LITURGIA DELLA PAROLA (clicca qui)
Prima lettura: 1Gv 3,11-21
Salmo: Sal 99 (98)
Vangelo: Gv 1,43-51
Come Natanaele, anche noi possiamo trovarci a dubitare della presenza di Gesù, mettere in discussione chi Egli sia, ma ciò che gli sta a cuore non è dirci chi è, piuttosto comunicare che ci conosce. Viviamo a volte nel dubbio delle nostre azioni, ci sentiamo soli, mettiamo in discussione tutto e tutti e la risposta di Gesù è: ti conosco.
Quando ci nascondiamo persino da noi stessi, neghiamo cosa c’è nel nostro cuore e facciamo delle nostre paure e fragilità una corazza, arriva Lui a dirci: ti conosco! C’è un “prima” nella tua vita, prima che tu dica o faccia una cosa, c’è prima colui che ti conosce.
Basterà a credere?
Si, come Natanaele, a cui Gesù rivela di averlo visto sotto l’albero di fichi, un dato che prima nel testo non viene descritto e quindi può conoscerlo solo lui. Oppure no, e Gesù ci assicura che vedremo delle cose più grandi di queste. Come mai? Perché Egli vuole dirti che gli stai a cuore. Non si stancherà di farti capire questo, non mollerà nel suo intento dovesse scomodare il cielo; arriverà un momento in cui scoprirai che Egli ti conosceva e tu lo riconoscerai nei tuoi giorni e davanti a Lui rassicurerai il tuo cuore.