29 MARZO 2024
VENERDÌ SANTO «PASSIONE DEL SIGNORE»
La crocifissione di Gesù è un momento talmente drammatico, che si imprime nel cuore e nella memoria di ciascun credente e non credete, per la grande sofferenza che Egli patì, ma sopratutto per il perdono e la misericordia donata, per quell’amore che non è mai venuto meno per ogni uomo, nonostante l’odio, l’ingiustizia e il dolore provocatogli.
Questa scena ha ispirato, poeti, scrittori, pittori, scultori, musicisti, registi, con le loro opere ci aiutano a meditare. Noi oggi ci fermiamo un po’ in silenzio a contemplare, ad adorare quest’uomo che ben conosce il soffrire, e che accomuma tutte le sofferenze di tutti gli esseri umani in ogni tempo. Con le sue braccia aperte sulla croce ci accoglie, ci raccoglie.
Gesù appeso ad un patibolo è morto, spogliato di tutto, tranne che della regalità di Dio, ma ha ancora un dono da farci: dal suo cuore trafitto esce sangue e acqua, simbolo dell’Eucaristia e del Battesimo, sacramenti che danno vita.
Il suo corpo morto donerà vita, per questo vegliamo con Lui, apriamogli il nostro cuore con tutto ciò che contiene: gioie, speranze, desideri, preoccupazioni, dolori, sofferenze nostre e di chi amiamo; preghiamo per tutti, perché nella sofferenza non ci sono distinzioni di religione, di razza e di ogni altro genere.
La croce solleva la terra e abbassa il cielo, perché Cristo vuole riunire tutti nell’amore del Padre, lasciamoci amare, il suo amore è dono di salvezza, ci sarà una nuova primavera della vita.
“Signore,
il Tuo amore mi abbraccia,
sono qui per dirti grazie,
perché ritrovi per me la strada di casa,
e mi porti qui da Te.
Ti guardo e vedo il Tuo sguardo posarsi su di me,
uomo ferito dalle piaghe del passato,
che oggi è consapevole che Tu
lo hai già redento.
Sono qui per dirti grazie,
perché dinanzi a Te
ho ritrovato la vita,
che Tu hai raccolto e custodito da sempre.’
(Shekinaheart eremo del cuore)
Venerdì santoultima modifica: 2024-03-29T00:33:30+01:00da