Certi Buoni Propositi

Martedì mi sono beccato una pausa pranzo in un locale alla moda così trendy che quando siamo usciti di lì ho rimpianto Mc Donald. Pranzo è una parola “pesante”: diciamo che ho digiunato con due amiche che hanno insistito per offrirmi qualcosa da mettere sotto ai denti. L’unico vantaggio è che non ho pagato io. Che gran donne P. ed D.: due donne emancipate. Alcuni uomini si sentirebbero in forte imbarazzo o privati della loro virilità nel cedere il conto al gentil sesso, non io. Sono abbastanza spudorato. Anzi: il mio pudore è direttamente proporzionale al mio conto in banca… Credo che domani farò una rapina… ANYWAY: Sono convinto che P. e D. abbiano bisogno di un incentivo nel diffondere al mondo il messaggio che le donne hanno bisogno di più spazio, occorre dare loro importanza e che sono sufficientemente capaci di pagare un pranzo. Su questo non sono affatto maschilista, anzi per dimostrarvelo domani scendo in piazza a bruciare qualche boxer. Non vi annoierò sull’argomento del pranzo: ovvero la propria reciproca vita sentimentale. Inspiegabilmente (ma neanche tanto) siamo tutti e tre single, per cui prima abbiamo parlato male di tutti i nostri amici felicemente accoppiati augurando loro un felice divorzio/separazione, e poi abbiamo riesumato tutte le nostre precedenti relazioni vivisezionandole sino alla radice. Un argomento talmente allegro che ad un certo momento il cameriere ci ha chiesto se fosse morto un nostro parente.Il mio analista dall’alto della sua laurea, vinta con la raccolta punti dei pastelli di Hello Kitty, ascoltando la nostra conversazione, direbbe di noi tre che “C’è chi anela ad una vita di coppia armoniosa, c’è chi desidererebbe avere dei primi appuntamenti palpitanti e chi vorrebbe solo fare sesso”. Ma per motivi di privacy non sto a dirvi a quale profilo corrisponde la prognosi! Alla fine abbiamo concluso che sono gli altri ad essere sbagliati, anche perché era tardi, il ristorante stava chiudendo, il cameriere voleva sbatterci fuori, P. e D. avevano un appuntamento con la manicure e io volevo arrivare ad una conclusione (oltre che andare a mangiare)! Alla fine del digiuno e al momento dei baci – abbracci e abbracci – baci ci siamo promessi che ci saremmo sforzati di migliorare e che l’anno dopo ci saremmo incontrati di nuovo per aggiornarci sui nostri progressi. So già che P. smetterà di stalkeggiare quel povero igienista dentale che ormai non sa più cosa fare alla sua bocca pur di levarsela dalle scatole, D. invece scatenerà l’inferno e proverà a darla via più spesso che può, anche perché, come dice lei, ormai le restano pochi ovuli fertili… Io invece mi sono ripromesso di…. Ma che ve lo devo proprio dire? Almeno un po’ di privacy no?

Sorvolo sciorinando l’alfabeto
di tutti, i tanti, giorni inutili
in cui ho respirato la pioggia,
in cui sono rimasti sulla lingua
i silenzi masticati con sorpresa.
Credermi è un’ingenua scelta,
più che condannarmi senza appello:
Forse riusciresti a guardarmi meglio,
a confessarti che sei troppo molle,
nel volermi spoglio ed inerte cadavere.
Lentamente sboccia la tua realtà,
il confondermi spesso con altri colori,
come fossi una macchia sul vestito.
Un’esistenza dentro ad un cestino,
indifferibile crisi sul notiziario
e una nota indelebile sul tuo diario
“Chiuso per inabilità ad amare”

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“Attendo che l’alba mi porti oltre i dolori di una stracca esistenza”
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Certi Buoni Propositiultima modifica: 2017-08-13T00:44:12+02:00da Gian.Pisolo