Eh sì, anche nella mia città stanno impazzando e impazzendo i Saldi di inizio-centro-fine stagione. E già mia sorella è in defibrillazione, sarà che le ho messo il pacemaker e un ettolitro di valium nel caffè… Fare spese durante i saldi è uno sport estremo, ma una che si allena giorno e notte e fa ripetute di scatti da centometrista per accaparrarsi una camicetta viola in vero finto cotone con lo sconto dello 0.5 per mille, mica la capisco. “Non sei una donna, non puoi comprendere” come un ignaro ateo che si appresti a decifrare i segreti di Fatima, mi metto da parte e assisto alla lotta intestina per l’ultimo articolo.
“Lasciate ogni speranza o voi che entrate” mi verrebbe da dire allo stuolo di centinaia di persone schiamazzanti che si apprestano ad entrare nel negozietto 5×5 umiliando qualsiasi legge della fisica e del principio di impossibilità di Pauli (due corpi non possono mai occupare la stessa porzione di spazio nello stesso istante T0). Immagino già che le famiglia studieranno dei metodi per formare un unico nucleo modello Matrioska. Non sanno che è indispensabile fare spese da soli, perché la famiglia costituisce un ingombrante ostacolo durante la fuga…. Una volta ho provato anche io ad accompagnare la mia ex durante uno di questi Safari… “Ci metteremo al massimo un’oretta” osò insinuare l’ingenua sprizzando ottimismo da tutti i pori… “Stasera ceneremo nell’Ade” osai ribattere io al colmo del mio pessimismo cosmico… Alla fine vinsi a mani basse… E la frase “Ho visto cose che voi umani non potete neppure immaginarvi” non rende abbastanza l’idea…
Ho provato a contattare Renato Manhaimmer (mister sputacchio che opera sondaggi inutili nelle divertentissime puntate di Porta a Porta) il quale mi ha rivelato che fare spese durante i saldi è quasi impossibile, infatti la percentuale di riuscire ad acquistare l’articolo desiderato è pari al 1,2%, quella di sopravvivenza dello 0,6% (cioè è meno probabile sopravvivere che auto incendiarsi spontaneamente). D’altronde lo sanno tutti che In un arco di tempo di saldi abbastanza lungo l’indice di sopravvivenza di un individuo scende a zero, perciò si deve essere pronti a usare la violenza. Ecco io che ho fatto due lezioni di pugilato e tre di bricolage sono potenzialmente uno scarto evolutivo che perirebbe dopo solo 2 secondi. Neanche le mie infinite simulazioni con i migliori videogiochi sparatutto in commercio potrebbero darmi qualche chance di spuntarla…L’unica soluzione che ho ideato è quella di spendere tutti i soldi prima dell’arrivo di questo tragico momento… Così alla frase “Sono arrivati i saldi!” potrò tirare un sospiro di sollievo osservando i miei pochi risparmi che devono ancora mettersi le scarpe….
Sterpaglie e vecchi giunchi ho bruciato
nel vuoto riempito di un vuoto ulteriore,
ho caricato troppi sogni sulle spalle già gravate,
ho ridipinto gli aquiloni trasformandoli in farfalle…
Semmai occorresse ripesare tutte le parole
comincerei dai silenzi, quelli più insolenti,
quelli agghindati da speranze tutte mie…
Quanto sollievo appiccare incendi intestini
tra quei ricordi di carta e lacrime d’inchiostro
solo per poi doverti ricercare tra la cenere
e riscoprirti angusta oasi di un inospitale deserto.
Se abbracciato alla mia inutilità dovessi mai
mutare o disciogliermi di una forma che mi stringe
fino a far zampillare i pensieri dal cuore,
vorrei diventare un gelido vento d’inverno
per poter esser ovunque
senza essere qualcuno,
per poter esser invocato
senza esser importante,
per poter esser qualcosa
senza esser nulla!
“A volte capisco Amleto e il suo dubbio… meglio non essere quel che sono nei momenti in cui non sono quello che vorrei essere”
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