Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
Messaggi del 26/11/2016
Post n°7767 pubblicato il 26 Novembre 2016 da nina.monamour
Oggi giornata nazionale dell'alimentazione..
Il Banco alimentare dal 1989 recupera in Italia alimenti ancora integri e non scaduti che sarebbero però destinati alla distruzione, perché non più commercializzabili. Salvati dallo spreco questi alimenti, riacquistano valore e diventano ricchezza per chi ha troppo poco. La rete Banco alimentare opera ogni giorno in tutt’Italia attraverso 21 organizzazioni del Banco alimentare dislocate su tutto il territorio nazionale, coordinate dalla Fondazione Banco alimentare onlus.
Nel 2015 sono state recuperate 78.448 tonnellate di eccedenze alimentari e raccolte 9.711 tonnellate di prodotti alimentari donati, di cui 8.990 tonnellate durante la giornata nazionale della colletta alimentare. Sono stati recuperati anche 1.125.803 piatti pronti di cibo cotto dalla ristorazione organizzata, mense aziendali e mense scolastiche, oltre a 343 tonnellate di pane e frutta.
Ogni giorno tali alimenti vengono ridistribuiti gratuitamente a circa 8.103 strutture caritative che aiutano circa 1.558.250 poveri in Italia. L'attività di Banco alimentare è possibile grazie al lavoro quotidiano di 1.843 volontari.
Ogni associazione Banco alimentare locale gestisce autonomamente i rapporti con gli enti della propria Regione. Tra gli enti convenzionati ci sono quelli che si occupano di assistenza domiciliare a famiglie povere o ad anziani, le comunità di accoglienza per ragazze madri, bambini, comunità di recupero per tossicodipendenti, comunità alloggio per malati o disabili, le mense per i poveri, i centri di accoglienza per stranieri che hanno la richiesta di protezione umanitaria. A fine bilancio ci sono i “valori guida” che accompagnano la fatica dei volontari per il futuro: Solidarietà e condivisione.. La solidarietà e la condivisione sono caratteristiche naturali dell’uomo che nascono dalla consapevolezza che l’ “io” e l’ “altro” si appartengono. Il valore della persona nella sua interezza ed il suo bene sono poste al centro dell’attività quotidiana del Banco Alimentare. Dono e gratuità.. Si può donare qualcosa all’altro solo perché si riconosce di averlo ricevuto. Proprio perché si riceve gratuitamente, si può donare altrettanto gratuitamente e ciò coinvolge non solo i beneficiari finali ma anche i donatori ed i volontari. Carità.. È l’amore disinteressato nei confronti degli altri, senza attendersi qualcosa in cambio; è volere il bene dell’altro e condividere il suo vivere e il suo destino. “Bisogna costruire ponti, perché aiutano la pace, non muri” Papa Francesco.
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Post n°7766 pubblicato il 26 Novembre 2016 da nina.monamour
"Una storia d’amore voluta da Gesù”, così i giovani Madreteresa Infante e Diletto Del Prete raccontano la loro relazione, nata in un gruppo di ex minori abusati e coronata oggi dalle nozze celebrate nella chiesetta del Divino Amor Bambino dal Sacerdote che ha sparso il seme del loro incontro. Diletto ha tre anni quando conosce padre Sereno Toccafondi, e tre e mezzo quando il prete conosce lui in senso biblico. Per tutta l’infanzia e parte dell’adolescenza avrà il sacerdote alle sue spalle, pronto ad impartirgli affettuosi insegnamenti e guidarlo in scoperte ed esperienze, sempre senza risparmiargli la verga, come insegna la Bibbia (Proverbi, 13:24). Poi, improvvisamente, don Toccafondi viene trasferito alla parrocchia di Santa Maria dei Campi, a ben 9 km di distanza – una deportazione avvertita come una profonda ingiustizia, a causa della quale il pio sacerdote si avvicina brevemente al movimento Family International, che in passato aveva conosciuto come Bambini di Dio: “Un equivoco”, lo definirà nella sua autobiografia “Aspetto la prima pietra”, scritta per difendersi da oscure accuse a proposito di bambini, ecstasy, rosari Ben Wa e manette in peluche fuxia, oltre che per far fronte a certe spese legali. Nei diciotto mesi a Santa Maria dei Campi, comunque, padre Toccafondi riesce a farsi apprezzare ed amare dai parrocchiani, specie dai più giovani, come la piccola Madreteresa, un candido angioletto undicenne che diventa subito la sua beniamina. La bambina ricambia il trasporto del suo maestro spirituale, ed è solo per l’insistenza demoniaca del padre, sostenuto da insegnanti, assistenti sociali, psicologi, avvocati e giudici, che testimonia di attenzioni inappropriate e finisce nel gruppo di sostegno per vittime di pedofilia. È lì che conosce Diletto, come lei trascinato in uno scandalo montato ad arte per screditare la Chiesa, i due ragazzini scoprono di aver avuto un maestro comune e di soffrire, avendo ormai rispettivamente 15 e 13 anni, del disinteresse dei sacerdoti. Si mettono quindi in contatto con don Toccafondi, nel frattempo ingiustamente esiliato addirittura a 23 km di distanza, a dirigere una casa-famiglia, e l'antica amicizia rifiorisce. I due adolescenti, sotto l’amorevole guida del sacerdote che tanto nel profondo li ha segnati, riescono a scagionarlo da ogni accusa, mostrando alle autorità religiose e civili quanto il sant’uomo, lungi dall’essere attratto dai loro corpi pienamente sviluppati ne sia addirittura respinto, il Prete ritorna quindi a Donsuino, dove riprende a occuparsi dei più piccini e dove assiste commosso alla nascita di un amore tra i suoi pupilli di un tempo. Oggi, il lieto fine, i due giovani sono stati uniti in matrimonio dal Prete che li ha fatti conoscere, li ha seguiti nella loro crescita, li ha stimolati, incuriositi, istruiti. Ora, al loro amore manca solo un bambino, e don Toccafondi, che si è occupato anche del corso prematrimoniale, è certo che dopo alcune precisazioni presto avrà un nuovo tenero parrocchiano da battezzare e del quale prendersi cura proprio come ha fatto coi suoi genitori quando erano piccoli, ma proprio piccoli. Buon fine settimana |
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