Non so come mai, ma l’Amico_D, ieri, per una volta nella propria vita, si è interessato di politica, quindi preparatevi, perchè in Italia pioverà per svariate settimane. Se n’è uscito con una frase del tipo: “Ma tu che sai tutto, mi spieghi come funziona la legge elettorale?”. C’è stato un silenzio lungo quanto un’eternità eterna. Come chiedere ad un uomo sull’orgasmo delle donne. Avrei voluto rispondergli “Eccheccaxx ne so io?”, ma ho dovuto far finta di avere una laurea che servisse a qualcosa. Si sa che la legge elettorale è il sistema con cui i dipendenti dei cittadini decidono come spartirsi la torta. In realtà noi cittadini decidiamo chi saranno i nostri rappresentanti, ma i nostri rappresentanti decidono come devono essere decisi. La regola di decisione è la legge elettorale. Se vi sembra difficile da capire, sappiate che in realtà è semplicissimo, ma i politici fanno di tutto per complicare la situazione. Esistono vari sistemi elettorali: c’è quello alla tedesca (se si vuole cucinare Krauti alla marmellata di nespole), quello alla Francese (se si vuole limonare una ragazza) quello alla Berlusconi (che propone una sorta di sorteggio modello Champions League) e quello italiano, detto porcata o alla (Caxxodicane) che consiste nel tirare a sorte, votare bendati, o votare il meno peggio. Il modello italiano è quasi peggio di quello alla turca (che consiste nel richiudersi in bagno a liberarsi dai propri bisogni). C’è poi il Sistema alla Vaticana: una stretta cerchia di ottuagenari, circa 120, si raduna per eleggere colui che sarà il capo di stato vita natural durante. Il capo dello stato è anche capo dell’esecutivo, dell’esercito e ha il potere di scomunica; i governi sono molto stabili e duraturi senza stupide crisi di governo per un avviso di garanzia al guardasigilli. È il modello a cui aspira Renzi. C’è poi il doppio turno detto modello Gillette, la prima passata alza il pelo la seconda taglia tutto alla radice. E c’è il premio di maggioranza, cioè vince non chi ha ottenuto più voti, ma chi può esibire la raccolta punti della Crai e contemporaneamente quella del Mulino Bianco. Infine una curiosità: possono essere eletti Deputati o Senatori solo coloro che possono vantare almeno 4 condanne definitive per (a scelta): Pe(r)culato, Evasione Fiscale, Frode, Appropriazione Indebita, Malversazione, Concussione, Estorsione, Violenza, Abuso d’Ufficio, Eccitamento al dispregio e vilipendio delle istituzioni, Atti osceni in luogo pubblico. Purtroppo io e l’Amico_D, condannati solo per l’ultimo reato dell’elenco, non siamo sufficientemente pregiudicati, e quindi saremo costretti, per ora, a guardare la politica in Tv… E’ un’Ingiustizia però…
Mi dissero che dovevo morire,
non vivere oltre un dato tempo,
raccogliere i giocattoli e andarmene
sfrattato da ogni sorta di sentire,
senza parvenza d’eccezione o appello.
Ho masticato a lungo quella frase,
come una forma di preghiera contraria,
mai colta appieno al fine udito altrui.
Con tutte le parole monche alla sorgente,
mi faccio inseguire da un fitto silenzio
che al premere muto in vuoti spazi
nulla necessita d’esser completato,
così è sfinita la debilitata angoscia
di rincorrer invano il frinire d’ali
nel luogo in cui le messi sussurrano al vento
e una pioggia sottile imperla i capelli,
o rimbomba in petto un palpito sincopato
che s’abbiglia spesso d’amor proprio
e che spesso maldestramente inciampa
nel suo lungo rincorrere l’alba…
“Ma anche un mattino piovoso può saper di miele”
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