lacrima di oro

resistere... resistere... resistere...

 

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Post N° 56

Post n°56 pubblicato il 12 Maggio 2008 da ralfa

TORNERO' PRESTO. UN ABBRACCIO A TUTTI GLI AMICI E AMICHE...

 
 
 

Post N° 55

Post n°55 pubblicato il 16 Gennaio 2008 da ralfa

Ragazzi, qui, o noi capiamo subito quello che sta succedendo o rinunciamo definitivamente alla nostra intelligenza ed entriamo a far parte di quello sterminato belante gregge che da solo non vede l'ora di entrare nel rassicurante ovile dell'ignoranza, della vera intolleranza, della negazione pervicace della ragione, del totalitarismo intellettuale, della rinuncia alla comprensione. Dietro alla decisione del santo-furbo-pontefice c'è sicuramente una strategia recondita (tanto per non perdere l'abitudine) che mira forse a screditare il mondo universitario accademico-scientifico che si "ostina" a non allinearsi all'ideologia papale (il minuscolo è assolutamente voluto!) evidentemente nostalgica dei bei tempi oscuri, in cui era incontrastata padrona del mondo e delle miseri vite dei suoi abitanti. E' vero, si possono solo fare supposizioni sulle motivazioni della decisione di non presentarsi alla Sapienza ma, conoscendo anche solo un poco la storia passata e recente della chiesa e dei suoi fulgidi rappresentanti, viene istintivo alzare le antenne e mettersi in pre-allarme. Che diventa allarme vero se si considerano le ultime esternazioni in materia di fecondazione assistita, di aborto, di eutanasia, di trapianti, di anticoncezionali, di considerazioni generali sulle ultime scoperte scientifice e sulle sue infinite potenzialità e possibilità di migliorare la vita di molte persone. Ma si sa, già si conosce, già si è visto, già ci siamo resi conto della pulsione di morte che permea la religione cristiana (ma anche le altre) dalla sua nascita ai nostri giorni. Si potrebbero fare decine di esempi. Una visione del mondo limitata e limitante che vuole a tutti i costi essere imposta a tutti, nessuno escluso, nemica da sempre della ragione, dell'intelligenza, del ragionamento deduttivo. Se vogliamo tentare di dare un senso alla scelta di Razzinger, forse troppo radicale, troppo risentita, troppo drammatica (nel senso esagerato del termine), dobbiamo cercarlo nella sua visione della vita e del mondo. Il suo accanimento oscurantista, come quello di altri papi prima di lui, serve solo a recuperare in qualche misura, l'enorme potere che la chiesa ha perduto gradatamente ma inesorabilmente (per nostra fortuna) nel corso degli ultimi cinque secoli. Ma evidentemente è difficile rassegnarsi ad essere relegati nello scantinato della storia! I papi recenti che lo hanno preceduto erano, se non altro, più prudenti e più discreti. Il nostro eroe invece non conosce paura (o vergogna). Si dibatte, si ingerisce in ogni aspetto sociale e politico, non conosce freni e sopratutto non ha dubbi. Ma si sa, il secondo di Dio non può sbagliare! Tanto più che parla e agisce sotto suo dettato, quindi, tutti obbedienti e muti! Onore e merito dunque, allo sparuto groppuscolo di professori e studenti che hanno manifestato (civilmente e senza nessuna violenza) contro la visita di Razzinger alla Sapienza.

 
 
 

Post N° 54

Post n°54 pubblicato il 14 Gennaio 2008 da ralfa

Quello che c'è in me è soprattutto stanchezza non di questo o di quello
e neppure di tutto o di niente:
stanchezza semplicemente, in sé,
stanchezza.
La sottigliezza delle sensazioni inutili,
le violente passioni per nulla,
gli amori intensi per ciò che si suppone in qualcuno,
tutte queste cose -
queste e cio' che manca in esse eternamente -
tutto ciò produce stanchezza,
questa stanchezza,
stanchezza.
C'è senza dubbio chi ama l'infinito,
c'è senza dubbio chi desidera l'impossibile,
c'è senza dubbio chi non vuole niente -
tre tipi di idealisti, e io nessuno di questi:
perchè io amo infinitamente il finito,
perchè io desidero impossibilmente il possibile,
perchè voglio tutto, o ancora di più, se può essere,
o anche se non può essere...
E il risultato?
Per loro la vita vissuta o sognata,
per loro il sogno sognato o vissuto,
per loro la media fra tutto e niente, cioè la vita...
Per me solo una grande, una profonda,
e, ah, con quale felicità, infeconda stanchezza,
una supremissima stanchezza,
issima, issima, issima,
stanchezza...

(F.Pessoa)

 
 
 

Post N° 53

Post n°53 pubblicato il 06 Novembre 2007 da ralfa
Foto di ralfa

E' successo di nuovo. L'ennesimo dramma. L'ennesima vita sconvolta. Che se ne trascina dietro altre. Ancora un bambino violato. Un' altra innocenza perduta. Una madre che decide di non soccombere al senso di impotenza derivante da una giustizia sociale che sta a guardare indifferente al dolore e all'orrore. Una madre che fa quello che fa perchè è l'unica cosa da fare. L'unica via d'uscita per un dolore impossibile da sopportare. Dieci fendenti col suo coltello da cucina al mostro disumano. Dieci fendenti per rimediare in qualche misura al senso di colpa per non aver saputo difendere il suo bambino di sette anni. Dieci fendenti per fare giustizia per il più odioso dei crimini. A pagare, come sempre, saranno le vittime. Per non aver capito in tempo che il male si annida dappertutto. E che troppo spesso ha la faccia pulita e rassicurante. I mostri continueranno a predare  incuranti del dolore che provocano. Magari compiacendosi e deridendo le loro vittime. 

 
 
 

Post N° 52

Post n°52 pubblicato il 31 Ottobre 2007 da ralfa
Foto di ralfa

Questa è la lettera con cui Renato Vallanzasca ha chiesto la grazia al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Mi piacerebbe sapere il vostro parere su questa richiesta di grazia. Io il mio parere non ve lo dico per non influenzarvi.

"Signor Presidente Buongiomo: sono Renato Vallanzasca, colui che mi permetto definire un Ex bandito. Da quando Lei e stato eletto Presidente di tutti gli italiani mi sono chiesto a più riprese se fosse il caso che indirizzassi a Lei la richiesta del beneficio della Grazia che presentai a suo tempo all’allora Suo predecessore Senatore a vita Carlo Azelio Ciampi.

                 II dubbio riguardava essenzialmente I’opportunità o meno di sottoporre al di Lei vaglio, la medesima istanza, lasciata in sospeso dall’ex Presidente a causa del ricorso alla Consulta affinchè stabilisse chi tra il Presidente della Repubblica e il Guardasigilli avesse la potestà di decidere sull’atto di Clemenza, considerato che per un verso, poteva essere interpretato come una irriguardosa sollecitazione e dall’altro, una mancanza di rispetto a Lei che e rattuale Presidente,Confesso a tal proposito di aver chiesto consiglio ad alcuni legali… ma ce ne fossero stati due che avessero detto la medesima cosa: qualcuno dissertava che essendo una richiesta fatta all’Istituzione, non necessitava di ulteriore istanza… mentre altri sostenevano 1′esatto contrario.      

   Ho tergiversato sino ad oggi… e alla fine ho deciso, per correttezza, di ripresentarla a Lei.       

 Non cambierò una virgola dalla mia precedente, tanto per rispetto a Lei che al Suo predecessore, anche perche la sostanza delle cose non la si cambia qualsiasi possano essere le parole che si vogliano usare: se mai potrei fare presente che nel frattempo e passato più di un anno dalla mia precedente richiesta, quindi ho rimpinguato ulteriormente la mia permanenza a spese dello Stato… ma quel che e peggio e che mia Madre ha un anno di più e che da oltre 6 mesi è ricoverata in terapia intensiva a seguito di tre successivi attacchi ischemici che hanno minato ulteriormente la sue già precarie condizioni di salute che non le permettono di muoversi e quindi, di incontrarmi.                                                                   

  Quella a seguire è la richiesta di Clemenza presentata nell’aprile 2005.                   

    Mi chiamo Renato Vallanzasca ed ho 55 anni. La mia vecchia Madre da tempo insisteva perchè presentassi la Domanda di Grazia… al punto che, piu volte mi ha detto e ripetuto che se non mi fossi deciso a farlo, lo avrebbe fatto in vece mia… Del resto più di qualcuno mi ha consigliato di lasciare che fosse Lei a presentarla, se non altro perche la cosa avrebbe avuto più valore: non so se sia effettivamente cosi, ma non mi è parso corretto che fosse Lei a mettere la faccia per colpe che sono e restano esclusivamente mie. Un passo del genere esigeva che mi assumessi tutte le mie responsabilità! Cosa che del resto ho sempre fatto nella mia intera esistenza… ed eccomi qui.         

     Perchè dovrebbe essermi concessa la Grazia?… Sinceramente non lo so… pensandoci e ripensandoci mi sovvengono molte più ragioni per non concedermela, visto i tanti disastri da me commessi… Si, ne ho combinate decisamente troppe!… anche se qualcuna in meno di quante alla fine mi sono state attribuite o di cui mi sono anche auto-accusato; ma non è certo su questo bilancio che potrei mai basare una tale richiesta: potrei invece cercare di far prendere in considerazione i 35 anni trascorsi ospite delle patrie galere, di cui almeno 25 passati in modo decisamente scomodo!… Ma anche questo e stato il prezzo che era giusto pagassi alla Giustizia!Mi rendo conto che non sarebbero pochissimi coloro che, ripercorrendo la mia storia giudiziaria, potrebbero ritenere che 35 anni di carcere non siano sufficienti a pagare il mio debito… Non discuto le loro ragioni, anche in considerazione del fatto che il nostro codice penale contempla ancora il fine pena mai!… ma a questa stregua, uno che dell’ergastolo se n’è fatto una ricca porzione, potrebbe anche rimpiangere che nel nostro Bel Paese non sia in vigore la pena di morte!…                 

Non credo sia difficile da far capire che, aldilà del reati piu orribili che uno possa aver commesso, 35 anni sono un’intera vita!… ero in carcere da tempo quando il primo uomo è sbarcato sulla luna… ma se questa non fosse ritenuta una ragione sufficiente per poter chiedere di avere un’altra opportunità, ne sarei amareggiato, ma non saprei che altro aggiungere, se non che, penso di essere, se non proprio il solo, uno dei pochissimi detenuti a non aver in assoluto usufruito di un qual si voglia beneficio.              

   A questo punto, giurare contrizioni e cambiamenti… mi sembrerebbe ipocrita e, soprattutto, irriguardoso per le mie vittime e per i loro parenti!… II mio radicale cambiamento e la voglia di confrontarmi con panni diversi all’attuale realtà mi pare sicuramente più esplicita con il comportamento che ormai da anni sto mantenendo non solo con le parole che, il più delle volte possono venir considerate, e non del tutto a torto, solo chiacchiere… quindi posso solo sperare che questo sia sufficiente a farmi concedere un’altra chance. Anche perchè se è vero che // bandito Vallanzasca e ormai collocato fuori dal tempo, lo è altrettanto che Renato potrebbe avere ancora uno sprazzo di futuro.                

   Ritengo improbo e velleitario dilungarmi cercando di convincere chi prima dovrà dare il proprio parere e chi poi deciderà se darmi o meno una nuova opportunità con un’altra sequela di parole, ma proprio per quanto detto in precedenza mi limito ad aggiungere che, a chi dovesse decidere di porgermi cotanta mano, non darò mai modo di pentirsene neppure vagamente.                    

Confidando di poter ancora Sperare in un domani, porgo Doverosi e Cordiali Saluti anche a nome della mia vecchia Madre".

Milano - Opera, lunedi 18 settembre 2006               www.renatovallanzasca.com

 
 
 

Post N° 51

Post n°51 pubblicato il 05 Settembre 2007 da ralfa

Non esiste una realtà oggettiva. Non esiste nessun tipo di realtà. Esistono percezioni multiformi costantemente variabili. Per ognuno di noi. La differenza la fa la consapevolezza di ogni individuo. La mancanza totale o parziale della consapevolezza porta l'individuo ad una miopia del mondo, quando non ad una vera e propria perenne cecità cristallizzata. Il nostro destino è non capirci. L'incomunicabilità non è superabile se non in ambiti ristrettissimi. Ci relazioniamo tra noi fingendo comprensione e altruismo, ma siamo distanti anni luce da un vero rapporto empatico. Millenni di cammino insieme hanno prodotto solo una ridicola caricatura di quello che poteva e doveva essere la simbiosi perfetta tra gli uomini. La parola è ancora uno strumento primitivo che permette poco. E in ogni caso non basta. Trovate che sia troppo catastrofico?

 
 
 

Post N° 50

Post n°50 pubblicato il 02 Agosto 2007 da ralfa

RISPOSTA A APE 80:

Ho letto il tuo commento. Dispiace sempre constatare il disagio e la tristezza di qualcuno. Cosa ti posso dire... che passerà... che la vita è questa... che senza dolore non c'è rinascita... tutte cose che ti avranno già detto, tutte cose già sentite. Il peso dell'anima è una zavorra che ci tocca portare fino a quando non riusciamo in qualche modo a metabolizzare i nostri disagi, il nostro senso di oppressione, le nostre paure più nascoste. E non è detto che ci si riesca sempre. Può durare tutta la vita il tentativo di disfarsene, e può rimanere sempre un tentativo. E' un lavoro continuo sulla nostra mente, sulle nostre convinzioni, sulle nostre percezioni. Io sono convinto che bisogna cercare di eliminare i nostri disagi eliminando i conflitti interni generati dalla contrapposizione fortissima di cuore e mente. Pancia e testa sono quasi sempre in antitesi. Si fronteggiano senza esclusione di colpi lasciando macerie nell'anima. Personalmente faccio il tifo per il mio istinto. Il raziocinio spesso mi ha deluso e complicato la vita, ha innescato processi relazionali falsi o ambigui, mi ha fatto scegliere sentieri di vita sbagliati e comunque non consoni alle mie vere esigenze, scatenando di volta in volta dei conflitti laceranti e dolorosi. Non è che si possa vivere di solo istinto... ma bisogna cercare l'equilibrio perfetto per non morire senza sapere perchè. Questo equilibrio è diverso per ognuno di noi ed è composto da mille specie e sottospecie di emozioni, sensazioni, paure, aspettative, speranze, possibilità, occasioni, capacità di resistenza, di comprensione, di autoanalisi. Insomma, dal nostro intricatissimo e complicatissimo essere... umani. Quindi, amica mia, rimboccati le maniche perchè solo tu possiedi il passepartou per liberare la tua anima. Nessun altro.

 
 
 

Post N° 49

Post n°49 pubblicato il 20 Luglio 2007 da ralfa

Questa è l'altra faccia della nostra piccola italietta,  sempre in bilico tra orrore e folklore. Tutte le volte sembra di aver toccato il fondo... e invece continuiamo a scavare... scavare... scavare

 
 
 

Post N° 48

Post n°48 pubblicato il 24 Giugno 2007 da ralfa

"...la vita è come un pozzo. C'è dentro di tutto. Stracci, diamanti e coltellate in gola..."   G. Scerbanenco

 
 
 

Post N° 46

Post n°46 pubblicato il 17 Giugno 2007 da ralfa

FABRIZIO DE ANDRE' era la poesia fatta uomo... sono cresciuto anche con lui. E con le sue parole, spesso, ho dato forma ai miei pensieri. Faccio mio questo suo testo... e lo dedico a tutte quelle dolci donzelle che, per un motivo o l'altro, mi hanno detto di no. Un bacio a tutte!

"Quando carica d'anni e di castità
tra i ricordi e le illusioni
del bel tempo che non ritornerà,
troverai le mie canzoni,
nel sentirle ti meraviglierai
che qualcuno abbia lodato
le bellezze che allor più non avrai
e che avesti nel tempo passato

ma non ti servirà il ricordo,
non ti servirà
che per piangere il tuo rifiuto
del mio amore che non tornerà.

Ma non ti servirà più a niente,
non ti servirà
che per piangere sui tuoi occhi
che nessuno più canterà.

Vola il tempo lo sai che vola e va,
forse non ce ne accorgiamo
ma più ancora del tempo che non ha età,
siamo noi che ce ne andiamo
e per questo ti dico amore, amor
io t'attenderò ogni sera,
ma tu vieni non aspettare ancor,
vieni adesso finché è primavera".



 
 
 

Post N° 45

Post n°45 pubblicato il 15 Giugno 2007 da ralfa

EASY RIDER mi ricorda la mia giovinezza. E' uno dei film che ha condizionato in parte la mia visione della vita. Sono sicuro che una qualche influenza l'ha avuta. Così come altri film e libri che ho letto. Ma mi chiedo: Perchè quel giorno scelsi di andare a vedere proprio quel film e non un'altro? Perchè in libreria scelgo un determinato libro, facendomi guidare da una specie di radar, anzicchè un'altro? Comincio a pensare che ci sia una forza misteriosa che ci "spinge" ad una certa scelta. E tutte le scelte che facciamo contribuiscono, negli anni, a fare di noi quello che siamo, quello che pensiamo, quello che sentiamo. Ai "poveri sfortunati" che non sono nati a cavallo di quegli anni... a tutti quelli che si sono persi la poesia di quelle illusioni... a tutti quelli che hanno i loro piedi ben radicati per terra... consiglio di vedere quel film. Buona visione.

 
 
 

Post N° 44

Post n°44 pubblicato il 15 Giugno 2007 da ralfa

IL 23 GIUGNO SI AVVICINA...

Non so se esiste un modo efficace per fermare questi esseri immondi (ormai sapete di chi parlo), ma bisogna cominciare a spremersi le meningi per cercare una soluzione. Non è più possibile sopportare la noncuranza dei legislatori per un problema così grave e di così vaste proporzioni. Per questo particolare crimine (che secondo me è più grave anche dell'omicidio) non possono esserci attenuanti o sconti di pena. Se fosse per me arriverei persino alla gogna in piazza. E comunque si dovrebbe rendere pubblica la faccia e il nome del pedofilo accertato tale. Ogni genitore ha il diritto di proteggere i propri figli da questi mostri. Invece dobbiamo assistere impotenti non solo alle loro facili scarcerazioni (quelle poche volte che li condannano) ma ad una vera e propria "protezione invisibile", evidentemente molto forte, che permette loro di continuare a commettere indisturbati il loro crimine. Rendiamoci conto che non tutti sono in grado di "sopportare " queste tragedie. Affrontare i sensi di colpa che inevitabilmente assalgono un padre o una madre in questa circostanza può essere molto duro, provante, e lascia delle macerie e delle ferite che possono non rimarginarsi più. Anche le ricadute nel tessuto sociale sono difficilmente prevedibili. Quando uno Stato non riesce a garantire la giustizia nemmeno per certe orribili nefandezze, il rischio reale è che si arrivi ad una giustizia "fai da te"... con tutte le immaginabili conseguenze.

 
 
 

Post N° 43

Post n°43 pubblicato il 12 Giugno 2007 da ralfa

Oscurare tutti i siti che inneggiano alla pedofilia sarebbe certamente un buon risultato. Ma credo che nessuno sia così ingenuo da credere che basti questo per fermare i fautori e gli autori di quello che è di gran lunga il più odioso ed esecrabile dei crimini che si possano commettere. Non sono un fascista e nemmeno un estremista, ma per questa barbarie non ci possono essere mezze misure. Credere di poter fermare questa feccia umana solo oscurando i loro siti o facendo marce di protesta sarebbe il più stupido e il più drammatico degli errori. Sarebbe sottovalutare il problema e i danni, al livello sociale, che questo comporterebbe. Questi vigliacchi pezzi di merda si fanno beffe delle nostre proteste e della legge che è sicuramente troppo garantista per un crimine del genere. Tutto questo succede, e credo ormai che sia chiaro a tutti, perchè a monte c'è un sistema di protezione che impedisce di approfondire le inchieste, che trova sempre il modo di insabbiare le indagini (sempre troppo poche), che riesce a vanificare gli sforzi dei pochi magistrati che hanno il coraggio di rimestare nel fango, che riesce a delegittimare e a far passare per pazzi visionari quei poveri genitori che da un giorno all'altro si trovano costretti ad affrontare un dramma più grande di loro e che il più delle volte li coglie di sorpresa ed impreparati, che minimizza spudoratamente le testimonianze dirette delle stesse povere vittime speculando vigliaccamente sulla loro giovanissima età (i racconti di un bambino di 4 o 5 anni non possono essere credibili!). Ecco perchè ormai le mezze misure non servono. Ecco perchè dobbiamo guardare il problema per quello che è e non per come ce lo presentano. Questa emergenza sociale impone a tutti durezza e fermezza. Una società che non riesce a proteggere i propri bambini è destinata soccombere.

 
 
 

Post N° 42

Post n°42 pubblicato il 11 Giugno 2007 da ralfa

questa è forse la canzone più giusta... in questo momento

 
 
 

Post N° 41

Post n°41 pubblicato il 10 Giugno 2007 da ralfa

A PROPOSITO DEI PEDOFILI

                 Premessa:

                       NON sono un fascista.

                  NON sono un fanatico.

                  NON appartengo a nessuna setta.

                  NON sono un frustrato.

                  NON sono un violento.

                  NON sono un idiota.

                  NON sono uno che si rassegna.

                  NON sono un povero coglione.

Quindi faccio a tutti i volenterosi una proposta:
 
Staniamo in qualunque momento e in qualunque posto questi pezzi di merda che non sono degni di stare al mondo, e facciamogli capire che c'è qualcuno che non si accontenterà di vedere pochi di loro in galera solo per un paio d'anni grazie alla buona volontà di qualche giudice con ancora un barlume di coscienza. Facciamogli capire che chiunque toccherà anche solo con un dito un bambino per soddisfare le sue luride perversioni, DOVRA' PAGARE  il suo conto. Senza pietà e senza differenze di casta, di appartenenza e di categoria. 

 
 
 

Post N° 40

Post n°40 pubblicato il 08 Giugno 2007 da ralfa

Le enormi cantonate servono. Anzi, sono indispensabili per l'acquisizione di quel bagaglio di esperienze negative che ci serve nella vita per discernere quello che è giusto da quello che è sbagliato. Io ho imparato (perchè questo si impara) ad apprezzare sopratutto le cantonate. Noi possiamo imparare solo dai nostri sbagli, di qualunque natura essi siano. Più sbagliamo e meno sbagliamo. Può sembrare una contraddizione ma non lo è. L'unico difetto di noi esseri umani non è che sbagliamo. E' che la nostra vita è troppo breve per giustificare un apprendimento così lento. Forse quel Dio non era così onnipotente!

 
 
 

Post N° 39

Post n°39 pubblicato il 04 Giugno 2007 da ralfa

In questo strano periodo della mia vita,

sempre in bilico tra realtà e follia,

tra resistenza e abbandono,

l'unica zattera di salvataggio, a ben pensarci,

sembra essere la mia curiosità che ancora resiste.

La voglia dominante

del voler vedere dove andrò a finire.

 In quale modo si evolverà ancora la mia vita.

Quali altre direzioni prenderà.

Fino a  che riuscirò a preservare

questi punti interrogativi

 che guardano al mio immediato futuro

(perchè riesco a vedere solo quello),

la protezione della mia umile corazza

servirà egregiamente allo scopo. 

 
 
 

Post N° 38

Post n°38 pubblicato il 02 Giugno 2007 da ralfa

RESETTARE... RIORGANIZZARSI... VIVERE...

 
 
 

Post N° 37

Post n°37 pubblicato il 26 Maggio 2007 da ralfa

Esiste una stanchezza dell’intelligenza astratta ed è la più terribile delle stanchezze. Non è pesante come la stanchezza del corpo, e non è inquieta come la stanchezza dell’emozione. E’ un peso della consapevolezza del mondo, una impossibilità di respirare con l’anima.

immagineFernando Pessoa

 
 
 

Post N° 35

Post n°35 pubblicato il 26 Maggio 2007 da ralfa

immagine

Think It Over

Waking, he stared raptly at her face
on his lips, her smell, her taste
Black hair framing her perfect face
with her wonderful mind
and her incredible grace

And so, he woke, he woke her with a start
to offer her his heart
for once and for all, forever to keep
And the words, that she first heard him speak
were really very sweet
he was asking her to marry him, and to

 

Think it over
baby, think it over
Think it over
baby, why don't you think it over

 

She said, somewhere, there's a faraway place
where all is ordered and all is grace
No one there is ever disgraced
and everyone there is wise
and everyone has taste

And then she sighed, well la-dee-dah-dee-dah
you and I have come quite far
and we really must watch
what we say
Because when you ask for someone's heart
you must know that you're smart
smart enough to care for it, so I'm gonna

 

Think it over
baby, think it over
Think it over
Baby, I'm gonna think it over

 

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Data di creazione: 15/03/2007
 

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