Siamo ciò che pensiamo. Tutto ciò che siamo è prodotto dalla nostra mente. Ogni parola o azione che nasce da un pensiero limpido è seguita dalla gioia,come la tua ombra ti segue,inseparabile. (Dhammapada)
Sergio Bologna ha scritto un appello rivolto soprattutto ai giovani: il lavoro volontario per l'Expò di Milano non fa curriculum e non è dignitoso.
Ecco il testo dell'appello:
Mi chiamo Sergio. E' un appello quello che vi sto per leggere. L'ho scritto io. E' rivolto ai cittadini milanesi, a tutti gli italiani ma soprattutto ai giovani. Parla del lavoro gratuito per l'Expo di Milano. Un vero schifo, una vergogna, in un Paese con più del 40% di disoccupazione giovanile e con almeno 4 milioni di precari che vivono in mezzo a mille difficoltà. Ci promettono per questo evento migliaia di nuovi posti di lavoro ma il 70% è lavoro gratuito. Un lavoro a gratis non è un lavoro, ma non è nemmeno volontariato. I volontari sono persone che sacrificano la loro vita individuale per il bene altrui, per soccorrere persone e paesi in difficoltà, i volontari sono presenti dove ci sono guerre, epidemie, carestie. Fare il volontario all'Expo significa solo prestare la propria persona gratis a una grande operazione di speculazione immobiliare, a un progetto che continua a fare di Milano una città vetrina del nulla, città non più di uomini ma di manichini. Non più di intelligenze innovatrici, capaci di creare qualcosa per sé, per il Paese, ma di gente che non immagina altro destino se non aspettare i turisti, che lasciano pochi soldi e molti rifiuti. L'Expo, come sapete, è un'asta, un concorso. Concorrono tante città metropolitane, chi offre di più vince. Questo qua ce lo hanno regalato Prodi e la Moratti, e nei requisiti per candidarsi, in concorrenza con altre città, hanno messo sul piatto le migliaia di volontari. La giunta Pisapia s'è trovata l'Expo tra i piedi, tirarsi indietro era impossibile. Ma gestire meglio la questione dei volontari era possibile. Come mai si cercano volontari per accogliere i turisti dell'Expo e invece per risanare quartieri, territori, per le mille emergenze di una grande città, non si fa lo stesso? Sarebbe più logico, si tratta di beni comuni. Sono forse meno importanti dell'Expo? Nella condizione in cui versa l'occupazione giovanile oggi, creare occasioni di lavoro gratuito è una nefandezza. Addirittura si permette ai reclutatori di andare nelle scuole. Presidi, insegnanti: buttateli fuori! Cercano gente qualificata, che sa le lingue, molti ci cascano e non si rendono conto di portare via il lavoro a chi di mestiere fa questo per campare, interpreti, accompagnatori, guide turistiche. Ragazzi, voi che state per cascarci o ci siete già cascati. Lavorare gratis non fa curriculum! Lavorare gratis significa accettare un'umiliazione. Vi dicono che conoscerete milioni di persone, che farete amicizia con il mondo, ma...fatemi capire..dovrete accogliere i visitatori o dovrete distribuire i vostri biglietti da visita e i vostri indirizzi mail per farvi contattare? Rischiate di prendervi qualche calcio negli stinchi. Pensateci bene, siete ancora in tempo. E se invece volete provare questa esperienza, almeno cercate di salvare la vostra dignità. Come? Il primo giorno, il giorno d'apertura, piazzategli uno sciopero, tutti assieme incrociate le braccia! Vi assicuro: vi divertirete da pazzi solo a vedere la faccia di quelli che vi hanno reclutato.
Ecco, al di là di Expo, su cui non ho dubbi (dò ragione a Sergio Bologna: è una porcata anche se, grazie al sindacato, ad oggi hanno posto il limite di 7000 volontari anziché 18000 come doveva essere all'inizio) mi chiedo se spesso non sia un errore l'utilizzo massiccio del volontariato. Con questa affermazione non voglio sminuire l'immagine del volontario, che è immagine di persona positiva, sorridente che si mette al servizio di persone bisognose, in forma totalmente gratuita, mettendo a disposizione le sue risorse e le sue capacità. E' quello che aiuta senza pretendere nulla in cambio... e mentre il mondo si affanna, per ottenere il benessere individuale, il volontario no, lui è impegnato a far ottenere il benessere a chi è meno fortunato di lui. MA..... spesso, come capita per Expo, la loro generosità, viene utilizzata per coprire falle che il sistema non riesce a sanare, lasciando che migliaia, se non milioni di posti di lavoro, vengano a scemare. In Italia sono tanti i lavori che si perdono ogni anno, perché i volontari si sostituiscono ai lavoratori, quindi la domanda che mi nasce spontanea è: qual è il punto di equilibrio per non disperdere lavori e far sì che venga data la giusta assistenza, nei vari ambiti, a chi ne ha bisogno? E quali sono gli ambiti dove il lavoro volontario è maggiormente auspicabile? A breve avrò molto tempo a disposizione, e vorrei mettermi a disposizione per poter essere d'aiuto a qualcuno, ma non voglio che, anche per un mio bisogno di sentirmi utile (sì perché volontariato non è SOLO altruismo), possa rubare il lavoro a chi ne ha bisogno.
Questi sono gli effetti ineludibili della "legge di mercato" che si fonda sulla domanda e sull'offerta.
Che poi non è altro che una variante umana più sofisticata della "legge della jungla".
Legge alla quale non sfugge neppure il sig. Sergio, che, consapevolemnte o meno, autoproclamandosi portavoce di milioni di giovani disoccupati potrebbe trarne interessanti vantaggi personali.
Ciao Alfredo, guarda che Bologna non parla a nome dei giovani disoccupati... semmai mette a disposizione quello che è il suo sapere ed esprime un pensiero, che può essere condiviso o meno (e qui mi vede d'accordo con lui)
Se invece vuoi spiegarmi meglio il concetto di "legge di mercato" relativamente al volontariato, ti ringrazio, perchè non ho capito bene cosa intendi. Ciao amigos... hasta luego.
Laura
Ma come, è cosi semplice!
Se fossero tutti, ma proprio tutti occupati in un lavoro ben retribuito, non si troverebbe un volontario neppure a cercarlo col lanternino.
Ma poiché la disoccupazione (come tu stessa precisi), ha raggiunto livelli del 40%, significa che c'è un'eccessiva richiesta di lavoro, a fronte di un offerta pari a zero; per cui, pur di non restare senza far niente tutto il giorno, la gente è disposta a lavorare pure gratis.
Ma siccome lavorare gratis è "da fessi", ecco che i disoccupati preferiscono farsi chiamare "volontari"...
Ma no Alfred, vuoi dirmi che la gente non sa come impegnare il suo tempo e lavorerebbe pure a gratis pur di far qualcosa?
Il punto è che vivono di illusioni, nella speranza di una incontro miracoloso che possa risolvere i loro problemi occupazionali... ma resta una pia illusione. Ciaoo
Leggendo quello che ha scritto questo signore, non si può che constatare che è tutto vero, per legge il lavoro di volontario non fa curriculum e dubito moltissimo che conoscendo milioni di persone possano questi giovani trarne vantaggi, sono persone di solito maleducate che ritirano il biglietto di ingresso o altro e se ne vanno magari anche borbottando arrabbiati. Visto che i partecipanti a questa iniziativa hanno tirato fuori un bel pò di soldi, che li diano a chi è disoccupato ed ha titoli validi per i vari tipi di impiego richiesti. Ma poi dicono tanto che i giovani non hanno voglia di far niente, e in parte sarà anche così, ma cosa fanno quelli che dovrebbero inserirli nel mondo del lavoro, li sfruttano così??? Il volontario è quella persona che non è assolutamente interessato a portare via dei posti a chi è qualificato per fare un determinato lavoro ed è disoccupato, il volontario è colui che usa una parte del suo tempo per rendersi disponibile ad aiutare laddove nessuno è di aiuto per svolgere determinate mansioni e compiti, quali assistenza agli anziani, aiuto in caso di calamità naturali ecc. C'è tanto di statuto che parla di queste cose, ma evidentemente c'è chi fa finta di non saperlo.. Laura, sono sicura che se hai questa intenzione svolgerai il tuo compito al meglio e con onestà. Buona giornata. R.
Lo spero Rosa, al momento la cosa più convincente è un lavoro di simil-patronato... aiutare le persone del quartiere nel disbrigo di pratiche burocratiche che da soli non sanno affrontare... o segnalare agli uffici preposti chi è in difficoltà... il tutto dopo un adeguato periodo di formazione che mi farebbe il sindacato pensionati. Ciao Rosa e grazie della fiducia. Laura
Avevo appreso di questa notizia giorni fa sentendo una pendolare che ne parlava con una sua amica. Trovo sia imbarazzante far lavorare a gratis la gente dando la speranza a chi è disoccupato di far curriculum.
è ignobile, irrispettoso. sono totalmente con il signor Sergio. per contro però ti racconto cos'è successo a un tipo che conosco. dunque doveva allestire una importante manifestazione. ha contattato 30 neo laureati proponendo loro una sorta di contratto limitato ai giorni di servizio in cui erano richieste le loro competenze. 28 hanno rifiutato perchè un laureato, dicono, non può svolgere un lavoro a giornata. ecco, questa è l'altra parte della medaglia ruggine... buon pomeriggio, Laura e ...è vero il volontarriato non è solo altruismo, ma è un mettersi con volontà a disposizione...e ne sarai di certo all'altezza...:-)
Già Elena, esiste anche quella faccia della medaglia... ma ne esistono tante di facce. G. il ragazzo di mia figlia (laureato), la scorsa estate ha accettato un lavoro che lo ha portato a lavorare qualche giorno in Svizzera, per conto di una società italiana. Pattuito forfait di 1000 euro al mese lavorando sabati e domeniche comprese... non gli avevano detto però che avrebbe lavorato 16/17 ore al giorno... a conti fatti arrivava a 2 euro all'ora... anche lui, dopo 20 giorni ha mollato tutto... ma ha fatto bene. Sino a che si sottostà a queste forme di schiavismo non ne verremo mai fuori. Buona notte Elena. Laura
Vediamo di capirci , Expo è un'impresa commerciale , qualcuno ci guadagna, per cui è vergognoso che si chieda lavoro volontario. Posso capire un giovane che voglia partecipare alla novità senza spender soldi, io stesso per un po' mi ci divertirei , ma di sicuro non è Volontariato nel senso nobile della parola, e chi lo chiede è un cialtrone. Secondo me. Ciao !
e siamo quindi in sintonia..... la penso esattamente nello stesso modo. Di soldi per expo ne sono stati spesi anche troppi, pensa solo all'albero della vita... che spreco, hai voglia come avrebbero avuto soldi per pagare i volontari. Ciaoooooo
Ps : io ho sempre trovato immorale far lavorare gli stagisti che mi mandano , e non accetto che uno per imparare lavori gratis : se lavori devi essere pagato. Lo stesso trattamento che vorrei per me.
Ebbi occasione di incrociare per qualche giorno, circa due anni fa, questa organizzazione e ne restai alquanto scosso. Sembra strano, ma a me parvero un po' troppo grezzi ...e non solo di spirito.
Volendo anche sorvolare sui fondamentali principi etici, basta solo considerare che molto difficilmente questa "sorta di stagisti" potrà avere occasione di imparare qualcosa. Le eccezioni, poi, di certo possono esserci. Speriamo che per tutti i 7.000 si verifichino condizioni per loro positive. Un saluto, M@.
Sono d'accordo anch'io a considerare vergognoso questo metodo di trattare il lavoro, è un approfittare e poi nessuna garanzia per il futuro, invece potrebbero dare un sacco di posti di lavoro anche se a tempo determinato e un giusto compenso, è ora di finirla con lavoro post diploma mascherato da stages, i giovani vogliono lavorare non essere sfruttati gratis.
Che poi son convinta che assumendo, seppur a tempo determinato, quei 7000, ci sarebbe comunque un ritorno, perchè chi non ha soldi non spende, chi lavora fa girare l'econosmia... quale delle due risposte è quella che dà dignità e speranza ai giovani?
Ciao, Laura :-)))
Volontariato NO!!! Io sono per il rendersi disponibili, in casi di emergenza, al bisogno altrui, in maniera diretta, senza intermediari, associazioni, combriccole varie e diverse colorate di destra o di sinistra. Per il resto, qualunque servizio deve essere reso da strutture competenti e ad hoc preposte, pubbliche o private, contro un regolare e congruo compenso agli operatori. Ciao, jx
Devo essere sincero, sapevo poco di questa iniziativa. Ne avevo sentito parlare tempo fa ma non l'avevo mai approfondita. Sono ovviamente contrario ad un abuso, perché di questo si tratta. Totalmente un'alta cosa il tema del volontariato, "quello vero". E' sbagliato all'origine il chiamare "volontariato" l'iniziativa dell'Expo. Ciao Oscar
Si infatti, troppo sfruttamento dietro al tema del volontariato, non è facile infatti decidere DOVE dedicare il proprio tempo.
Nel caso di Expo no, quello è chiarissimo che si tratta di sfruttamento. Ciao Oscar.
Laura
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il 05/10/2020 alle 09:16
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