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« FotoContraddizione in seno al popolo »

Expo by Luna

Post n°296 pubblicato il 29 Agosto 2015 da LunaRossa550
 

Prima di partire per le vacanze, contrariamente a quanto mi ero riproposta, sono stata in Expo ad accompagnare mia figlia che deve preparare un progetto per la sua scuola. Non nego che la curiosità comunque era tanta, perché volevo vedere se le impressioni che mi ero fatta di quello che poteva essere Expo (di cui sono stata fin dall'inizio  piuttosto critica) erano confermate o meno.

Fiera mondiale  con tema nutriamo il pianeta? Vediamo........

I paesi maggiori hanno un padiglione dedicato, così come ce l'hanno i colossi  alimentari come la Coca Cola, McDonald's, Algida ecc. ed alcuni gruppi industriali come la confindustria cinese, l'Enel ed alcune regioni italiane.... Edifici, tutti quanti,   studiati per attirare l'attenzione in modo più o meno spettacolare. il palazzo dell'Oman   uscito da un racconto di Mille e una notte, la  Coca cola con una facciata coperta d'acqua rinfrescante. 
I paesi  meno facoltosi sono raccolti il cluster (significato, in questo caso, di padiglioni collettivi dedicati a Paesi che hanno in comune una caratteristica agricola o geografica), edifici più piccoli,  raggruppati quindi a tema ed a volte legati  ad uno sponsor (per esempio il Burundi, Yemen ed Etiopia sono nel cluster della Illy)

Nella versione minimale, i padiglioni ospitano un ristorante con le specialità nazionali, un breve percorso sulle particolarità agroalimentari del paese ed un piccolo mercato locale.... Ci sono poi gli arricchimenti dati da progetti ambizioni e specifici... In Cina compare l'ologramma di  panda con i volti di chi si fa i selfie nel padiglione, mentre in  Brasile cammini sospeso a mezz'aria.

Nel Cluster del riso si mostrano le risaie che occupavano il territorio dove sorge Expo ( colmo dei colmi, prima che fossero smantellate  proprio per allestire Expo stessa), in quello francesce espongono i prodotti delle industrie nazionali, come le racchette Rossignol (attienenza con l'alimentazione pari a zero) o  i coltelli Opinel (beh, questi per preparare dei bei paninozzi possono sempre essere utili), tutti esposti rigorosamente come negli autogril che ti guidano in  percorsi obbligati per invogliarti all'acquisto).

Ma non è il cibo il tema dominante della manifestazione.
Lungo la strada principale si susseguono  spettacoli di giocolieri ed equilibristi a tema patatine fritte, proseguendo sulla strada non si trovano i chioschi alimentari che uno potrebbe aspettarsi (ci sono ma sul retro) ma si incontrano macchine da palestra e tapis roulat messi da uno sponsor che organizza anche lezioni di spinning all'aperto, così le decine di persone che ci  si cimentano girano in Expo  tutte belle sudaticce e maleodoranti, visto che non ci sono né docce né cambi d'abito.

Il tema dominante della manifestazione non è il cibo, ma il linguaggio.
Ma non il linguaggio con  scopo educativo .... con spiegazioni di tecniche di coltivazione o le varietà alimentari con le loro particolarità ... sarebbero troppo noiosi e restano quindi per pochi paesi che comunque mirano a sbalordire.

Il vaticano videoproietta cibi su un tavolo vuoto esplorando la fame nel mondo;  in Russia sono esposte fotografie di tipi di grano diverse;  gli Sati uniti mostrano video con le varie tradizioni culinarie locali, ma .... Cosa curiosa, non compare un solo nativo d'America tra le diverse etnie che in tavola festeggiano il Ringraziamento.
Domina il linguaggio della pubblicità che usa mezzi diversi per manifestarsi... chi usa l'imperativo per ordinarti di essere felice, chi ti ricorda che se stai calmo e silenzioso potrai vedere di più, a chi ti invita a farti un selfie davanti alle loro mucche  in vetroresina.
Ogni 5/10 minuti, una voce emerge dalla confusione e, accompagnata da una musichetta ad alto volume, ricorda quanto sia magnifica Expo, invitando   a manifestare la propria approvazione con un tweet, o a prolungare la propria  permanenza in Expo.

Ma Expo è anche tante menzogne... come il padiglione della Sierra Leone che si presenta come paese africano caratterizzato da pace e prosperità...........o quello della Corea del Nord che si presenta come il paradiso in terra...... facile ironizzare su questi slogan vero?

Ma quello che più mi ha lasciata perplessa è la cattiva qualità del cibo.

Per carità... ci sono chef con tante stelle, ma sono troppo costosi e francamente, se avessi 75 euro da spendere per andare a mangiare con quella cifra, non ci andrei in un posto rumoroso, disturbato da musiche che si sovrappongono l'una sull'altra, strapieno di turisti  e con annunci publlicitari ogni 5 minuti.

I cibi con prezzi abbordabili? Pizza in appalto a Rossopomodoro, ... la gelateria, fatta eccezione a qualche baracchino a marchio Grom, affidata all'Algida.... Vuoto il centro Slow Food, mentre McDonald  strapieno, alla faccia dei cibi  e salutari.... Pare ottimi i ristoranti di Corea, Francia e Giappone ma inavvicinabili come prezzi.

In molti padiglioni africani , lo spazio era dedicato alla vendita di collanine, maschere tribali e souvenir vari.... Lo stand nord coreano vendeva solo ginseng e ninnoli del regime.... E i ristoranti di questi padiglioni proponevano dei tristissimi piattini di carta con qualche panzerotto accompagnato a del riso da scaldare nel forno a microonde.

Le critiche all'expo sono, in gran parte, critiche alle sue premesse....  Format superato, tema sull'alimentazione (nutrire il pianeta) fortemente ipocrita,  o che serva solo per trasferire soldi pubblici ai soliti costruttori e complessi industriali privati.....


Anche tralasciando le premesse, onestamente non trovo ci sia nulla di gastronomico  che giustifichi il costo del biglietto d'ingresso o il costo dell'intera manifestazione per lo stato che la ospita.
Io, detto fuori dai denti,   non ho ancora capito cosa ci sia di positivo in Expo,
(pur riconoscendo la bellezza di alcuni padiglioni, tra cui anche quello dell'Italia), e sarò la solita disfattista, ma ho la sensazione che  il peggio debba ancora arrivare... lo si vedrà quando si tireranno le somme finali.

 
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e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 01/09/15 alle 21:09 via WEB
l'Expo non ti convinceva allora e oggi confermi il tuo pensiero. hai fatto bene ad andarci fosse solo per avvalorare ciò che già supponevi. buona serata, Laura :-)
 
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