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Chi può scrivere sul blog
"Ci sono terribili catastrofi naturali inevitabili a questo mondo, come i terremoti o gli uragani. A Gaza è in corso una catastrofe umanitaria innaturale perpetrata da Israele ai danni di un popolo che vorrebbe ridotto alla più completa miseria e sottomissione. Una popolazione disperata che non trova il pane e il latte per nutrire i suoi figli. Che non piange neanche più i suoi lutti perché anche agli occhi è stata imposta una dieta ferrea. Il mondo intero non può ignorare questa tragedia e, se lo fa, NON INCLUDETECI IN QUESTO MONDO."
Vittorio Arrigoni da "Restiamo umani"
« TROPPO TARDI!!!!!!!!!!! ... | ERANO... UNA VOLTA! » |
Un tempo ragionevole.
Sono ormai 3 mesi che Andrea non può più scrivere sul suo blog. Continua, però, a mandare messaggi al nostro cuore e, rientrando nel suo spazio, ho trovato una dedica che mi ha molto colpito: il tuo era "un ciao lungo un intero messaggio". Prima che ci lasciasse, anche a me arrivò il suo "solitario" Ciao. Intuii, solo dopo che si trattava di un Addio che, da allora, risuona in me ricordandomi di attribuire il giusto peso agli accadimenti della vita, sempre. Infatti, era una delle sue principali raccomandazioni: - ricordarsi, in ogni istante, del valore della vita -. Ed io tento di attenermici più che posso cercando di bandire momenti di sconforto e arrabbiature. Un'altro pensiero che mi coglie spesso, da quando non c'è più, riguarda proprio il tempo che ci è concesso. Chiedendo a chiunque quanto pensa durerà la sua vita, prima mi guarderebbe basito per la domanda, poi, mi risponderebbe che si augurerebbe di morire vecchio, vecchissimo e che, nel frattempo, preferirebbe non pensarci. Eppure tutti sappiamo che potrebbe non essere così e che potremmo andarcene fra un anno, una settimana, domani mattina. E' la più grande illusione che ci autoinfliggiamo nel tentativo di (soprav)vivere quando, forse, proprio grazie all'acquisizione della coscienza della propria morte potremmo attribuire maggior valore, e sapore, alla nostra esistenza. Allo stesso modo lasciamo che il tempo giustichi la morte. Ci rassegnamo pazienti di fronte al lutto per una persona anziana mentre è difficilissimo, a volte impossibile, guadagnare serenità di fronte alla perdita di un bambino o di un giovane. Tralasciando l'influenza di convinzioni religiose presenti o assenti che siano, il sentimento della morte non fa parte della nostra cultura. Ci insegnano dottrine di ogni tipo, altrettanti principi etici, innumerevole regole comportamentali per il vivere civile ma nessuno ci insegna a morire. E' una mancanza enorme a cui ognuno di noi dovrà supplire da solo o, se fortunati, con l'aiuto, e l'indicibile ed inevitabile dolore, delle persone care, altrettanto impreparate. Così, la dignità espressa da alcuni nell'affrontare la morte rimane per noi l'insegnamento più grande. Grazie Andrea. Ci hai mostrato come si deve vivere intensamente il proprio tempo, ora sta a noi non sprecare il tuo prezioso insegnamento.
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CI SI PROVA.
Con la speranza di poterci
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http://it.peacereporter.net/conflitti/
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LA MAFIA SBANDA.
La mafia sbanda,
la mafia scolora,
la mafia scommette,
la mafia giura
che l'esistenza non esiste,
che la cultura non c'è,
che l'uomo non è amico dell'uomo.
La mafia è il cavallo nero dell'Apocalisse
Che porta in sella un relitto mortale,
la mafia accusa i suoi morti.
La mafia li commemora
Con ciclopici funerali,
così è stato per te Giovanni
trasportato a braccia da quelli
che ti avevano ucciso.
di Alda Merini
Inviato da: ITALIANOinATTESA
il 01/12/2013 alle 16:37
Inviato da: ITALIANOinATTESA
il 21/08/2013 alle 09:54
Inviato da: to_revive
il 06/08/2013 alle 18:33
Inviato da: odio_via_col_vento
il 20/07/2013 alle 13:30
Inviato da: virtute81
il 20/07/2013 alle 10:32