Akira Kourosawa: "Il cinema racchiude in sé molte altre arti; così come ha caratteristiche proprie della letteratura, ugualmente ha connotati propri del teatro, un aspetto filosofico e attributi improntati alla pittura, alla scultura, alla musica.
Regia: Ridley Scott ***Musiche: H. Zimmer, L. Gerrard, K. Badelt
Il cast
Massimo Decimo Meridio:Russell Crowe Commodo:Joaquin Phoenix Lucilla:Connie Nielsen Marco Aurelio:Richard Harris Proximo: Oliver Reed Juba: Djimon Hounsou Il senatore Gracco:Derek Jacobi Quinto:Tomas Arana Il senatore Gaio:John Shrapnel Tiger: Sven Ole Thorsen Il figlio di Massimo:Giorgio Cantarini La moglie di Massimo:Giannina Facio Cicerone:Tommy Flanagan Il senatore Falco:David Schofield Lucio:Spencer Treat Clark Hagen:Ralf Moeller Cassio:David Hemmings
La trama
Anno 180 dopo Cristo. In terra di Germania l'esercito romano dopo una poderosa offensiva sconfigge i ribelli tedeschi e ristabilisce l'ordine. Artefice della vittoria è il generale Maximus. L'imperatore Marco Aurelio gli confida che passerà a lui il trono alla propria morte, scavalcando quindi Commodo, figlio inetto e ribelle ancorché legittimo erede.
Venuto a sapere la notizia, Commodo attua un rapido e cruento piano: strozza il genitore, si prende il titolo e ordina l'eliminazione immediata di Maximus. Costui sfugge all'agguato e riesce, sebbene ferito, ad arrivare alle porte di Roma. Qui scopre che, per ordine dell'imperatore, i soldati gli hanno ucciso la moglie e il figlioletto.
Persi i sensi per la stanchezza e il dolore, Maximus si ritrova in Africa, al mercato degli schiavi. Messosi in evidenza per astuzia e coraggio, viene acquistato insieme ad altri da Proximus, un ex-schiavo liberato, che ora organizza gli spettacoli al Colosseo. Maximus riesce in questo modo a tornare a Roma e a preparare la vendetta.
Nell'arena,davanti all'imperatore, supera avversari e pericoli a raffica, il popolo lo acclama e lo elegge a proprio idolo.
Fattosi riconoscere, rivolge parole e gesti provocatori all'imperatore che non può eliminarlo per non deludere i romani i quali vogliono vederlo combattere.
Con l'appoggio di un senatore e di Lucilla, sorella di Commodo, Maximus cerca di promuovere una congiura.
Ma le cose vanno male e Commodo fa eliminare tutti, tranne Lucilla, da cui è fortemente attratto.
Ferito, Maximus entra di nuovo nell'arena. E allora anche Commodo scende sul terreno, sicuro di poterlo facilmente eliminare. Maximus trova però nuove energie, e uccide Commodo
prima di cadere a sua volta ormai privo di vita. Così può finalmente ricongiungersi nell'aldilà con la moglie e il figlioletto.
La colonna sonora
Se dal punto di vista cinematografico e più specificatamente della sceneggiatura o della fotografia o dei dialoghi la critica non è stata unanimemente benevola, pur riconoscendo la capacità di R. Scott, per ciò che riguarda la colonna sonora, l'apprezzamento è incondizionato da parte di tutti. Del resto non potrebbe essere diversamente essendo stata scritta principalmente da Hans Zimmer che i lettori più attenti di questo blog avranno sicuramente sentito citare in altre pellicole famosissime.
Molte delle musiche di questo film sono spesso usate in trasmissioni televisive o anche pubblicità e per questo all'ascolto ci risultano familiari e facilmente orecchiabili. Il più celebre dei brani, quello che ho scelto di presentare è quello che conclude il film: "Now We Are Free"
interpretato dalla musicista australiana Lisa Gerrard ed è un meddley di due temi composti dalla stessa Gerrard e da Zimmer. Questo brano ha ottenuto una candidatura al Premio Oscar e talora viene erroneamnete attribuito alla cantante Enya (anche se esiste pure una sua versione). Particolare unico ed originale è il fatto che l'autrice stessa ci conferma che a parte il titolo, tutte le altre parole del testo non corrispondono a nessuna lingua specifica parlata da esseri umani. Questo significa che non si può tradurre in italiano o in inglese o in qualsiasi altra lingua, volutamente. Talora, infatti, le parole sono un ostacolo, non facilitano, ma rendono oscura la comprensione del messaggio. Questo brano quindi, va semplicemente ascoltato non solo con l'udito, ma con il cuore, va "sentito" e interpretato da ciascuno in modo personale... Certo, il titolo ci dovrebbe mettere sulla strada... A quale libertà fa riferimento? Sicuramente a quella più vera ed autentica, a quella conquistata con il sangue e la vita, quella di ricongiungersi finalmente nell'aldilà con i propri cari.
Il gladiatore ci indica che in fondo quella è la strada: una vita onesta ed eroica ci porta alla felicità eterna, si chiami essa paradiso o campi elisi. Dobbiamo vivere da eroi, che significa non risparmiarci e combattere tutte le battaglie che siamo chiamati a sostenere, senza paura. Se ascoltato con il linguaggio dei sentimenti e dell'interiorità questo ci suggerisce "Now we are free"...
Anol shalom Anol sheh lay konnud de ne um {shaddai} Flavum Nom de leesh Ham de nam um das La um de Flavne
We de ze zu bu We de sooo a ru Un va-a pesh a lay Un vi-I bee Un da la pech ni sa (Aaahh) Un di-I lay na day Un ma la pech a nay Mee di nu ku
(Fast tempo, 4 times) La la da pa da le na da na Ve va da pa da le na la dumda
Anol shalom Anol sheh ley kon-nud de ne um. Flavum. Flavum. M-ai shondol-lee Flavu… {Live on} Lof flesh lay Nof ne Nom de lis Ham de num um dass La um de Flavne Flay Shom de nomm Ma-lun des Dwondi. Dwwoondi Alas sharum du koos Shaley koot-tum
Qualche nota: le riprese di questo film sono state girate in Italia, Marocco, Malta e Gran Bretagna.. Film vincitore del Golden Globe nel 2001 come miglior film drammatico e, sempre in quell'anno, premiato con 5 Oscar: miglior film, miglior attore (Russel Crowe), miglior costumi, miglior sonoro, migliori effetti visivi.
Inviato da: anna1564
il 18/01/2015 alle 21:51
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il 22/07/2014 alle 14:25
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il 20/02/2014 alle 11:10
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il 19/02/2014 alle 17:06