Essere se stessi, Unici !!

L’Albero triste
C’era una volta un bellissimo giardino, con alberi e fiori di ogni tipo, meli, aranci e rose. Tutti
felici e soddisfatti. C’era solo felicità in quel giardino, tranne che per un albero che era molto
triste. Il povero albero aveva un problema: non sapeva chi fosse!
“Ti manca la concentrazione” gli disse il melo “se davvero ti impegni, puoi fare mele deliziose.
Guarda com’è facile”.
“Non ascoltarlo” intervenne il cespuglio di rose “e guarda quanto siamo belle noi!”.
L’albero disperato provò a seguire ogni consiglio. Cercò di produrre mele e far sbocciare rose
ma, non riuscendo, a ogni tentativo si sentiva sempre più frustrato.
Un giorno un gufo arrivò nel giardino.
Era il più saggio di tutti gli uccelli e vedendo la disperazione dell’albero esclamò: “Non ti
preoccupare. Il tuo problema non è così serio. È lo stesso di tanti esseri umani! Ti darò io la
soluzione: non passare la tua vita ad essere ciò che gli altri vogliono che tu sia. Sii te stesso.
Conosci te stesso e per far ciò ascolta la tua voce interiore”. Poi il gufo scomparve.
“La mia voce interiore? Essere me stesso? Conoscere me stesso?” l’albero disperato pensava
tra sé e sé alle parole del gufo quando all’improvviso comprese. Si tappò le orecchie e aprì il
suo cuore e sentì la sua voce interiore che gli stava dicendo “Non darai mai mele perché non
sei un melo, e non fiorirai ogni primavera perché non sei un cespuglio di rose. Tu sei una
Sequoia, e il tuo destino è crescere alto e maestoso. Sei qui per offrire riparo agli uccelli,
ombra ai viaggiatori, bellezza al paesaggio! Tu hai questa missione! Seguila!”.
A queste parole l’albero si sentì forte e sicuro di sé e cessò ogni tentativo di diventare qualcun
altro ed esattamente quello che gli altri si aspettavano da lui. In breve tempo riempì il suo
spazio e divenne ammirato e rispettato da tutti. Solo da quel momento il giardino divenne
completamente felice.

Essere se stessi, Unici !!ultima modifica: 2020-11-01T20:59:03+01:00da QuartoProvvisorio

208 pensieri riguardo “Essere se stessi, Unici !!”

    1. IO SONO
      TU SEI
      EGLI È
      NOI SIAMO
      VOI SIETE
      ESSI SONO
      Semplicemente Unici, già .
      _ Cerco di leggere i Post qui,
      Buona giornata .
      Salve .

  1. Ognuno di noi è nato con un compito, da portare avanti, ed è nato anche unico. Se vogliamo fare quello che fanno altri, allontanandoci dalla nostra unicità e capacità, cadiamo nella tristezza, dobbiamo mantenere il nostro credo, ignorando chi non lo accetta.

  2. Sono troppo convinta che la vita sia bella anche quando è brutta.
    Che nascere sia il miracolo dei miracoli,
    Vivere il regalo dei regali.
    Anche se si tratta d’un regalo molto complicato, molto faticoso… a volte doloroso.
    O. Fallaci

  3. caro e dolce Gius buongiorno. Il post e’ molto bello, ricco di significato, e per quanto riguarda me posso dire che i miei genitori fin da piccola oltre ad insegnarmi le buone maniere, hanno saputo, dire i no al momento opportuno, e soprattutto a farmi capire quanto fosse importante essere (a prescindere da ogni cosa) se stessi..sempre!Mio papa’ e mi pare una volta te lo abbia già scritto, mi diceva che i figli erano le piantine i germogli, che crescevano, ed i genitori i bastoncini, che li facevano crescere diritti. Nella mia famiglia sia intesa come nucleo nostro, che con tutto il parentado, ogni nuovo arrivato/a, era seguito poi da nonni e/o zii, e si dava valore a tutto dai rapporti con i familiari, che con gli amichetti, che coi vicini, alla natura ecc.Da bimba tra i 6/8 anni una volta, buttai via dei giochini ad un’altra bimba. Mia mamma, prese i miei e li regalo’ a quella bimba e finché non andai a scusarmi, non me ne acquisto’ dei nuovi. Forse quella una prima e grande lezione di vita..un po’ come per la sequoia..capii, che non potevo fare tutto come mi pareva, che occorre in primis il rispetto. Rispettando il prossimo, si rispetta se stessi e ci si fa rispettare. Nessuno può buttare via cose altrui, come nessuno puo’ prendersi la briga di dire come essere. Ma questo e’ possibile quando a monte c’è stata in precedenza una solida formazione, quando ci sono stati 2 solidi bastoncini accanto a quel germoglio. E parlando al passato se mi permetti volevo lasciare una preghiera per i defunti, per le vittime del covid, e per 2 grandi attori scomparsi: S.Connery e G.Proietti. Gr@zie. Un @bbraccione e buona settimana, Myla 🙂 *

  4. Nessuna vocazione nasce da sé o vive per se stessa.
    La vocazione scaturisce dal cuore di Dio e germoglia nella terra buona del popolo fedele,
    nell’esperienza dell’amore fraterno.

    Papa Francesco

  5. “Vivere la vocazione di essere custodi dell’opera di Dio è parte essenziale di un’esistenza virtuosa,
    non costituisce qualcosa di opzionale e nemmeno un aspetto secondario dell’esperienza cristiana.”

    Papa Francesco

  6. “Ascoltare e accogliere la chiamata del Signore non è una questione privata e intimista che possa confondersi con l’emozione del momento; è un impegno concreto, reale e totale che abbraccia la nostra esistenza e la pone al servizio della costruzione del Regno di Dio sulla terra.”

    Papa Francesco

  7. Abbiamo paura del definitivo. E per scegliere una vocazione, una vocazione qualsiasi, anche quelle vocazioni “di stato”, il matrimonio, la vita consacrata, il sacerdozio, si deve scegliere con una prospettiva del definitivo.

    Papa Francesco

  8. “La chiamata di Dio ci può raggiungere nella catena di montaggio e in ufficio, nel supermercato, nella tromba delle scale, cioè nei luoghi della vita quotidiana.”

    Papa Francesco

  9. A meno che un uomo non segua la vocazione destinata a lui per natura, e meglio adatta al suo particolare genio, non potrà avere successo. A me piace credere che la maggioranza delle persone trovi la propria giusta vocazione.

  10. L’amore solo fa agire le membra della Chiesa, che, se l’amore si spegnesse, gli apostoli non annuncerebbero più il Vangelo, i martiri rifiuterebbero di versare il loro sangue… Capii che l’amore racchiude tutte le vocazioni, che l’amore è tutto, che abbraccia tutti i tempi e tutti i luoghi, in una parola che è eterno. Allora, nell’eccesso della mia gioia delirante, esclamai: Gesù, Amore mio, la mia vocazione l’ho trovata finalmente, la mia vocazione è l’amore!

  11. Renderò grazie al mio Dio senza mai stancarmi, perché mi ha conservato fedele nel giorno della prova, sicché oggi posso offrire in sacrificio come ostia vivente la mia vita a Cristo, mio Dio, che mi ha salvato da tutti i miei affanni. Gli dirò: Chi sono io, o Signore, o quale vocazione mi hai tu chiamato per ricoprirmi di tanti favori?
    SAN PATRIZIO

  12. „La nostra autentica missione in questo mondo in cui siamo stati posti non può essere in alcun caso quella di voltare le spalle alle cose e agli esseri che incontriamo e che attirano il nostro cuore; al contrario, è proprio quella di entrare in contatto, attraverso la santificazione del legame che ci unisce a loro, con ciò che in essi si manifesta come bellezza, sensazione di benessere, godimento.“
    Martin Buber

  13. „Ognuno di noi è stato scelto attraverso un incontro gratuito perché si renda egli stesso incontro per gli altri. È dunque per una missione che siamo stati scelti.“

    Luigi Giussani

  14. caro e dolce Gius buongiorno.
    personalmente prego per i defunti tutto l’anno , @nzi mia mamma ed io preghiamo assieme, ma ancora di più in questo giorno e giorni in quello che da noi viene chiamato ottavario dei morti (una settimana solo per loro), non so, se anche nelle altre citta’. Buon martedì un forte @bbraccio, Myla

  15. Non uscire fuori, rientra in te stesso: nell’uomo interiore abita la verità. E se scoprirai mutevole la tua natura, trascendi anche te stesso. Tendi là dove si accende la stessa luce della ragione.

    Sant’ Agostino

  16. La nostra autentica missione in questo mondo in cui siamo stati posti non può essere in alcun caso quella di voltare le spalle alle cose e agli esseri che incontriamo e che attirano il nostro cuore; al contrario, è proprio quella di entrare in contatto, attraverso la santificazione del legame che ci unisce a loro, con ciò che in essi si manifesta come bellezza, sensazione di benessere, godimento.

    Martin Buber

  17. „Ognuno di noi è stato scelto attraverso un incontro gratuito perché si renda egli stesso incontro per gli altri. È dunque per una missione che siamo stati scelti.“

  18. In realtà, l’uomo, separato da Dio, è ridotto a una sola dimensione, quella orizzontale, e proprio questo riduzionismo è una delle cause fondamentali dei totalitarismi che hanno avuto conseguenze tragiche nel secolo scorso, come pure della crisi di valori che vediamo nella realtà attuale. Oscurando il riferimento a Dio, si è oscurato anche l’orizzonte etico, per lasciare spazio al relativismo e ad una concezione ambigua della libertà, che invece di essere liberante finisce per legare l’uomo a degli idoli. Le tentazioni che Gesù ha affrontato nel deserto prima della sua missione pubblica, rappresentano bene quegli «idoli» che affascinano l’uomo, quando non va oltre se stesso. Se Dio perde la centralità, l’uomo perde il suo posto giusto, non trova più la sua collocazione nel creato, nelle relazioni con gli altri. Non è tramontato ciò che la saggezza antica evoca con il mito di Prometeo: l’uomo pensa di poter diventare egli stesso «dio», padrone della vita e della morte.

    Papa Benedetto XVI

  19. L’omosessualità ha a che fare con il tema della creazione ma anche della redenzione. Nella creazione vediamo che l’uomo e la donna sono stati creati a immagine di Dio, che sono stati fatti uomo e donna, con la stessa missione e con la stessa dignità e con la propria particolarità in una complementarietà, non solo sessuale, ma anche sociale e umana.

    Michael Nazir-Ali

  20. La donna moderna che si «denuda», si mette in mostra, si abbandona, sottoscrive la sua decadenza snaturandosi. Se la donna vuol portare a termine la sua missione, deve essere per l’uomo un «mistero.»

    Michel Quoist

  21. Sottolineare il rapporto intrinseco tra Eucarestia e missione ci fa riscoprire anche il contenuto ultimo del nostro annuncio. Quanto più nel cuore del popolo cristiano sarà vivo l’amore per l’Eucarestia, tanto più gli sarà chiaro il compito della missione: portare Cristo. Non solo un’idea o un’etica a Lui ispirata, ma il dono della sua stessa Persona. Chi non comunica la verità dell’amore al fratello non ha ancora dato abbastanza. L’Eucarestia come sacramento della nostra salvezza ci richiama così inevitabilmente all’unicità di Cristo e della salvezza da Lui compiuta a prezzo del suo sangue. Pertanto, dal Mistero eucaristico, creduto e celebrato, sorge l’esigenza di educare costantemente tutti al lavoro missionario il cui centro è l’annuncio di Gesù, unico Salvatore. Ciò impedirà di ridurre in chiave meramente sociologica la decisiva opera di promozione umana sempre implicata in ogni autentico processo di evangelizzazione.

    Papa Benedetto XVI

  22. Tutti, nel mondo, lavoriamo in qualche modo a servizio degli uomini. Noi medici direttamente lavoriamo sull’uomo. Il nostro oggetto di scienza e di lavoro è l’uomo che, dinanzi a noi, ci dice di sé stesso, e ci dice “Aiutami” e aspetta da noi la pienezza della sua esistenza. La nostra missione non è finita quando le medicine non servono più. C’è l’anima da portare a Dio. Come il sacerdote può toccare Gesù, così noi medici tocchiamo Gesù nel corpo dei nostri ammalati: poveri, giovani, vecchi, bambini. Che Gesù si faccia vedere in mezzo a noi. Trovi tanti medici che offrino sé stessi per Lui.

    Gianna Beretta Molla

  23. La missione di Maria nel piano di Dio è, tra gli aspetti della Incarnazione, uno dei più sconcertanti per la ragione umana, ed ecco perché i nostri istinti razionalistici cercano di dimenticarlo.

    Jean Daniélou

  24. «Amerai il prossimo tuo» Mt 22

    Non si puó comandare l’amore.
    Amerai non è un imperativo, ma un futuro perché l’amore ha bisogno di tempo.

    L’amore pro-getta, guarda lontano, immagina e trasfigura i luoghi quotidiani
    sicché un capanno diventi un palazzo…

  25. Considero la poesia una fonte d’innocenza colma di risorse rivoluzionarie. La mia missione consiste nel dirigere queste forze contro un mondo che la mia coscienza rifiuta di accettare, esattamente in modo da rendere quel mondo, attraverso continue metamorfosi, più in armonia con i miei sogni.

  26. La missione più alta del fisico è dunque la ricerca di queste leggi elementari, le più generali, dalle quali si parte per raggiungere, attraverso semplici deduzioni, la immagine del mondo.

    Albert Einstein

  27. Protagonisti non vuole dire avere la genialità o la spiritualità di alcuni,
    ma avere il proprio volto, che è,
    in tutta la storia e l’eternità, unico e irripetibile.

  28. Il miracolo è la realtà umana vissuta quotidianamente, senza enfasi eccezionali, senza necessità di eccezioni, senza fortune particolari, è la realtà del mangiare, del bere, del vegliare e del dormire investita dalla coscienza di una Presenza che ha i suoi terminali in mani che si toccano, in facce che si vedono, in un perdono da dare, in soldi da distribuire, in una fatica da compiere, in un lavoro da accettare.

  29. La presenza di Cristo, nella normalità del vivere, implica sempre di più il battito del cuore: la commozione della Sua presenza diventa commozione nella vita quotidiana e illumina, intenerisce, abbellisce, rende dolce il tenore della vita quotidiana, sempre di più.

  30. Ogni uomo però non è soltanto lui stesso è anche il punto unico, particolarissimo, in ogni caso importante, curioso, dove i fenomeni del mondo si incrociano una volta sola, senza ripetizione.

  31. Ogni giorno della vita è unico, ma abbiamo bisogno che accada qualcosa che ci tocchi per ricordarcelo. Non importa se otteniamo dei risultati o meno, se facciamo bella figura o no, in fin dei conti l’essenziale, per la maggior parte di noi, è qualcosa che non si vede, ma si percepisce nel cuore.

  32. ognuno di noi ha un posto speciale nel creato e anche se a volte siamo pervasi dalle incertezze che la condizione di esseri umani comporta troviamo poi la giusta collocazione e l’albero triste fiorisce di sorrisi…:-)) buon pomeriggio Giuseppe…

  33. Se l’eroe antico mostra ciò che l’uomo può fare con le sue forze,
    il santo (l’eroe cristiano) mostra ciò che Dio può fare nell’uomo.

  34. Ci sono due modi per guardare il volto di una persona.
    Uno, è guardare gli occhi come parte del volto, l’altro, è guardare gli occhi e basta… come se fossero il volto.

  35. Devi amare quello che fai. Ogni dolce ha la sua storia: la persona per cui lo prepari, i sentimenti che provi mentre lo prepari… ogni cosa entra nelle mani e mentre impasti pensi con le mani, ami con le mani e crei con le mani.

  36. Una mentalità autenticamente religiosa è proprio ciò che rendeva alla vita nel medioevo più facile l’adesione e la convinzione religiosa stessa: Dio era trattato e concepito per quello che veramente è, vale a dire la sorgente di ogni cosa.

  37. Il cammino del Signore è semplice come quello di Giovanni e Andrea, di Simone e Filippo, che hanno cominciato ad andare dietro a Cristo: per curiosità e desiderio. Non c’è altra strada, al fondo, oltre questa curiosità desiderosa destata dal presentimento del vero.

  38. Un rapporto d’amicizia che sia fra uomini o fra donne, è sempre un rapporto d’amore. E in una carezza, in un abbraccio, in una stretta di mano a volte c’è più sensualità che nel vero e proprio atto d’amore.

  39. La malattia non è la mia identità, è più una questione estetica. Ha cambiato i miei ritmi, la mia vita. Ogni tanto “evaporo”. Ma non ho paura che mi tolga la musica, perché lo ha già fatto. La cosa peggiore che possa fare è tenermi fermo. Ogni giorno che c’è, c’è. E il passato va lasciato a qualcun altro.

  40. Stanza è una parola importante nella vita degli uomini, ma spesso è data per scontata.
    Eppure nel linguaggio vuol dire tanto, vuol dire poesia, canzone, libertà, affermarsi.
    Vuol dire persino costruire.

    Ezio Bosso

  41. Sono in ogni nota che ho curato
    Esisto in ogni nota insieme
    Alle mie sorelle e fratelli
    Figli o nipoti
    Sono ogni nota studiata
    Suonata e donata
    Amata
    perché non c’è nota che non ami
    E che non abbia amato

  42. Mi mancate
    Quel sorriso che mi date
    È dura
    Il corpo non distratto dalle vostre note
    Cura e terapia
    E in ogni nota che sto curando
    Preparando, studiando
    Ci siete
    In ogni nota
    E saremo
    Ogni nota

  43. caro e dolce Gius si, @l giovedì sera, dopo gli Ignoti di Amadeus, c’è la serie DOC, e a me, @nzi, a mia mamma e me, pi@ce molto, poi e’ @nche tratto da una storia vera. E’ vero, l’@ffetto fa come dice la gif, bene al cuore 🙂 ; buon venerdì e buon pranzo, un @bbraccione, Myla 🙂

  44. Vedi, come la penso,
    che i dubbi li abbiamo tutti, anche chi ha preso i voti, anche chi ha vocazione spirituale, sono frutto di tentazioni, le stesse che ha avuto Gesù, e che hanno avuto i Grandi Santi, vedi San Pio da Pietralcina

  45. caro e dolce Gius buongiorno. L’importante e’ che sia sia sincero, privo di condizioni, che non misuri quanto da e/o riceve. L’affetto non si baratta , ne si quantifica. Come la canzone l’@more e’, @nche l’@ffetto e’.. 🙂 ; buon sabato, un forte @bbraccio, Myla 🙂

  46. caro e dolce Gius, hai la msg piena e non ho potuto risponderti ; poc’anzi, in un commento ho scritto che chi ci vuole bene ci resta accanto nei momenti gioiosi, ma soprattutto in quelli no, che non fa confronti , ne raffronti, che ci accetta per come siamo e non ci cambierebbe non nient’@ltro.
    Buon sabato, un forte @bbraccio, Myla 🙂

  47. Buongiorno tesorino.
    Sono ancora scioccata dalla morte di Stefano, penso a sua moglie, ai suoi famigliari, ed a Lui.
    Ora è un Angelo in più in cielo che Veglia su di Noi

  48. caro e dolce Gius buon pomeriggio. Ho appreso dal tg nell’ora di pranzo, della dipartita del componente del gruppo dei Pooh e sembra che questa scia sia inarrestabile 🙁 ; mi unisco alla tua preghiera , Myla

  49. Le opere dell’amore
    sono sempre opere di pace.
    Ogni volta che dividerai
    il tuo amore con gli altri,
    ti accorgerai della pace
    che giunge a te e a loro.
    Dove c’e’ pace c’e’ Dio,
    e’ cosi’ che Dio riversa pace
    e gioia nei nostri cuori.

    Santa Teresa di Calcutta

  50. La gioia è amore, la conseguenza logica
    di un cuore ardente d’amore.
    La gioia è una necessità
    e una forza fisica.
    la nostra lampada arderà
    dei sacrifici fatti con amore
    se siamo pieni di gioia.

  51. Ama finche’ non ti fa male,
    e se ti fa male,
    proprio per questo sara’ meglio.
    Perche’ lamentarsi?
    Se accetti la sofferenza
    e la offri a Dio, ti dara’ gioia.
    La sofferenza
    e’ un grande dono di Dio:
    chi l’accoglie,
    chi ama con tutto il cuore,
    chi offre se stesso
    ne conosce il valore.

  52. La vita è come il mare, o lo si guarda standosene a riva,
    o lo si naviga godendo delle sue immense bellezze,
    anche se cosi facendo,
    si rischia d’incappare in qualche burrasca.

  53. Vi faccio questo augurio. Che anche voi, scrutando i segni, possiate dire così: Resta poco della notte, perché il sole sta già inondando l’orizzonte.

    Antonio Bello (Don Tonino)

  54. Santa Maria, donna feriale, liberaci dalle nostalgie dell’epopea, e insegnaci a considerare la vita quotidiana come il cantiere dove si costruisce la storia della salvezza.

    Antonio Bello

  55. Amare, voce del verbo morire, significa decentrarsi. Uscire da sé. Dare senza chiedere. Essere discreti al limite del silenzio. Soffrire per far cadere le squame dell’egoismo. Togliersi di mezzo quando si rischia di compromettere la pace di una casa. Desiderare la felicità dell’altro. Rispettare il suo destino. E scomparire, quando ci si accorge di turbare la sua missione.

    Antonio Bello

  56. Non ci fidiamo più l’uno dell’altro. Vediamo agguati dappertutto. Il sospetto è divenuto organico nei rapporti col prossimo. Il terrore di essere ingannati ha preso il sopravvento sugli istinti di solidarietà che pure ci portiamo dentro. E il cuore se ne va a pezzi dietro i cancelli dei nostri recinti.

    Antonio Bello

  57. Voglio ringraziarti, Signore, per il dono della vita. Ho letto da qualche parte che gli uomini sono angeli con un’ala soltanto: possono volare solo rimanendo abbracciati. A volte, nei momenti di confidenza, oso pensare, Signore, che anche Tu abbia un’ala soltanto; l’altra la tieni nascosta, forse per farmi capire che Tu non vuoi volare senza di me: per questo mi hai dato la vita, perché io fossi tuo compagno di volo. Insegnami, allora, a librarmi con Te, perché vivere non è trascinare la vita, non è strappare la vita, non è rosicchiare la vita. Vivere è abbandonarsi, come un gabbiano, all’ebrezza del vento; vivere è assaporare l’avventura della libertà; vivere è stendere l’ala, l’unica ala, con la fiducia di chi sa di avere nel volo un partner grande come Te.

    Antonio Bello

  58. caro e dolce Gius, l’Amore e’ un insieme di tante piccole e gr@ndi cose, divise e condivise 🙂 ; sto’ diversamente dal solito guardando un film sul 30, parla del Natale *_* ora c’è la pubblicita’ , un forte @bbraccio, Myla 🙂
    p.s. la canzone di Bennato e’ molto bella, ‘notte 🙂

  59. caro e dolce Gius buongiorno. Lo scorso martedì ho fatto, anzi @ssieme a mia mamma abbiamo fatto le ore piccole per cercare di capire, come potessero andare le elezioni U.S.A. , ed entrambe tifavamo per Biden. Quando si dice che la vita e’ una ruota e prima o poi gira, penso, credo sia vero. L’America come ogni Paese del resto, ha bisogno di essere rappresentata da una figura carismatica, seria, e che non faccia “teatrini”, come purtroppo invece Trump e/o altri qua in Italia hanno fatto, o stanno facendo. Mia nonna diceva: il denaro rende l’uomo/la donna ricco, ma l’educazione lo fa signore. Io aggiungerei anche lo stile. Basta con questi “fenomeni” che fanno corna ecc.e che dicono di non portare le mascherine, che il covid non esiste, quando contagi e morti aumentano a vista d’occhio. Basta con gente che sta al potere per istigare la ribellione. Spero che Biden si insedia al più presto, l’America e non solo, ha bisogno di un uomo come lui! Buona g.e buona settimana, un forte @bbraccio, Myla 🙂

  60. Buon giorno amico caro. Stamani sono rimasta addormentata come un ghiro. Grazie dei commenti e grazie per quanto mi scrivi su Biden… Ho sempre tifato per lui.
    Ti auguro una giornata densa di avvenimenti positivi, ma in serenità, e buon inizio settimana… Un bacetto 🙂

  61. La libertà non è fare quello che si vuole. Neanche l’uomo più ricco del mondo può fare quello che vuole. Ci sarà sempre il sole, l’ombra, il freddo ad obbligarlo a fare qualcosa di diverso.
    La vera libertà è essere se stessi, coltivare e mostrare al mondo quello che si è davvero.
    (Fabrizio Caramagna)

  62. caro e dolce Gius, sera ; volevo rispondere tuo msg, ma hai msg piena. Mamma e io stiamo bene grazie 🙂 ; stasera pensiamo di vedere sul 38 omicidi a sandham. Su l’1, so esserci Fiorello, ma dalle anteprime, mi sembra un po’ pesantuccio 🙁 ; un forte @bbraccio e buona serata 🙂 Myla 🙂 ****

  63. caro e dolce Gius sera ; e come ho espresso sopra, la cosa mi rende molto felice ho seguito lo spoglio delle schede @ssieme a mia mamma (martedì sera/notte) , ma gli esiti sono diventati definitivi dopo alcuni g.,ho con mia mamma sperato vincesse, e finalmente l’esito e’ stato quello *___* , sono molto felice anche per la Harris che almeno nello stile e nella eleganza, mi riporta in mente la ex First lady Obama. Sono certa che faranno grandi cose 🙂 ; un forte @bbraccio, Myla 🙂

  64. Un bambino può insegnare sempre tre cose a un adulto: a essere contento senza un motivo, a essere sempre occupato con qualche cosa e a pretendere con ogni sua forza quello che desidera.

  65. Quando non ho avuto più niente da perdere, ho ottenuto tutto. Quando ho cessato di essere chi ero, ho ritrovato me stesso. Quando ho conosciuto l’umiliazione ma ho continuato a camminare, ho capito che ero libero di scegliere il mio destino.

  66. Un guerriero accetta la sconfitta. Non la tratta con indifferenza, non tenta di trasformarla in vittoria. Egli è amareggiato dal dolore della perdita, soffre all’indifferenza. Dopo aver passato tutto ciò, si lecca le ferite e ricomincia tutto di nuovo. Un guerriero sa che la guerra è fatta di molte battaglie: egli va avanti.

  67. Apprezza ciò che sei perché tu sei amore, quell’amore che cerchi in ogni cosa e in ogni dove. Accogli ciò che tu sei perché tu sei ciò che cerchi di essere, ciò che tu vuoi essere, tu sei la vita che crea la tua vita. Accetta te stesso, amore del tuo amore, perché tu sei ciò che hai tanto bisogno di essere. Sorridi all’amore che tu emani perché tu sei quell’amore che cerchi in ogni luogo, pace dei tuoi sensi.

  68. Gli incontri più importanti sono già combinati dalle anime prima ancora che i corpi si vedano. Generalmente essi avvengono quando arriviamo ad un limite. Quando abbiamo bisogno di morire e rinascere emotivamente.

  69. L’amore è sempre nuovo. Non importa che amiamo una, due, dieci volte nella vita: ci troviamo sempre davanti a una situazione che non conosciamo. L’amore può condurci all’inferno o al paradiso, comunque ci porta sempre in qualche luogo. È necessario accettarlo, perché esso è ciò ce alimenta la nostra esistenza. Se non lo accettiamo, moriremo di fame pur vedendo i rami dell’albero della vita carichi di frutti: non avremo il coraggio di tendere la mano e di coglierli. È necessario ricercare l’amore là dove si trova, anche se ciò potrebbe significare ore, giorni, settimane di delusione e di tristezza. Perché nel momento in cui partiamo in cerca dell’amore, anche l’amore muove per venirci incontro. E ci salva.

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