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Il Mistero Di Rennes  Le Chateau

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Un mistero che coinvolge un parroco, la sua perpetua Marie Denarnaud, delle pergamene ed un tesoro; un enigma che ancora oggi continua ad infittirsi e a non trovare una risposta.

Tutto iniziò nel 1885 quando Berger Sauniere venne nominato prete della cittadina. Nonostante fosse povero in canna, grazie all’aiuto di pochi cittadini, riuscì ad affrontare alcuni lavori di ristrutturazione partendo con la sistemazione della piccola e malandata chiesa. Dopo alcuni giorni i lavori si interruppero a causa di una scoperta inaspettata. Rimovendo la lastra di marmo dell’altare, il prete e gli operai notarono che una delle colonne  possedeva una cavità entro la quale vi erano delle pergamene contenenti passi del Vangelo. A tali testi originali, erano però stati aggiunti strani vocaboli e puntini che Sauniere non riuscì a decifrare, costringendolo così a partire per Parigi in cerca di aiuto. Una volta giunto a Parigi, ed una volta ascoltata la traduzione , Sauniere decise di visitare il Louvre e di acquistare 3 dipinti: I Pastori di Arcadia di Poussin, il ritratto di Sant’ Antonio da Teniers ed il ritratto di Celestino V. I tre dipinti sembrano avere in comune lo sfondo , che ritrae particolari paesaggi nei dintorni di Rennes….ma solo questo?

Pare infatti che tra i messaggi venuti alla luce dalle prime pergamene vi sia: “ ( trad.) Pastorella, nessuna tentazione, che Poussin e Teniers tengono la chiave. Pace 681. Per la croce e questo cavallo di Dio io anniento questo demone guardiano di mezzogiorno. Mele azzurre.”

I Pastori d’ Arcadia, inoltre, raffigurano due pastori che indicano un sarcofago con su scritto ET IN ARCADIA EGO ( io sono nell’arcadia) che, anagrammato, si trasforma in I TEGO ARCANA DEI ( io costudisco i segreti degli dei). Cosa significherà? Ma torniamo ai lavori della chiesa che si interruppero una seconda volta quando venne rinvenuta una cripta con all’interno due scheletri, con monili ed armi indosso. Chi c’era nella cripta? Se gli scheletri appartenevano alla famiglia Hautpoul-Blanchefort, allora chi c’era nella tomba della marchesa che si trovava nel cimitero vicino? Tale marchesa, pare fosse stata la custode di documenti segreti che, in punto di morte, affidò a Antoine Bigon chiedendogli di trasmetterli a qualcuno che ne fosse degno. Che abbia inserito lui le pergamene nella colonna?

Rimane il fatto che, osservando la chiesa, non si può non notare un  mucchio di stranezze e anomalie. Sul portone d’entrata è possibile leggere la frase: “ questo luogo è terribile”, mentre all’interno, oltre ad essere colpiti dall’acquasantiera sorretta dal demone Asmodeo, è possibile notare le anomalie nella disposizione della via Crucis. Oltre a essere messa in senso contrario, è possibile notare molteplici altre curiosità tra le quali il fatto che le stazioni sono 14 invece di 13. Perché? Anche le due statue ai lati dell’altare sembrano presentare un messaggio: sia la Vergine Maria che San Giuseppe hanno in braccio un bambino. Cosa sta a significare? I bimbi rappresentano per caso i due Messia, Gesù e Giovanni Battista, come pensano gli gnostici, o una dinastia diretta di Gesù? Le ipotesi sono ormai innumerevoli. Pare anche che le statue dei santi siano disposte in chiesa in modo tale da formare la lettera M. Un altro indizio? E che dire della tomba della marchesa? Sarà vero che invece del suo corpo fu nascosto in quella tomba il corpo di Maria Maddalena? Questo sicuramente spiegherebbe le varie raffigurazioni ed i vari richiami alla Santa. Questo è solo un piccolo riassunto di tutti i libri da me letti al riguardo, ma gli indizi e le ipotesi su cosa scoprì il prete quel giorno, sono infinite. L’unica cosa certa è che Rennes stessa rimane un mistero e lo sarà per sempre,  come dice Henry Lincoln . Secondo voi, il fatto che sia il quadro di Poussin, sia le pergamene, sia il paesaggio di Rennes nascondano un disegno o una configurazione geometrica pentagonale sarà un caso?