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Messaggi di Marzo 2024

 

L'UNO E L'INFINITO

Post n°611 pubblicato il 30 Marzo 2024 da carloreomeo0

 

Io sono una storia senza lieto fine,
un enigma senza risoluzione alcuna.
Io sono quella domanda che non riceverà risposta,
quel segreto che non verrà mai svelato,
quel mistero che non conoscerà mai fine,
l’alba a cui seguirà il tramonto,
il fiore che verrà reciso,
quel desiderio che non verrà esaudito.
Il mio ricordo senza tempo,
verrà rinchiuso in parole
che si dissolveranno al vento
o che magari resteranno incise
nel cuore di chi le avrà sentite,
perché io sono il tutto e il niente,
l’uno e l’infinito.

 
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LA FOLLA SCEGLIEREBBE ANCORA BARABBA

Post n°610 pubblicato il 29 Marzo 2024 da carloreomeo0

 

Oggi si celebra il venerdì Santo, oggi i cristiani di tutto il mondo ricordano con partecipazione il calvario e la morte di quell'Uomo chiamato Gesù. Tutto questo mi colpisce sempre nel profondo, spingendomi a pensare, a riflettere, ma alla fine di tutte queste mie elucubrazioni arrivo sempre alla stessa identica conclusione:
Sono passati più di duemila anni ma nulla è veramente cambiato, la folla sceglierebbe ancora Barabba. Lo sceglierebbe ancora perché la verità che l'Uomo Gesù professava è una croce troppo pesante da portare oggi come allora per il genere umano.
Sceglierebbe ancora Barabba, perché sarebbe la scelta più facile, quella che non li costringerebbe a cambiamenti drastici, quella che gli permetterebbe di continuare ad ignorare realtà scomode, di perseverare nella loro ipocrisia.
Sceglierebbe ancora Barabba, perché l'essere umano ha reso virtù il suo essere fallace e imperfetto e si è autoproclamato Dio, credendo di poter piegare al proprio volere la natura, distruggendo di fatto un ecosistema perfetto e condannando a morte il pianeta che da esso era governato e in cui egli e la sua progenie vive e dovrebbe continuare a vivere.
Sceglierebbe ancora Barabba, perché l’uomo moderno è immerso nella materialità, totalmente incapace di venerare altro Dio all’infuori del Dio denaro, completamente assoggettato al potere che da esso deriva, costantemente obnubilato dal sistema consumistico che quel Dio governa e su cui regna incontrastato.
Sceglierebbe ancora Barabba per potersi ammantare di pietà all’ombra di quella croce che egli stesso ha contribuito a costruire, per vestire i panni di quel figliol prodigo che però torna a casa dal padre non per redimersi, ma solo per sedersi alla sua tavola e divorare avidamente il vitello grasso.

 
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FELICITA'

Post n°609 pubblicato il 28 Marzo 2024 da carloreomeo0

Sono così felice che se mi si fermasse il cuore ora,
non me ne accorgerei e continuerei a vivere,
nutrendomi della mia stessa felicità.
Xavier Wheel
In effetti credo che momenti di felicità così intensi da potersi riconoscere in questa frase siano capitati a tutti nel corso della propria vita. Certo il più delle volte si sarà trattato di attimi fugaci, però quanto è bella quella sensazione! Pensate a quanto sarebbe bello metterla da parte, riporla in un cassetto, conservarla come un bene prezioso, quella felicità, per tirarla fuori e riviverla, portando un po' di chiarore nei nostri momenti più bui.
Perché la felicità non è racchiusa solo in un fugace attimo, circoscritto al presente, ma il ricordo d'essa può travalicare il tempo, riproponendosi in un futuro di cui oggi non abbiamo sentore alcuno.

 
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SOCIAL MA NON SOCIEVOLE

Post n°608 pubblicato il 27 Marzo 2024 da carloreomeo0

 

 

Viviamo in una società sempre più social e sempre meno socievole, apparentemente altruista ma essenzialmente individualista, incentrata sull’ego dei singoli piuttosto che sul bene della collettività, che da più valore all’apparire che all’essere, alla superbia piuttosto che all’umiltà, che idolatra i furbi e disprezza i giusti mentre ipocritamente inneggia alla giustizia, contraddittoria professandosi pacifista pur non disprezzando la guerra. che è più portata a giudicare che a comprendere, che guarda senza vedere ciò che tutto questo sta generando e genererà, perché sente ma non ascolta la voce, fastidiosa, di chi cerca di farle prendere coscienza della realtà.

 
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LA PATRIA CHE IO AMO!

Post n°607 pubblicato il 26 Marzo 2024 da carloreomeo0

LA PATRIA CHE IO AMO!
La Patria per come io la intendo
non è quella che se ne sta all’ombra di una sventolante bandiera,
in nome della quale non ucciderei, ne torturerei mai nessuno.
Per amore d’essa non odierei mai alcun essere umano.
Per orgoglio patriottico non umilierei mai chi viene da lontano.
Semplicemente perché la Patria che io Amo
non mi chiederebbe mai di farlo.
La Patria che io amo, 
ripudia la Guerra e predilige la Pace
e non lo fa solo con altisonanti parole,
perché la mia Patria è fatta di persone
e non di governanti o di burocrati,
che ne usano, ne abusano e ne distorcono l’essenza per giustificare
ciò che non può in alcun modo essere giustificato
e che con l’amor patrio nulla ha a che fare.
Questa e solo questa è la Patria che io Amo!

 
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ALEXEY NAVALNY - GONZALO LIRA DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA

Post n°606 pubblicato il 02 Marzo 2024 da carloreomeo0

 

L’uomo nella foto è Gonzalo Lira dissidente politico come Alexey Navalny, come Navalny anche lui detenuto in carcere per motivi politici ma senza aver avuto neanche il “privilegio” di un processo farsa. Entrambi sono stati lasciati morire (leggi uccisi) in carcere. La sostanziale differenza che vi è fra questi due uomini, che ne ha determinato anche la differente narrazione e relativa esposizione mediatica, è che Gonzalo Lira era un dissidente politico anti Ucraino, quindi anti Zelensky e per tale motivo lasciato morire in un carcere Ucraino. Per Gonzalo nessuno ha manifestato, la morte di Gonzalo è stata una morte silenziosa perché ignorata dai principali media, la sua morte non è stata usata ipocritamente come quella di Alexey Navalny che è divenuta l'ennesimo pretesto per ribadire al mondo intero che è impossibile trattare con Putin e strumentalmente per continuare a giustificare l’ingiustificabile invio di armi all’Ucraina e la strategia fallimentare delle sanzioni alla Russia.
Dopo queste affermazioni gli etichettatori seriali mi etichetteranno come filo-ucraino, ma sinceramente della loro opinione non me ne importa nulla, perché io mi rivolgo agli esseri pensanti per dire e ribadire che non sono né filo-ucraino, né filo-russo, che sono contro ogni tipo di guerra, contro l’utilizzo strumentale della stessa. Sono contro l’ipocrisia di chi tenta di giustificare la guerra dicendo che essa serve per difendere la pace o per scopi umanitari e non per semplici fini economici/politici.
Quanto scritto sopra, è un altro eclatante esempio di quanto possa essere dannosa la disinformazione informata, di quanto essa sia efficace nel deformare e distorcere la percezione della realtà, di quanto essa contribuisca ad atrofizzare il cervello di chi la accetta passivamente, perché talmente pigro, talmente ad essa assuefatto da non porsi più domande cercando ad esse delle concrete risposte.

 
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