Zacinto mia

QUESTIONI DI FORMA

A tutt’oggi non mi è stato ancora riconosciuto l’inquadramento previsto per la funzione che svolgo dal 1° febbraio. Da contratto, l’inquadramento dovrebbe essere riconosciuto decorsi 6 mesi dal momento in cui si inizia a ricoprire un incarico. Ne sono passati 9… Ho ritenuto opportuno aspettare di ricevere lo stipendio per chiamare la mia capa ed informarla. In 10 minuti di telefonata ha sottolineato per 9 minuti che non avrei dovuto iniziare la conversazione dicendo “Dal cedolino ho notato che…” perché “non si inizia una conversazione su un dato di fatto” E con cosa? Con aria fritta? “Prima arriva una comunicazione di risorse umane” Sì, ma io non sono tenuto a saperlo, mica lavoro a risorse umane, mica mi danno promozioni ogni giorno. “Io insisto tanto sulla comunicazione” “Voi del territorio” “Da madre di famiglia ti parlo come ad un figlio” Sono stufo che tutti in questa azienda di vecchi mi facciano pesare il fatto che sono giovane. E poi basta con questo discorso di Roma e del territorio, che non fa altro che evidenziare quanto a Roma siano inefficienti, le cose siano lente, siano sempre in ritardo. Questa differenza c’è, ma non è certo a loro favore. Questi romani boriosi! E poi io non farei attenzione alla forma? Se io correggo le virgole nelle lettere che mi fanno firmare i miei collaboratori. Proprio lei parla di forma che, per compilare una scheda sulle mie attività, l’ha fatta compilare a me e poi inserire in un applicativo alla sua impiegatina. Ma sono dati sensibili! E poi parli a me di forma? Mandi le mail sbagliate e, quando te lo faccio notare, mi rispondi che te le ha scritte qualcun altro. Ma almeno correggile! E poi, già che non mi devi dare buone notizie, evita questi preamboli antipatici!!! Sono però stato zitto perché io rispetto chi è più grande di me e non voglio essere polemico.

Aldilà di tutte queste menate, nell’unico minuto serio di conversazione mi ha detto di avere pazienza che riceverò una comunicazione. Aspettiamo.