“Un tardo pomeriggio radioso. Un sole quasi languido nelle strade tranquille della Rive Gauche. E ovunque la gioia di vivere, sui visi, nei mille rumori familiari della strada.
Ci sono giorni come questo, in cui l’esistenza è meno banale, e i passanti sui marciapiedi, i tram e le auto sembrano uscire da una fiaba.”
Mese: agosto 2020
Quelli che restano
Siamo quelli che restano
In piedi e barcollano su tacchi che ballano
E gli occhiali li perdono e sulle autostrade
Così belle le vite che sfrecciano
E vai e vai che presto i giorni si allungano
E avremo sogni come fari
Avremo gli occhi vigili e attenti e selvatici e selvatici, selvatici
Siamo quelli che guardano una precisa stella in mezzo a milioni
Quelli che di notte luci spente e finestre chiuse
Non se ne vanno da sotto I portoni
Quelli che anche voi chissà quante volte
Ci avete preso per dei coglioni
Ma quando siete stanchi e senza neanche una voglia
Siamo noi quei pazzi che venite a cercare
Quei pazzi che venite a cercare
Quei pazzi che venite a cercare
Quei pazzi che venite a cercare
Rosso parte 2°
Divano rosso, diavolo rosso, un bacio abbandonati
Rosso
Ci sono persone, situazioni molto particolari, che creano un legame speciale. Non conta quanto sei distante, non conta il tempo, lo spazio che ci separano. C’è sempre un filo rosso che ci unisce.
Rosso come la passione, rosso come il cibo più succulento, rosso come un tramonto, rosso come le labbra, rosso come una alba, rosso come il sangue.
Questo filo rosso ci lega, sempre
In spiaggia
Al mare, uno scorcio. Il lato B di una spiaggia: misteriose cabine, ricordi e immagini di luoghi distanti, misteriosi; promesse di ombre, di baci rubati, di fresco, di riparo.
Estate