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PREVENZIONE ENDOMETRIOSI
Post n°335 pubblicato il 11 Giugno 2015 da un_uomonormale
Per la sua frequenza e per la sintomatologia a cui si associa; dolori che impediscono una normale attività lavorativa, dispareunia, sterilità, l'endometriosi è anche la malattia a cattare sociale. Da ciò, la possibilità di prevenirla costituisce un obiettivo molto importante, ma è chiaro che, trattandosi di una malattia multipatogenica, alcuni dei quali congeniti ed altri addirittura ignoti, una sua vera prevenzione, per ora è alquanto difficile. Sono ammessi gli effetti favorevoli della gravidanza sulla malattia ed è noto che la menopausa naturale o chirurgica: isterectomia+annessiectomia bilaterale, induce una progressiva riduzione delle lesioni endometriosiche nella maggior parte delle pazienti. Forse la contraccezione estroprogestinica crea una situazione che oppone una notevole resistenza allo sviluppo dell'endometriosi soprattutto se per molti anni viene utiizzata una pillola a prevalente azione progestinica. E poichè oggi non si esclude che l'endometriosi si possa sviluppare facilmente e in modo più grave nelle donne con storia familiare positiva per questa malattia, questo tipo di contraccezione dovrebbe essere consigliata in tali soggetti in assenza di controindicazioni e finchè la paziente non esprima il desiderio di una gravidanza, a scopo preventivo. Comunque, essendo noto che quando più una donna rimanda nel tempo la gravidanza, tanto più rischia di ammalarsi di endometriosi esterna, è doveroso informare una coppia di questa possibilità perchè ne tenga conto nella programmazione familiare. E poichè in base ad una delle teorie più accreditate c'è che il reflusso di sangue mestruale attraverso le Tube sembra essere la causa maggiormente responsabile, bisognerebbe trattare e/o eliminare ogni condizione ogni fttore che favorisce questo anomalo reflusso. I fattori favorenti possono essere visti in una stenosi(restringimento) del collo dell'utero, o una retroversoflessione uterina, nonchè l'uso di assorbenti interni troppo grossi, o ripetute istrografie o insuflazioni utero-tubriche. Non sembra, ma pare che i dispositivi intrauterini fvoriscono il reflusso tubarico di sangue mestruale. Ricorrere all'utilizzo della Laparoscopia al minimo sospetto, consente di cogliere all'inizio l'evolvere della malattia con buoni risultati. |
Inviato da: cassetta2
il 12/08/2020 alle 17:42
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il 08/05/2016 alle 18:02
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il 22/02/2016 alle 22:37
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il 03/01/2016 alle 21:17
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il 30/08/2015 alle 16:59