchè proprio nell’adulto lui vedeva emergere il bambino durante l’analisi dell’incoscio. Mia cara Licia, so che non c’avrai capito nulla da questo mio, ma ho cercato di non entrare nel tuo “racconto” privato, e ho preso il problema tuo esposto un po’ da lontano sperando di centrare la sostanza. Un abbraccio

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